32.

Lasciarmi andare o non lasciarmi andare?

Non ho mai fatto una cosa del genere, tralasciando quell'unica volta con Dylan ovviamente.

Liam smette di baciare il mio collo ormai umido per potermi guardare negli occhi, in quegli occhi così profondi e chiari da assomigliare all'aurora boreale vista per la prima volta nella vita. Sono profondi, immensi come un prato curato da sempre, che appena lo vedi ti viene voglia pure a te di prendertene cura con precisione e attenzione.

E poi sbatto le palpebre, come se mi fossi appena svegliata da un sogno ad occhi aperti, come se avessi appena realizzato qualcosa a cui non avevo realmente fatto caso, sono belli i suoi occhi, bellissimi, e le parole mi scivolano dalla bocca come sapone tra le mani《mi piacciono...》sussurro debolmente, la mano ancora ad accarezzare i suoi mille ricci biondi, morbidi come i petali di una rosa rossa.

《Che cosa?》soltanto quando corruccia la fronte e mi pone questa domanda mi rendo conto di non essermi spiegata del tutto.

《I tuoi occhi... mi piacciono Liam》
《Sono comuni occhi chiari, che hanno di speciale?》sorride divertito mentre spinge la punta del dito contro la mia guancia.
《Mi piace quello che ci leggo dentro》mi limito a dire, forse per non apparire troppo dolce e smielata in una situazione che magari potrebbe prendere un'altra piega.

《Ah si...? E cosa ci leggi? Sono curioso》con le dita affusolate sposta una ciocca dei miei capelli dal suo viso, sorridendo appena per il lieve solletico che questi gli provocano.

《Che sei un bravo ragazzo, che sei diverso da ciò che ti ostini a mostrare agli altri, non so perché lo fai... ma dovresti smettere di apparire uno stronzo quando non lo sei. E mi piace il modo in cui mi guardano, mai nessuno mi aveva guardata così, mai nessuno mi aveva coccolata come stai facendo tu, mai nessuno mi aveva sussurrato quanto fossi bella in questo modo...》

I suoi occhi non si spostano neanche per un nanosecondo dai miei, e in modo del tutto silenzioso mi chiede di più, mi chiede di continuare il discorso che stavo facendo. Lo fa piano, mi accarezza il mento, passa il pollice sul mio labbro inferiore che mi sembra quasi tremare, soffia leggero un respiro trattenuto da un po' sul mio viso; caldo, bollente, ma sicuro.

《Tranquillo, non mi sono innamorata di te》tengo a precisare con un risolino《ma mi piaci, mi intrighi, mi incuriosisce tutto di te.》

《Sei bella Cher, sei bella per davvero》sussurra senza fiato poco prima di sollevare la testa dal divano e baciarmi con veemenza.

E io lo accetto questo bacio, lo accetto come se fosse l'ultimo che riceverò per l'intera vita, lo accetto come una rosa rubata da un giardino e piazzata davanti alla mia faccia da una persona che neanche conosco.
Lo accetto come un gelato in piena estate quando si muore di caldo, lo accetto come una coperta da dividere con un'altra persona durante un inverno gelido.

Lo accetto e lo ricambio come meglio riesco, come mi sento di fare soprattutto quando le sue braccia robuste mi circondano completamente a mi stringono a lui, al suo petto che si muove veloce composto da respiri sconnessi e un cuore che pare esplodergli nella cassa toracica.

E nessuno oltre me può capire davvero cosa succede nel mio stomaco quando mi afferra i capelli in un pugno per attirarmi ancora di più a lui.

Un misto di farfalle, elefanti, ballerine di danza classica e hip hop che si uniscono, una maratona di cose e persone che mi si muovono dentro e fanno mille giravolte proprio lì, sul quel punto che noi donne sfioriamo ogni volta che qualcosa ci emoziona, all'altezza dello stomaco.

Ma il cuore... il cuore sembra abbia voglia di correre all'infinito.

Ed è qui che prendo la mia decisione, la prima che veramente scelgo io di intraprendere, senza nessun gioco tra le scatole, senza alcuna ripicca, senza la voglia di far male a qualcun altro; soltanto la voglia di star bene io con chi dico io. Senza rimpianti.

Sarà una pessima decisione?
Chi lo sa?
Ma adesso voglio solo godermi il mio momento.

