Love, Sex And Rock n'Roll
For you, JaeDo02
Jaehyun e Xiaojun entrarono nell'enorme arena, come aveva espressamente chiesto il loro capo, avrebbero prima dovuto partecipare al concerto per scattare qualche foto e farsi delle idee e solo dopo procedere con l'intervista. Grazie ai pass che gli erano stati procurati si trovavano nella prima fila superiore da dove potevano vedere benissimo l'intero palco.
<<Facciamo questa cosa e torniamocene a casa, ho già mal di testa>> disse Jaehyun sistemandosi gli occhiali tondi sul naso dopo l'ennesimo urlo di alcune fan.
<<Potrebbe essere divertente, ho sentito alcune delle loro canzoni prima di venire, non sono male>> ridacchiò Xiaojun sistemando la sua macchina fotografica.
Jaehyun scrollò le spalle e si sistemò al suo posto. Le luci dell'arena si spensero del tutto e dopo un po' dei fari posti alla base del palco si illuminarono in contrasto con lo sfondo scuro illuminando i ragazzi della band. Il batterista cominciò a battere il tempo, seguito subito dopo dalla chitarra elettrica e il basso. Nella scena mancava però il cantante. Questo comparve da una pedana al centro del palco e subito cominciò a cantare lasciando che la sua voce si propagasse per tutta l'arena. I fan urlavano le canzoni seguendone il ritmo. Jaehyun doveva ammetterlo, non erano male.
Il cantante si avvicinò sempre di più alla fila dove si trovavano i due e continuò a cantare. Ci fu un momento, durante l'assolo della chitarra, in cui gli occhi di Jaehyun e del cantante si incontrarono, ma fu rapido e fugace come un battito di ciglio. Il cantante sfruttò l'occasione per regalargli un occhiolino mentre si sfilò la maglia, lasciando vedere il suo petto nudo, tonico, e i tatuaggi che lo adornavano.
Il ragazzo si mosse energico e sensuale sul palco, stuzzicando e alimentando le fantasie di chiunque posasse gli occhi su di lui, o quasi tutti. Jaehyun definì la scena come esibizionismo e roteò gli occhi.
Così fu per tutto il concerto. Musica assordante, indumenti che di tanto in tanto venivano tolti e fan che urlavano fino a rimanere senza voce. Jaehyun sobbalzò quando alle urla si unì anche Xiaojun, nel momento in cui il batterista decise di versarsi una bottiglietta d'acqua addosso, rendendo la canotta già fin troppo aderente un tutt'uno con la pelle lasciando intravedere il fisico tonico.
<<Precisamente che problemi hai?>> urlò Jaehyun, cercando di farsi sentire al di sopra della musica.
<<Ma lo hai visto?>> rispose rapido Xiaojun, esaltato.
Jaehyun sbuffò ancora e riportò lo sguardo sulla band cercando di cogliere qualche particolare che sarebbe stato utile per la sua intervista.
Dopo tre ore il concerto si concluse. Jaehyun e Xiaojun aspettarono che l'area si liberasse almeno in parte, poi si avviarono verso il backstage. Dovettero farsi strada fra le fan urlanti che speravano di riuscire ad intrufolarsi prima di riuscire a raggiungere il buttafuori, a cui mostrarono i loro pass, che li lasciò passare fra le proteste generali.
<<Mi raccomando resta concentrato, e non solo sul batterista>> disse Jaehyun al collega.
<<Ci proverò>> scrollò le spalle tranquillo il ragazzo.
I due raggiunto i backstage si guardarono intorno in cerca della band, ma videro solo i ragazzi dello staff occupati nelle loro mansioni.
<<Posso aiutarvi?>>
Quando entrambi si voltarono videro un ragazzo dall'aspetto quasi bambinesco osservarli curioso.
<<Forse sì, siamo del Seoul NeoCity News>> disse Jaehyun <<Abbiamo un'intervista con i Black Rose>>
<<Ah sì, vi stanno aspettando>> sorrise il ragazzo <<Sono il loro manager, Taeil. Seguitemi>>
Il ragazzo cominciò a guidarli verso un piccolo camerino da cui fuoriuscivano urla e risate nonostante la porta chiusa.
<<Beh, a quanto pare la sua voce non è alta solo quando canta>> ridacchiò Xiaojun.
Il ragazzo che faceva loro da guida aprì leggermente la porta e parlò cercando di catturare la loro attenzione, ma con tutta la vivacità dei ragazzi nessuno lo sentì, o forse lo ignorarono volontariamente.
<<Scusatemi >> disse il ragazzo ai due, sorridendogli leggermente, poi si voltò di nuovo verso l'interno del camerino <<State zitti banda di cretini>> urlò.
La cosa funzionò e di colpo regnò il silenzio.
<<Cosa c'è?>> chiese una voce dall'interno.
<<Sono arrivati i giornalisti che aspettavate>> li informò.
<<Falli entrare>>
<<Magari ti vesti prima eh, che ne dici Doyoung? O vuoi finire in copertina in mutande?>> lo riprese Taeil.
<<Beh, sarebbe una bella vista>> disse ancora quello che i due capirono dal nome fosse il cantante.
<<Esibizionista>>
<<Cosa hai detto Hendery?>>
<<Mi hai sentito bene, vestiti e facciamo questa cosa, voglio tornare a casa a dormire>> sbuffò il batterista.
<<Siamo in due>> brontolò Jaehyun dal suo posto guardando Xiaojun che a sentire il nome del batterista sorrise <<No, Xiaojun, tieni a freno gli ormoni da ragazzino>>
<<Che state facendo?>> domandò un ragazzo avvicinandosi a loro.
<<Aspetto che quell'idiota di Doyoung si decida a vestirsi per fare la loro intervista>> disse Taeil <<Ragazzi, lui è Renjun si occupa della scenografia, Renjun loro sono...>> s'interruppe rendendosi conto di non conoscere i nomi dei due e li guardò.
<<Io sono Jaehyun, il giornalista>>
<<Io Xiaojun, il suo fotografo>> disse facendo vedere la macchina fotografica.
<<Ok è vestito falli entrare>> urlò una voce.
