But it's impossible
- Chase... voglio fare l'amore con te, adesso.
Chase lo fissò per un lunghissimo secondo con dolcezza, prima di sfiorare le sue labbra con le proprie. Poi districò nuovamente le dita dalle sue e lo prese con un unico fluido movimento in braccio, depositandolo delicatamente sul letto. Lo zaino scivolò a terra, riversando il proprio contenuto sul pavimento.
Shane si prese un altro bacio in stile 'bell'addormentato nel bosco', dopodiché lo afferrò per una mano e lo tirò sul letto. Il moro, delicato come un branco di elefanti ubriachi in un negozio di porcellana, gli cadde addosso in maniera assai buffa, perlopiù schiacciandolo e picchiando quasi ogni arto contro il muro.
- Ora capisco perché sarebbe impossibile dormire qui insieme - disse, e Shane non gli fece notare che anche nel suo si stava stretti ma restava perché gli piaceva, poi prese a fargli il solletico e lui partì al contrattacco.
- Sei una peste - mormorò Chase, sorridendo con affetto, e il castano gli cinse il collo con le braccia.
- E tu un pessimo marito... - replicò scherzosamente, rubandogli l'ennesimo bacio. Poi alzò le braccia e si sfilò la t-shirt con un solo gesto, rivelando un'appena accennata abbronzatura primaverile e i muscoli ben definiti ma non esagerati.
Nell'altra stanza Edward non s'era ancora mosso di un solo millimetro, seduto e immerso nel silenzio più assoluto, tanto da riuscire a sentire il battito del proprio cuore e il proprio respiro, e ovviamente tutto ciò che succedeva... al di là del muro.
Che dire? Dove aveva picchiato la testa venendo bruscamente spinto giù dal letto gli doleva in maniera inconcepibile, per il resto era piuttosto di cattivo umore. Invidiava Shane non poco, in quel momento, soprattutto quando sentiva il chiaro scocco delle loro labbra che si separavano, anche se un indefinito senso di nausea gli sottraeva il controllo della propria mente a formulare certi pensieri.
Anche lui avrebbe voluto baciare Chase. Anche lui avrebbe voluto sentirsi dire dal ragazzo che lo amava.
'Rocky aveva uno strano sorriso in faccia, un sorriso che non gli aveva mai visto.
- Ehi, fratellino!!!
- Ciao, Rocky, bentornato a casa...
Di solito non era così spumeggiante, ma negli ultimi tempi aveva la testa fra le nuvole.
- La sai l'ultima?
E sembrava morire dalla voglia di dirglielo, e come poteva dire di no al suo fratellone?
- No...
- Mi son messo insieme a Chase!
- Ah...
Probabilmente Rocky si aspettava una reazione un tantino più entusiasta, ma era talmente felice da non darlo a vedere.
- E com'è baciare un ragazzo?
Non erano il genere di fratelli da confidarsi su tutto, anzi, ognuno se ne stava piuttosto sulle sue, però il maggiore era assai aperto riguardo la propria situazione sentimentale e gli piaceva esibire orgogliosamente fidanzate (ma recentemente fidanzato) come trofei.
- Fantastico! Non è come baciare una ragazza, è molto meglio! Chase poi... è dolcissimo... mi ha tenuto stretto tutto il tempo mentre ci baciavamo...
- Oh...
A quel punto era rimasto in silenzio, mentre Rocky fantasticava sul proprio nuovo ragazzo. Sotto sotto, si era sentito un pochino geloso di lui, lui, Chase. Doveva essere proprio speciale per aver fatto completamente perdere la testa a suo fratello.'
Scosse il capo. Non era certo di voler sentire i suoni che sarebbero seguiti alla non poco esplicita frase che aveva detto Shane, dunque scrisse un post-it a Chase nel quale gli diceva che avrebbero completato a scuola ciò che mancava alla ricerca e raccolse le proprie cose, poi se ne andò.
