Capitolo 22 (Quarto Anno). Lunedì
Quando James si svegliò, il dormitorio era completamente messo a soqquadro. Aveva appena messo gli occhiali e aperto le tendine rosse del letto quando vide il più totale disastro.
Peter stava cercando nel suo baule i suoi libri di scuola e le sue pergamene, Sirius, a petto nudo e con solo i pantaloni della divisa, si stava lavando i denti in bagno — non sapeva per quale assurdo motivo la porta del bagno era aperta, ma non voleva farsi domande — e Remus stava ripetendo a un'assonnata Cassandra tutto il programma di Trasfigurazione dello scorso anno.
Si mise in piedi, ancora un po' confuso e si diresse verso il bagno per chiudere la porta.
«Buongiorno» urlò a Sirius.
Il ragazzo non sembrò ricambiare il saluto.
«Buongiorno, amico» lo salutò distrattamente Remus prima di ritornare a spiegare.
«'Giorno Rem — si avvicinò per dare un bacio sulla fronte di Cassandra — Buongiorno Jamie».
Un paio di jeans finì sulla sua faccia. Peter stava ancora cercando i suoi libri, ma adesso aveva deciso di lanciare per aria tutto ciò che riteneva inutile, mentre mormorava uno strano lamento — di cui James voleva sapere veramente poco. Si tolse i jeans di dosso, li ripiegò e li posò con cura sopra il letto di Minus.
«Peter, stai combinando un disastro. Dimmi quali libri non riesci a trovare» disse Potter.
Minus lo guardò come se fosse un angelo caduto dal cielo.
«Babbanologia e Trasfigurazione. Grazie James! E buongiorno...».
James si mise a cercare pazientemente tra gli oggetti messi alla rinfusa nel baule. Finalmente dopo ben venti minuti di ricerca — Remus aveva persino finito di ripetere Trasfigurazione ed era passato a Aritmomanzia — riuscì a trovare i due libri: erano entrambi finiti per sbaglio nel fondo del baule. Dopo averli trovati, ordinò a Peter di rimettere tutto al proprio posto prima di uscire.
Sirius uscì finalmente dal bagno — fortunatamente si era vestito.
Come un qualsiasi lunedì mattina, il giovane Black era di malumore e trascinava i piedi per muoversi da una parte della stanza all'altra. Prese dalle braccia di Remus Cassandra e la rimise dentro il suo lettino, rimboccandole le coperte e dandole un leggero bacio sulla fronte.
«Buonanotte, fragolina. Dormi bene, mmh?» le aveva detto prima di darle un altro bacio.
In men che non si dica, Cassandra tornò a dormire, stringendo al pezzo l'orsacchiotto che le aveva regalato suo zio Regulus. Sirius non poté fare a meno di sorridere a quella vista.
Lanciò un incantesimo in modo che nessun rumore potesse disturbarla.
James gli diede una pacca sulla spalla mentre si dirigeva verso il bagno del dormitorio.
«Giorno Sir» aveva riprovato Potter, facendo un sorrisetto beffardo.
Black gli rispose alzandogli il dito medio.
«Muoviti Potter, o faremo tardi per la colazione».
«Ma certo, è sempre colpa mia se ritardiamo! Se perdessi meno tempo a lisciarti i capelli e a guardarti allo specchio, Black, non saremmo costantemente in ritardo!» rispose il ragazzo occhialuto prima di entrare in bagno.
Sirius alzò gli occhi al cielo e si sdraiò sul letto rifatto di Remus, ascoltando il biondo ripetere con gli occhi chiusi. Non aveva ancora capito perché mai avessero scelto entrambi di prendere Aritmomanzia, ma gli piaceva ascoltare Remus ripetere — almeno riusciva a capire qualcosa.
Peter stava facendo la sua borsa, facendo attenzione a mettere dentro tutti i compiti che avevano assegnato per l'estate. Non faceva neanche caso a Remus e a ciò che diceva, non voleva andare a impelagarsi in quella follia che era Aritmomanzia.
Quando James uscì dal bagno, più o meno quindici minuti dopo, i quattro ragazzi finalmente scesero per andare a fare colazione nella Sala Grande.
