4.

Sbuffo per la centesima volta sentendo ancora il telefono squillare.
Schiaccio il tasto di blocco e lo lancio ai piedi del letto, se pensa che risponderò si sbaglia di grosso.

Anche se... forse dovrei rispondergli e far finta di niente, solo per vedere se mi racconterà della bella serata che ha passato con Carly, mollando la sua migliore amica con una scusa stupida.

"Grandissima testa di cazzo, ecco cosa sei Dylan" penso, afferrando il telefono con rabbia.

Decido di rispondere.
《Che diamine, Dylan! Che cosa vuoi!?》

《Hai il ciclo?》alzo gli occhi al cielo per la cazzata che ha appena detto.

《Mi hai solo sfracassato le palle. Ora che lo sai, che cosa vuoi?》

《Okay, hai il ciclo》si, è vero, ho le mie cose, ma questo non c'entra con il fatto che sono arrabbiata con lui.

《Ti va di vederci?》domanda cauto, lo sento sospirare dietro il telefono cosa che mi fa sbuffare pesantemente.

《Vieni da me, ti aspetto》detto ciò chiudo la chiamata e lancio il telefono da qualche parte. Ci metterà un minuto contato ad arrivare qua, abita in fondo alla via, quindi contando il tempo che ci mette per infilarsi in macchina e percorrere il viale, in teoria dovrebbe essere...

《Cherie! C'è Dylan!!》urla mia madre dal piano di sotto, facendomi sorridere soddisfatta per i miei calcoli più che perfetti.

《Ciao testa di cazzo!》esclamo, rifilandogli un sorriso così finto e incazzato che si ferma di botto sull'uscio della porta.

《Se devi picchiarmi, strillarmi addosso, insultarmi e cose così, allora vado via》borbotta indispettito guardandomi da sotto le ciglia lunghe.
《Perché mi hai chiamata trenta volte? È successo qualcosa che dovrei sapere?》domando così, senza un perché. Forse.

《No, niente》si lancia di schiena sul mio letto, facendomi rimbalzare svariate volte prima di avvertire l'ultima scossa di assestamento.

《Okay, niente... quindi perché sei qui?》allargo le braccia per enfatizzare il fatto che non capisco.

《Non posso passare del tempo con la mia migliore amica?》
Non so perché, ma qualcosa nella frase che ha appena pronunciato mi fa ridere a crepapelle. Proprio di gusto.

《Che cazzo ridi pazzoide?》smetto all'instante, pronta ad attaccarlo come un cane rabbioso che ha puntato un osso bello gigante. E così faccio, gli salto addosso iniziando a tirargli i capelli com'è mio solito fare con lui, soprattutto quando mi insulta mentre ho il ciclo.

《Cherie, smettila sei un demonio!! Mi fai male!!》cerca di afferrarmi i polsi mentre si agita ad occhi chiusi con me seduta a cavalcioni sul suo stomaco.
Aumento la presa
《Grandissima testa di cazzo, chiedimi scusa se non vuoi diventare pelato!》strillo con i suoi capelli tra le mani.

《Okay, okay scusa》biascica come una mammoletta. Mollo la presa dalla sua chioma e come gli sono saltata addosso, scendo.

《Cristo》
《Esatto!》ribatto prontamente.

Ci scambiano uno sguardo veloce mentre incrocio le gambe come un indiano, sedendomi lontana da lui e dal suo sguardo contrariato.
Mi guarda in modo strano, quasi con cattiveria prima di alzarsi dal letto e andare verso la porta.

《Perché ti sei messa a ridere quando ti ho detto che volevo passare del tempo con te?》

《Perché mi ha fatto ridere. Questo è tutto》esclamo seria guardandolo negli occhi. Chiude la porta a chiave prima di girarsi e raggiungere a passo lento il letto sulla quale sono seduta.
Questa volta, però, non si siede ai piedi del letto, bensì di fronte a me, imitando la mia seduta da indiana.

Si passa una mano tra i capelli, lo fa svariate volte prima di farla cadere tra le mie che sono appoggiate sul materasso, sembra quasi che io stia chiedendo le elemosina per come sono messa.

《Che ti prende Cherie?》la sua voce esce più bassa e roca di ciò che avrebbe voluto, infatti si schiarisce la gola con un colpetto di tosse.

《Ti sei divertito ieri sera con Michael?》faccio finta di cambiare discorso anche se in realtà so bene quello che sto facendo. Mi ha chiesto il motivo per la quale mi comporto così e, in un certo senso, glielo sto dicendo.

