Hope
Ancora una volta il sole era sorto, contornato da un paio di nubi grigie e pallide. Chase aveva fissato Shane dormire placidamente e si era passato le mani sul viso stanco. Non faceva che avere incubi su incubi, e meno male che passavano quasi tutta la notte a fare l'amore.
Gli accarezzò la fronte, coperta dai morbidi capelli castani, poi sospirando s'alzò. Era incomprensibile il fatto che così, d'improvviso, avesse ripreso ad avere brutti sogni su Rocky e a percepirne l'inafferrabile presenza, insomma, non aveva appena trovato il 'proprio posto nel mondo'?
Scese in cucina e preparò la colazione, ormai era la propria routine. Ben presto anche Shane lo raggiunse, e sembrava ansioso.
- Chase, - disse, subito - va tutto bene? Dimmi sinceramente cos'hai, negli ultimi tempi sei sempre distante con la mente...
Lui lo abbracciò dolcemente e gli posò un bacio fra i capelli.
- Oh amore mio, non volevo farti preoccupare. Sono solo... incubi...
Incubi che sembravano avvisarlo di qualcosa, ma cosa?
E nessuno dei due più fiatò, nemmeno quando si fece ora di uscire ed andare a scuola. Ognuno se ne rimase in compagnia dei propri pensieri, mano nella mano ma i cuori lontani.
~~~
L'ennesima giornata stava giungendo al termine, mentre il tramonto tingeva di rosa tenue il cielo terso. Niko ed Emma facevano ancora di tanto in tanto il tragitto casa-scuola con loro, restandosene perlopiù a parlottare da soli in maniera sdolcinata da coppietta in fase 'lovey-dovey', e Chase ne era sotto sotto sollevato, troppo esausto per reggere qualunque chiacchiera.
Mentre si trascinava stancamente per il corridoio, il ragazzo dagli occhi dorati si fermava di continuo a salutare gli infiniti amici che sembrava avere.
- Max!
Ed eccolo, il temibile migliore amico. Il biondo esibì un sorrisone smagliante e cinse le spalle di Shane con un braccio.
- Shane! Come stai? - chiese, come se non si vedessero da una vita.
Ricevette un paio di occhiatacce che avrebbero terrificato chiunque, perfino il diavolo in persona; da chi potevano venire, se non da Chase e Brad? Gli occhi color sangue del moro sprizzavano fiamme, quelli scuri del giovane bibliotecario minacciavano tuoni e fulmini.
- Maxwell - ringhiò Brad, e senza tanti complimenti lo trascinò via, verso quella che sembrava proprio la direzione per i bagni.
- Shaaaaaaane!!!
- Che buffa coppia - commentò Shane, scuotendo il capo, divertito, e Chase gli rubò un bacio famelico.
- Andiamo a casa...
Le loro dita s'intrecciarono nuovamente le une alle altre come sempre avevano ed avrebbero fatto, e il castano avvampò lievemente.
Mentre però stavano già avviandosi verso l'uscita, Chase si bloccò di colpo e il suo volto si fece terreo, come l'amato mai l'aveva visto.
- Chase? Stai male? - si preoccupò il castano, poggiandogli le mani sulle spalle e scuotendolo delicatamente. Lui, incapace di articolare una frase di senso compiuto, si limitò a sussultare sotto il suo tocco e agitare il capo in segno di diniego, mantenendo però lo sguardo fisso su qualcosa al di là dell'amato.
Shane seguì la traiettoria dei suoi occhi e fremette di sorpresa.
Appoggiato a una colonna stava un ragazzo di ragguardevole altezza (ma che Chase ricordava più alto), dai capelli scurissimi e scompigliati come quel giorno, quello in cui se n'era andato, gli occhi verde bosco attenti, seri, eppure distanti dal momento che stava vivendo, le labbra sottili tese in un sorriso impercettibile, il quale rendeva la sua espressione ancor più indecifrabile. Se ne stava comodamente con la schiena addossata alla colonna con le mani infilate nelle tasche dei jeans e pareva imperturbabile. Forse era davvero un fantasma.
Chase non si preoccupò nemmeno di mollare la mano di Shane, raggiungendo il ragazzo a grandi passi. A un soffio da lui, e il castano poco più indietro, si fermò e lo fissò pieno di speranza, aspettativa, emozione.
Una lacrima solitaria gli rigò una guancia.
Shane se ne restò in disparte, scioccato. Com'era possibile?
Il ragazzo dagli occhi verdi li fissò tranquillo. Chase tremò.
- Rocky?
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