21.
Camila's POV
"Mi piace il sushi
Mi piace cantare
Mi piacciono i 1975
Odio l'arancione
Mi piacciono le moto
Mi piace il baseball
Mi piace andare al mare
Odio i posti affollati
Mi piace la natura
Mi piace Central Park
Mi piace fare l'editrice
Non mi piace quando stai male
Mi piacciono i tuoi occhi
Mi piace il tuo essere premurosa
Mi piace il tuo lavoro
Non mi piace quando non vieni a lavoro
Mi piace quando pronunci il mio nome
Mi piace il tuo corpo
Mi piaci tu.
Ora tocca a te, splendore."
Che significava tutto questo? Era mica un suo gioco?
Perché mi aveva scritto queste cose?
Quando alzai lo sguardo verso il suo ufficio, mi accorsi che era già andata via ed io non me ne ero resa conto.
Pensai ad una cosa carinissima. Guardai l'orologio e mi resi conto che ero già in ritardo per la mia idea. Così corsi al parcheggio, dove mi aspettavano le mie due amiche. Salii in macchina nel sedile posteriore, mentre Dinah mise in moto.
"DJ ho bisogno che tu tenga Normani distante da casa di Laur stasera."
"Che devi combinare Mila?", mi guardò con un ghigno dallo specchietto retrovisore.
"Nulla di tutto quello che stai pensando. Stiamo facendo un gioco ed ho bisogno di vincere contro di lei. Tu fa' semplicemente ciò che ti ho detto!"
Ora anche Ally mi stava guardando in maniera confusa, ma nessuna delle due pronunciò parola fino all'arrivo a casa.
Presi di corsa la mia chitarra, le parole erano tutte nelle mia testa. Scesi di corsa a prendere la macchina che condividevamo io e Dinah, e mi diressi verso casa del mio capo.
Suonai il campanello, dopo essermi sistemata la mia chitarra al collo.
Una Lauren confusa venne ad aprirmi.
[ anche se ho tolto qualcosina e cambiato un paio di parole per adattarla]
"I'm, I'm good at wasting time
I think lyrics need to rhyme
I eat cheese, but only on pizza, please
And sometimes on a homemade quesadilla
Otherwise it smells like feet to me
And I, I really like it when the moon looks like a toenail
And I love you when you say my name
If you wanna know
Here it goes
Gonna tell you this
The part of me that shows if you're close
Gonna let you see everything
But remember that you asked for it
I'll try to do my best to impress
But it's easier to let you take a guess at the rest
But you wanna hear what lives in my brain
My heart, will you ask for it
For your perusing
At times confusing, slightly amusing
Introducing me
I never trust a dog to watch my food
And I like to use to the word "cool"
And I've never really been into cars
I like really cool guitars and superheroes
And checks with lots of zeros on 'em
I love the sounds of violins
And making someone smile
If you wanna know
Here it goes
Gonna tell you this
The part of me that shows if you're close
Gonna let you see everything
But remember that you asked for it
I'll try to do my best to impress
But it's easier to let you take a guess at the rest
But you wanna hear what lives in my brain
And my heart, will you ask for it
For your perusing?
At times confusing, possibly amusing
Introducing me
Well, you probably know more than you ever wanted to
So be careful when you ask next time
So if you wanna know
Here it goes
Gonna tell you this
The part of me that shows if you're close
Gonna let you see everything
But remember that you asked for it
I'll try to do my best to impress
But it's easier to let you take a guess at the rest
But you wanna hear what lives in my brain
And my heart, will you ask for it, for your perusing?
At times confusing, hopefully amusing
Introducing me."
Lauren sorrideva sul ciglio della porta, speravo le fosse piaciuto la mia risposta al suo gioco.
Cercò di abbracciarmi e finimmo a ridere perché la mia chitarra non ce lo permise. Così entrammo in casa, mi tolsi la chitarra dal collo e mi avvicinai a lei. I nostri respiri si incrociarono, le nostre labbra si sfioravano.
