7 C'è sempre pericolo
Nè Alex nè Magnus seppero quantificare il tempo trascorso dalla prima volta che videro il gigante alla volta successiva.
Quando entrò un vago tremore si impadronì delle membra del biondo, la consapevolezza di ciò che voleva fargli era forse più terribile dell'andare incontro all'ignoto, o forse erano spaventose entrambe le opzioni allo stesso modo.
-Bene bene.- Cominciò il gigante Skrýmir avvicinandosi a passi pesanti alla coppia che era ancora seduta sul fondo umido della caverna. -Cominciamo da te.- Disse tirando su Alex per un braccio e, nonostante la resistenza di entrambi, l'azione del bestione fu del tutto lineare, come stesse sollevando una piuma.
Alla vista del ventre gonfio di Alex una strana smorfia si dipinse sul viso del gigante, era divertito o forse stupito, il buio della caverna e le ombre proiettate sul suo viso rendevano complicato capire le sue espressioni.
-Tu dovresti essere morta.- Sibilò il gigante. -Non può essere ciò che vedo, a meno ché questo non sia un incantesimo di Loki stesso.-
Alex non disse una sola parola, i suoi occhi erano taglienti, come se lo sfidassero a scoprirlo.
Magnus avrebbe voluto fare qualcosa, qualsiasi cosa, un'azione a caso sarebbe andata benissimo, anche solamente starnutire e distrarre il gigante per permettere ad Alex di scappare gli sarebbe andato bene, ma non accadde nulla. Assolutamente nulla.
-Ora ci divertiamo io e te.- Sibilò il gigante trascinandosi dietro Alex fuori dalla caverna.
Il tempo passò lento e, ogni secondo che trascorreva lontano da Alex, la preoccupazione cresceva in lui.
Non era mai stato molto coraggioso, di solito era la ragazza ad averne per entrambi, lui era più che altro quello maldestro che cercava di non sembrare troppo stupido e, quasi regolarmente, falliva miseramente anche se, nonostante tutti i disastri che attirava, Alex gli era rimasta accanto.
Il fatto che le stesse accadendo qualcosa che lui non poteva impedire in nessun modo lo uccideva lentamente e in modo molto più doloroso di quanto quel tizio avrebbe potuto mai fare.
Quando Skrymir riportò Alex nella grotta era scossa, aveva i capelli molto più spettinati di prima, come se li avesse tirati e strattonati, il corpo, o almeno quelle parti visibili, erano ricoperte di tagli e graffi.
Magnus, appena vide la roccia spostarsi, balzò in piedi e il gigante lasciò Alex pochi passi davanti a lui, l'occhio ambrato della ragazza era dilatato e leggermente tremante.
Il biondo fece quel passo che li separava e la abbracciò.
Lei non si mosse, semplicemente si lasciò avvolgere dal biondo cercando di dimenticare, almeno un po', quel che gli era stato fatto.
Più tardi qualcuno portò loro qualcosa da mangiare, pane secco e un bicchiere d'acqua. Non era molto, ma era pur sempre meglio di nulla.
Ben presto Alex si addormentò, la testa placidamente appoggiata alla spalla del biondo e le mani abbandonate sul grembo, non aveva detto una sola parola su quanto le era accaduto ma il figlio di Freyr sapeva che non appena se la fosse sentita ne avrebbe parlato, per il momento poteva solamente immaginare.
°°°
Al Valhalla, intanto, era giunta la notizia del rapimento dei due semidei, Blitz ed Hearth, quella sera stessa, avevano infatti cercando Samirah e le avevano detto ciò che era successo.
Tutti sapevano troppo bene che quei due non avevano nessun interesse a sparire senza dire nulla, soprattutto ora che erano immischiati in una situazione così delicata perciò erano giunti alla conclusione che fosse successo qualcosa di grave.
La certezza della gravità della situazione arrivò la mattina successiva quando a Sam venne recapitata una lettera.
-Che cosa dice dunque?- Chiese Mallory impaziente mentre tutti si stavano sedendo attorno al tavolo della colazione.
-Li hanno rapiti. Utgard-Loki per la precisione.- Disse Sam con tono serio.
-Ma perchè? Cosa può volere da loro?- Chiese TJ.
Il ragazzo, infatti, era molto preoccupato per i suoi amici, Magnus era stato uno dei pochi con cui era arrivato a condividere la propria storia senza sentirsi giudicato e sapere che stava rischiando la vita senza di loro era quasi un affronto alla loro amicizia, loro oltrepassavano tutto insieme.
-Siamo stati da Utgard-Loki una volta... Lo abbiamo ingannato e...- Si intromise Blitz con tono triste, si sentiva in colpa perchè al posto loro poteva esserci lui e avrebbe dato la propria vita pur di saperli al sicuro.
Sam scosse la testa. -Vuole vendicarsi di Loki.- Disse. -Molti secoli fa insieme a Thor lo ingannarono e cercarono di ucciderlo, ora si sta vendicando.-
-Quindi lui vuole Loki non Alex e Magnus.- Domandò Halfborn.
-Non ve lo so dire, ma dobbiamo trovarli. Oltre a fare del male a loro, Alex potrebbe perdere il bambino e... E sarebbe uno shock enorme.- Disse Sam.
Nella sua testa, però, stava già esaminando le opzioni che avevano, cercando soluzioni e ipotesi, stava prendendo in considerazione anche la possibilità di chiedere aiuto a Loki stesso, in fondo era sua la colpa di quella situazione.
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