12.
《Si, dico sul serio mamma!》esclamo ovvia con gli occhi al soffitto.
《Avrei dovuto portare Mezzy con me》continuo con la mano per aria, agitandola per enfatizzare le parole.
Mia madre scoppia a ridere di gusto, facendomi scappare un sorriso che si tramuta presto in una risata
《Il gatto non ti sarebbe servito a molto, tanto meno a far ingelosire Dylan》mi fa notare divertita.
《Si lo so, ma magari un minimo... okay, no! Non sarebbe proprio servito》esclamo in un sospiro lasciandomi cadere sul letto.
Sto al telefono con mamma per una buona mezz'ora a parlare del fatto che Dylan si sia portato qui la sua nuova fidanzatina.
Non mi aspettavo una cosa del genere da parte sua, pensavo che avremmo potuto chiarire durante questa vacanza, invece ha solo peggiorato la situazione.
《Si, va bene. Ciao mamma!》
Stacco la chiamata e mi alzo dal letto, intenta a seguire il consiglio che mia madre mi ha dato: divertiti e non pensare a niente.
Mi infilo il primo costume che trovo ed esco dalla stanza, con il solo obiettivo di prendere il sole e non dare retta a nessuno.
In appena dieci minuti arrivo in spiaggia trovandola colma di gente in ogni dove. Per fortuna ho il mio ombrellone e il posto fisso che nessuno può toccare. In fondo alla spiaggia noto subito Liam nel suo costume rosso acceso, mette in mostra gli addominali scolpiti e abbronzati davanti a delle ragazzine che potranno avere al massimo quindici anni.
"Che elemento..."
Mi accomodo sullo sdraio tenendo comunque gli occhi fissi su di lui, le ragazzine gli si avvicinano come se fosse il loro idolo, gli ormoni adolescenziali sono i più bastardi, ti fanno fare cose come limonare un ragazzo che neanche ti piace, poi ci ripensi e ti trovi con gli occhi fissi al muro e i conati di vomito persistenti.
《Mi serve l'ombrellone》
Mi giro lentamente per essere sicura di aver sentito bene, e ovviamente ho sentito benissimo.
《E quindi? Vattelo a prendere》esclamo acida riportando l'attenzione su Liam.
Interessante come dopo due settimane a non parlarmi, Dylan venga qui a chiedermi uno stupidissimo ombrellone con quel suo tomo di voce arrogante. Mi ha forse scambiata per una del resort? Non si ricorda più come è fatta la sua migliore amica?
《Sono finiti. Visto che questo in teoria sarebbe dovuto essere anche mio me lo prendo.》
Rido, una risata isterica che mi fa quasi rizzare i capelli in testa
《Hai detto bene, in teoria, ma in pratica non è più così visto che stai in un'altra stanza》metto in chiaro senza neanche guardarlo.
Lo sento sospirare con fare nervoso e con la coda dell'occhio non mi passa di certo inosservato il suo gesto.
Afferro l'ombrellone nella mano destra, stando ferma a fissarlo con occhi di fuoco《Mollalo》sibilo a denti stretti, punto lo sguardo sulla sua mano chiusa saldamente intorno a quel pezzo di ferro.
《Carly ne ha bisogno, perché se così non fosse, fidati, non sarei venuto da te per nessuna ragione al mondo》sputa tra i denti con cattiveria, con tanta rabbia da farmi quasi polverizzare come la legna ardente.
La mia mano resta bloccata lì dov'è mentre mi alzo e gli arrivo di fronte
《Fidarmi di te? Ficcatelo bene in testa stronzo, ho smesso di farlo da un po'.》
Lo affronto senza alcuna paura, rispondendogli a tono con voce carica di astio. Fanculo lui e la sua Carly.
《Sei sempre stata una bambina del cazzo, non so neanche perché sono così stupito》
《Forse intendevi dire stupido, a questo posso rispondere se vuoi》gli dedico un sorriso falso prima di afferrargli il polso con la mano libera e strattonarlo con forza.
Lui, al contrario di quello che faccio io, inizia a tirare l'ombrellone fino a sfilarlo dalla sabbia, sorridendo vittorioso per il bellissimo gesto fatto nei miei confronti.
《Ti auguro di piantartelo su un piede e poi nel cul-》
《Bagnati la testa se non vuoi prendere un insolazione, sai com'è, fa molto caldo oggi》bisbiglia con fare da stronzo dandomi le spalle.
Io resto a guardarlo con gli occhi a due fessure e le mani chiuse a pugno, arrabbiata come non mai per il suo atteggiamento da stronzo cavernicolo.