<<Johnny se è nudo ti ammazzo>> disse Taeil.
<<Te lo assicuro io>>
<<Perché tu sei affidabile vero Jeno?>>
Taeil spiò all'interno e si accertò che Doyoung fosse davvero vestito quindi invitò i due ad entrare, cosa che fece anche Renjun.
<<Buonasera, siamo del Seoul NeoCity News, io sono Jaehyun e lui è Xiaojun, vi farà qualche foto durante l'intervista se non vi dispiace>> spiegò il ragazzo, e Xiaojun salutò con la mano tranquillo.
<<Nessun problema>> disse Taeil per loro.
I ragazzi della band si sistemarono l'uno accanto all'altro, Jaehyun prese posto davanti a loro mentre Xiaojun si spostò spesso per cambiare angolazione delle sue foto.
Jaehyun iniziò la sua intervista, ponendo ai vari membri delle domande che aveva già preparato. Tutti loro risposerò in modo calmo e tranquillo tranne Doyoung, che sembrava voler flirtare con lui lanciandogli occhiate intense, mordendosi il labbro o passandoci sopra la lingua di tanto in tanto. Jaehyun però non sembrò scomporsi davanti a quegli atteggiamenti, al contrario continuò nel suo lavoro in modo professionale e composto, cosa che fece innervosire Doyoung e ridere gli altri membri per gli sbuffi del loro cantante, che ignorava Taeil occupato a mandargli sguardi omicida e Renjun che lo guardava rassegnato.
Il tutto durò all'incirca una mezz'oretta e Jaehyun si ritenne soddisfatto. Chiuse la sua agenda con una mano sola e si alzò.
<<Direi che può bastare>> disse il ragazzo facendo un cenno a Xiaojun che ripose la sua macchinetta nella borsa e la mise sulle spalle <<Grazie per la vostra disponibilità>> aggiunse poi stringendo le mani dei presenti.
Taeil lo accompagnò fuori dalla porta del camerino e lo ringraziò per il suo lavoro.
<<Mi dispiace>>
<<Per cosa?>> domandò Jaehyun.
<<Per Doyoung, a volte si diverte a mettere in imbarazzo le persone>> sospirò.
<<Non ti preoccupare, non è stato nulla di che>> ridacchiò Jaehyun per poi prendere la sua strada con Xiaojun.
Le parole di Jaehyun, dato il silenzio nel camerino, furono sentite anche da Doyoung che quasi ringhiò.
<<Nulla di che?>> ripeté infastidito.
<<Mi spiace Doyoung, non credo tu sia il tuo tipo>> lo prese in giro Hendery mentre Johnny e Jeno ridevano per l'espressione sconvolta del cantante.
<<Sentite cosa sto per dirvi banda di deficienti>> sbottò Doyoung <<Io mi porterò a letto quel giornalista e farò sparire quell'aria da adorabile apatico che si porta dietro>> disse in una sfida.
<<Adorabile apatico?>> ripeté Johnny, confuso dallo strano epiteto utilizzato.
<<Certo certo>> rise Jeno.
<<Aspettate e vedrete, io ottengo sempre ciò che voglio>>
***
Jaehyun nel suo ufficio, che condivideva, con Xiaojun all'interno del giornale, prese a lavorare sull'intervista che aveva fatto la sera prima. Xiaojun era comodo alla sua scrivania e aveva gli occhi sullo schermo del suo computer mentre ridacchiava di tanto in tanto.
Passarono così buona parte della mattinata. Di tanto in tanto Jaehyun lanciava uno sguardo al suo collega, che sembrava preso da qualcosa, poi roteava gli occhi e tornava a lavorare sul suo PC.
<<Xiaojun, mi passi le foto di ieri?>> chiese al ragazzo, che gli allungò una pennetta USB senza nemmeno guardarlo.
<<Si può sapere che stai facendo da tutta la mattina?>> domandò ancora Jaehyun alzandosi dalla sua scrivania per lanciare uno sguardo allo schermo dell'altro, e scoprendolo a guardare alcuni video dei Black Rose, specialmente del batterista.
<<Ti sei rincoglionito Xiaojun>> ipotizzò tornando al suo posto.
<<Ma è bellissimo>> protestò Xiaojun, come se quella puntualizzazione fosse bastata per giustificare il suo stato <<E poi sembra anche simpatico>>
<<Certo certo>> lo liquidò Jaehyun tornando a lavorare al suo articolo.
Inserì la pennetta e aprì la cartella sfogliando varie foto per trovare quelle adatte per il suo articolo. Le guardò attentamente, una ad una, poi guardò Xiaojun.
<<Tu ti sei davvero rincoglionito>> urlò contro il collega che sobbalzò.
<<Che c'è?>>
<<Che c'è? C'è che qui ci sono solo foto di quel batterista>> sbottò Jaehyun <<Le sue braccia, il collo, gli addominali, la faccia, Xiaojun gli hai fatto una tac non delle foto>>
Xiaojun lo guardò serio per qualche secondo, poi sorrise innocente.
<<No>> sbottò Jaehyun puntandolo con il dito accusatorio <<Come faccio ora? Ho bisogno di una loro foto di gruppo. Non posso certo dire al capo che non ne ho nemmeno una perché il mio fotografo si è preso una sbandata per il batterista e gli ha fatto un servizio fotografico privato>>
<<Quando devi consegnare l'articolo?>> domandò Xiaojun tranquillo.
<<Deve essere pronto per la stampa domani>> disse Jaehyun <<Domani>> calcò.
<<Beh, possiamo sempre chiedere di vederli per scattare qualche altra foto>> disse Xiaojun.
<<Speravo di essermi tolto questo fastidio>> sbuffò Jaehyun <<Ma per colpa tua devo rivedere quel cantante con la crisi ormonale>>
<<Dai, gli piacevi>> rise Xiaojun, che nonostante tutto non si era perso il modo in cui Doyoung aveva flirtato con Jaehyun durante l'intervista.
