16.


Al mondo ci sono ragazzi e ragazzi, come ovviamente ci sono ragazze e ragazze.

Diverse tipologie intendo dire, c'è la classe: "persone normali" ne fanno parte i tipi e le tipe come me, gente tranquilla e dall'aspetto normale, per l'appunto.

Ci sono quelli: "sono bello ma non me la meno" oserei dire che Liam rientri proprio in questa categoria, sa di essere immancabilmente bello e figo, ma finora non è che l'abbia ostentato davvero.

E poi, signori e signore, c'è quella in cima, la categoria che arriva ai massimi dell'impossibile: "sono dio sceso in terra, so di esserlo e te lo faccio notare", quella classe sociale che fa sbavare tutte le ragazzine del mondo -anche le donne adulte- con un solo sguardo.

Ovviamente a farne parte è Dylan, e chi se no?

Ero impegnata a leggere un libro seduta comodamente sul mio sdraio, almeno fino a dieci minuti fa, ad interrompere la mia lettura sono state proprio delle ragazzine che hanno iniziato ad urlare come me quando mi partono gli scleri da ship.

Pensavo ci fosse un attore famoso, che so, magari Damon Salvatore con il suo fare arrogante e misterioso, oppure il suo caro fratello vampiro Stefan Salvatore, con la sua inguaribile dolcezza e il senso di protezione.

Ma manco per il cazzo, quelle galline urlavano a causa di Dylan.

È bravo a farsi notare, è capace di far cadere ai suoi piedi anche una nonnetta di ottant'anni suonati, gli basta sorridere per farla svenire e finire in ospedale; che poi, non scherziamo, una donna anziana rischierebbe proprio la morte.

Gli basta uscire dall'acqua a testa alta per far in modo che le ragazze lo guardino con la bava alla bocca, proprio come adesso, lo fissano con occhi a cuoricino mentre lui si atteggia a modello mancato e si passa una mano tra i capelli bagnati.

Sono più che sicura che loro, in questo momento, stiano vedendo la scena a rallentatore: lui che dopo essersi passato una mano tra i capelli, agita la testa per scrollarsi di dosso l'acqua.

Immagino che la sua camminata sicura con tanto di testa alta e occhi quasi socchiusi per colpa del sole, loro la stiano vivendo come in una sorta di trance in un mondo parallelo; ma come dicevo prima, Dylan è bravo ad attirare l'attenzione, non per niente anche gli uomini lo stanno fissando.

Chi lo guarda con invidia e poi abbassa gli occhi sulla propria pancia, chi con occhi di stima, che crede che con un po' di palestra possa diventare come lui, chi con rabbia dato l'atteggiamento da "figo" che sta assumendo con estrema naturalezza.

Ma ahimè, poi ci sono io, la ragazza che sculetta con nonchalance e si dirige verso l'acqua con fare da diva, quella che prova ad ostentare delle chiappe quasi inesistenti e un seno che ha ingrato la retromarcia già dai tempi del neolitico.

Io ci provo ad apparire figa, arrivo anche ad impegnarmi ma purtroppo per me -e anche per loro- non ci riesco.

Nel vano tentativo di assomigliare a Gigi Hadid e di replicare la sua camminata soave, incespico nei miei stessi passi e finisco con la faccia dentro la sabbia, letteralmente con le ginocchia puntate a terra e il sedere all'aria, tutto questo, ai piedi di Dylan.

Ed è qui che mi chiedo il perché.
Perché mi vengono idee così stupide e insensate? Non potevo semplicemente camminare come una persona normale?

Come se non bastasse alcune risate iniziano a riecheggiare nell'aria, si espandono con un effetto "ola da stadio" fino a giungere alle mie orecchie con una chiusura totale, la risata di pancia del ragazzo che ho di fronte, Dylan.

A questo punto dovrei fare tre cose: alzarmi, correre via e raggiungere l'antartide.

Invece no, sto lì, ferma immobile nella stessa posizione per almeno cinque minuti, con il rischio di morire soffocata dalla sabbia.

