2 "E' un ragazzo"
Alex e Magnus passarono la notte insieme, sdraiati uno accanto all'altro come molte altre volte avevano fatto, ma nessuno dei due si era addormentato.
-Magnus.- Sussurrò la ragazza.
-Dimmi.-
Ci fu un momento di silenzio che spinse il biondo a voltare il volto verso la compagna. Aveva il viso illuminato dalla fioca luce pallida che entrava nella stanza, gli occhi ancora velati di tristezza e il labbro che le tremava visibilmente.
-Sono qui Alex.- Disse il figlio di Freyr.
-Hai paura?- Chiese Alex.
Magnus annuì prima di rispondere. -Sì. Tantissima. Ho paura per te, ho paura di ciò che potrà accadere, ho paura di ciò che succerà.-
-Allora perchè rimani?- Domandò ancora la ragazza.
-Perchè ho ancora più paura di perdere te. Non saprei cosa fare senza averti accanto.- Rispose. -Stiamo insieme da anni ormai e mi sono reso conto che quando non sono con te non sono me stesso. A volte arrivo a chiedermi come ho potuto vivere così a lungo senza conoscerti.-
Alex si voltò a guardarlo, sul viso aveva dipinto un accenno di sorriso. -Questo solo perchè non sai tenere in mano una spada.-
Magnus ridacchiò, probabilmente perchè era la verità. -E infatti tu sai combattere per entrambi.-
La ragazza si girò su un fianco, si accoccolò contro il petto di Magnus e sospirò, immediatamente il biondo le passò un braccio attorno alla vita e la strinse a sè, come se non volesse farla andare via.
-Grazie Maggie, per tutto.- Mormorò Alex prima di chiudere gli occhi per cercare di dormire.
-Riposati un po' Alex.- Sussurrò il biondo lasciandole un leggero bacio tra i capelli prima di assopirsi anche lui.
**
La mattina dopo Mallory andò a bussare alla porta di Alex e, non ricevendo risposta, provò ad aprire.
Davanti a lei vide Alex e Magnus ancora addormentati e decise che, per una volta, avrebbe anche potuto lasciarli dormire ancora un po'.
Quel pomeriggio Magnus e Alex andarono dal direttore Helgi a spiegare la situazione.
-Dunque... Un semidio morto è rimasto incinta.- Riassunse Helgi.
Alex aveva lo sguardo fisso davanti a sè, anche se non stava propriamente guardando Helgi, stava piuttosto guardando una decina di centimetri alla destra della sua testa, ed era seduta davanti a lui, mentre Magnus era in piedi, qualche passo dietro ad Alex.
-Più o meno sì.- Confermò Magnus.
-E ora spiegami perchè tu sei qui Chase.- Magnus si sorprese della domanda. -Avrebbe potuto spiegarmi tutto Fierro.-
Il viso di Magnus si scurì un poco, ma Helgi non lo notò dato che non lo conosceva così bene da cogliere quei piccoli cambiamenti nel suo viso. -Perchè Alex è la mia fidanzata.-
-E' un ragazzo.- Lo corresse Helgi. -E per di più, visto che neanche tu puoi avere figli, vuol dire che è andato a letto con qualcun altro.- Disse, quasi sbeffeggiandolo, il direttore.
-Lei non conosce Alex.- Disse Magnus poco prima di afferrare la mano della ragazza e uscire dall'ufficio in fretta e furia senza guardarsi indietro.
Alex lo seguì in silenzio fino al loro piano, camminò senza proferire parola fino alla camera del biondo e, solo una volta dentro, Magnus le lasciò la mano prima di fare qualche passo in cerchio nella stanza.
-Magnus io... Io te lo giuro non è successo. Mai!- Disse Alex protendendo le mani verso di lui ma senza muovere un solo passo.
Al sentir le parole di Alex, il figlio di Freyr si immobilizzò e la guardò con occhi sbarrati. -Cosa?-
-Quello che ha detto Helgi... Non è mai successo.- Sussurrò Alex.
Magnus inclinò appena la testa di lato facendo ondeggiare i capelli biondi che, di nuovo, erano cresciuti troppo prima di accennare un sorriso e fare quei pochi passi che lo separavano da Alex. -Non ci ho creduto neanche per un secondo.- Disse abbracciandola e lasciandole diversi baci tra i capelli.
-Cosa faremo?- Chiese la figlia di Loki.
-Se Helgi non capisce, possiamo andarcene...- Pensò Magnus ad alta voce.
-Dove? Non abbiamo un posto in cui andare.- Rispose Alex.
Magnus si prese un attimo per pensare. -C'è mia cugina Annabeth.-
-Vive a New York.- Gli ricordò la ragazza.
-Allora Blitz e Heart.-
Questa volta fu Alex a rimanere in silenzio un attimo in più. -Dici che ci aiuteranno?-
-Sono nostri amici, e sono brave persone.-
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