Eleven
«Sei seria, Ray? Vuoi solo un fottuto toast?» esclamò Michael, mentre ordinavano.
«Non ho molta fame.» scrollò le spalle lei.
«Michael, non puoi pretendere che una ragazzina prenda un triplo cheeseburger come te.» si intromise Luke.
Senti, coso, non chiamarmi ragazzina, perché ho solo un anno in meno di te.
Ma non rispose, non ne aveva le forze.
Ray si sentiva stanca, priva di energie.
«Prendo toast e patatine.» ripeté, più decisa di prima.
Michael sospirò, lasciando cadere l'argomento.
Presero le due borse con dentro tutto il cibo che avevano ordinato e andarono a casa di Meredith.
«Derek, tesoro, siamo a casa!» urlò la donna, entrando prima dei ragazzi.
Un uomo alto, con le spalle larghe e barba e capelli scuri, arrivò dalla cucina e sussurrò «Ciao, amore.» a Meredith, dandole un bacio a fior di labbra.
Ray era rimasta incantata a guardare la scena.
Era ammaliata dalla felicità di quella coppia, perché era ovvio che Derek fosse il marito di Meredith.
Anche lei avrebbe voluto essere felice così. Magari con Michael.
«Ragazzi, lui è mio marito Derek. Tesoro, ti ho già parlato di Liz, vero?» disse Meredith, rivolta poi al marito.
«Liz Hemmings?»
«Sì, lui è suo figlio Luke.» continuò la donna, indicando il ragazzo.
«E loro sono Michael e Ray, due suoi amici.» concluse, facendo un cenno ai due ragazzi ancora sulla soglia della porta.
«Oh, è un piacere conoscervi, ragazzi. Avanti, entrate.» li invitò Derek, sorridendo caldamente.
I tre ragazzi ringraziarono e seguirono Meredith in cucina, che stava già mettendo i sacchetti del Mc Donald's sul tavolo.
«Ci sono Hannah e Corinne di sopra.» disse Derek a sua moglie, mentre la aiutava con la cena dei ragazzi.
«Oh, meno male che abbiamo preso un hamburger in più, allora! Ray, andresti a chiamarle? Sali le scale e poi è la terza porta a destra.» disse Meredith, rivolta alla ragazza.
Ray annuì e seguì le indicazioni della donna, ritrovandosi davanti a una porta di legno chiaro.
Sentì una voce femminile acuta e fastidiosa provenire dall'interno e bussò abbastanza forte da farsi sentire.
La porta si spalancò e la visuale di Ray fu offuscata da una cascata di capelli biondi. Quasi troppo biondi.
«Mh, e tu sei?» chiese la ragazza bionda, squadrandola da testa a piedi.
«S-sono Ray.»
«Chi?» chiese di nuovo, con la sua voce acuta.
«Beh, ehm, Meredith mi ha detto di venirvi a chiamare e-»
«Senti, tu non puoi interrompere una conversazione di vitale importanza con mia cugina solo perché devi venirci a chiamare, okay? Bene, ora entri e ti siedi e ascolti anche tu.» disse, prendendola per un polso e trascinandola dentro la stanza.
Ray strattonò il braccio in modo che la bionda mollasse la presa e sentì la rabbia montare dentro di sé, ma cercò di contenerla.
«Abbiamo preso la cena al Mc Donald's. Se non volete mangiare freddo o non mangiare per niente, vi conviene scendere. Io vi aspetto di sotto.» disse decisa e si voltò, tornando al piano di sotto.
Mentre scendeva le scale, sentì un'altra voce dire «Andiamo, Han. Parliamo più tardi, mh?» e poi dei passi dietro di sé.
Si voltò e vide un volto famigliare.
«Cory?»
«Hey, ciao. Scusala, è in crisi per un ragazzo e...»
«Capito. Quindi tu sei la figlia di Meredith?»
«Oh, no. Meredith è mia zia.» disse Cory, abbassando lo sguardo.
Cory era una ragazza molto timida e riservata; spesso arrossiva, abbassava lo sguardo e si mordeva il labbro, segni della propria insicurezza.
Le due ragazze arrivarono in cucina e si sedettero al tavolo con Michael e Luke.
Quando gli occhi di Ray e Michael si incontrarono, entrambi sorrisero.
Ma quando gli occhi azzurrissimi di Luke e quelli altrettanto azzurri di Cory si incontrarono, entrambi i ragazzi sentirono una scossa lungo la spina dorsale. E, senza rendersene conto, sui loro volti spuntò un timido sorriso e il blu nei loro occhi brillò leggermente.
«Cory, come stai?» chiese Meredith, interrompendo lo scambio di sguardi.
«Bene, grazie, zia Meredith.» rispose timidamente.
«Ti ho già parlato di Luke, vero? È il figlio di una mia collega, Liz, ricordi?» continuò la donna, indicando il ragazzo biondo che continuava a mordersi il labbro, giocando con il piercing nero.
«Uh, sì. Mi avevi detto che si sarebbe fermato qui qualche settimana.»
«Esatto. E loro sono Michael e Ray, due suoi amici.» concluse la donna, indicando i due ragazzi.