I corridoi del castello pullulavano di ragazzi che ridevano e scherzavano fra di loro.
Raggiunsero la Sala Grande mentre parlavano di Quidditch e delle future lezioni. Condividevano tutti le prime due ore, Trasfigurazione con Tassorosso, e infine a fine giornata due ore di Pozioni con Serpeverde — «Una vera delizia» aveva commentato Sirius ironicamente.
Si sedettero sulla panca.
Sirius prese subito un sorso del caffè che era appena apparso nel suo calice e infine iniziò a mettersi un paio di pancake nel suo piatto. Remus fece lo stesso, mentre Peter prendeva due grandi fette di torta alla melassa e James dei muffin al cioccolato.
«Buongiorno ragazzi» disse Mary, sedendosi di fronte a James.
Dietro di lei c'erano anche Lily e Marlene che si sedettero ai fianchi della ragazza.
«Buongiorno ragazze» aveva salutato Remus mentre passava dei biscotti alla mela a Peter.
-
La lezione di Trasfigurazione fu particolarmente interessante: il principale argomento furono gli Animagi.
Sirius fu così interessato che prese appunto di ogni singola parola che usciva dalla bocca della professoressa McGranitt. Era un'idea tremendamente stupida, ma doveva assolutamente provarla.
James rimase sbalordito quando vide Sirius prendere appunti: di solito il ragazzo trovava le lezioni piuttosto noiose e la maggior parte delle volte finiva per utilizzare le ore della McGranitt come pause tra le lezioni per preparare dei nuovi scherzi per i Serpeverde — James non aveva assolutamente idea come facesse ad avere un Eccellente, dato che non lo aveva mai visto toccare libro.
Cercò di catturare la sua attenzione per capire a cosa fosse dovuto quell'improvviso lampo di interesse per Trasfigurazione, ma Sirius era completamente concentrato sulla lezione.
Alla fine dell'ora, Sirius corse via da Remus — avevano entrambi Antiche rune.
James alzò un sopracciglio, confuso, ma non disse nulla: lo avrebbe interrogato più tardi, adesso doveva andare dalla sua figlioccia.
Percorse i corridoi a grandi falcate, ma arrivato alle scale dovette fermarsi e aspettare che queste si decidessero di farlo passare. Era piuttosto snervante quei piccoli "scherzi" che le scale gli giocavano ogni volta: se doveva andare a fare qualcosa di importante, gli andavano sempre contro! Sembrava quasi ce l'avessero con lui.
Dopo ben dieci minuti ad aspettare, finalmente poté raggiungere la Torre di Grifondoro.
«Melassa» aveva detto alla Signora Grassa, distrattamente.
Non vedeva l'ora di potersi sdraiare un po' sul suo letto. Non credeva che Cassandra si fosse svegliata perché la sera prima era rimasta in piedi più del solito, ma non voleva rischiare.
Il ritratto lo lasciò passare e finalmente poté raggiungere il suo dormitorio.
Cassandra era sveglia, ma non stava giocando con i suoi peluche come faceva di solito.
Era seduta al centro del letto e stava fissando qualcosa di fronte al suo letto, ma non faceva nulla, rimaneva immobile.
«Jamie? Che combini, tesoro?» le chiese preoccupato, avvicinandosi immediatamente alla culla.
La piccola sembrò risvegliarsi dalla sua trance e lo guardò sorridente, tendendo le braccia verso di lui per essere presa in braccio. «Tio James!» aveva urlato tutta contenta.
Potter, ancora un po' stranito, la prese in braccio e cercò con lo sguardo di trovare qualunque cosa stesse fissando la bambina, ma non trovò nulla.
«Che stavi facendo, Jamie?» le chiese di nuovo, un po' preoccupato.
Cassandra scosse la testa e afferrò con le piccole dita paffute le guance di James, ridendo.
«Tio James! Tio James!».
James finì per cedere e si lasciò andare.
Si mise a giocare con la piccola ad acchiapparello, finché Remus e gli altri non tornarono.
NOTA AUTRICE:
mi ero quasi dimenticata di aggiornare lmao
spero che un meteorite mi colpisca e mi uccida
Stellina se ti piace il capitolo!
-Moony
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