<<Piacere non credo sia il termine giusto Xiaojun>> disse il ragazzo <<Voleva chiaramente entrare nelle mie mutande, tutto qui>>
<<E se anche fosse?>> domandò Xiaojun <<È un bel ragazzo, avrebbe potuto essere interessante>>
<<Lo sai che non vado in giro a scoparmi il primo che mi passa davanti>>
<<Lo so, però vi vedrei bene insieme>> ridacchiò Xiaojun.
Jaehyun gli lanciò uno sguardo che Xiaojun interpretò come un "Falla finita ora" mentre afferrato il telefono fece partire una chiamata inserendo poi il vivavoce.
<<Salve Taeil, sono Jaehyun, il giornalista del Seoul NeoCity News>>
"Oh buongiorno Jaehyun, come posso aiutarti?"
Per un secondo il ragazzo si domandò come facesse l'altro a conoscere il suo numero, poi ricordò che si fossero sentiti varie volte prima del concerto per confermare l'intervista perciò l'altro doveva averlo salvato.
<<Mi spiace disturbarti ma abbiamo avuto un problema con le foto per l'intervista, mi chiedevo se fosse possibile incontrare la band entro domani per scattare solo alcune foto di gruppo, non vi ruberemo molto tempo>>
"Mmm...i ragazzi oggi hanno un photoshoot per il nuovo album. Credo che potremmo ritagliare qualche minuto per scattare le foto che vi servono"
<<Sarebbe veramente perfetto>>
"Bene, allora ti invierò l'indirizzo del set"
Jaehyun lo ringraziò prima che questo chiudesse la telefonata. Pochi minuti dopo il suo cellulare squillò segnalando l'arrivo del messaggio contentente l'indirizzo che Taeil gli aveva promesso.
<<Bene, andiamo>> disse Jaehyun al collega <<E questa volta fai bene il tuo lavoro o ti ammazzo>>
<<Va bene va bene>> ridacchiò Xiaojun, sistemandosi i capelli sfruttando lo schermo ormai in standby.
<<Che stai facendo?>> sbuffò esasperato Jaehyun.
<<Devo essere presentabile>> rispose Xiaojun con totale nonchalance.
<<Facciamo così>> disse Jaehyun sperando di rendere collaborativo il suo collega <<Se scatti delle belle foto che posso usare per l'intervista cercherò un modo per farti uscire con quel batterista>>
<<Davvero?>> chiese Xiaojun con occhi brillanti, e Jaehyun annuì <<Allora muoviti che aspetti? Dobbiamo lavorare>> scattò Xiaojun correndo fuori dall'ufficio.
<<Certe volte è proprio un bambino>> rise Jaehyun.
***
Quando i due arrivarono all'indirizzo che Taeil gli aveva inviato si ritrovarono davanti a quella che aveva tutto l'aspetto di un capannone abbandonato, solo lo staff presente gli fece capire di essere nel posto giusto. Si guardarono per poco intorno, poi entrarono nella fabbrica e si trovarono davanti a diversi set sistemati per ognuno dei membri, particolare comune ad ognuno di loro erano delle rose nere sistemate in vari modi.
Quando arrivarono Taeil li notò subito e si diresse verso di loro per accoglierli.
<<Ciao ragazzi, ce l'avete fatta>> disse il ragazzo con un sorriso accogliente.
<<Scusa ancora per il disturbo>> disse Jaehyun formale.
<<Oh non essere così formale Jaehyun, stiamo entrambi lavorando ma ciò non vuol dire che non possiamo parlare in modo normale>> ridacchiò.
<<D'accordo allora>> annuì Jaehyun.
<<Cos'è successo con le foto?>> chiese Taeil curioso.
<<Oh, ho avuto un problema con la macchina fotografica e sono uscite tutte sfocate>> mentì Xiaojun.
<<Capisco, beh allora se non vi dispiace potrete fare le vostre foto non appena ci sarà una pausa>> disse Taeil <<Nel frattempo potete godervi il photoshoot>> ridacchiò guidandoli vicino al fotografo.
A posare era Doyoung, che indossava dei Jeans molto stretti e un gilet in pelle nera aperto. Il ragazzo era disteso su quello che sembrava un prato di rose nere, e una di queste era fra le sue labbra. Dallo schermo su cui uscivano le anteprime delle foto i ragazzi poterono vedere come queste erano scattate, e lo sguardo del ragazzo sembrava così intenso da poter penetrare e distruggere qualsiasi cosa si fosse trovato davanti. Grazie alla posizione del viso, inclinata verso sinistra, i ragazzi notarono il tatuaggio di una rosa sul bicipite sinistro.
<<Dai ammettilo, è bello>> disse Xiaojun dandogli leggere gomitate divertito.
<<Si si non è male>> sbuffò Jaehyun roteando gli occhi.
<<Doyoung è la nostra punta di diamante>> disse Taeil <<Se non fosse per lui il gruppo non esisterebbe. Anche se alle volte vorrei tanto ucciderlo>>
<<Conosco la sensazione>> disse il giornalista guardando Xiaojun che sorrise tranquillo.
Il fotografo prese a guardarsi intorno, alla ricerca di qualcuno in particolare, e i due lo notarono.
<<Cerchi qualcuno?>> chiese Taeil.
<<No io...>>
<<Si, Hendery>> rispose Jaehyun con un sorriso malizioso.
<<Oh>> ridacchiò Taeil <<È nel camerino a vestirsi, tra poco dovrebbe toccare a lui>>
Xiaojun avvampò imbarazzato, e portò lo sguardo verso il piccolo set dove si trovava la batteria del ragazzo, anche questa era circondata da rose nere che si arrampicavano sullo strumento e non poté non fremere in aspettativa.
<<Sono pronto>>
Quell'esclamazione detta a piena voce fece voltare tutti i ragazzi alle loro spalle, dove fece la sua comparsa Hendery. Pantaloni in pelle neri e camicia dello stesso colore che lasciava le braccia scoperte, dove oltre che tutti i suoi tatuaggi sul bicipite destro spiccava quello di una rosa. Senza contare ovviamente il piercing sul lato destro del labbro inferiore, i svariati orecchini alle orecchie e il choker nero. I capelli rosa pastello erano l'unico sprazzo di colore in contrasto con tutto quel nero.
