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Con una mano grande e calda, Richard stava accarezzando il viso arrossato di Tessa, la quale dormiva pacificamente con la testa sul suo petto, o almeno fingeva di essere nel mondo dei sogni per potersi beare di quelle dolci carezze.

Richard passò le dita tra la folta chioma castana leggermente ondulata poi sorrise compiaciuto quando Tessa emise un sottile miagolio di piacere.

«Nanerottola, lo so che sei sveglia.» la riprese il moro, pizzicandole una guancia. Tessa spalancò quasi all'istante gli occhi poi gonfiò le guance e mise il broncio. L'aveva scoperta.

La ragazza mugugnò poi strusciò il viso contro al petto di Richard e sorrise dolcemente, «Oops sono stata scoperta.» si finse sorpresa, scoppiando a ridere poco dopo. Il ragazzo scosse la testa mentre accennava un sorriso divertito.

Tessa si accoccolò meglio al corpo del suo ragazzo poi si perse nei suoi pensieri mentre lui continuava ad accarezzarle il viso e la testa.

Si ricordò della prima volta, di quando Kimberly aggiunse lei e gli altri a quel gruppo e Richard sin dall'iniziò si comportò da vero scorbutico, da ghiacciolo e da rompiscatole, ma poi alla fine si aprì con lei, anche se meno con gli altri.

Di quando Richard si presentò davanti alla porta della sua camera di hotel e di quanto in quel momento l'aveva resa felice e di quanto il suo cuore aveva preso a battere velocemente alla vista di quel ragazzo bellissimo.

Di quando Richard l'aveva invitata a vedere la prima partita e del fatto che l'aveva presentata ai suoi amici come sua amica e non come una conoscente, cosa che l'aveva resa veramente felice, anche se aveva sempre desiderato essere qualcosa di più per lui.

Di quando era venuto a prenderla a scuola dopo che Nancy, la sua compagna, l'aveva spinta giù della scale e lei si era fatta veramente male, per poi portarla all'ospedale per dei controlli più approfonditi.

Di quando l'aveva invitata per la seconda volta a vedere una sua partita; quel giorno non potrà mai dimenticarlo. Quel giorno era il giorno in cui finalmente Richard si era dichiarato a lei, l'aveva baciata e poi le aveva chiesto di mettersi insieme.

Il suo cuore a quei pensieri incominciò ad impazzire dalla felicità. Era al settimo cielo. Richard era sdraiato al suo fianco e stavano insieme da quasi due settimane e tutto filava per il meglio.

«Nana a che pensi?» Richard spezzò il flusso dei suoi pensieri, facendola tornare al presente. Tessa scosse la testa, «A quanto ho sudato per conquistarti.» rispose lei ridacchiando, anche se sapeva benissimo che era la verità. Aveva sudato sette camice per poter farsi piacere da Richard nello stesso modo in cui piaceva a lei e adesso che stavano insieme poteva andare fiera dei suoi sforzi.

Richard annuì con decisione, «Ma alla fine ci sei riuscita a conquistarmi.» ribatté per poi sfiorarle le labbra con le sue e infine farle congiungere in un dolce bacio a stampo.

Quando si staccarono, Tessa aveva le guance imporporate e un sorriso da ebete stampato sul viso, «Lo so che è ancora presto e che potresti pensare che non è quello che provo in realtà, ma Richard ti amo, davvero tanto.» buttò fuori la ragazza paonazza e col cuore a mille. Perché tenerselo dentro se era quello che provava? Non poteva mentire; lei era davvero innamorata di Richard. Lo amava davvero e non voleva perderlo.

Richard abbozzò un sorriso poi le baciò il naso, «Anche io ti amo stupidina e non me ne andrò da nessuna parte. Non mi perderai».

Tessa perse un battito a quelle parole; Richard le aveva detto che l'amava. Poi alzò un sopracciglio per la parte finale del suo discorso, «Mi leggi per caso nel pensiero?»

Il moro scosse la testa, «No, ma ti conosco. Hai paura di perdermi, ma non succederà. Te lo prometto.» fece congiungere nuovamente le loro bocche mentre la sovrastava con il suo corpo e prendeva ad accarezzarle un fianco. Ti amo tanto anche io Tessa.

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