-

Mi strofino gli occhi quando sento il cellulare vibrare contro il comodino.
Le palpebre calate non mi aiutano di certo a trovarlo prima, ma dopo qualche istante lo afferro e rispondo senza fare troppo rumore.

Intanto guardo Liam che dorme beato, un sorriso mi scappa quando lo trovo praticamente attaccato al mio corpo, sembra un bambino.

《Cherie...》

I miei occhi si alzano al soffitto automaticamente《cosa vuoi Dylan?》

《Ho bisogno di vederti, dimmi dove sei cosi vengo lì e-》
《E niente. Ho detto che devi lasciarmi in pace! Ci vediamo tra due giorni, in aeroporto》dico monocorde.

Liam purtroppo si sveglia, cosa che mi fa chiedere scusa all'istante. Io sono la prima che odia essere disturbata mentre riposa; ma lui scuote la testa e mi lascia un bacio delicato sulla spalla.

《Cherie non fare la stronza, ti prego...》

《Ho appena iniziato ad esserlo! Non ho intenzione di smettere così velocemente. Buonanotte.》detto ciò spengo direttamente il telefono e mi rimetto a letto, accoccolandomi con la testa sul petto di Liam.

《Tutto okay?》annuisco
《Si, siamo alle solite. Mi prega di non essere stronza perché non è abituato a me in questo modo. Sono sempre accondiscendente con lui, lo accontento in tutto e per tutto, e sono stanca di essere così gentile con lui》

《Devi fare quello che ti senti Cherie, non pensare a lui e nemmeno a nessun altro. Pensa a te per una volta! Cosa ti piacerebbe fare?》domanda poi, si tira lievemente su con la schiena fino ad appoggiarsi al muro alle spalle.

In un attimo le mie guance si colorano di rosso, perché lo sento che vanno a fuoco senza la minima intenzione di spegnersi. Scuoto la testa imbarazzata, è così che gli rispondo; ma lui non ci sta.

Le sue dita calde si arpionano al mio mento, e con un gesto fluido mi fa tirare su la testa《dillo Cher... siamo io e te adesso, nessun altro》mormora dolcemente accarezzandomi il viso.

Le distanze diminuiscono piano piano, i suoi occhi si fanno più vicini, i nostri nasi si toccano debolmente, i respiri si mischiano fino a crearne uno solo, la mia fronte a due centimetri di distanza dalla sua.

Ma io non parlo lo stesso, rimango zitta a parlargli con gli occhi, e con tutta me stessa spero che lui li capisca e li comprenda, spero che arrivi a fare ciò che desidero più di qualsiasi altra cosa al mondo, almeno per adesso.

Sorride, un sorriso così puro e limpido da sembrare un sogno pure a me.

E poi lo fa, mi fa sapere che ha capito fiondandosi sulle mie labbra sottili ma a tempo stesso carnose, mi bacia come se ne avesse necessità imminente, e quando afferra il mio labbro inferiore tra i denti non posso proprio evitare di gemere sulla sua bocca.

《Mi farai morire》bofonchia contro le mie labbra e di nuovo qualcuno fa una capriola nel mio stomaco. La testa chiusa con forza tra le sue mani grandi, il suo profumo prepotente ma così buono da mandarmi in estasi soltanto con un respiro.

Mi ritrovo avvolta dal suo corpo ancora nudo, con un lenzuolo bianco a coprirci e nasconderci, a farci da scudo da qualsiasi cosa esista fuori.

《Sei speciale Cherie, non voglio che tu possa pensare che ti sto usando o-》
《Non lo penso minimamente》lo interrompo subito, e lo bacio.

E lo facciamo per la seconda volta in una notte qualunque in una villa in grecia che forse non rivedrò mai più.

Mi lascio plasmare dalle sue mani esperte, mi abbandono per la seconda volta tra le braccia di un ragazzo che ho quasi rischiato di uccidere il primo giorno di vacanza, mi lascio andare come non ho mai fatto nella vita.

E mentre ci rotoliamo tra un lenzuolo bianco e due cuscini con addosso il nostro profumo, riesco soltanto a pensare ad una cosa.

"Sono felice" ma non di fare sesso con Liam, cioè anche, perché diciamolo è una vera bomba questo ragazzo qui; ma sono felice in generale, una felicità che non riesco nemmeno a spiegare o di cui non esistono parole per poterlo fare.

