8.




Ero così agitata anche se non ne avevo motivo. Forse Mani ne aveva decisamente motivo, ma io no. Sarei uscita con la mia migliore amica e due dipendenti. Infondo che male c'era?

C'era che mi ero innamorata di una delle mie dipendenti, che a sua volta era innamorata di un'altra persona.

Sapevo che la situazione sarebbe stata imbarazzante e non mi aspettavo davvero nulla di quello che successe quella sera.

"Lauren omiodioomiodio non so cosa mettere, e se poi sembro brutta e trascurata, o una che usa troppo trucco? Oddio Lauur sono troppo in ansiaaa!" Mani scorrazzava da un lato all'altro della casa senza una meta. Sembrava una trottola impazzita e questo da un lato mi divertiva, ma dall'altro mi spaventava. Normani non era mai stata così e non pensavo che l'avrei mai vista così.

"Mani calmati, è solo un'uscita tra ragazze. Effettivamente non è il tuo primo appuntamento con lei, non voglio immaginarmi come sarai quel giorno." Scoppiai a ridere e lei si avvicinò a me e mi tirò un pugno sul braccio.

"Ouch orso, cos'ho detto di male ora?"

"Muoviti che sei ancora a zero, invece di prendere in giro la tua povera amica."

Effettivamente dovevo ancora farmi la doccia ed era davvero tardi. Saremmo dovute andarle a prendere per le 8,30 ed erano già le 7,45. Mi fiondai in doccia e dieci minuti dopo ero in camera mia gocciolante a scegliere cosa mettermi. A lavoro mettevo già troppi vestiti e gonne, per cui optai per un bel pantalone nero, una camicia bianca e il mio amato giubbotto di pelle che a lavoro, per ovvi motivi, non potevo mettere. Mi asciugai velocemente i capelli lasciandoli mossi sulle spalle e mettendo giusto un po' di matita sugli occhi e una spruzzata di profumo. Le mani mi tremavano, non riuscivo a stare tranquilla.

"Mani ti aspetto in garage, muoviti." Non avevo la macchina fuori perché non la usavo quasi mai e poi ero troppo agitata, per cui decisi di fumare una sigaretta. Non ero una fumatrice, ma quando ero nervosa erano l'unico rimedio per calmarmi. Feci giusto in tempo a finire la sigaretta che Normani fece il suo ingresso in garage con un vestito bianco corto in contrasto con il colore della sua carnagione.

Mi diede l'indirizzo e arrivammo davanti al loro appartamento. Mani scrisse un messaggio a Dinah per avvisarle che eravamo giù ad aspettarle. Cinque minuti dopo scesero. Dinah stava benissimo, era davvero bellissima e... OH PORCA MISERIA! Dio dammi la forza per non iniziare a sbavare.

Camila era più che un angelo quella sera. Dire che era stupendamente meravigliosa era davvero dire poco. Indossava un vestito azzurro all'altezza del ginocchio e aveva un paio di converse bianche sotto. Come faceva ad essere così bella vestita da semplice ragazzina? Mi avrebbe fatto morire lo sapevo.

Io continuavo i miei pensieri mentre le mie due dipendenti entravano nelle mia auto e salutavano. Mani mi diede una gomitata e io mi riscossi dai miei pensieri.

"Buonasera ragazze!"

"Salve signorina Jauregui." Dissero in coro.

"Stasera per voi sono solamente Lauren, siamo fuori dalla casa editrice!"

Risposero un 'va bene' sussurrato e partii diretta verso il ristorante che le due innamorate avevano deciso. Già, avevo visto come la mia dipendente fissava la mia migliore amica. Se la stava letteralmente mangiando con gli occhi.

Parcheggiai nel parcheggio del ristorante e scendemmo tutte insieme, avviandoci verso l'entrata. Dinah aveva affiancato Mani, lasciando Camila dietro da sola. Stava iniziando la mia chance di fare la mia mossa.

"Allora Camila, posso chiederti cosa stai scrivendo in quell'enorme fascicolo che ti porti sempre dietro?"

"E'-è un pro-problema se lo-lo po-porto a lavoro?"

"Ehi, tranquilla. Assolutamente no, solo che ti vedo sempre concentrata e volevo sapere cosa attirasse tutta la tua attenzione." Le sorrisi e la vidi arrossire visibilmente e abbassare la testa per non darlo a vedere.

"Mi pare di ave-verlo già de-detto, è un mi-mio proge-tto."

Ormai eravamo arrivate all'ingresso e non ebbi nemmeno il tempo di chiederle l'argomento della sua scrittura. Ci sedemmo di fronte e spesso ci beccammo a fissarci l'una l'altra mentre la mia migliore amica e la mia dipendente non avevano smesso un secondo di parlare della grande Queen Bey. Ecco perché a Manibear piace questa ragazza, aveva finalmente trovato una persona con cui sclerare su Beyoncè. Sorrisi a questo pensiero e intanto beccai Camila fissarmi.

Ovviamente arrossì nuovamente e abbassò la testa. Quanto era carina quando arrossiva e poi il suo sorriso era qualcosa di meraviglioso, per non parlare poi di quelle labbra.

Oddio no, non posso volerla baciare. Non posso.

Scossi la testa per cercare di cacciare via quel pensiero e tornai a mangiare. Appena finito decidemmo di fare un giro a piedi a Central Park. Così ci mettemmo tutte in macchina e ci dirigemmo all'enorme parco newyorkese.

Dinah e Normani erano già mano nella mano e si allontanarono da noi. Io e il mio piccolo angelo rimanemmo in un silenzio imbarazzante. Del resto io ci avevo provato ad iniziare una conversazione prima di entrare nel ristorante, ma era finita davvero male. E poi eravamo state tutto il tempo a fissarci l'un l'altra cercando di non farci notare.

Cosa ci saremmo dovute aspettare? Era palese che saremmo finite in una situazione imbarazzante. E quel momento era proprio il risultato di tutta la serata.

Non sapevo proprio cosa fare, se iniziare una conversazione o restare in silenzio a camminare, godendoci il panorama che quell'immenso parco offriva a tutti.

Avrei voluto fare la mia mossa, ma mi sembrava troppo eccessivo. E poi lei aveva già la sua luna. Già, la luna quella sera era enorme e rossa. Era stupenda e continuavamo entrambe a guardarla senza sapere che entrambe stavamo pensando la stessa cosa.

Mi decisi a parlare, dovevo pur smuovere un po' la situazione. Quel silenzio si stava facendo troppo pesante e imbarazzante. Così tentai. Ora o mai più.

"Allora Camila, chi è la luna dei tuoi scritti?"

Alla mia domanda la vidi spalancare gli occhi e fermarsi di colpo.

Si girò verso di me e fece una cosa che non mi sarei mai aspettata.

Sentii due labbra morbide caldissime poggiarsi sulle mie fredde come il ghiaccio.

Sentii un fuoco accendersi dentro di me.

Poi sentii freddo, le sue labbra si erano staccate dalle mie.

Mi guardai intorno, eravamo esattamente sotto il mio albero.

"Sei tu la mia luna, Lauren."








Ciao gentagliaaaaaa,

scusatemi se aggiorno solo ora ma ho avuto qualcosina da fare questo pomeriggio. Immagino che la mia sorellina _love_Camren stia gioendo in questo momento. Ti ho stupito abbastanza piccolina? (E comunque ho vinto io, sei bellissima e lo sto dicendo su Wattpad ahaha.) Vi ringrazio per tutte le letture. Spero vi stia piacendo, in ogni caso fatemi sapere se è opportuno che continui.

Anyway alla prossima guys, writeeeonme.🌙

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