Beats & Hearts
Quel ragazzo mi fa impazzire. Conosco bene il suo carattere, è dolce e affettuoso con tutti, se sei in difficoltà è sempre pronto ad aiutarti, se sei giù di morale è pronto a dare fondo a tutto il suo repertorio pur di farti ridere. La sua spensieratezza, la sua spontaneità, tutto questo ha fatto modo che mi innamorassi di lui, ma allo stesso tempo mi porta a provare gelosia. Anche oggi, stessa storia, mentre eravamo nei camerini in attesa del nostro turno sul palco notai la stanchezza degli altri membri, così per alleggerire un po' l'aria presi il mio cellulare, feci scorrere la mia playlist musicale , eccola li, una canzone piena di energia, da ballare anche in modo assurdo, giusto per strappare una risata, feci un cenno a Jimin che mi capì subito, schiacciai play. Missione compiuta, tutti gli altri presero a ridere alla vista del nostro assurdo ballo, salì sul divanetto rischiando di arrivare faccia a terra per il troppo movimento, persino Suga hyung si unì a noi, anche se per pochi secondi. Nel frattempo i miei occhi non facevano altro che tener sott'occhio una persona, quella stessa persona che, grazie all'aiuto di uno dei parrucchieri dello staff si unì a noi con un'acconciatura che ricordava delle orecchie da gatto e il suo sorriso, quel bellissimo sorriso che non abbandonava mai il suo viso, capace di illuminare anche la stanza più buia, Jimin prese a ridere guardandolo, io m'incantai. Hoseok hyung, era così bello, quasi una visione celestiale. Ricordo ancora la prima volta che ci incontrammo, la prima cosa a colpirmi fu proprio il suo sorriso, arricchito da delle tenerissime fossette. Ricordo ancora il suo sguardo luminoso, i capelli scuri che gli incorniciavano il viso, la sua pelle chiara, il suo profumo, i suoi movimenti buffi e le sue battute, tutto di lui era perfettamente impresso nella mia mente, e nel mio cuore. All'inizio pensai fosse solo una cotta, in realtà sono completamente innamorato di lui, e questo non lo saprà mai perché non ho il minimo coraggio per dichiararmi, e ad aggravare le cose ci si mette anche un piccolissimo problema, siamo entrambi maschi. Ero terrorizzato dalla sua reazione alla scoperta dei miei sentimenti, terrorizzato dal suo rifiuto. Dopo essermi perso tra i pensieri per un po' tornai con la mente in quel camerino, dove vidi Hoseok hyung e Jimin ballare a ritmo di musica, tutto normale, se non fosse il fatto che in quel preciso momento i loro corpi si incollarono ballando sensualmente per qualche secondo per poi staccandosi ridendo. Due pensieri mi attraversarono la mente il quel momento, il primo mi portava al voler essere al posto di Jimin per poter sentire quel corpo contro il mio; il secondo non era un vero e proprio pensiero, ma un lampo di gelosia, gelosia che ancora ora sentivo ribollire nelle vene. Tornati a casa entrai per primo nella stanza che condividevo proprio con Jimini e Hoseok hyung, posai la borsa e mi diressi sotto la doccia, speravo che il getto d'acqua fredda potesse portare via con se ogni problema, mi rilassai, la gelosia si era placata, ma era ancora li, la sentivo rannicchiata in un angolo di me, pronta a riaffiorare, ma fondamentalmente quella gelosia era infondata. Come potevo essere geloso di qualcuno he non mi apparteneva? Uscii dalla doccia e indossai i primi vestiti che trovai nell'armadio, mi gettai sul letto ,chiusi gli occhi poco prima di sentire la porta aprirsi.
-V huyng, posso entrare?- chiese dolcemente Kookie.
-Certo Kookie entra pure, hai bisogno di qualcosa?-
-In realtà...ti ho visto un po' strano oggi, è tutto ok?-chiese con aria preoccupata .
-Si Kookie, tutto ok- cercai di tranquillizzarlo.
-Hyung, viviamo insieme da un po', penso di riuscire a distinguere bene il tuo sorriso sincero da quello forzato, non sono più un bambino, voglio riuscire anch'io ad essere un buon supporto per voi che fate sempre tanto per me- le sue parole mi provocarono tenerezza, il nostro piccolo makne stava crescendo. La tentazione di parlare con qualcuno di ciò che mi affliggeva era forte, ma potevo veramente parlarne con Kookie? Proviamo.
