#8 - Elise da "I fantasmi di Tharsis"
Di PaoloBassan
- Come ti chiami?
Mi chiamo Elise Faraday.
- Parlaci un po' di te. Quanti anni hai? Dove e in quale epoca vivi?
Ho 28 anni, e vivo nel 2515, attualmente ho seguito mio padre su Marte, ma ho viaggiato molto e ho vissuto in molti posti diversi: sono nata e cresciuta sulla Terra, a Parigi, poi ho vissuto per un po' a Buenos Aires, un po' a Roma, e infine sono stata parecchio tempo sulle basi lunari per lavoro.
- Cosa fai nella vita? Hai una missione particolare? Se sì, quale?
Lavoro come ingegnere aerospaziale all'Agenzia Spaziale dell'Alleanza, in particolare, come progettista di ascensori spaziali. Ma qui su Marte la mia "missione" per il momento è mantenere "umano" mio padre, e impedire che si perda nel suo lavoro dopo la morte di mamma.
- Cosa c'è nel kit di sopravvivenza che hai portato con te?
Mio padre! Se qualcuno prova anche solo a sfiorarmi, lui gli *censored* le *censored*, poi gliele *censuratissimo*. A volte è fin troppo protettivo, però: ricordo che una volta, quando andavo al liceo, ha usato i suoi contatti all'Intelligence per far trasferire in Islanda l'intera famiglia di un ragazzo che mi aveva presa in giro dopo che mi ero fatta i capelli rosa per la prima volta. Forse abbiamo un pochino esagerato, ma all'epoca mi ero divertita un sacco a immaginare quello *censored* in mezzo ai ghiacci.
- Qual è il tuo tallone di Achille? Pensi che questo possa penalizzarti nel corso della gara? Se sì, in che modo?
Tallone d'Achille? Io? *si getta i capelli oltre la spalla* Vi perdono solo perché non mi conoscete. Sono una donna capace, intelligente, carismatica, e modestamente anche uno schianto, dove lo vedete questo "tallone d'Achille"? Sì, a volte qualcuno mi dice che sono troppo vanitosa, e troppo sarcastica anche in circostanze inopportune, ma non vedo come questo possa "penalizzarmi".
- Cosa ti ha spinto a presentarti al provino per il Grande Wattors 7?
Sono semplicemente la più adeguata fra i personaggi di Tharsis, punto e basta. Chi poteva presentarsi, mio padre? Gli voglio bene e tutto, ma avete provato a parlargli? L'intervista sarebbe andata più o meno così: "Cosa fai nella vita?" "Lavoro." "Cosa fai per svago?" "Faccio manutenzione alle pistole." "Come sarà cambiato il mondo durante la tua assenza?" "La sua orbita l'avrà spostato un po' più in là nel suo giro attorno al Sole". Avrebbe bisogno di un po' di svago, e glielo dico con tutto l'affetto del mondo.
- Come pensi che sarà cambiato il tuo mondo di appartenenza durante la tua assenza per partecipare a questo contest?
Marte è un posto molto diverso dalla Terra: qui si trova il meglio del meglio della tecnologie più avanzate e sperimentali, ma i ritmi della vita sono stranamente "lenti", in confronto a quelli terrestri. La terraformazione richiederà ancora secoli per essere completata, e tutti gli abitanti del pianeta lavorano in un modo o nell'altro a questo obiettivo: il pianeta ha poco a che fare con gli interessi delle grandi compagnie private terrestri, o con i conflitti geopolitici fra le superpotenze (almeno, di solito, anche se sospetto che il recente lavoro di mio padre sul pianeta dipendesse proprio da queste cose...) quindi, sono abbastanza sicura che troverò Marte più o meno come l'ho lasciato.
- C'è qualcuno a "casa" che sta seguendo la tua avventura e che aspetta il tuo ritorno?
Naturalmente mio padre. Siamo venuti su Marte insieme, e anche se da quando ho iniziato a lavorare al nuovo ascensore spaziale i nostri lavori non ci permettono di vederci quanto vorremmo facciamo il possibile per stare in contatto il più possibile. Anche se lui non lo ammetterebbe mai, so che soffre molto ogni volta che sono lontana. Potrebbe anche esserci un'altra... persona speciale, ma questa è una storia per i nuovi romanzi *occhiolino*.
- Sei soddisfatto dei compagni di squadra che ti sono capitati o ti aspettavi un team migliore?
Questa è una domanda a trabocchetto? *sorrisetto malizioso* Credo che questa volta prenderò esempio dalla scarsa loquacità di mio padre, l'unica risposta che avrete è: non ha senso compiacersi o risentirsi per circostanze al di fuori del proprio controllo.
- Il Grande Wattors, almeno nella prima fase, organizza un gioco a squadre in cui ognuno deve sfruttare le proprie abilità a beneficio del team per poter guadagnare la vittoria. Quali dei tuoi pregi pensi che potrebbero tornare utili?
Tutti, ovviamente! *si getta i capelli dietro la spalla, poi assume un'espressione più seria* In tutta onestà, in qualsiasi situazione se si fa affidamento su una singola abilità non si andrà mai molto lontano, bisogna sapersi adattare e rispondere alle situazioni. Credo che questa sia una delle cose che mio padre mi ripete più spesso, nel suo lavoro è fondamentale. *ridacchia*
- Sei contento di fare gioco di squadra o preferiresti batterti da solo contro tutti?
Non ho particolari preferenze a riguardo, sinceramente. Il mio lavoro per l'Agenzia Spaziale mi porta a far spesso parte di un'equipe, ma sono anche a mio agio a lavorare da sola.
- Il Grande Wattors ti costringe a fare la tua nomination fuori dalla chat privata, quindi davanti a tutti. Come reagisci? Cambi la tua nomination o fai la stessa che avresti fatto in segreto?
Non mi cambierebbe molto: il voto va a merito/demerito, non a simpatia personale. Sono una persona razionale, non prendo decisioni sulla scia di onde emotive.
- Sei arrivato in finale e a separarti dalla vittoria resta solo un'ultima sfida eliminatoria. Prima di chiudere le votazioni il Grande Wattors ti dà la possibilità di fare un appello al pubblico. Cosa diresti per convincerli che meriti la vittoria?
*sorride maliziosamente* Sono uno dei personaggi secondari meglio riusciti che vedrete in queste storie, al punto che il mio creatore si pente di non avermi dato più spazio in Tharsis, e sta perfino considerando l'idea di fare un paio di spin-off su di me. Se piaccio così tanto ai lettori del romanzo, nonostante le mie poche apparizioni, dovrà pur esserci un motivo, no?
- Se la tua avventura al Grande Wattors dovesse proseguire cosa pensi di poter dare al pubblico che ti segue?
Potrei dirlo, ma dovreste censurarmi di nuovo! *ridacchia* Scherzi a parte, molte risate!
- Quale canzone credi sia quella che più ti rappresenta?
Il mio creatore in realtà ascolta principalmente musica strumentale, soprattutto quando scrive: sia classica, che OST di film o videogiochi. In ogni caso, il brano che più lo fa pensare è "Joi" dalla OST di Blade Runner 2049: l'aria dolce, romantica e un po' malinconica si adatta bene al mio personaggio (nonostante io mascheri la mia personalità dietro al sarcasmo); ci sono anche altre similitudini fra me e il personaggio di Joi che facevano vertere il mio creatore ad ascoltare quella OST specifica mentre scriveva le mie scene, e inoltre, beh, non posso negare che abbia buon gusto, l'attrice che la interpreta, Ana de Armas, è veramente una gran *censurato*, proprio come me! *occhiolino verso la telecamera*
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top