<<Oh porc...>>
Xiaojun quasi imprecò a quella vista, e lo avrebbe fatto se Jaehyun non gli avesse pestato il piede in una muta richiesta di contenersi e, ignorando il dolore al piede, gliene fu grato.
<<Oh ciao ragazzi, di nuovo qui?>> disse Hendery notando i due.
<<Si, hanno bisogno di qualche vostra foto di gruppo>> spiegò Taeil.
<<Oh, solo qualche foto?>> chiese Hendery guardando insistentemente Xiaojun, leccandosi le labbra <<Che peccato>>
<<Hendery tocca a te>> urlò il fotografo della loro agenzia richiamando il ragazzo, che subito si avvicinò a lui per ricevere delle direttive.
<<Io...io...>> balbettò Xiaojun ancora con lo sguardo fisso dove fino a poco prima vi era il più alto.
Jaehyun lo guardò inarcando un sopracciglio e Taeil ridacchiò.
<<Tu...tu...>> echeggiò Jaehyun, divertito, guadagnandosi un verso di protesta dall'amico.
<<Taeil io vado a...>>
Doyoung che aveva finito di posare vollè avvisare il suo manager che sarebbe andato a riposare nel suo camerino, ma una volta notata la presenza di Jaehyun cambiò totalmente idea.
<<Guarda guarda chi c'è>> disse malizioso avvicinandosi a Jaehyun come fosse un predatore e il ragazzo la sua preda, schioccando la lingua.
<<Doyoung...>> lo riprese Taeil.
<<Tieni a bada gli ormoni>> lo bloccò subito Jaehyun <<Non sono qui per sopportare un altro dei tuoi tentativi orribili di flirtare>>
Doyoung sgranò gli occhi sconvolto dalla velocità con cui l'altro aveva bloccato il suo approccio mentre tutti gli altri che avevano assistito alla scena, persino Hendery che si era distratto catturato dal discorso, scoppiarono a ridere in una rumorosa risata che riecheggiò per tutto l'edificio.
Quando Doyoung vide come Hendery aveva cominciato a ronzare intorno al collega del ragazzo, quel piccolo e dolce fotografo che si muoveva impacciato chiaramente imbarazzato dalle attenzioni del batterista, pensò che avrebbe potuto sfruttare quella situazione a suo vantaggio. Conosceva Hendery, nonostante l'apparenza da playboy non andava con chiunque e se aveva puntato Xiaojun era sicuro che avrebbe fatto di tutto per averlo, e se il suo amico fosse riuscito a conquistarlo lui avrebbe avuto vari modi per riuscire ad avvicinarsi a quel giornalista così impassibile.
In quel modo avrebbero vinto tutti, e lui avrebbe raggiunto il suo scopo.
<<Che stai facendo?>> chiese una voce, alla quale seguì una presenza al suo fianco, e non ebbe problemi a riconoscere Johnny <<Sembra tu stia osservando una bistecca>>
<<In un certo senso lo è>> rispose Doyoung senza guardare l'amico <<Lo voglio>>
<<Hai già fatto una figura di merda>> disse il ragazzo <<Direi che per un po' potresti startene buono>>
<<E rischiare di perdere l'occasione di farlo mio? Non esiste>> commentò il ragazzo.
<<Come ti pare>> ridacchiò il bassista.
<<Io credo che tu ti stia sbagliando su Jaehyun>>
Renjun, che aveva sentito il discorso si avvicinò a loro, catturando lo sguardo di Doyoung e Johnny.
<<Che vorresti dire?>> chiese Jondgae guardandolo.
<<Credo che tu lo stia sottovalutando in qualche modo>> rispose Renjun, mantenendo lo sguardo sul suo ragazzo che stava posando per il servizio fotografico cercando di non farsi distrarre. Jeno aveva sempre avuto un corpo ben lavorato e curato, i capelli biondi gli ricadevano sulla fronte mentre si divertiva a far saettare il suo sguardo intenso e malizioso dall'obbiettivo della macchina fotografica al suo ragazzo, sapendo perfettamente quale effetto avesse su di lui. Inclinò leggermente il voltò verso sinistra, lasciando che la rosa tatuata sul suo collo spiccasse sulla sua pelle liscia, e la vena su di esso l'incorniciasse, poi godette di soddisfazione quando notò Renjun ingoiare a vuoto. Questo scosse la testa cercando di recuperare lucidità, e tornò a parlare con il cantante. <<Posso darti ragione sul fatto che ha un aspetto molto tranquillo e quasi innocente. Ma sono convinto che in realtà non sia così>>
Doyoung guardò Jaehyun, poi nuovamente Renjun e scoppiò a ridere in una risata rumorosa.
<<Ma lo hai visto? Nonostante si comporti da duro ha un'aria così carina, non ce lo vedo proprio a prendere in mano una situazione del genere. A solo guardarlo riesco a pregustarmi il momento in cui assaggerò la sua pelle mentre gemerà sotto di me chiedendomi di più>> disse mordendosi le labbra.
***
Il giorno dopo, al suo risveglio, Doyoung come era solito fare si mosse meccanicamente verso il divano, dove si lasciò cadere cercando di riprendersi dal suo stato appannato. Accanto a lui Jeno era disteso con Renjun fra le sue braccia ed entrambi stavano osservando il cellulare del primo. Hendery seduto raggomitolato su sé stesso su una delle sedie intorno al tavolo piagnucolava verso Johnny di sbrigarsi con la colazione. Questo diventò l'addetto alla cucina da quando Doyoung rischiò di far esplodere l'intero appartamento, Hendery provò a far del ramen istantaneo ma bruciò una delle padelle che la madre di Johnny gli aveva regalato e Jeno si era espressamente rifiutato di mettere piede in cucina se non per mangiare. Taeil di tanto in tanto aiutava il più alto ma, in quel momento il ragazzo sembrò essere troppo stanco per muovere un muscolo.
<<Oh, è uscito l'articolo di Jaehyun>> disse Jeno catturando l'attenzione di tutti.
<<Non doveva essere il giornale stampato?>> arrancò Hendery dal suo posto.
