Riunione
Il trio di amici concordò per svolgere il loro incontro organizzativo da Lester Crest, il loro compagno di colpi criminali. Un vero genio informatico, un hacker dalle doti proibite ed affetto da sindrome di Asperger*. Dopo il grande colpo alla Union Depository con risultato di ben 201,600,000$ in lingotti di oro puro da spartirsi, i tre decisero di non fare più peripezie contro la legge ma di restare ugualmente in contatto. Anche con Lester che usciva poco di casa e che aveva problemi a camminare. Speravano di poter ottenere delle informazioni su queste due persone, a quanto pare consanguinei e con la loro stessa tendenza a far rapine, seppur di poco conto. Michael, Franklin e Trevor fecero il loro ingresso nella piccola casa di Lester. Un posto stretto e disordinato, non adatto a troppe persone. Lamar era al loro seguito, spaventato per la presenza di quel pazzo di Trevor. La cosa almeno riusciva a tenerlo a bada.
«Allora, cosa dovevi dirmi Michael? Scusa se non ne ho voluto parlarne a telefono, ma lo sai, preferisco la sicurezza di casa mia».
Lester, in quanto possessore del "terzo occhio", l'onniscenza sulle reti di comunicazione, sapeva bene di essere costantemente ascoltato quando parlava al telefono, quando andava in un bagno pubblico o quando zoppicava col suo bastone davanti alle vetrine dei negozi in città. Michael spiegò la situazione a Lester nel modo più compatto possibile: due ragazzi avevano rubato l'auto di Lamar, l'avevano usata come macchina per la fuga nella rapina alla banca in cui lui e suo figlio erano andati a prelevare contanti per l'auto nuova di Jim; la sera stessa Trevor aveva incontrato questi due tizi alla Yellow Jack Inn e dopo una breve lite, sono scappati via. Ciò che volevano sapere era dove si trovassero e soprattutto chi fossero, da dove venissero. Lester, incuriosito dalla vicenda, andò a sedersi alla sua postazione per fare una ricerca veloce, ed infatti trovò le riprese di varie telecamere in città che avevano inquadrato i due piccoli criminali. Se si fosse messo a controllare una per una le telecamere avrebbe potuto tracciare il percorso che avevano fatto fin'ora e dove erano nascosti; ma richiedeva tempo. Era inoltre intenzionato a risalire alle loro identità e questo ne avrebbe richiesto ancora di più.
«Ci metterò almeno sei ore»confermò Lester facendo guizzare gli occhi sullo schermo.
«Sei ore?! Cazzo fratello, una cosa più svelta non la puoi fare? Che ci vuole a spulciare qualche profilo su LifeInvader?! Sei o non sei un professionista? Cazzo, avrei dovuto mandare i miei fratelli in giro per trovare informazioni su questi due bastardelli!! Avrei già risolto a quest'ora, amico! Niente viene meglio di quando te lo fai da te, cazzo!» Lamar non perdeva occasione di lamentarsi e questo fece innervosire ancora di più Trevor, che di pazienza era già precario di suo.
«Tutti hanno i suoi tempi Lamar!! Io cago tre ore intere, Michael ingoia panini interi in meno di cinque minuti e Franklin trova donne con la velocità di un bradipo in coma!! Quindi, lascialo fare è chiudi quella bocca del cazzo!!» il tono urlante di Trevor ridusse il povero Lamar ad un cumuletto di carne scura tremante e impaurita. Non emise più un fiato.
Dopo la disagiante scenetta, Lester offrì ai quattro qualcosa da bere prima che se ne andassero. Qualche vecchio liquore e della Sprunk, nulla di più. Giusto per essere cortesi.
«E una volta che li avrete trovati, che farete?» domandò Lester con una punta di curiosità.
Michael parlò per primo «Scambiarci quattro chiacchiere, faccia a faccia. Hanno puntato una pistola contro me e mio figlio, dannazione! Non possono scamparla così!».
«Io e il mio fratello Lamar abbiamo concordato per la stessa opzione. E poi voglio sapere perché rubano. Sembravano davvero giovani». Franklin argomentò in questo modo le sue intenzioni, accompagnato dallo sguardo complice del compagno. Non sapeva le loro età ma riconosceva dei ventenni quando li vedeva e sentiva che quei due ci andavano vicino.
Trevor, come suo solito, rispose con una vena di rabbia «Quella stronzetta ha osato spegnermi addosso una sigaretta e non avrò pace fino a quando non l'avrò trovata e fatta mia!!». L'uomo dall'accento canadese confondeva spesso i suoi amici con affermazioni del genere, ma in quel caso la situazione era chiara a tutti: gli piacevano le donne aggressive, che sapevano tenergli testa.
Una volta che i ragazzi se ne furono andati, Lester si mise all'opera.
*Sindrome di Asperger = La sindrome di Asperger è considerata un disturbo pervasivo dello sviluppo, imparentato con l'autismo che tuttavia non presenta compromissione dell'intelligenza, della comprensione e dell'autonomia, a differenza delle altre patologie classificate in questo gruppo; per questa ragione è comunemente considerata un disturbo dello spettro autistico "ad alto funzionamento". Per maggiori dettagli, consultate Wikipedia... ma vi svelo un segreto: anche L Lawliet in Death Note è affetto da Sindrome di Asperger. Lester ha anche un handicap fisico oltre alla Sindrome, che pare non essere correlato a quest'ultima.
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