Intanto Chase stava baciando il petto di Shane, cospargendolo di segni rossastri più che evidenti anche sul collo, una mano fra i suoi morbidissimi capelli castani e l'altra persa 'altrove' ad accarezzarlo da sopra la stoffa dei jeans.
Lui mugolò di piacere e gli afferrò il viso tra le mani, rubandogli un bacio affamato e colmo di passione.
- Voglio... di più - ansimò, e il moro esibì un sorrisino spaventosamente simile a quello del suo incubo di qualche giorno prima.
- Qui qualcuno è impaziente, eh?
Nonostante l'espressione un tantino beffarda e maliziosa lo accontentò comunque, privandolo di ogni indumento ormai inutile e rivolgendo il medesimo trattamento a se stesso.
- Sei bellissimo, Shane - mormorò, appoggiando le mani ai lati del suo capo e strofinando semplicemente la fronte contro la sua. Il suo ciuffo scuro gli solleticò la zona dove l'aveva sfiorato.
Poi il moro si scostò di poco da lui e si portò tre dita alla bocca, insalivandole senza fretta. Shane lo fissò rapito, osservando la lingua passare sulle dita e toccare di sfuggita i canini appuntiti, i muscoli flettersi e tirarsi quando fece forza su un solo braccio, i capelli scuri e lisci scivolargli lungo la fronte fino a sfiorare un sopracciglio, gli occhi stupendi venir coperti dolcemente dalle palpebre.
Le loro labbra si incontrarono ancora e il castano gli accarezzò una guancia, sussultando quando, dopo una breve ma sufficiente preparazione, entrò in lui.
- Aaaah, Chase...
- Shane...
Cominciò a spingere, piano, e si allungò fino a raggiungere il suo orecchio.
- Ti amo... ti amo... - disse con voce arrochita dal piacere. Shane chiuse gli occhi già lucidi e un paio di lacrime solitarie gli sfuggirono lungo le gote. Ansimò pesantemente.
- Anche io... - replicò piano, soffocando i gemiti nella sua spalla mentre riprendeva a spingere a ritmo più sostenuto.
- Mi sembri e-esausto... ah... vuoi che... aaaah... mi fermi?
Il castano cercò di scuotere in qualche modo il capo, voltando la testa da destra a sinistra, poi gli intrecciò le gambe dietro la schiena per impedirgli di smettere.
- Dunque... - riuscì a dire il ragazzo dagli occhi dorati, racimolando un briciolo di fiato - le tue labbra ancora mi appartengono.
- Qui... è ah-ancora mio - replicò Chase, accennando una spinta più forte delle altre per sottolineare il 'qui', poi lo afferrò per le spalle e ripeté l'operazione. L'amato gli graffiò la schiena usandola come appiglio.
- Alla fine...
Shane si sforzò di farsi attento, nonostante si sentisse la testa leggera quanto un palloncino.
- Alla f-fine non mi ah-hai mai detto che libri fossero quelli che prendevi qua-ah-ndo passavi tutto il t-tempo in biblioteca...
Al che il castano arrossì violentemente e si aggrappò con forza ai suoi avambracci muscolosi mentre concludevano. Chase si accasciò su di lui, difficile dire chi tra i due fosse più stanco.
- Yaoi - sussurrò il ragazzo dagli occhi dorati, e il moro alzò il capo di scatto, dimenticando per un attimo di essere esausto.
- Cosa?
- Non libri. Manga. Manga yaoi - spiegò allora Shane, ed avvampò ulteriormente.
- Aspetta... manga... yaoi? Non sono quei... cosi... per ragazzine sdolcinate?
Il castano gli tirò il cuscino in faccia, nascondendo il volto dietro le braccia.
- Pessimo marito!!!
A quella dolce vista Chase rise di tenerezza e gli rubò l'ennesimo bacio. Non gli sarebbe poi tanto dispiaciuto quell'appellativo, se a dirlo era il suo adorabile Shane...
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