Losing You
Stavo ascoltando questa canzone di Wonho e mi è venuta in mente questa piccola OS, se vi va ascoltatela mentre leggete. Giusto per creare il mood.
Intorno a lui il buio, il silenzio. Non vi era nulla che potesse aiutarlo ad orientarsi, nulla che potesse fargli capire dove si trovasse. Sentì un brivido di freddo passargli per la schiena fin sopra al collo, come se qualcuno gli avesse soffiato contro. Si raccolse fra le sue stesse braccia e si voltò ad osservare se, alle sue spalle, vi fosse qualcuno. Nessuno. Inspirò ed espirò. Chiuse gli occhi.
<<È un sogno, è solo un sogno, dev'esserlo>>
Ripeté quelle parole quasi fossero un mantra nella speranza di tornare alla realtà.
E se...fosse stata quella la realtà?
Aprì gli occhi e davanti a lui, a mescolarsi con il buio, comparirono tante piccole luci bianche.
<<Wonwoo>>
Quella voce così familiare si presentò a lui come in un eco.
<<Wonwoo>>
Sentì un rumore alle sue spalle, come quello dell'accensione di un faro. Nello stesso istante il buio intorno a lui svanì lasciando il posto a tutto ciò che componeva il mondo reale. Si trovava su un tetto, uno dei più alti della città. Il vento soffiò, costringendolo a coprirsi leggermente gli occhi. Il sole era alto e solo pochi raggi trapassavano le scure nubi che riempivano il cielo. Tutto sembrava aver perso il suo colore, persino i suoi abiti che riusciva finalmente a vedere non erano altro che un pantalone ed una maglia bianchi.
<<Wonwoo>>
Al nuovo richiamò alzò velocemente il viso e lo vide, davanti a lui. I capelli neri, gli occhi profondi, il sorriso leggero. Anche lui vestito totalmente di bianco.
<<Cosa ci facciamo qui?>> domandò Wonwoo.
Il ragazzo davanti a lui sorrise leggermente.
<<Non ricordi?>> chiese il ragazzo davanti a lui.
<<Cosa dovrei ricordare?>>
Il vento si mosse nuovamente fra loro mentre i due si osservavano il silenizo.
<<Mingyu cosa dovrei ricordare? Perché siamo qui?>> domandò nuovamente Wonwoo, alzando il suo tono di voce come riflesso dell'agitazione che sentiva nascere nel suo petto.
Perché aveva quella sensazione?
Quell'orribile sensazione.
Wonwoo mosse i suoi occhi sull'intera figura del ragazzo davanti a lui e notò che il ragazzo si trovasse proprio sul cornicione, a pochi centimetri dal vuoto.
<<Scendi da lì idiota, vuoi morire?>> urlò nel panico il ragazzo.
Mingyu sorrise ancora, un sorriso sereno ma amaro allo stesso tempo.
<<Non posso morire Wonwoo>> parlò tranquillo <<Io sono già morto>>
Wonwoo si sentì come se qualcuno gli avesse appena strappato il cuore dal petto e lo avesse calpestato. Come se tutto il calore che avrebbe potuto sentire gli fosse portato via, lasciando solo il freddo. Come se non avrebbe potuto sorridere mai più, amare mai più, vivere più.
<<Non è divertente>> disse il ragazzo, non rendendosi conto delle lacrime che scivolavano lungo il suo viso <<Scendi da lì, torniamo a casa>> aggiunse con la voce rotta, allungando la mano verso l'altro.
Mingyu osservò la mano tesa davanti a lui, poi sollevò lo sguardo lentamente fino ad arrivare sul viso dell'altro.
Una goccia, due, tre.
La pioggia cominciò a bagnare tutto ciò su cui si posava, anche i due ragazzi.
<<Grazie Wonwoo>> parlò Mingyu <<Grazie perché con te ho davvero imparato cosa significasse amare>>
<<Sta zitto>> urlò d'impulso Wonwoo.
