6.
《Hey Carter》dico in un sorriso.
Mi chino verso la panchina sulla quale è seduto per potergli lasciare un bacio sulla guancia.
《Come stai?》domanda interessato.
Rispondo con un'alzata di spalle mentre si sgranchisce le gambe e si solleva da lì.
Oggi è l'ultimo giorno di lavoro per me, e visto che ho litigato con Dylan, Carter si è offerto di accompagnarmi così da parlare un po'.
《C'è la signora Smith》mi sussurra divertito all'orecchio, e i miei occhi non possono fare altro che scattare in fondo alla strada, proprio verso l'anziana signora che sta venendo verso di noi.
《Ti ricordo che la "signora Smith", come la chiami tu, è tua nonna》l'avviso in tono canzonatorio, facendogli scappare un sorrisetto troppo simile a quello dell'anziana ormai quasi davanti a noi.
《Solito?》
《E va bene》sbuffo scuotendo la testa《ma prima o poi dovrai dirle che-》
《Giovincelli! Come state? Andate a lavoro insieme?》
Mi abbasso leggermente per lasciare un bacio sulla sua guancia rugosa. Questa donna è di una dolcezza infinita, paragonabile ad un bignè ripieno di crema al cioccolato e vaniglia.
《Oh si, prima che si faccia troppo tardi!》aggiungo io, per evitare sin da subito che ci tenga lì a parlare dei suoi tempi; di tutte le volte che lei e il suo defunto marito percorrevano infinite volte le stradine di questa città, di come andassero a comprare il pane mano nella mano, tutte le mattine alle sei per accaparrarsi il filoncino più dorato e bollente.
O di quando alla domenica, puntuali come sempre, si dirigevano in chiesa per la messa di Don Lucas e di come dopo, abitualmente, andassero a fare colazione al bar con un cappuccino fumante e le brioche all'albiccocca.
《Siete davvero una bella coppia voi due, spero che un giorno possiate arrivare allo stesso livello della sottoscritta e del mio amato Jack》mormora con una mano sul cuore, accarezzandosi quel punto come se davanti a sé avesse davvero suo marito.
Rivolgo un sorriso tirato a quel cretino di Carter, dando di gomito al suo braccio per fargli aprire bocca.
《Si, nonna... lo speriamo anche noi》mi afferra la mano facendole sventolare unite davanti alla faccia di sua nonna, che sorride soddisfatta alla vista dell'amore che crede di vedere.
Non ricordo esattamente quando sia iniziata questa sceneggiata, ma ricordo perfettamente il motivo.
Sua nonna lo stressava talmente tanto per il fatto che a ventisei anni non avesse una ragazza, che un giorno mi baciò senza preavviso proprio davanti ai suoi occhi.
Diciamo che la mano si mosse in automatico contro la sua bella faccia, ma non avevo messo in conto che i riflessi di un cuoco sono pronti come i piatti che preparano.
Con gli occhi mi fece capire che lo stava facendo a causa di sua nonna, e la mano che poco prima avevo alzato per colpirlo, finì per essere posizionata da lui stesso contro la sua guancia; ovviamente in un modo delicato totalmente opposto al mio.
Se mi sento una persona cattiva nel prendere in giro questa dolce signora? No. Credo che ognuno debba essere libero di prendere le proprie decisioni nella vita. Se Carter a ventisette anni non ha voglia di impegnarsi saranno fatti suoi, di certo non deve mettersi a cercare la donna solo per far tacere sua nonna.
E poi a me va bene così. Ci guadagno un bacio stampo al mese e molto cibo buono e salutare. Lui invece respira come gli mancava da tempo.
《Come? Mi scusi ero distratta...》dico in imbarazzo, cancellando dalla mente le sue meravigliose polpette al sugo.
《Figurati tesoro. Ho chiesto se un giorno posso venire a casa vostra per prepararvi un pranzetto coi fiocchi!》
《Oh si, certo》
《Non credo sia possibile, nonn-》
Merda.
Io e Carter ci scambiamo uno sguardo veloce, lui di rimprovero io di scuse per essermi soffermata ad ascoltare solo le ultime parole: "pranzetto coi fiocchi".
《Si ehm... cioè no, non al momento almeno... magari dopo l'estate, che ne dice?》provo a dissuaderla con uno dei sorrisi migliori che riesco a fare, e sembro riuscirci visto che annuisce.
《Certo certo, voi ragazzi dovete divertirti in estate!》esclama in un sorrisetto continuando ad annuire.
《Già... Bene signora, adesso ci scusi ma dobbiamo proprio scappare. Ci vediamo presto eh》
Carter le lascia un bacio sulla guancia mentre io mi limito a salutarla con un cenno della mano.