<<Si, ma hanno anche un sito internet>> lo informò Renjun, cliccando sull'articolo.
<<Guardate le foto, sono bellissime>> disse Jeno.
Tutti i ragazzi si avvicinarono al ragazzo e lanciarono uno sguardo sullo schermo. Aveva ragione, Xiaojun aveva fatto un ottimo lavoro, era riuscito a dargli un'aria misteriosa e accattivante con dei semplici scatti.
<<Leggetelo ad alta voce>> urlò Johnny tornando ai fornelli, curioso di sapere cosa il ragazzo avesse scritto su di loro.
<<Black Rose, il gruppo del momento, capace di dominare il palco con estrema facilità e far fluttuare il cuore dei fan con le loro canzoni>> iniziò a leggere Renjun, mentre Jeno gli strinse ancora di più le braccia intorno alla vita per poi posare il mento sulla sua spalla per spiare meglio sul cellulare. <<Formata da quattro membri in possesso di un proprio, unico, charm e grande presenza scenica. Ma andiamo a conoscerli uno ad uno. Hendery, il batterista, il ragazzo dal sorriso gentile e premuroso, ma non lasciatevi ingannare perché, proprio come il pifferaio magico. Ma è nel momento in cui si sistema dietro alla sua batteria che esprime al meglio sé stesso, riuscendo ad amalgamarsi con il battito dei cuori di chiunque posi gli occhi su di lui>>
<<Mi piace come scrive quel ragazzo>> ridacchiò Hendery soddisfatto.
<<Jeno, il chitarrista, nonostante l'apparenza distaccata si rivela essere un ragazzo molto genuino e disponibile, basta osservare come delicatamente accarezza le corde della sua amata chitarra e l'aura di passione che sprigiona per capire quanto ami la musica>>
<<Sono io quello gente>> urlò felice Jeno.
<<Johnny, ragazzo dall'aspetto quasi misterioso, in realtà dotato di grande simpatia , una volta impugnato il suo basso è capace di rapirvi con i suoi movimenti sensuali e accattivanti e non avrete più via di scampo dalla sua personalità>>
<<Hai sentito>> sorrise Johnny guardando il suo ragazzo <<Dice che sono sensuale e accattivante>>
<<Si ok ma non ti montare ora>> ridacchiò Taeil, tornando con lo sguardo su Renjun che riprese a leggere.
<<Doyoung, il cantante del gruppo dalla voce chiara, potente, non ha nulla da nascondere agli occhi che gli si puntano addosso, si lascia conoscere per ciò che è senza riserve. Ma non è anche quello un dono? Quello di essere sé stessi indistintamente dalla situazione o da chiunque gli si trovi davanti>>
Doyoung si aspettava molto di più, invece Jaehyun si limitò a poche parole. La parte finale del suo commento gli sembrò quasi una presa in giro. I ragazzi si guardarono fra loro a scoppiarono in una rumorosa risata dovuta alle parole di Jaehyun e all'espressione indispettita del cantante.
<<Mi sta dando dello scontato?>> sbuffò Doyoung.
<<Beh, bisogna essere sinceri, non è che tu gli abbia dato modo di scrivere qualcosa di più>> rise Jeno.
<<L'unica cosa che hai fatto con lui è stato flirtare e provocare>> disse Johnny.
<<E certo non poteva scriverlo nell'intervista>> sghignazzò Hendery.
<<Te la sei cercata Doyoung>> aggiunse Renjun.
<<Gli farò cambiare idea>> disse deciso.
***
Doyoung fu seriamente sul punto di dare di matto. Erano diverse settimane che non aveva trovato occasione per vedere Jaehyun, colpa anche di Taeil che li aveva letteralmente sequestrati per chiuderli in agenzia a provare per la serata di premiazioni a cui avrebbero partecipato quella sera. O meglio, Taeil aveva deciso di tenere sotto controllo principalmente Doyoung, Hendery dal canto suo era riuscito a sgattaiolare diverse volte per incontrare Xiaojun, sin da quando con l'aiuto di Taeil e Jaehyun i due riuscirono a scambiarsi i loro numeri fecero in modo di vedersi ogni volta che poterono, e al cantante questa cosa non andava giù. Doyoung si era vendicato lanciando un secchio d'acqua dritto nel suo armadio e inserendo un bel maglioncino rosso nella sua lavatrice dei bianchi, costringendolo ad andare in giro con abiti ormai rosa, ma non era comunque totalmente soddisfatto.
In quel momento i ragazzi erano chiusi nel loro camerino e il loro staff era occupato a prepararli per la loro esibizione. Gli ci volle un'ora prima che fossero tutti pronti e che lo staff della premiazione li andasse a chiamare poiché fosse il loro turno di esibirsi. Raggiunsero il backstage e subito Johnny e Jeno misero al collo il basso e la chitarra elettrica mentre Hendery scontrava fra loro le bacchette della sua batteria. Dalla sua postazione Doyoung potè chiaramente osservare tutta la sezione riservata ai giornalisti. Cominciò ad osservare ogni posto con la speranza di vedere Jaehyun e fremette nel momento in cui lo notò, occupato a parlare con Xiaojun al suo fianco. Subito un'idea gli balenò nella mente.
<<Facciamo la nuova canzone>> disse ai componenti della band.
<<Cosa?>> sgranò gli occhi Hendery.
<<Sei impazzito?>> quasi urlò Minguy.
<<Ma tutti si aspettano che...>>
<<Appunto Jeno>> scatto il cantante <<Tutti si aspettano già la nostra esibizione, sorprendiamoli>>
<<E il fatto che la canzone parli di un sogno che hai fatto su Jaehyun e che lui sia qui non c'entra niente vero?>> sbuffò Hendery.
<<Non ho mai detto fosse su di lui>> disse Doyoung.
<<Come se ce ne fosse il bisogno>> fece notare Johnny.
<<Bene, e ora, ecco a voi, i Black Rose>> urlò il presentatore, lasciando ai ragazzi il palco.
<<La canzone nuova, altrimenti non canto>> disse deciso Doyoung prima di lanciarsi sul palco, non lasciando ai suoi compagni tempo di replicare, che si ritrovarono quindi costretti ad accontentarlo.
