5 Uno

I giorni passavano e Alex trascorreva sempre più tempo con Heart e così, una sera in cui Blitz e Heart erano andati a letto presto a causa degli impegni della mattina successiva, Alex e Magnus, invece, erano seduti a gambe incrociate su letto a giocare a carte e il biondo le chiese cosa facessero in così tanto tempo insieme.
Non era geloso, Heart era un suo caro amico e Alex la sua fidanzata, si amavano e se lo dimostravano a modo loro, per esempio Alex non lo uccideva quando finiva i biscotti e ogni volta il biondo riusciva a sentire sulla propria pelle tutto l'amore che li univa.
-Io e Heart?- Ripeté Alex. -Mi insegna qualche trucco con le tessere.- Disse con non-curanza mentre metteva giù la carta con scritto "+2".
-E stai imparando qualcosa di interessante?- Chiese ancora Magnus mentre pescava dal mazzo due carte assolutamente inutili.
Alex si strinse nelle spalle. -E' tutto interessante se te lo spiega Heart.- Rispose lei mentre metteva giù un "salta un turno".
-Ma la finisci di bloccarmi o darmi carte?- Chiese Magnus facendole vedere le carte che teneva in mano.
Alex diede un'occhiata veloce, erano diciassette. Sorrise prima di mettere giù la nuova carta. "+4 cambia colore". -Quattro in più o quattro in meno non ti cambieranno la vita.- Disse.

**

Più i giorni passavano e più Alex e Heart continuavano a fare incantesimi e magie insieme, si aiutavano a vicenda, si supportavano, facevano battute e, nel frattempo, Magnus e Blitz continuavano a progettare nuovi abiti, abiti in maglia di ferro, abiti da sera, abiti da sera in maglia di ferro, abiti casual e abiti casual in maglia di ferro.
Pranzavano e cenavano insieme, a volte andavano nel sottosuolo, nel mondo dei nani, e Heart chiedeva sempre di rimanere a casa con Alex che non poteva affrontare viaggi del genere a causa della sua condizione e Blitz, sapendo che erano insieme, andava con Magnus.

**

Un pomeriggio in cui Blitz e Heart era usciti di casa per commissioni, Alex e Magnus erano distesi sul divano a guardare il soffitto del salotto ridipinto di azzurro da poco più di un anno.
Magnus era disteso sotto Alex che era quella che stava più comoda nella coppia, ma alla fine al biondo andava bene anche così e poi riusciva a tenere le braccia in una posizione comoda che non dava fastidio neanche alla ragazza.
-Inizia a vedersi.- Bisbigliò Alex mentre si passava una mano sul ventre.
Magnus imitò il suo gesto e sorrise. -Era inevitabile.-
-E' strano. Ho sedici anni.-
Il figlio di Freyr corrucciò la fronte. -In realtà venti.-
Alex sbuffò. -O.K. e TJ ha tipo duecento e passa anni ma ne dimostra diciassette. Ha duecento e passa anni o diciassette?-
Il ragazzo rimase in silenzio per qualche secondo. -Non era di questo che stavamo parlando.-
Alex scosse la testa. -Fatto sta che è strano.-
-Sei bellissima.-
La figlia di Loki piegò un po' la testa per guardare sopra di sè dove si trovava la testa di Magnus e sorrise. -Non so come tu faccia.- 
-A fare cosa?-
-A startene qui, tutto buono e tranquillo.-
-Anche tu sei qui tutta buona e tranquilla.- Disse Magnus senza capire.
-Sì ma cavolo io ho voglia... Non lo so, di prendere a calci qualcuno...- 
Magnus rise. -Hai sempre avuto voglia di prendere a calci qualcuno.-
-Va be'...- Disse con uno sbuffo Alex. -Sai qual è la cosa che mi dispiace di più di tutta questa situazione?- 
Magnus scosse la testa. -Cosa?-
La ragazza aspettò un secondo per rispondere, forse voleva essere sicura di quello che stava per dire, forse voleva essere sicura di pensare veramente ciò che stava per rendere esplicito.
-Che sono solo una ragazza da quattro mesi. Non sono mai stata fissa per così tanto tempo e... Non lo so... Mi sento un po'... Chiusa... Come quando Sam mi ha portata al Valhalla.-
Magnus portò una mano tra i capelli verdi della ragazza e li accarezzò. -Sono sicuro che recupererai tutto il tempo.-
-Speriamo... Non sarebbe più il mio corpo se non riprendesse a cambiare... Non mi sento solo così... Capisci?-
-Ci provo.-
Alex sorrise. Era sicura che Magnus non potesse capire, non del tutto almeno, ma ci provava e questo, per lei, valeva più di qualsiasi altra cosa, Magnus non l'aveva mai giudicata, non aveva mai cercato di cambiarla o fatto pensare che fosse sbagliata, le aveva detto "Sei così e ti amo proprio per questo." e lei si era sentita amata per davvero.
Si addormentarono e Blitz e Heart li trovarono proprio così, abbracciati sul divano a dormire nella penombra del salotto e, visto che stavano dormendo alle cinque del pomeriggio, chissà quante partite a Uno avrebbero fatto quella notte, ma soprattutto quante volte Magnus sarebbe stato stracciato miseramente da Alex e quante volte si sarebbero fermati a fissarsi senza accorgersene perchè, anche se non lo avrebbero mai ammesso, dopo quattro anni erano sempre a cercare qualcosa di più profondo e intimo nell'anima dell'altro.

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