《Si... bene, tu alla cena? Com'è andata?》
Sbuffo una risata sottile scuotendo piano la testa, un cenno così breve che neanche se ne accorge
《Divinamente, forse perché non c'eri tu》dico a denti stretti.

Posso sentire la piccola fiammella di rabbia crescere all'interno del mio stomaco, diventa talmente grande e indomabile che penso che neanche i pompieri potrebbero gestirla.

Mi alzo dal letto scacciando via la sua mano dalle mie, raggiungo l'enorme mobile alla mia sinistra, e per distrarmi dal volerlo picchiare decido di iniziare a sistemare l'armadio.

Perché continua a mentirmi?
Perché semplicemente non mi dice la verità invece di replicare alle mie domande con altre bugie?
I maschi sono stronzi.

Ieri sarei dovuta rimanere al ristorante, mi sarei dovuta divertire invece di andare via con quella stupida scusa. Lui l'ha fatto, perché io non ci sono riuscita?
Non mi ha mai presentato le ragazze che si portava a letto, appunto perché erano tutte da una notte e via, ma adesso che la cosa sembra farsi seria (visto che lui una relazione "mai nella vita") avrebbe potuto e dovuto raccontarmi cosa succedeva.

《Mi spieghi che stai facendo?》Mi afferra da una spalla ma io prontamente me lo scrollo di dosso.

《Cherie!! Stai facendo più casino che altro!》continua imperterrito. Mi prende da un gomito prima di farmi girare e inchiodarmi al muro.

《Ti. Devi. Togliere.》sibilo a denti stretti, cercando con tutte le forze di allontanarlo da me.
《Lasciami il mio spazio vitale, grazie!》concludo seccata dal suo atteggiamento.

Alza un sopracciglio guardandomi con sufficienza, le labbra strette in una linea dura e la mascella tesa
《Spazio vitale? Da quando esiste uno "spazio vitale" se si parla di noi?》pronuncia in un sussurro incazzato.

"Da quando hai deciso di dire bugie, da quando è arrivata lei e tu non fai altro che comportarti da stronzo" vorrei dirgli, ma non lo faccio.

《Si può sempre cominciare, no? Facciamo che te ne vai a fanculo, Dylan. Insieme al noi》sibilo a un palmo dal suo viso.

《Facciamo che adesso apri questa cazzo di bocca per dire solo cose intelligenti》ribatte secco avvicinandosi ancora di più.

Per qualche assurdo motivo il fiato mi si mozza in gola, lo sento aleggiare a mezz'aria tra la bocca e i polmoni, aspetta soltanto che io gli dia l'input di uscire.
Ma non lo faccio, perché per quanto assurdo possa essere, in quel respiro sento di aver catturato una parte del suo, incastrato adesso dentro di me.

《Quindi? Cosa dobbiamo fare Cherie? Stiamo qui a insultarci o...》lascia la frase in sospeso mentre schiaccia completamente i palmi delle mani sul muro dietro di me, in parallelo ai lati del mio viso.

《O cosa Dylan?》domando monocorde spostando lo sguardo, devo smetterla di fissarlo come fosse un diamante raro. Anche se per me lo è.

《O cerchiamo di comportarci come persone civili?》fa scivolare le sue grandi mani sulle mie spalle, per poi farle scendere lungo le braccia scoperte e attirarmi a sé, facendomi scontrare con il suo petto muscoloso.
《Ti odio quando fai così Dyl. Non puoi farmi incazzare e poi abbracciarmi, sei scorretto》brontolo contro la sua maglietta, sapendo di averlo fatto sorridere.

Avvolgo le mie braccia esili intorno al suo corpo, percependo poi la sua guancia contro la mia testa
《Non mi odi invece, non potresti mai odiarmi》mormora a bassa voce ma con tono deciso e sicuro. Credo abbia ragione, non potrei mai odiarlo.

Senza alcuna fatica mi solleva con le sue braccia forti e mi fa avvolgere le gambe intorno al suo bacino, mi trasporta fino al letto sulla quale si siede, con me ancora aggrappata a lui.
《Abbiamo vent'anni ma ne dimostriamo dieci》borbotto in un sorriso imbarazzato.

《Per questo ci distinguiamo dalla massa, siamo stupidi fin dai tempi delle elementari, e siamo rimasti così, siamo noi brutta pazza.
Le sue labbra incontrano molto lentamente la punta del mio naso e, mentre ridacchio divertita, lo stringo in un abbraccio da orso.

Con lui è sempre così, ogni discussione o litigio si placa in meno di dieci minuti, conosce i miei punti deboli; i suoi abbracci.
Stare stretta tra le sue braccia muscolose mi ha sempre fatta sentire protetta, quel calore così familiare riesce a calmarmi mentre mi stringo al suo petto, i suoi abbracci sono quelli con la quale senza ti sentiresti morire.