《Merda! Cherie, stai bene?》
La voce di Liam giunge ovattata alle mie orecchie, annuisco.

Dylan continua a ridere come un forsennato, fregandosene completamente di me e del mio possibile naso rotto, ma forse non sa che gliela farò pagare, perché cazzo se gliela farò pagare.

Liam mi afferra dalle spalle con gentilezza, inizia subito a pulirmi il viso scrollandomi di dosso la sabbia che per altro ho anche ingurgitato, si siede sui talloni mentre passa le dita sui miei occhi e a tempo stesso mi sposta il viso in diverse angolazioni, forse per vedere se mi sono fatta male.

《Diavolo, Cherie, ma come cazzo hai fatto?》mi domanda a un certo punto Liam, guardandomi con una serietà tale da farmi scoppiare a ridere in modo isterico.

《Oh, Signore》mi ritrovo a gemere tra le risate sotto gli occhi di una folla curiosa e che a momenti si piscia sotto per il troppo ridere.
《Sei la figura di merda fatta persona》sento dire da qualcuno. Non mi ci vuole molto a capire di chi si tratti.

Infilo le mani nella sabbia umida, quella che si trova in prossimità della riva, lentamente mi alzo sulle gambe e gli arrivo di fronte, lo guardo con gli occhi da psicopatica poco prima di premere le mani sul suo viso perfetto e imbrattarlo di sabbia.

《Adesso un po' di merda ce l'hai pure tu!》esclamo soddisfatta, soprattutto quando vedo che si irrigidisce e stringe i pugni lungo i fianchi.
Approfittando dei suoi occhi chiusi afferro altra sabbia, spiattellandola sul suo torace muscoloso e ben delineato.

Faccio finta di guardarmi intorno, girando la testa da destra a sinistra verso la folla
《Guarda un po', adesso ti guardano anche quelli che prima non ti cagavano》mormoro divertita dandogli due schiaffietti sulla guancia.

《Quella gli ha toccato gli addominali》sento dire da una ragazzina
《Vorrei farlo anche io》risponde l'altra.

"Oh si... l'avevo detto che l'avresti pagata"

Mi avvicino facendo un cenno con la mano al gruppetto di ragazzine bavose, si guardano in giro con fare confuso prima di fare spallucce e raggiungermi con fare timido
《Io quello non lo conosco, se l'ho fatto io potete farlo anche voi》esclamo strizzando l'occhio.

Loro sembrano aver visto un alieno per il modo in cui sbarrano gli occhi
《Se usate la sabbia è anche meglio》aggiungo in un sorriso furbo.
Come se fossi una sottospecie di idolo e pendessero dalle mie labbra, fanno proprio quello che dico.

Iniziano a correre come galline disperate nel tentativo di raggiungere Dylan e toccarlo ovunque.
Io mi godo la scena a braccia incrociate, con la risata oltremodo divertita di Liam che guarda Dylan ricoperto di sabbia dalla testa ai piedi.

Prova a divincolarsi in tutti i modi possibili dal gruppetto impazzito, una gli salta sulla schiena, altre due lo imbrattano ovunque, un'altra ancora pare volerlo baciare da un momento all'altro.

《Cherie!!》sbraita incazzato, dopo dieci minuti riesce a smollarsi le quattro bimbe di dosso, cammina verso di me con sguardo omicida e i denti che sfregano tra di loro.

Giusto un istante prima che arrivi ad afferrarmi, sgattaiolo via piegandomi in avanti, gli passo sotto il braccio iniziando a correre come una dannata in mezzo alla folla, mi ritrovo a saltare corpi stesi al sole, palloni e palline, borse e borsoni, quasi non inciampo quando un bambino mi sfreccia davanti facendomi urlare impaurita.

La mia lunga corsa a perdifiato viene bloccata da un braccio che si aggancia alla mia pancia piatta, mi tira verso di sé mentre io continuo a muovere le gambe per poter scappare.