《Sei forse impazzita? Casa mia è un disastro Cherie! E ovviamente non c'è nulla in quell'appartamento che ricordi anche solo il passaggio di una donna!》esclama quando siamo abbastanza lontani.
《Sta' tranquillo, se ne dimenticherà appena sarà tornata a casa》lo rassicuro afferrando il telefono dalla borsa.
《E se così non fosse?》
《Allora ci inventeremo qualcosa! Mal che vada avrai la casa bella e sistemata per un giorno intero!》esclamo in tono ovvio, facendogli un occhiolino che gli fa alzare gli occhi al cielo e lo fa sorridere.
《Ancora niente?》
Scuoto la testa capendo subito a cosa si riferisca.
《Si chiama orgoglio, e voi ragazzi lo possedete allo stesso modo dell'ego smisurato che avete!》dichiaro in uno sbuffo.
Certo, anche noi ragazze non scherziamo, ma quando sbagliamo e ce ne rendiamo conto siamo le prime a chiedere scusa per cercare di sistemare le cose. Loro invece si ostinano a voler avere ragione, a tutti i costi.
《Dagli tempo Cher, vedrai che si farà sentire e ti chiederà scusa》mormora accendendo una sigaretta per aspirarne subito il fumo.
Sbuffa fuori dalle labbra una nuvola grigiastra di fumo, prima di voltare il capo verso di me e guardarmi con occhi curiosi.
《Che poi... esattamente per cosa dovrebbe chiederti scusa?》domanda mentre continuiamo a camminare verso il ristorante.
Giusto, gli ho detto che ho discusso con Dylan ma non gli ho spiegato il perché.
《Ha cambiato il giorno di partenza del biglietto aereo e mi ha... Mi ha...》mordicchio l'interno della guancia per cercare le parole migliori da usare, ma l'imbarazzo e la tristezza sembrano non voler collaborare alla ricerca delle parole giuste.
《In un momento abbastanza imbarazzante mi ha detto: "tanto non c'è un cazzo da vedere", riferendosi ovviamente al mio inutile corpo》dico infine, nella speranza che non voglia sapere esattamente come siano andate le cose.
《Okay. Beh... gli hai tirato un pugno sui denti?》Ridacchio per la sua risposta che dentro contiene un consiglio velato.
Mi afferra dal braccio senza alcun preavviso, così alzo il viso e mi fermo insieme a lui sul marciapiede che stavamo percorrendo.
Mi prende dalle spalle in modo saldo, e mi scuote leggermente per assicurarsi di avere tutta la mia attenzione.
Quando punto gli occhi nei suoi si decide a parlare.
《Ascoltami bene piccola. Il tuo corpo non fa la persona meravigliosa che sei. E tu di certo non sei inutile, sei intelligente, spiritosa, gentile con tutti e sempre pronta ad aiutare chiunque. Sei autonoma Cherie, riesci addirittura a smontare una macchina e a rimetterla apposto nel giro di un'ora》esclama in una risata sottile, dolce《non devi sentirti inferiore alle altre ragazze solo perché non hai una terza di seno o un culo da copertina. Quelle cose prima o poi spariscono, non conteranno più un cazzo quando a cinquantanni si guarderanno allo specchio interrotte da due marmocchi che strillano e si rincorrono》sussurra serio, non staccando mai gli occhi verdi dai miei.
《Quindi fanculo Cher, tu hai un cervello che pochissime ragazze hanno, dovresti essere orgogliosa di questo invece di prendertela per un commento a cui sicuramente Dylan non ha fatto caso. E con questo non lo sto giustificando, se dovessi trovarmelo davanti potrei tirargli il pugno che tu non gli hai dato》mormora con gli occhi a due fessure, facendo scappare un sorrisetto divertito sulle mie labbra sottili.
《E comunque sei bellissima Cher, sei bella proprio così come sei, nei tuoi vestiti di una taglia più grande, nel pochissimo trucco che ti metti in faccia, nei semplici capelli lisci che non vuoi mai cambiare. Sei bella proprio per questo, perché te ne freghi di essere perfetta agli occhi di chi ti guarda; sei perfetta per come vuoi esserlo tu e quasi nessuna donna lo fa per se stessa. Quindi fanculo a Dylan e fanculo a chi ti dice che per essere donna devi avere delle angurie al posto delle tette e del culo. Sono stato chiaro?》chiede infine scuotendomi per le spalle.
In risposta mi lancio tra le sue braccia rassicuranti, con gli occhi lucidi per le parole stupende che mi ha detto guardandomi negli occhi.