<<Mi hai insegnato cosa volesse dire avere degli amici, una famiglia>>
<<Zitto, zitto, zitto>>
Wonwoo portò le mani a tapparsi le orecchie e si accovacciò su sé stesso. Non voleva sentire quelle parole, non voleva sentire nulla che potesse portare ad un loro addio.
<<Dal primo momento in cui ti ho visto una parte di me sapeva che sarei stato felice>>
La pioggia era rumorosa intorno a loro, ma non abbastanza da coprire quelle parole come avesse voluto Wonwoo.
<<Proprio perché ho vissuto, grazie a te, non ho paura di morire>>
<<Basta ti prego>> urlò Wonwoo fra i singhiozzi che gli impedivano di respirare regolarmente, mentre sentiva sul petto un peso così forte da poterlo schiacciare.
<<Wonwoo guardami>>
Alla richiesta del ragazzo, fatta in tono così dolce e di velata preghiera, Wonwoo non poté protestare.
Si alò, lasciò cadere le mani dalle orecchie e alzò lo sguardo sul ragazzo.
I suoi capelli neri erano ormai incollati alla fronte. La pioggia gli accarezzava il viso, dai lineamenti perfetti, e bagnava il suo corpo facendo si che i vestiti gli si incollassero addosso.
<<Ti amo Wonwoo, e lo farò per sempre>>
Mingyu alzò lo sguardo fino a spingere il corpo all'indietro, oltre il cornicione.
Wonwoo urlò il più forte che poté. I suoi piedi si mossero così velocemente che riuscirono a portarlo davanti al ragazzo. Riuscì ad afferrare la sua mano e a tirarlo indietro. Wonwoo riuscì a riportare Mingyu in equilibrio sul tetto, prendendo il suo posto.
<<Perdere me e meglio che perdere te>>
Wonwoo sussurrò quelle parole con gli occhi fissi in quelli di Mingyu, mentre si lasciava cadere nel vuoto.
Un impatto, un tonfo che riecheggiò nel nulla.
Wonwoo si svegliò con l'affanno e si mise a sedere sul letto. Sbatté alcune volte gli occhi e freneticamente prese a guardarsi intorno fino a mettere a fuoco, grazie alla luce fioca che entrava dalla finestra, quella che era la sua stanza.
Spostò lo sguardo sul lato del suo letto, vuoto.
Sentì il respirò morirgli in gola.
<<Mingyu>> urlò <<Mingyu>> pianse <<Mingyu>>
Non poteva essere.
Doveva essere un sogno.
Un incubo.
La porta della stanza si spalancò velocemente e una figura fece il suo ingresso nella camera, posò qualcosa che Wonwoo non si premurò di guardare sul comodino, e si avvicinò al ragazzo.
<<Sono qui>> disse dolcemente il ragazzo, prendendo Wonwoo fra le sua braccia ed accarezzandogli dolcemente la testa <<Sono qui, era tutto un brutto sogno, sono qui>>
Wonwoo guardò il ragazzo fra le lacrime che gli riempivano gli occhi e si strinse a lui bisognosamente, aggrappandosi alla sua maglia così forte da rischiare di strapparla.
<<Sono qui>> ripeté Mingyu, preoccupandosi nel vedere il proprio ragazza agitato come mai lo aveva visto <<Sarò sempre qui>>
<<Promettilo>> lo pregò Wonwoo, sofferente.
Mingyu si sorprese un po' per quella richiesta. Wonwoo non era mai stato un ragazzo dolce o che richiedesse affetto, era lui che solitamente portava dolcezza per entrambi. Gli prese il viso fra le mani e lo sollevò per far incontrare i loro occhi.
<<Te lo prometto Wonwoo>> disse, abbassandosi sulle sue labbra per lasciarvi un casto bacio <<Non ti lascerò mai>>
Wonwoo annuì leggermente e annullò la distanza fra le loro labbra, stringendo le braccia intorno al collo dell'altro per tirarselo contro sempre di più, desideroso che ogni lembo di pelle fosse in contatto con quella del suo ragazzo.
Le labbra di Mingyu sulle sue, il calore del suo corpo, il suo profumo.
L'incubo era finito, era tornato a casa.
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