Mi ritrovo sopra di lui senza neanche rendermene conto. Lo osservo perso tra mille sospiri bollenti e gli occhi chiusi, il viso rilassato. Traccio piano con le dita il profilo del suo viso umido, mi ci perdo in quei particolari che noto soltanto adesso. Una piccola cicatrice sopra il sopracciglio destro. Un neo davvero minuscolo sotto l'occhio sinistro, quasi all'attaccatura delle ciglia lunghe e bionde.

《Sei bello》mi sento di dire in un sussurro, debole, timido, e forse un pochino imbarazzato. Ma non mi importa, è bello per davvero.

《Promettimi una cosa Cherie, sul serio però》

Inclino la testa annuendo piano 《Okay... dimmi》
《Promettimi di non perdere il tuo tempo dietro persone che non lo apprezzano, che non ti apprezzano. Promettimi che farai più cose per te e un po' meno per gli altri. Ti meriti tutte le cose belle che questo mondo ha da offrirti... sei rara Cher, non dimenticarlo mai!》

-

Non pensavo che preparare la colazione con Liam fosse cosi complicato e difficile. Di solito risulta essere una cosa abbastanza semplice, le basi proprio.

《Mi spieghi come hai fatto a dimenticare il latte sul fuoco?》mi sbatto una mano in fronte mentre lui si gratta la nuca imbarazzato《stavo guardando il tuo sedere! Se magari ti mettessi qualcosa addosso...》conclude con una linguaccia.

Scuoto la testa ridendo tra me e me, ovviamente adesso la colpa è del mio sedere praticamente inesistente, ma va bene uguale dai, facciamogliela passare per buona visto che la mia autostima è aumentata un pochino.

《Vado a vestirmi, cerca di non bruciare pure il caffè》sentenzio ridendo e prendendomi gioco di lui, cosa che lo diverte visto che mima le mie parole a mo' di bambino dell'asilo.

Quando arrivo in camera mi do una sistemata generale e afferro il telefono, decidendo soltanto in quell'istante di accenderlo per controllare chiamate o eventuali messaggi.

E non sbagliavo visto che ne trovo tre.

Da mamma: *tutto bene tesoro? Tra due giorni torni da noi!! Ti faccio trovare le lasagne che tanto ti piacciono! Con i soldi come stai messa? Se hai bisogno dimmelo! Ti voglio bene*

A mamma: *sto benissimo, quasi quasi decido di restare qui ancora un po' di tempo!*

Ovviamente scherzo, ho proprio bisogno di riabbracciare i miei genitori e sentire il profumo di casa mia, mi manca.

Da Iris: *Hey baby, oggi pomeriggio vi possiamo raggiungere lì in villa? Siamo soltanto io e Andreas, fammi sapere! Un bacio*

Le rispondo che chiedo a Liam e che le farò sapere, non posso dirle io di si, non sono mica la padrona di casa per permettermi di farlo.

Da Dylan: *ho bisogno di parlarti, non ci sto capendo più niente, mi manchi ma mi fai incazzare, ti vorrei urlare addosso ma ho anche voglia di abbracciarti, vorrei fulminarti con gli occhi e a tempo stesso guardarti fino ad impazzire. Ho bisogno di te, aiutami a capire, ti prego.*

A Dylan: *non posso aiutarti a capire. È una cosa che devi fare da solo. Non sono piu la tua psicologa. Ciao Dylan*

E anche se mi sento una vera stronza e un pochino menefreghista, mi piace la sensazione che mi si incolla addosso; mi si cuce dentro con una naturalezza disarmante.

"Io posso essere stronza! E cazzo quanto sarò stronza!", penso lanciando il cellulare sul letto e tornando sorridente da Liam.

Eccociiii😌

La musica giusta aiuta sempre ❤

Come vi pare il capitolo?

Pareri su tutto questo ne abbiamo?🤭🤭

Vi adoro follemente tanto tantissimo issimo issimo ippopotamissimo🤗😂❤❤

Ah dimenticavo, per chi volesse vedere la mia faccia e conoscere qualcosa in più di me, potete trovarmi su IG: lauracassarino_ (non siete assolutamente obbligate a seguirmi o robe del genere, voglio solo portarvi in qualche modo dentro la mia vita, in quella che è la mia quotidianità😊❤) spero possa farvi piacere❤

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