《Grazie Carter, ti voglio bene, davvero tantissimo》sussurro contro la sua spalla mentre mi lascio stringere senza muovere un muscolo.
《È solo la verità, piccola.》mormora contro i miei capelli.
***
《Madeline finisco io qui, vai pure a casa, non preoccuparti》dico dolcemente vedendola sbadigliare.
Le tolgo lo straccio dalle mani invitandola con qualche spintarella ad andare a togliersi la divisa.
《Grazie Cherie, oggi sono più distrutta del solito, non ho dormito per niente stanotte》mormora in un altro sbadiglio, mi stringe in un abbraccio veloce prima di sorridere a me e Carter e sparire dietro la porta.
《Finiamo di sistemare così ti accompagno a casa dolcezza》
Annuisco al sexy cuoco che passa la scopa《non devi per forza accompagnarmi sotto casa, va bene anche alla panchina dove ci siamo-》
《Non esiste. Ti accompagno a casa e tu non discuti. E poi due passi non mi faranno male》aggiunge in un sorriso divertito. Lo osservo mentre spazza tra i tavoli e mette in ordine le sedie, e vedendolo all'azione mi pare impossibile che casa sua possa essere un disastro.
Insomma io ci metto tre ore solo per raccogliere lo sporco che si accumula sotto la scopa, lui in trenta secondi ha già riordinato la sala e si è pure pulito la cucina.
《Sei sicuro che casa tua sia un casino?》
《Vieni da me a bere una birra. Così lo vedi con i tuoi occhi se mento oppure no》mi rifila un occhiolino mentre le labbra si piegano in un sorriso sornione.
《Uhhh... Non starà mica flirtando con me, sexy cuoco?》domando mettendo su un'espressione scioccata, cercando in tutti i modi di non ridere e di rimanere seria. Incrocio le braccia al petto aspettando una risposta con un sorrisetto laterale.
Si avvicina fischiettando come se nulla fosse《La veda un po' come vuole lei, sexy cameriera...》
Scoppio a ridere di gusto per la sua espressione da maschio alfa infatuato
《Se non fosse così tardi avrei accettato l'invito》
《Chi se ne importa di che ore si son fatte! Domani non devi neppure lavorare! Vieni, beviamo una birra e poi ti porto a casa》mi suggerisce sporgendo il labbro inferiore, con l'aria da cane bastonato che spera in una risposta positiva così da poter essere felice.
《Eh va bene cuoco dei miei stivali, chiudiamo e andiamo a bere una birra a casa tua》sospiro infine ridendo sotto i baffi.
Mi ha invitata da lui diverse volte per un ipotetico drink, ma poi diventava sempre una birra bionda bevuta direttamente dalla bottiglia e nel primo bar che trovavamo. Era da un po' che non accettavo il suo invito, soprattutto perché Dylan si faceva sempre trovare fuori dal ristorante, quindi non mi andava di farlo attendere o di chiedergli se volesse unirsi a noi; erano sempre e comunque la una o le due di notte, non volevo dargli fastidio chiedendogli di venire, ho sempre immaginato fosse stanco visto il lavoro pesante che fa.
《Chiuso! Andia-》alzo un sopracciglio quando si interrompe improvvisamente
《O forse anche no. Sarà per la prossima volta》borbotta in un mezzo sorriso tirato, mi giro per capire cosa stia guardando e in un attimo riesco a provare gioia e subito dopo rabbia.
Dylan sta appoggiato alla portiera della macchina con una sigaretta tra le labbra. La luce del lampione poco distante da quel punto riesce ad illuminare solo metà del suo corpo, lasciando in ombra l'altra. E quasi credo sia un segno divino, perché in questo momento è proprio così che vedo il mio migliore amico, per metà un angelo imperfetto e per metà un diavolo perfetto.
Quando ci nota alza il viso nella nostra direzione, e con un gesto di polso e dita lancia la sigaretta lontano da lui mentre i suoi occhi incrociano i miei.
Fa per muovere un passo ma evidentemente il mio gesto lo fa bloccare con un piede a mezz'aria.
Stringo di più la mano sul braccio di Carter, lo stesso che ho intrecciato con il mio《Ho un impegno con te stasera. Lui può aspettare per una volta.》
Holaaaaa mi scappa uno starnuto🤧🤧
Come state? 😍
E ditemi un po'... vi piace Carter? 😄
Tra poco si vola in Grecia belle pannocchie del mio cuore... succederà di tutto😈 aspettatevi davvero di tutto 🙄😂😂❤
Volevo ringraziare kejagalli per avermi fatto questa copertina spaziale e di cui mi sono innamorata! Ti adoro Kiki, troppo troppissimo❤❤❤❤
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