Ha preferito lasciare me sotto il sole invece della sua nuova ragazza praticamente appena conosciuta, poi sarei io la bambina.
《Cherie》mi giro di scatto, pronta a picchiare qualsiasi persona che abbia intenzione di farmi arrabbiare.
《Non è giornata Liam!》esclamo nervosa, liquidandolo con un gesto della mano e tornando a sedermi sullo sdraio.
《Okay, siamo nervose, che ne diresti di fare qualcosa che ti rallegri la giornata?》butta lì sedendosi ai miei piedi.
Solo una cosa può rallegrare la mia giornata, che Dylan sparisca all'istante e si allontani di almeno un chilometro da me. Invece mi tocca averlo praticamente a tre metri di distanza.
《No, grazie!》
Mi sbatto il cappello di paglia sulla faccia, giusto per enfatizzare il fatto che non voglio avere nessuno intorno.
《Alzati, avanti...》mormora in uno sbuffo afferrandomi le caviglie.
Sgrano gli occhi da sotto il cappello e inizio ad agitare le gambe sperando che molli la presa e mi lasci in pace.
《Giuro che se mi tiri un calcio questa volta te la faccio pagare》la sua minaccia non mi tocca minimamente e, anche se lui aumenta la presa sulla mia pelle, io continuo a tirare calci.
Il cappello mi vola via dalla faccia quando Liam, improvvisamente, mi tira verso di sé facendomi finire con le gambe divaricate intorno al suo bacino.
Le guance mi vanno a fuoco sotto i suoi occhi divertiti
《Adesso che ti sei calmata, puoi per favore venire con me?》domanda con più tranquillità, cosa che io al momento non possiedo dato che la sua faccia è a dieci centimetri dalla mia.
Sento una strana sensazione arrivare da sinistra, come se qualcuno mi stesse pungendo il viso solo guardandomi e, ovviamente, quando mi giro capisco che non mi sbagliavo.
Dylan mi guarda con gli occhi a due fessure prima di scuotere la testa e tornare a mettere la crema alla sua ragazza.
Perché diavolo ha scosso la testa? Qual è il problema?
《Dove andiamo?》domando, improvvisamente vogliosa di fare qualsiasi cosa. Liam sorride furbo
《Moto d'acqua!》dice soltanto.
-
《Liaaaam!!》
È da venti minuti che urlo come una pazza isterica, l'acqua che mi schizza in faccia, il vento che mi fa mangiare i capelli salaticci, la sua risata mascolina e stranamente sexy che lo porta ad aumentare di velocità ogni minuto che passa.
Stringo ancora di più le braccia intorno al suo bacino, e quando sento che posa una mano sulle mie intrecciate sul suo stomaco, urlo ancora di più
《Liam cazzo!! Metti la mano su quel manubrio!!》
《È tutto okay! Apri gli occhi e guarda!》urla divertito, stringe tra le dita le mie mani, pizzicandole per invogliarmi a fare ciò che ha detto.
《Liam, te lo giuro, se muoio ti perseguiterò sotto forma di spirito per il resto della tua vita》strillo.
Appoggio il viso sulla sua schiena muscolosa e calda, profuma di mare e di crema solare, e questo pare darmi un breve senso di calma mentre lui ride e vengo scossa dai suoi movimenti.
《Non mi dispiacerebbe》sento dirgli in urlo, sovrastando così il rumore del motore.
Quando percepisco il mio sedere sollevarsi dal sellino in gomma, tiro un urlo così forte e spaventato da farmi bruciare la gola in meno di un secondo.
《Liam!! Liam fermati!!》lo supplico impaurita. Mi stringo di più contro il suo corpo, e lui pare capire che adesso non scherzo più, che mi sto davvero spaventando per la velocità con cui lo guida. Rallenta piano piano, fino a fermarsi in mezzo al nulla e spegnere tutto.
Io resto ancora attacca a lui, con il cuore a mille e il fiato bloccato in gola; gli occhi serrati, incollati tra di loro mentre il giubbotto di salvataggio pare inghiottirmi.
《Ehi... è tutto okay》mormora provando a girarsi. Allento un po' la presa e quando riesce a girarsi, sedendosi con le spalle al manubrio, mi rendo conto che le mani mi stanno tremando.
《Diamine... Non pensavo avessi così paura》esclama avvicinandosi.
《N-neanche io... cioè io... Non amo la velocità. Tutto qui.》mormoro, tornando piano a respirare in modo costante.
《Scusami, facciamo così...》inizia.
