Attention

Il ferro del balconcino che dava sulla collinetta dietro alla centrale abbandonata scricchiolava sordo sotto i sandali di Indi. La ragazza ci aveva messo davvero tanto tempo a trovare la sua amica, finché non le era venuto un colpo di genio e aveva deciso di cercarla nella parte alta dell'edificio. Proprio da lì aveva sentito i singhiozzi che l'avevano trasportata al nascondiglio della minore.
L'aveva trovata seduta in angolo, le gambe a penzoloni nel vuoto, la testa poggiata sulla ringhiera e gli occhi puntati verso il cielo. Il corpo era ancora mosso da fremiti, da spasmi e brividi.
- Lo sai che Vic non pensa davvero quello che ha detto - aveva provato dolcemente Indi a entrare nel discorso.
- Però l'ha detto comunque... - le aveva risposto secca l'altra, senza neanche tentare di girarsi - Ci sarà sicuramente un fondo di verità.
La messicana aveva preso posto di fianco a Becca, che intanto aveva continuato: -Io non metto in dubbio di comportarmi in modo molto provocante alle volte, di esagerare nel modo in cui mi vesto quando usciamo e di essere molto indipendente, ma devo essere bollata come "troia" perché ogni tanto mi limono qualcuno? Cosa devo fare, negare che mi piaccia stare al centro dell'attenzione per il mio aspetto fisico? Ti dirò la verità, Indi: alle volte è davvero fastidioso sapere che ho gli occhi puntati addosso solo perché sono una bella ragazza e non perché dopo una chiacchierata hai scoperto che posso essere anche piacevole come persona.
- Tu sei molto più che piacevole, Becca. - la voce proveniva da dietro la schiena delle ragazze.
- Adesso cosa vuoi tu qui? - aveva chiesto secca la minore a Vic.
- Lo so che probabilmente non hai ancora sbollito e quindi in questo momento avresti soltanto voglia di vedermi sotto a una macchina, ma sono qui per chiederti sinceramente scusa, so perfettamente di aver esagerato in ogni punto, ma quello che ho detto è solo il risultato della mia rabbia mista a...
- A... - Becca era sorpresa e abbastanza felice di vedere che la sua amica aveva capito subito il suo errore, ma preferiva tastare il terreno prima di lasciarsi completamente andare.
Le guance pallide di Vic stavano prendendo un leggero colorito rosa, era imbarazzata ad ammettere la vera motivazione del suo gesto, ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro: - ...Gelosia - aveva sputato come un boccone indigesto.
- Gelosia?! - Becca ora non era sorpresa, era scioccata, tanto che aveva cominciato a ridere in modo nervoso - Scusa, scusa, non sto ridendo di te, è che questa cosa mi sembra assurda: TU gelosa di ME? Perchè?
- Davvero me lo chiedi? Dio, Becca, sei bellissima e hai un sacco di ragazzi che ti ronzano intorno, pagherei oro per essere come te.
- Ah, sincerante preferirei essere come te.
- Cosa intendi? - Vic era confusa da questa affermazione.
- Vic, non è importante avere mucchi di ragazzi che ci provano con te quando ne hai uno che farebbe qualsiasi cosa pur di stare con te.
- Su questo sono d'accordo con te, ma cosa c'entra con me?
Becca guardò velocemente Vic con uno sguardo interrogativo, per poi cercare un po' di sostegno negli occhi di Indi: -Ti prego, dimmi che non sono l'unica ad averlo notato.
- No, no, l'ho visto anche io.
- Ragazze, non sto capendo niente, mi spiegate per favore.
- Dan ha una cotta epica per te - le aveva lanciato l'amo Becca.
- Che?!
- Sì, assolutamente sì - aveva confermato Indi.
- Ragazze, ma non è possibile, lo conosco da troppo tempo, siamo amici da una vita...E' impossibile.
- Non so cosa dirti Vic, ma Dan ha preso una bella svergola per te, non so quando, ma io l'ho notato fin da quando ho iniziato a uscire con voi.
- Oh Becca, sei qui allora! - era arrivata di corsa Prim - Stavo iniziando a preoccuparmi, siete ormai sparite da un sacco di tempo.
- Oh, Prim, tranquilla, stiamo tutte bene - aveva parlato Indi, mentre Vic restava pensierosa e Becca azzardava: - Domanda veloce, Prim: se ti dico Dan e Vic, qual è la prima cosa che ti viene in mente?
- Non dovrei dirlo, ma credo che la cosa sia evidente a tutti: Dan ha una cotta pazzesca per Vic. Perché?
Vic non sapeva più come mantenere al suo posto la mascella, ormai crollata per la troppa sorpresa.
- Dillo alla ragazza qui - Becca indicò Vic - Non ci crede...
- Mi pare una cosa tanto assurda, in tutto questo tempo l'ho sempre visto come un amico e ora che mi dite così sembra tutto diverso.
- Hey, hey, il fatto che lui sia interessato a te non cambia niente nel vostro rapporto - aveva parlato Becca avvicinandosi premurosa all'amica, tutte le discussioni precedenti ormai sfumate in una bolla di sapone - Basta che vi chiariate in fretta.
- Sante parole! - si era lasciata sfuggire Prim.
- Prim? - l'aveva guardata Becca - Tutta questa stizza a cosa si deve?
Prim aveva abbassato gli occhi, puntandoli sulle sue converse.
- Non stai rispondendo - l'aveva incalzata la bionda.
- Spierre - aveva osato fermandosi subito dopo, ma vedendosi costretta a continuare a causa della confusione delle amiche - Due settimane fa, quando mi ha accompagnato a casa dopo l'arresto, ci siamo baciati.
- Beh wow, finalmente! - avevano detto tutte, eccitate alla notizia.
- Calmate gli spiriti ragazze.
- Perché?
- Ma non vedete come si comporta con me? Come se non fosse successo nulla tra di noi, come se non ci fossimo nemmeno sfiorati. Eppure, mi sembrava abbastanza contento quando ha voluto continuare
sotto casa mia.
- Ah, pure!
- Alle volte non lo capisco quel ragazzo - aveva detto Vic.
- Sarà un problema dei fratelli Frost - aveva riso Becca.
- Oh, finalmente vi abbiamo trovate! - aveva urlato Leo sbucando da dietro uno dei cespugli, proprio sotto la terrazzina dove si trovavano le ragazze - Come stai Becca?
- Meglio tesoro, grazie. Io e Vic ci siamo chiarite e ora tutto è a posto.
- Allora potete scendere? - gli aveva fatto eco Spierre, ora al su fianco.
- Sì, arriviamo - aveva risposto Vic catapultandosi subito verso le scale.
In pochi minuti erano finalmente tutti riuniti nel prato sul retro della fabbrica
-Ragazzi, ci ho pensato e l'idea di fare qualcosa stasera non mi dispiace - aveva proferito Newt, riunendosi con la sua ragazza - Magari un evento con non troppa gente, così posso svagarmi un po' e non pensare a quello che è successo.
- Sì, va bene Newt, inviteremo qualche amico - aveva promesso Spierre.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top