Ma poi, succede qualcosa che mi fa fermare completamente.
Le mie gambe rimangono tese e chiuse tra le sue divaricate, il suo braccio ancora stretto in modo saldo sul mio stomaco mentre sto in bilico tra una scena schifosa e un possibile salvataggio.

Davanti ai miei occhi, a venti centimetri di distanza dalla mia faccia spaventata e inorridita, mi ritrovo un paio di chiappe maschili completamente nude.

《D-dylan... non farmi questo-》
《Diamine Cherie! Mai!》esclama disgustato. Improvvisamente la sua mano grande si posiziona sui miei occhi sgranati, impedendomi di guardare quella scena schifosa di due persone che fanno sesso "coperti" dagli scogli.

Inizio a sentire degli urli mentre Dylan mi attira a sé e mi fa fare un mezzo giro, la sua mano ancora premuta sugli occhi mentre la mia si aggancia al suo braccio.

《Che cazzo fate qui?》sbraita il ragazzo, come se la colpa fosse nostra e non loro che scopano come conigli in calore.

《Scherzi? Testa di cazzo potevano passare dei bambini!》ribatte Dylan avanzando di un passo, con me che seguo il suo movimento visto che sono ancora rinchiusa dal suo braccio dietro la mia schiena.

《Qua non viene mai nessuno, coglione! Vestiti Agnes!》
Sento Dylan respirare a pieni polmoni, il suo petto che si muove veloce per la rabbia contro il mio viso ancora disgustato. Se Dylan avesse mollato la presa la mia faccia sarebbe finita in mezzo alle chiappe di questo deficiente.

《Sparisci dalla mia vista perché giuro che ti gonfio》sibila Dylan, stringo il suo braccio tra le mie dita, cercando di fargli capire di rimanere calmo.
Sarà anche un angolo nascosto visto che è ben coperto dagli scogli, ma come ci siamo arrivati noi potrebbero anche arrivarci dei bambini. È una sottospecie di grotta, chi non è attratto dalle grotte?

《Stiamo tutti calmi...》sento dire alla ragazza, al che mi giro, restando ancora bloccata contro il petto di Dylan
《Si vede che non siete di qui!》esclama lei con fare ovvio. Il detective Conan è una schiappa in confronto.

《Cosa diavolo c'entra?》
La mia voce risulta più acuta e schifata di quanto credessi, quasi fa eco mentre ci guardiamo tutti in faccia come cani rabbiosi, pronti ad attaccarci da un momento all'altro.

《In questo posto ci vengono tutte le coppie, per fare sesso ovviamente. Nessun bambino si avvicina qui, tanto meno gli abitanti o i turisti》incrocia le braccia al petto con fare snob
《A parte voi》aggiunge infine, squadrando come meglio può il ragazzo dietro di me.

《Senti Agnes, lui è occupato!》agito la mano davanti alla sua faccia da schiaffi, il tipo si gira subito verso la ragazza sentendo le mie parole. Il modo in cui alza gli occhi cielo, esasperato, mi fa capire subito che questa Agnes è poco convenzionale nelle relazioni, l'afferra dal braccio con poca grazia e la trascina via, borbottando qualcosa di incomprensibile alle nostre orecchie.

Mi allontano di un passo da Dylan, girandomi per poterlo guardare
《Grazie...》dico a testa bassa, leggermente in imbarazzo per la situazione del cazzo in cui ci siamo trovati.

Lo saluto con un cenno della mano prima di avviarmi verso il mio ombrellone in silenzio, anche se la mente in silenzio non ci sa stare.

Può comportarsi da stronzo, può trattarmi male, può prendermi in giro davanti a tutti e rovinare qualsiasi cosa che mi riguardi, ma anche dopo tutto questo, le sue braccia restano un punto di riferimento per me, lo sono state per quindici anni e lo saranno sempre, che io lo voglia oppure no.

Sono le uniche in grado di farmi sentire al sicuro, anche in un momento altamente pericoloso e pieno di rischi.

Cherie passione chiappe abbronzate!!

Vi è piaciuto questo capitolo?🤔❤

Ve mando nu beso😂❤❤

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