<<Ah, Taeil darà di matto>> sospirò Johnny seguendo il cantante.
<<Lo facciamo davvero?>> domandò Jeno incerto.
<<A quanto pare>> disse Hendery.
I ragazzi si sistemarono al loro posto e dopo essersi assicurato che tutti fossero pronti Hendery cominciò a battere il tempo che diede inizio alla loro performance.
Doyoung indossava dei pantaloni in pelle nera, una canotta dello stesso colore e una giacca in pelle rossa un chocker dello stesso colore e i capelli erano scompigliati e ribelli. Jaehyun dovette ammettere che il ragazzo attirasse certamente l'attenzione su di sé. Era bello, e sapeva di esserlo. Hendery indossava dei pantaloni bianchi e un gilet in pelle nera che staccava con i suoi colori pastello e gli svariati accessori che portava. Johnny indossava dei jeas scuri, fin troppo stretti, con toppe in pelle e una camicia nera senza maniche, Minguy aveva dei Jeans chiari, una camicia bianca e un chiodo in pelle nera. La voce di Doyoung cominciò ad espandersi intorno a loro intonando una parola dopo l'altra. Inizialmente tutti i presenti si limitarono a godersi, partecipando anche attivamente, la performance. Xiaojun ripensò a quello che Hendery gli aveva detto, cioè che negli ultimi tempi avevano provato una nuova canzone scritta da Doyoung che si era limitato a dire fosse stata ispirata da un sogno. Parola dopo parola però il fotografo cominciò a notare piccoli particolari nel testo che Doyoung era intento a cantare.
Corpi che si esploravano, mani che si accarezzavano e stringevano, labbra che si assaporavano, capelli che si scompigliavano e sentimenti che si mescolavano, di questo parlava la nuova canzone dei Blackrose. Ma c'era un particolare che aveva attirato l'attenzione di Xiaojun più di tutto, cioè il fatto che i protagonisti della canzone avessero dei particolari che al fotografo non erano per niente sconosciuti. Capelli castani e occhiali tondi, capelli corvini e tatuaggi.
<<Cosa vuoi?>> chiese Jaehyun notando che Xiaojun, appena l'esibizione fu conclusa, lo guardò in modo malizioso e divertito.
<<Parla di voi>> ridacchiò Xiaojun.
<<Lo so, me ne sono accorto>> annuì Jaehyun impassibile.
<<Quindi? Cosa farai?>> domandò Xiaojun curioso guardando l'amico mettersi, se possibile, ancora più comodo.
<<Direi che è arrivato il momento di far capire a qualcuno come stanno veramente le cose>> scrollò le spalle il maggiore.
Xiajun ridacchiò. Conosceva perfettamente l'amico tanto da sapere che, nonostante all'esterno sembrasse apatico e freddo, era stato colpito da Doyoung e i suoi vari tentativi di catturare la sua attenzione. A guadagnare il suo interesse non erano stati i tentativi in sé del cantante, ma il non essersi arreso dopo i primi rifiuti. Spesso avevano tentato di conquistare Jaehyun, ma nessuno era mai rimasto per più di qualche giorno. Doyoung invece aveva continuato imperterrito per settimane a portare lo sguardo del giornalista su di sé, e Xiaojun potè finalmente dire che ci fosse riuscito.
A spettacolo concluso i ragazzi, sfruttando i passa che Taeil gli aveva procurato, si erano diretti verso il camerino dei ragazzi, dal quale fuoriuscivano come al solito le urla di chi vi era all'interno.
<<Disturbiamo?>> domandò Xiaojun facendo capolino nella stanza.
<<No entrate pure>> li invitò Hendery, prendendo il polso del ragazzo per trascinarlo dentro.
Doyoung girò la sedia su cui era seduto e puntò il suo sguardo su Jaehyun, scoprendo che l'altro stesse facendo la stessa identica cosa.
<<Allora, ti è piaciuta la nuova canzone?>> chiese con un sorriso malizioso, che ottenne una nuova lamentela da parte di Taeil.
<<Niente male>> scrollò le spalle Jaehyun <<Ma avrei un piccolo particolare su cui ridire>> aggiunse catturando l'attenzione di tutti i presenti.
<<E sarebbe?>> domandò ancora Jondgae.
Jaehyun si avvicinò lentamente al cantante fino a posare le mani sulla sedia e chinarsi per avvicinare il suo viso al suo con sguardo penetrante e malizioso.
<<Hai messo sotto la persona sbagliata>>
Doyoung si ritrovò a fremere. Le parole che Renjun gli disse il giorno del servizio fotografico gli tornarono alla mente, ma le accantonò subito dopo. Non poteva credere che l'altro avesse ragione. Si sistemò meglio sulla sedia e si sporse in avanti, lasciando che la punta dei loro nasi si toccassero.
<<Allora, dimostramelo>> disse, con un leggero tono di sfida.
Jaehyun assottigliò leggermente gli occhi in cerca di ilarità in quelli dell'altro, ma non ne trovò alcuna traccia. Doyoung era serio. I suoi occhi erano intensi e, nei meandri di essi vi era una luce particolare. Curiosità? Desiderio? Il minore non lo capiva. Sentiva però che dietro a quella facciata da esuberante vi era qualcosa. Lo aveva capito nello stesso istante in cui se lo ritrovò a casa con una busta piena di medicine, e voglia di cucinargli del brodo caldo quando, Xiaojun gli aveva comunicato avesse preso l'influenza. Jaehyun non aveva avuto le forze di protestare perciò lo lasciò fare, e superato il momento in cui aveva desiderato cacciarlo fuori di casa per tutto il trambusto che stesse combinando, il suo cuore si sciolse quando lo vide raggiungerlo con una ciotola piena di brodo caldo. Le mani che la ressero erano piene di piccoli tagli e davanti a quello, e il sorriso caldo con cui gliel'aveva presentata gli avevano impedito di rivelargli di quel brodo di pollo non avesse alcun sapore se non quello di una vecchia medicina cinese, aspro e pungente.
