Seventh
Volevo ringraziare infinitamente per l'ennesima volta HellMcFire per aver letto, votato, commentato la storia e per aver fatto questa magnifica copertina!
Sei un tesoro.❤️
Buona lettura. xx
•••
Erano passati ormai due mesi da quando Ray e Michael si erano conosciuti, ed era iniziato un nuovo anno.
Michael a capodanno aveva fatto una video-chiamata con Luke, Calum e Ashton.
Ray invece era stata trascinata da suo padre a New York, per una conferenza, ed era rimasta con sua zia e i suoi cugini.
Michael era stato entusiasta di rivedere i suoi migliori amici, anche se dietro ad uno schermo.
Ray, invece, aveva passato una delle serate più noiose della sua vita.
Quando, l'otto febbraio, era tornata a San Francisco aveva mandato un messaggio a Michael.
[a: Mikey💚]
Sono tornata. Vieni a casa mia?
•
Michael era intento a finire di pulire il locale prima della chiusura, quando il suo telefono vibrò nella tasca dei jeans.
[da: Ray]
Sono tornata. Vieni a casa mia?
[a: Ray]
Certo, piccola. Chiudo il locale e poi corro da te. xx
•
Ray era sdraiata sul proprio letto a fissare il soffitto, mentre le note di 21 Guns dei Green Day le riempivano le orecchie.
Chiuse gli occhi per un istante, poi sentì il materasso abbassarsi sotto un altro peso.
Si girò di scatto e due braccia calde l'avvolsero.
«Mikey!» urlò, stritolandolo in un abbraccio.
«Ti sono mancato?» chiese lui, sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori.
«Davvero, davvero tanto.» ammise lei.
«Aw, che tenera. Mi sei mancata anche tu, piccola peste.» disse Michael, per poi baciarle l'angolo delle labbra.
Andavano avanti così da troppo tempo ormai. Si sfioravano senza mai toccarsi veramente, come se avessero paura di rompersi l'un l'altro.
Ray, per non pensare al fatto che si erano quasi baciati, guardò il colore dei capelli di Michael e sorrise, vedendo che erano violetti.
Michael, invece, si soffermò sulle sfumature ramate dei capelli della ragazza tra le proprie braccia.
Probabilmente si era fatta una tinta speciale.
«È henné.» rispose Ray ai pensieri di Michael.
«Sono bellissimi.» disse, accarezzandole i capelli. «Tu sei bellissima.»
Lei arrossì per il complimento e sussurrò debolmente «Grazie.», abbassando lo sguardo.
Erano strano il fatto che Michael riuscisse a farla stare bene anche solo con un semplice complimento.
«Com'è andata la video-chiamata con i tuoi amici?» chiese Ray, cambiando argomento.
«Bene, davvero. Luke si è quasi messo a piangere e avrei tanto voluto abbracciarlo, ma...» sospirò. «Ho promesso loro che tornerò in Australia il prima possibile e che riprenderemo il progetto della band.»
«Ci riuscirai, Mikey. Ci riuscirete. Ne sono sicura.» disse la ragazza, sorridendo e accarezzando il braccio a Michael per rassicurarlo.
«Ho saputo che i tuoi One Direction hanno pubblicato il video di Night Changes. Com-»
«OMMIODDIO, TU NON HAI IDEA DI QUANTO HO PIANTO PER QUEL FOTTUTO VIDEO, MALEDIZIONE! È TROPPO DOLCE, AIUT. CAPISCI?» lo interruppe lei, sclerando come sempre.
«Dio, ti adoro anche quando fangirli. Gente, mi sono innamorato di una fangirl e mi piace anche quando sclera per altri ragazzi. Secondo te è normale?» disse Michael, ridendo.
Ma Ray si era fermata a "mi sono innamorato di una fangirl", perché la fangirl in questione era lei.
«L'ho detto veramente? Oddio, scusa, doveva succedere in un momento romantico, non-» farfugliò Michael.
«È...okay, credo. Ma... La fangirl in questione sarei io?» chiese lei, sentendo il proprio cuore sull'orlo del collasso.
«Certo che sì, principessa.»
E in quel momento, in quel preciso momento, Ray si sentì morire e rinascere in un istante.