"La mia risposta è stata sufficiente?", le chiesi respirando vicino le sue labbra.
La sua risposta fu un tenero bacio. Poi un altro un po' meno tenero. Ed un altro più passionale.
Man mano che mi baciava, aumentava la sua passione.
Sapevo dove voleva arrivare, ci aveva già provato. Ma il vederla con quelle cicatrici sullo stomaco mi facevano ricordare l'intero incidente e la mia fottutissima paura.
Ero combattuta, mentre lei continuava ad approfondire il bacio. Dovevo farcela. Per lei. Per noi.
Anche io lo volevo.
Mentre pensavo questo, lei mi prese in braccio e mi salimmo così tutte le scale. Quella stessa mattina era uscita dall'ospedale, dove diavolo aveva trovato tutte quelle forze?
Arrivammo in camera sua e mi posò delicatamente sul letto, mettendosi a cavalcioni su di me.
Si fermò un attimo, guardandomi negli occhi.
"Se per te è troppo presto, non continuo", sussurrò. Vedevo l'indecisione nei suoi occhi e non potevo dirle di no.
Per tutta risposta continua a baciarla sperando che capisse che avrei voluto continuare.
Infatti mi tolse il maglioncino che indossavo ancora da quella mattina. Mi trovai con la pancia scoperta, ma stavo iniziando a sentire davvero caldo.
Lauren iniziò a baciarmi il collo e io iniziaii a sentirmi tutta un fuoco e non aspettavo altro che lei. Ma non mi piaceva il fatto che lei fosse ancora vestita del tutto.
Così iniziai a sbottonarle la camicia e ci ritrovammo pari. Lei riprese a baciarmi il collo e continuò a scendere giù verso la mia pancia. Sbottonò in un sol colpo il mio reggiseno e mi aiutò a sfilarlo. Partì all'attacco e mi ritrovai le sue labbra sul mio seno destro. Quella cosa mi fece impazzire e strinsi la coperta sotto di me in un pugno. Lei mi guardò con gli occhi pieni di desiderio e iniziò a sbottonarmi anche i jeans.
Non resistevo più, e, appena mi tolse i jeans, speravo non mi torturasse ancora.
Mi stava baciando le cosce, mentre io respiravo pesantemente.
"Laur...", dissi con voce rauca e la vidi alzare lo sguardo verso di me.
In men che non si dica mi tolse l'ultimo indumento che avevo e mi guardò completamente.
"Dio, come sei bella Camz, dove ti sei nascosta tutto questo tempo?"
Non avevo davvero le forze per risponderle. In quel momento dipendevo da lei, solo da lei.
Chiusi gli occhi appena iniziò a respirare sul mio punto debole e avvicinò le sue labbra ad esso, baciandolo.
Subito dopo sentii un dito entrare dentro me. Sussultai e lei mi guardò preoccupata.
"Va.. tutto bene?", disse preoccupata fermandosi.
"Sì, ti prego. È solo che..", mi presi un attimo di pausa. Lei continuava a guardarmi fissa negli occhi. "È solo che.. è la mia prima volta", ammisi.
Lei mi guardò con un sorriso genuino sul suo viso e cominciò a muovere piano il suo dito dentro di me.
Io non potevo più resistere, per cui la incitai ad andare più veloce e in men che non si dica arrivai al culmine.
"Laur...", fu tutto ciò che uscii a dire, prima di accasciarmi senza forze.
Lei si avvicinò a me, si posò al mio lato e mi guardò negli occhi.
Non avrei mai dimenticato quello sguardo, men che meno quella sera.
Avevo appena perso la cosa più preziosa. Il mio corpo apparteneva a lei adesso.
Solo ed esclusivamente a lei.
Così come il mio cuore.
Aaaaaaaaaaaaallora, che ne pensate?
-writeeeonme
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