Aveva ben capito che quel ragazzo avesse una lingua tagliente e un comportamento provocatorio, ma che fosse anche dolce e premuroso. E doveva ammetterlo, anche dannatamente testardo.
Capì di aver perso quella lotta nel momento in cui sentì ogni sua razionalità infrangersi nella sua mente come vetro contro il pavimento.
<<Taeil, non hai più bisogno di lui vero?>> domandò lanciando un veloce sguardo al ragazzo.
Il manager sobbalzò a quel richiamo improvviso e scosse velocemente la testa.
<<Bene, allora lo porto via con me>> lo informò.
<<Cosa? Asp->>
Il cantante non riuscì a parlare sorpreso dalla rapidità con cui si fosse evoluta la situazione. Taeil non fece quasi in tempo ad annuire che vide il giornalista afferrare Doyoung per il polso e trascinarlo fuori dal camerino.
Gli sguardi di tutti i presenti si spostarono insieme alle loro figure fino a quando queste non attraversarono la porta, poi fatto capolino da questa li videro sparire nel corridoio colmo da artisti e staff.
<<Non lo ucciderà e lo scaricherà in un fiume vero?>> domandò Hendery.
***
Il viaggio in auto fu silenzioso. Doyoung cominciò a sentirsi agitato nell'osservare come Jaehyun sembrasse essere serio e...autoritario. Per qualche istante si perse ad osservare le mani, una stretta sul volante e l'altra che velocemente cambiava le marce con un veloce gioco di pedali.
Cominciò, per la prima volta, a dubitare di aver giocato con il fuoco.
Si rispose che sì, lo aveva decisamente fatto, nel momento in cui raggiunto l'appartamento del giornalista si era ritrovato sbattuto contro la parete dell'ingresso. Gli occhi del ragazzo si puntarono nei suoi, il suo sguardo risoluto gli provocò dei brividi lungo la spina dorsale.
Aveva davvero creduto di essere il predatore in quel gioco a cui aveva dato lui stesso inizio. In quel momento capì quanto si fosse sbagliato. Era sempre stata lui la preda, e per tutto questo tempo non aveva fatto altro che stuzzicare il predatore.
Il corvino deglutì guardando come Jaehyun andò a slacciare ogni bottone che teneva chiusa la sua camicia bianca, rivelando così l'addome scolpito. Il giornalista fece scivolare il suo indice sulla leggera canotta che indossava, facendogli bruciare la pelle sfiorata, risalendo sul petto, fino ad insinuarsi fra il suo collo e il chocker nero che indossava, utilizzandolo come appiglio per avvicinarlo a sé.
<<Ultima possibilità per tirarti indietro Doyoung>> soffiò il castano a pochi centimetri dal viso dell'altro, la voce bassa e roca.
Doyoung ringraziò di essere fermamente braccato contro la parete dal corpo dell'altro, perché se fosse stato costretto a reggersi sulle sue stesse gambe era sicuro che si sarebbe sicuramente ritrovato in ginocchio davanti all'altro.
Non riuscì a rispondere a parole, ma si limitò a scuotere la testa in negazione. Sarebbe andato fino in fondo. Era quello che aveva desiderato sin dalla prima volta in cui aveva puntato i suoi occhi su di lui, non si sarebbe tirato indietro ad un passo dal suo obbiettivo.
Nella penombra dell'appartamento, nascosto dalla loro eccessiva vicinanza, il cantante non riuscì a vederlo perfettamente a era sicuro che l'altro avesse sorriso per un solo istante prima di lanciarsi sulle sue labbra. Doyoung non ebbe molto tempo per abituarsi a quel contatto rude e passionale di cui Jaehyun prese immediatamente le redini. Il corvino si ritrovò costretto ad aggrapparsi alle spalle larghe del ragazzo per evitare di perdere ogni traccia di equilibrio, e nel farlo ne approfitto per unire ancora di più i loro corpi. Il minore sembrò apprezzare quel gesto Portò una mano a sfiorargli il collo prima di aggrapparsi ai suoi capelli poi fece scivolare una mano lentamente lungo la schiena del cantante per poi aprirla totalmente sul suo fondoschiena e schiacciarselo maggiormente contro, facendo scontrare i loro bacini. Sogghignò di soddisfazione quando sentì sfuggire un sonoro gemito dalle sue labbra. Non gli lasciò molto tempo che subito riprese possesso delle sue labbra, mordendole dolcemente per aprirle e avere facile accesso alla bocca che tanto si trovò a desiderare. Portò le mani lungo le cosce dell'altro e senza alcuna difficolta le portò intorno ai suoi fianchi, sollevandolo da terra mentre si aggrappò ancora di più a lui. Senza aver bisogno di guardare dove mettesse i piedi si diresse verso la sua camera da letto. In essa si mosse con attenzione fino a quando non arrivò nei pressi del letto, dove fece adagiò Doyoung stendendosi su di lui, posando le braccia ai lati della sua testa per non gravare su di lui. Il cantante sospirò contrariato nel momento in cui l'altro interruppe il loro bacio.
<<Abbiamo tutta la notte>> disse il giornalista, sfilando lentamente la canotta dell'altro, il suo tono fu calmo in contrasto con la rapidità del suo petto che si alzava e si abbassava contro quello di Doyoung.
Il ragazzo provò a protestare nuovamente, ma il suo lamento gli morì in gola nel momento in cui Jaehyun andò ad accattargli il collo, mordendolo di tanto in tanto e passando la lingua sui segni lasciati. Lentamente la sua mano percorse il petto nudo del cantante, sfiorando leggermente la pelle fino ad arrivare al bordo dei pantaloni in pelle che sbottonò facilmente, insinuandosi in essi.
Doyoung strinse la sua presa fra i capelli castani dell'altro non appena sentì la sua mano avvolgere la sua erezione. Jaehyun cominciò immediatamente a muovere la sua mano avanti e indietro, massaggiando il membro dell'altro che si sentì sorprendentemente già al limite. Mai in vita sua aveva provato emozioni così intense, eppure era sicuro che l'altro non stesse facendo nulla di così particolare. I loro occhi, velati dal piacere, s'incontrarono per qualche secondo prima che il minore accogliesse fra le sue labbra il gemito del cantante. Fu lì che Doyoung capì che il suo stato fosse dovuto proprio a Jaehyun. Ai suoi occhi, le sue labbra, il suo profumo, le sue mani. Era così, come in bilico su un precipizio, solo perché era lì con Jaehyun.
