Research and old friends
Il sole inondava l'aula e l'aria frizzante di primavera penetrava dalla finestra spalancata, in sottofondo il cirp cirp allegro dei passeri e il borbottio leggero e assai conciliante per il sonno del professore.
Per Chase però non esisteva nulla al di fuori dell'amato, il quale sorrideva imbarazzato e guardava qualunque punto che non fosse lui, mentre il moro lo ammirava con sguardo innamorato ed espressione persa.
Quant'è bello? Ed è mio, solo mio.
Tra loro era tornato tutto 'normale', e per normale s'intendeva fare l'amore tutta la notte finché Shane non lo implorava, piagnucolando, di permettergli di dormire come minimo un'ora, non che servisse a molto per il suo corpo, soprattutto la parte inferiore.
Come Chase orgogliosamente notò, il castano indossava ogni giorno la catenina che gli aveva regalato. Oltretutto si ostinava a portare canottiere pressoché tutto l'anno, a parte qualche volta delle t-shirt o le felpe che gli rubava, mettendola ancora più in risalto.
Gli lasciò un fugace bacio sulla guancia e lui arrossì ulteriormente.
Diamine se è carino...!
- E adesso desidererei che prestaste tutti molta attenzione, e per tutti intendo anche i due piccioncini laggiù in fondo!!! - sbottò il professore, lanciando loro un'occhiataccia tale che Chase sentì un brivido corrergli lungo la schiena.
- S-scusi, professore - balbettarono all'unisono, ed egli scrollò le spalle, riprendendo il proprio discorso. Ogni allievo si fece attento.
- Non manca tantissimo alla fine dell'anno, ma nemmeno poco. Ho deciso dunque di affidarvi questa ricerca al posto del prossimo test, e sarà ovviamente valutata. La dovrete fare a coppie, vi do tempo tre settimane. Giusto a titolo informativo, ho già scelto con chi dovrete farla e sarò irremovibile. Nessuno cambia compagno per nessun motivo, a meno che non sia qualcosa di grave.
Fissò i propri alunni severamente e loro annuirono.
- Bene, ora scriverò alla lavagna con chi dovrete svolgere la ricerca.
Tutti fissarono il professore prendere il gesso e iniziare a scrivere, in trepidante attesa. Chase soprattutto sperava ardentemente di essere in coppia con Shane, perché se dividerlo con una ragazza non era poi qualcosa di preoccupante, con un ragazzo sì.
Quasi a volerlo fare apposta, lui e Shane furono gli ultimi a venir scritti. Il professore lanciò un'occhiata veloce all'allievo dagli occhi color porpora.
'Chase - ' scrisse, e lui trattenne il fiato. Di fianco a lui, Shane teneva lo sguardo fisso sulla lavagna, saettando con gli occhi dal gesso al professore.
'Chase - Edward'.
Il castano s'irrigidì, e Chase si sentì vicino allo svenimento.
Ci mancava solo questa...
Lui. Con Edward. Diamine, era come annunciare la Terza Guerra Mondiale.
'Scusi, professore? Non è che potrei cambiare compagno? Credo che altrimenti non arriverebbe a domani', no, eh? 'Professore, la prego, la imploro, la supplico! Mi lasci cambiare compagno!', nah, troppo melodrammatico. 'Professore, lei non capisce a cosa sta andando incontro! Mi permetta di cambiare compagno! Ci sarà uno spargimento di sangue, sennò!', pft, sapeva benissimo che era inutile. Abbassò le spalle, rassegnato.
'Shane - Rebecca'.
Si scambiarono una fugace occhiata, lui e Shane, per un attimo dimentichi della tragedia appena annunciata.
Oh, Rebecca. Vecchia conoscenza dei bei tempi andati... per la precisione di quando Shane era appena arrivato e gli era stata affibbiata come compagna di banco proprio la ragazza, che per l'appunto non era cambiata di una virgola. Sempre noiosa. Sempre una lecchina dei professori. Sempre studiosa. Sempre impeccabile. Sempre non interessata a tutto ciò che riguardasse i ragazzi e l'universo maschile, e quello era un bene.
Difatti, nonostante Shane avesse praticamente ogni momento appresso un cartello vivente che recitava a caratteri cubitali 'MIO', aveva un folto fanclub personale che lo pedinava manco fosse una pop-star o un qualche divo della televisione, ed insieme a quello c'erano anche parecchi ragazzi a cercare di fargli la corte, tenuti a debita distanza da Chase. Anche il moro piaceva, oh, eccome se piaceva, ma la maggior parte ne aveva talmente paura ora che sfiorava il metro e novanta e si era fatto tutto muscoli, da stargli ben lontana.
A fine lezione Chase indugiò poco prima dell'uscio, fissando il professore. Shane lo aspettava fuori, appoggiato al muro con espressione costernata, le sopracciglia aggrottate e la fronte corrugata.
- Chase? Qualcosa non va? - domandò il professore, e nel profondo dei suoi occhi castani il moro giurò di averci visto una scintilla beffarda.
Stronzo...
Assottigliò lo sguardo e gli lanciò un'occhiata minacciosa, poi disse:
- No, nulla, professore -, calcando la voce sulla parola 'professore', dopodiché gli voltò le spalle ed uscì.
- Niente da fare, eh? - chiese subito Shane, e lui scosse il capo, sospirando.
- Saranno tre lunghe settimane...
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