«In realtà, io e Cory ci siamo già conosciute.» intervenne Ray.
«A scuola, in biblioteca.» ammise Cory.
«Oh, davvero? Beh, spero diventiate buone amiche!» esclamò Meredith, prendendo poi il cappotto e la borsa. «Ora andiamo un po' da tua madre, Cory. Ci vediamo dopo, ragazzi!» li salutò, prima di uscire insieme a suo marito.
«Arrivederci.» dissero tutti in coro.
Quando la porta si chiuse e la macchina uscì dal vialetto, Hannah fece il suo ingresso plateale.
Aveva addosso un top rosso molto aderente, un paio di pantaloncini bianchi e dei sandali con il tacco color corda.
La cascata di capelli troppo biondi era lasciata sciolta e il seno abbondante era evidenziato dal top attillato.
Le ciglia lunghe e nere erano delineate dal mascara scuro e un rossetto fucsia colorava le sue labbra.
Ray storse il naso e alzò gli occhi al cielo, quando vide la sua camminata sculettante e snob.
Si fermò davanti al tavolo, con gli occhi di entrambi i ragazzi puntati addosso, e si mise la mano sinistra sul fianco, appoggiando il peso su una gamba sola.
«E voi sareste?» chiese, rivolgendosi a Michael e Luke.
«I-io s-sono...» iniziò Luke, non riuscendo però a concludere la frase.
«Luke, il figlio di un'amica e collega di tua madre.» tagliò corto Ray, indicando il biondo, che era arrossito e aveva abbassato lo sguardo.
«E tu, capelli-mezzi-azzurri?» chiese ancora Hannah, con quella voce stridula che Ray proprio non riusciva a sopportare.
«Lui è Michael.» rispose Ray, con una nota di fastidio nella voce.
«E tu sei la loro mammina, suppongo.» disse sprezzante Hannah, sculettando fino all'unica sedia vuota.
«E tu sei una grandissima pu-»
«Ragazze!» la interruppe Michael. «Non è il caso che vi scanniate così già dal primo incontro. So di essere irresistibile e di fare colpo su chiunque.» continuò, cercando di alleggerire la situazione.
Ma la peggiorò soltanto.
Ray si alzò, facendo strisciare rumorosamente la sedia dietro di sé, e uscì nel piccolo giardino senza dire una parola.
«Uh, irritabile la signorina.» commentò Hannah.
«Scusatela, è solo... Un po' arrabbiata, in generale.» borbottò Michael, cercando di giustificare il comportamento di Ray.
Iniziarono a mangiare senza di Ray, che tanto avrebbe lasciato il cibo intatto, poiché le era passata completamente la fame.
•
Ray intanto era fuori al freddo, perché il freddo la calmava.
Stava diluviando, ma non se ne preoccupò.
La giornata era iniziata bene, per poi finire da schifo.
Giuro che se quella puttana prova ad avvicinarsi a Michael, le strappo le ovaie con le unghie. Pensò.
«Ray, va tutto bene?»
La ragazza si girò, per vedere un po' di preoccupazione nell'azzurro degli occhi di Luke, che si mordeva insistentemente il labbro inferiore.
«Se continui a torturarti il labbro così, finirai con il farlo sanguinare.» osservò Ray.
«Non hai freddo?» cambiò discorso Luke.
Ray scosse la testa, negando, poi sospirò, «Un po', sì.» ammise, ridacchiando.
«Michael era preoccupato per te...»
«Allora perché non è venuto lui a chiedermi come stessi?»
«Pensava lo avresti mandato a quel paese a calci in culo.»
«Aveva ragione.» rise Ray, per poi stringersi nelle spalle per il freddo.
«Verresti a mangiare il tuo toast? Cory ha detto che dopo ci fa la cioccolata calda, se vogliamo.»
«D'accordo.» annuì Ray, alzandosi e seguendo Luke fino in cucina.
Per fortuna Hannah se n'era andata nella sua stanza a farsi la manicure.
«Ray, è tutto okay?» chiese Michael, andando incontro alla ragazza infreddolita.
«Voglio qualcosa da bere.» disse Ray, in modo deciso.
«Acqua? Coca-Cola? Oppure-»
«Qualcosa di alcolico.» precisò la ragazza.
«C'è una bottiglia di vodka in cantina.» disse Hannah, scendendo le scale su dei tacchi altissimi. «Se voi non dite che sono uscita per andare in discoteca, io non dico che avete bevuto la vodka, dato che i miei non sanno nemmeno l'esistenza di quella bottiglia.»
Ray alzò gli occhi al cielo, infastidita.
«Siamo d'accordo, Jay?» insisté la bionda.
«Ray, non Jay. Comunque, d'accordo. Non diremo nulla ai tuoi.»
«Che brava ragazza. Ora scusatemi, ma il mio principe mi aspetta!» disse Hannah, uscendo dalla porta.
«Principessa sul pisello.» sputò acida Ray.
Michael e Luke scoppiarono a ridere e Cory si unì a loro.
«Datemi il mio fottuto toast, non posso bere a stomaco vuoto.»
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