Jaehyun sentì il suo cuore battere all'impazzata come mai aveva fatto prima di quel momento. Vedere l'altro sotto di sé, gli occhi lucidi, le labbra strette fra i suoi denti, non fece altro che accenderlo sempre di più. Nello stesso istante in cui le loro labbra si unirono per la prima volta si rese conto di quanto sarebbe stato difficile per lui mantenere un minimo autocontrollo. Il suo membro premeva contro i jeas stretti e il desiderio di sentire il contatto con la pelle dell'altro lo costrinse a privare entrambi degli ultimi indumenti rimasti il più velocemente possibile, poi tornò nuovamente a schiacciare il suo corpo contro quello bollente di Doyoung. Portò la sua mano alla sua entrata, cominciando a prepararlo per quello che sarebbe accaduto successivamente, marchiando la sua pelle nivea con labbra e denti come distrazione, accogliendo nel frattempo ogni gemito dell'altro. Gli ci vollero alcuni minuti che decise di gustarsi totalmente, non perdendosi nemmeno la minima reazione del suo compagno.
<<Jaehyun>> sospirò Doyoung, fra un gemito e l'altro, catturando la sua attenzione <<Voglio sentirti>>
Il minore lo guardò per qualche secondo negli occhi, poi unì nuovamente le loro labbra. Lui stesso si sentì vicino al limite, ma non aveva alcuna intenzione di interrompere la loro nottata in quel momento.
Si sistemò meglio fra le gambe dell'altro e fece scivolare la mano in quella dell'altro, schiacciandole entrambe contro il materasso mentre lentamente entrò in lui. La presa di Doyoung si strinse sulla spalla di Jaehyun, e sulla sua mano, inarcando il corpo contro il suo mentre dalle labbra gli sfuggì un gemito rumoroso. Il minore gli passò una mano fra i capelli e lo baciò nuovamente per distrarlo dal fastidio iniziale, dandogli tutto il tempo di abituarsi alla sua grandezza.
Doyoung infilò il viso nell'incavo del collo del giornalista e con la lingua si mosse lentamente dalla base al suo orecchio, dove gli sussurrò un invito malizioso a muoversi, provocando nell'altro un ringhio gutturale in assenzo.
Il minore cominciò sin da subito a spingere seguendo un ritmo serrato, sorprendendo totalmente l'altro. Doyoung aveva ormai capito che l'altro fosse un amante passionale, ma la precisione delle sue spinte e la loro forza gli provocarono una piacevole sorpresa. Piacere che non tentò di nascondere nei suoi gemiti uniti a quelli dell'altro. Anche i leggeri graffi sulla schiena di Jaehyun sarebbero stati una chiara prova di quanto l'altro si ritrovò, per la prima volta, ad essere felice di aver torto.
Il castano trovò facilmente quel punto capace di provocare nell'altro un piacere immenso, e proprio lì continuò a colpire con decisione, stringendo i loro corpi rendendoli quasi indistinguibili. Le fronti madide di sudore erano l'una contro l'altra mentre le loro labbra si cercavano, assaporandosi e catturando i rispettivi gemiti.
Jaehyun non seppe più da quanto tempo si trovassero in quello stato. Nella sua mente non vi era altro che l'immagine dell'altro stravolto dal piacere e l'eco dei suoi gemiti. Fu nel momento in cui l'altro cominciò a ripetere il suo nome come un mantra che l'ultimo cenno di razionalità del ragazzo andò in frantumi.
Si chinò su di lui, costringendolo ad alzare il bacino per avere un migliore accesso, e con le ultime forze rimastegli cominciò a spingere in modo ancora più forte e preciso. Doyoung lasciò cadere la testa indietro annaspando in cerca d'aria mentre scosse di piacere gli percorrevano tutto il corpo.
Doyoung fu il primo a raggiungere il culmine, liberandosi sui loro petti mentre Jaehyun lo seguì dopo poche altre spinte. Il minore uscì lentamente da lui e raggiunse il bagno dove recuperò un asciugamano che utilizzò per ripulire entrambi velocemente, per poi abbandonarlo sul in un angolo della stanza. Tornò nuovamente sul letto, sistemandosi al suo posto prima di tirarsi l'altro contro e avvolgere entrambi nel lenzuolo.
Passarono qualche secondo in silenzio, cullati dai loro battiti e i loro respiri, mentre le dita di Jaehyun sfioravano lentamente la spalla dell'altro.
<<Credo che dovrò cambiare il testo di quella canzone>> sorrise Doyoung, sistemandosi meglio fra le braccia dell'altro.
Il giornalista ridacchiò, facendo vibrare la sua cazza toracica.
<<Magari>> disse, afferrando il cantante per il mento costringendolo a guardarlo <<Potrai scriverne altre che si basino sulla realtà>>
Doyoung sgranò leggermente gli occhi, sorpreso da quelle parole.
<<Stai dicendo che->>
<<Sto dicendo che mi piaci Doyoung>> lo interruppe Jaehyun, lasciandogli un veloce bacio sulle labbra <<Hai vinto, mi arrendo a te>> aggiunse dolcemente.
Doyoung non riuscì a decidere se essere più sconvolto per l'improvvisa dimostrazione di emozioni da parte dell'altro o per il fatto che l'altro si gli fosse praticamente dichiarato, cosa che mai avrebbe immaginato. Non riuscì però a trattenere la sua felicità, che si riversò nel sorriso più bello che Jaehyun avesse mai visto.
<<Ora non potrai più scappare>> gli disse il corvino, stringendosi di più al suo corpo.
<<Non lo farò>> ridacchiò Jaehyun, sereno, posandogli un bacio fra i capelli prima che entrambi cadessero in un sonno profondo, con espressioni rilassate e felici di essere finalmente l'uno parte dell'altro.
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