È questo ciò che succede quando la persona che ami dice di amarti? Pensò.
Già, perché lei ci aveva riflettuto molto nell'ultimo periodo ed era arrivata alla conclusione di tenere davvero tanto a Michael.
Non era sicura che fosse amore, ma pensava che l'avrebbe scoperto con il tempo.
«Ora andiamo in cucina e rubiamo qualche schifezza dalla dispensa, poi torniamo qui e ingrassiamo insieme.»
«Michael, tu sì che sai come rendere felici le ragazze.»
«Vero? Me lo dicono spesso.»
Risero entrambi, per poi seguire il piano di Michael.
Insomma, a qualunque ragazza piacerebbe mangiare schifezze, accoccolata sul letto con il ragazzo che le piace, magari ascoltando della musica o guardando dei video stupidi su YouTube, no?
•
«Oh. Mio. Dio. Questi muffin al cioccolato sono... Ah. Uhm... Deliziosi.»
«Michael, sembra che tu stia avendo un orgasmo per quel muffin al cioccolato.»
«Vuoi sentirmi mentre ho un vero orgasmo?» chiese lui maliziosamente.
«No! Cioè... Sì, però no!» esclamò lei, arrossendo dalla punta del naso fino alle orecchie.
«Stavo scherzando, piccola. Non agitarti. Per ora non faremo niente.» disse Michael, sottolineando "per ora".
«Ti odio quando fai il pervertito.» mugugnò Ray, imbronciandosi.
«Non è vero. Tu adori fremere di piacere pensando a cosa potremmo fare.»
«Smettila, Michael! Seriamente, è imbarazzante.»
«Però ammetti che ti piace.» constatò lui, sogghignado.
Ray preferì non rispondere, altrimenti la situazione sarebbe diventata ancora più imbarazzante di prima.
Guardò l'orologio sopra la scrivania e vide che erano già passate le 8 di sera.
«Non devi tornare a casa per cena?» chiese a Michael.
«Vuoi liberarti di me, piccola peste?»
«In realtà no, volevo chiederti se ti andava di rimanere qui.»
«Credo vada bene.»
«Lucinda non c'è, quindi possiamo ordinare una pizz-»
«PIZZA! PIZZA!» urlò Michael.
«Okay, okay.» disse Ray, ridendo.
Prese il telefono e chiamò la pizzeria più vicina, ordinando una pizza ai würstel per Michael e una alle patatine fritte per sé.
Poco dopo il campanello suonò e andò a pagare il fattorino.
Poi tornò in camera sua, che, dopo due ore della presenza di Michael, era diventata un disastro.
Ray e Michael si sedettero sul tappeto morbido ai piedi del letto con le rispettive pizze davanti, e iniziarono a mangiare.
Michael finì la propria pizza dopo cinque minuti e così cominciò a canticchiare una canzoncina inventata sul momento.
«Michael wants another slice, Michael wants another slice, PIZZA! PIZZA!»
Ray lo guardò stranita, poi rise e gli passò una fetta della propria. Che lui divorò in un secondo.
«Michael wants another slice, Michael wants another slice, PIZZA! PIZZA!» ripeté.
«Qual è il tuo secondo nome?» gli chiese Ray.
«Gordon. Perché?»
«Michael Gordon Clifford, se non la smetti di cantare quella canzoncina, non mangerò mai più la pizza in tua compagnia.» disse in modo serio Ray, ma poi scoppiò a ridere.
«Tieni, mangia ancora questa, ma poi basta. La prossima volta ne ordino tre.» e gli passò un'altra fetta della propria pizza.
Michael esultò come un bambino e mangiò l'ultima fetta della serata, sentendosi sazio. Finalmente.
«Ti va se guardiamo un film?» chiese a Ray, dopo che anche lei finì di mangiare.
Lei annuì, sorridendo ed alzandosi per andare in salotto. Michael la seguì.
«Possiamo guardare Scontro Tra Titani, Hunger Games, Avatar...» elencò lei.
«Scontro Tra Titani non l'ho mai visto. Com'è?» chiese Michael, incuriosito.
«Bellissimo. Guardiamo quello.»
Ray inserì il dvd nella televisione e si accoccolò sul divano insieme a Michael.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top