E non sto esagerando, le sue braccia le cerco ovunque e in qualsiasi situazione. Se litigo con i miei genitori e sono nervosa, mi basta essere lì in mezzo per ritrovare la tranquillità.
Se ho voglia di piangere lui c'è, se mi viene voglia di abbracciarlo dal nulla lui mi lascia fare.

《Ti va di vedere un film?》annuisco nell'incavo del suo collo
《Niente horror però.》metto in chiaro scendendo dalle sue gambe, afferro il telecomando ma quando lui va ad accendere la play e inizia a digitare qualcosa, capisco subito che non servirà a nulla.

Prendo un cuscino e me lo metto sotto alla testa, aspettando che Dylan scelga un cavolo di film e si stenda. Quando lo fa e mi sorride sornione io alzo gli occhi al cielo
《Ho detto di non mettere un horror!》gli tiro una manata sulla pancia, facendolo gemere per la sorpresa e il dolore

《Giuro che adesso ti lego al letto》in meno di un secondo apre il cassetto di fianco al letto e ne estrae un collant nero velato, svontolandomelo in faccia con uno sguardo da maniaco.
《Ti tiro un pugno se non ti levi!》esclamo seria scivolando verso destra, dalla parte opposta alla sua.

Mi guarda divertito mentre una musica alquanto inquietante si espande nella stanza buia, facendomi battere il cuore a mille solo per questo; il film non è neanche iniziato e io già me la faccio sotto.
《Dylan, smettila di guardarmi così! Sembri un pazzo!》strillo sconcertata tirandogli un pugno ad occhi chiusi.

In quel momento, insieme a me, urla anche una dannata bambina che mi fa gridare e agitare peggio di prima.

Dylan esplode in una risata acuta che dura almeno tre minuti buoni prima di smettere e sussurrare
Io ti avevo avvisata

In un attimo mi afferra le braccia e si posiziona a cavalcioni su di me. Non ho neanche il tempo di realizzare perché la tartaruga sotto la sua maglietta aderente mi distrae non poco, so solo che mi ritrovo con i polsi intrappolati nel collant nero e sono agganciati alla testiera del letto in ferro battuto.

Per qualche strano motivo mi ritrovo con le guance in fiamme, forse perché la "V" ben delineata sul suo basso ventre mi sta praticamente chiedendo di essere guardata. O forse perché la posizione in cui ci troviamo mi fa pensare a Christian Grey e, nel mio cervello, immagino già mille scenari sconci da provare con quel bellissimo attore.

"Ma che diamine mi succede?" Scuoto la testa per cancellare quei pensieri poco normali.

È questo l'effetto che fa essere in astinenza da sesso?

《Mh...》mugola Dylan dal nulla, mi guarda con gli occhi a due fessure ed io faccio lo stesso
《Cosa?》
《Sembra eccitante, non trovi?》deglutisco a vuoto sotto i suoi occhi luccicanti, "allora anche lui ci ha pensato" mi dico, annuendo debolmente.

Il fiato si intrappola tra le costole quando vedo che si china sul mio corpo tremante, raggiunge il mio orecchio con le sue labbra carnose, sfiorandolo lievemente mentre sussurra《Secondo te Carly ci starebbe?》

Lo stomaco mi si ribalta svariate volte mentre alzo una gamba e gliela conficco dove non batte il sole.
Per sua fortuna oggi indossa i jeans a cavallo basso, quindi il tessuto è super tirato in quel punto, infatti ride e mi afferra il viso con una mano
《Perché ogni volta che parlo di Carly reagisci cosi?》domanda.

E qui mi trovo senza parole. Cosa dovrei rispondere se neanche io so perché mi comporto cosi?
"Ragiona Cherie, trova una scusa"

《Perché mi parli di lei solo per le porcherie o le cose insulse》borbotto, abbassando lo sguardo sulla sua mano ancora stretta da guancia a guancia.

《Avrai modo di conoscerla se ti va》

《Sinceramente non me ne frega niente》chiudo gli occhi di scatto mordendomi il labbro inferiore con forza. Non volevo dirlo ad alta voce. Mannaggia a me.

《Devo dirti una cosa...》mormora con una mano tra i capelli.

Ohoh:

Due bimbi di 20anni che tra poco....

Non si dice😁 sarete voi a scoprirlo nei prossimi capitoli ❤❤

Lasciate una stellina se vi va, così da far conoscere la storia a qualche sognatrice in più 🤩

{Scusate per eventuali errori ma non ho ricontrollato il capitolo 🙄}

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top