Porta due dita sotto il mio mento, alzandomi dolcemente il viso perché io possa guardarlo
《Guida tu, ti aiuto io! Non accetto un no!》esclama subito, bloccando la mia testa dal movimento oscillante per dirgli no
《Non ho mai guidato una moto d'acqua...》
《C'è sempre una prima volta》commenta in un sorriso.
Con un cenno del capo mi fa segno di passare avanti, e dopo almeno dieci minuti trascorsi battibeccando, mi decido a farlo.
Si siede dietro di me con molta tranquillità, io invece cerco di capire come funziona sto affare ma quando sento il suo petto tonico appoggiarsi alla mia schiena, improvvisamente mi ritrovo a contare mentalmente i suoi addominali.
《Ascolta me e andrà tutto alla grande》esclama in un sorriso
"Le ultime parole famose" vorrei dire, ma voglio essere positiva, così annuisco con ancora l'immagine dei suoi addominali impressi nella mente.
《Gira la chiave e accelera piano》inizia a darmi istruzioni ben precise ed io molto lentamente le metto in atto una ad una, fino a far partire la moto d'acqua con un leggero strattone.
《La delicatezza...》ironizza Liam facendomi alzare gli occhi al cielo
《Ti lascio qua se rompi le palle!》minaccio guardando di fronte a me.
Anche se molto con calma inizio a prendere velocità, ovviamente se paragonata a quella di prima, questa sarebbe etichettata come "velocità lumaca di mare".
《Aumenta un po' Cherie!》si lamenta Liam spingendosi sulla mia schiena, arpiona le mie mani nelle sue e senza troppo preavviso inizia ad accelerare.
《Liam, devo guidare io, non tu!》scaccio via la sua mano riprendendo il controllo sull'accelleratore
《Eh va bene, arriva almeno a quaranta km/h, rischiamo di rimanere in altomare se no》mi fa presente con nonchalance, sgrano gli occhi ritrovandomi davanti l'immagine di noi due dispersi nel mare e circondati da trenta squali.
"Sicuramente lo darei in pasto ai pescecane, io sono ancora giovane per morire"
《Adesso fai attenzione, ci stiamo avvicinando alla riva》mi informa dopo un po', appoggia la mano destra sulla mia coscia nuda mentre con l'altra tiene ben saldo il manubrio.
Abbasso lo sguardo sulla mia coscia, chiedendomi per quale assurdo motivo abbia dovuto appoggiare la mano proprio lì, non credo sia di vitale importanza o serva a qualcosa di utile.
Incastra un pezzetto di pelle tra le dita, dandomi un pozzicotto amichevole che mi fa storcere la bocca《Guarda dritto invece di fissare la mia mano! A momenti lo mettevi sotto》soffia sulla mia nuca.
《Chi?》invece di rispondere a parole alza il braccio, indica un punto alla nostra destra non molto distante da noi, e quando alzo gli occhi in quella direzione mi ritrovo a stringere i denti.
Dylan mi sta fissando con rabbia mentre si mantiene a galla con le braccia《Potevamo anche investirlo, è solo uno stronzo come tutti gli altri》sibilo a denti stretti continuando a fissarlo.
I suoi occhi azzurri si abbassano leggermente sulla mia figura, mi squadra dalla testa ai piedi mentre sto ancora a cavalcioni sulla moto d'acqua. Punta le pupille proprio sulla mano di Liam, ancora ben salda alla mia coscia nuda e leggermente più abbronzata.
In uno scatto di non so cosa poso la mia mano sulla sua, stringo leggermente la presa e lui pare gradire visto che con un movimento veloce e quasi naturale la gira, incrocia le nostre dita mentre siamo occupati a fare cose diverse, lui guida e pensa a portarci a riva, io fisso Dylan con occhi di fuoco, lo vedo sputare nell'acqua in un gesto disgustato e con un movimento rabbioso si gira e inizia a nuotare a largo.
《Coglione》mormoro incazzata
《Chi?》
《Quello stronzo che avremmo dovuto investire!》torno a guardare avanti, non curandomi di quello che ho lasciato alle spalle.
《Vi conoscete?》mi domanda Liam, molla la presa dalla mia mano per poter raddrizzare la moto e spegnere tutto. Una volta sceso mi aiuta a fare lo stesso, percorriamo lentamente il bagnasciuga
《È il mio migliore amico, anzi, direi ex migliore amico》sputo fuori tra i denti.
Angolo ho bisogno di una vacanza:
Scusate se il capitolo è un po' scherno, e più o meno di passaggio! Ci vediamo settimana prossima bellezze del mio cuore❤❤
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