-Vedi Kookie, la verità è che mi sono innamorato. Sto benissimo con questa persona, abbiamo anche un buon rapporto, e a volte, pur sapendo di essere considerato un semplice amico da parte sua, vengo colto dalla gelosia che devo soffocare dentro di me in ogni modo, arrivando alle volte quasi a scoppiare-
-Non puoi parlarne con questa persona Hyung?-
-È...complicato- risposi in un sospiro, portandomi le mani fra i capelli fissando un punto impreciso della stanza. Vidi il più piccolo osservarmi attentamente, come se mi stesse studiando, come fossi un rompicapo da risolvere.
-Hyung, non sono di certo un esperto in materia, questo lo sappiamo bene entrambi, ma penso che tutto ciò che riguardi l'amore sia complicato, a prescindere da tutto. Si sa per certo che spesso si può soffrire, ma allo stesso tempo può farci sentire le persone più felici del mondo, come se potessimo toccare il cielo con un dito. Non credo che sia giusto che tu debba negarti la possibilità di essere felice solo perché potrebbe essere complicato, non è da te arrendersi così facilmente. Secondo me dovresti prendere questa persona e parlarle di ciò che provi, se anche venissi rifiutato non avresti il rimpianto per non averci provato in partenza. Mal che vada invece che appuntamenti fra rose e fiori ti onorerò della mia compagnia per ore di partite alla playstation- esclamò il ragazzino ridendo e guadagnandosi una gomitata da parte mia per l'ultima frase.
-Veramente hyung, a parte gli scherzi, secondo me dovresti provarci....e dovrei provarci anch'io- continuò dicendo l'ultima frase quasi sottovoce, ma non abbastanza per non farsi sentire.
-Kookie~- canzonai posando una mano sulla sua spalla. Quasi sobbalzò a quel contatto facendomi sorridere – mi stai nascondendo qualcosa? - continuai facendo pressione nella mia presa. Il più piccolo mi sguardò in imbarazzo prima di rispondere.
-In realtà...beh...anch'io sono innamorato di una persona da un po' di tempo, e non riesco a trovare il coraggio di dichiararmi o di fare un qualsiasi passo decisivo. Per questo motivo riesco benissimo a capire come ti senti - rimasi sorpreso da quella confessione. Il nostro Jeon Jungkook innamorato? Questa si che era una bella svolta.
-Oh hoo... quindi ci sono cose che nemmeno il golden makne riesce a fare, ammetto che questo mi risolleva abbastanza il morale- lo presi in giro ridendo, guadagnandomi un colpo sul braccio.
-Siamo sulla stessa barca hyung, non penso tu possa permetterti di prenderti gioco di me- mi riprese lui con tono ironico.
-Hai ragione. Beh allora c'è solo una cosa che possiamo fare-
-E sarebbe?-
-Semplice, rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare- dissi saltando dal letto e portando il pugno in alto come se stessi incitando un attacco. Mi guardò per un secondo, confuso dal mio movimento, prima di i ridere fino alle lacrime per poi imitarmi.
-Si, facciamo del nostro meglio hyung-
Parlare con Kookie mi aveva fatto decisamente bene, mi sentivo più leggero, tutti i pensieri che non avevano fatto altro che opprimermi ora permettevano uno spiraglio di speranza. Aveva ragione, non potevo rinunciare senza nemmeno averci provato, non era proprio da me. Avevo preso la mia decisione, ci avrei provato, in tutti i modi, sarei andato incontro a quel muro di domande trovando finalmente una risposta, e se anche fosse stata negativa avrei trovato il modo di ricucire le ferite e andare avanti. O almeno è quello che speravo.
***
Quella mattina mi sentivo decisamente bene. La mia mente era libera, il mio cuore più leggero, nonostante tutti gli impegni da portare a termine sentivo che sarebbe stata una bella giornata. Sentì un buon profumo di caffè e senza rendendomene quasi conto ne seguì la scia, trovandomi di fronte ad una visione che nemmeno le mie fantasie avrebbero potuto creare. In piedi contro la cucina c'era lui, una tazza di caffè in una mano e un giornale nell'altra, i suoi occhi intenti a seguire le lettere stampate sulla carta, i raggi del sole che filtravano dalla finestra ne baciavano i contorni, facevano risaltare le sfumature di quei capelli color tramonto che rendevano la sua pelle nivea e quel viso , se possibile, ancora più luminosi. Indossava una maglia bianca e dei jeans scuri che gli donavano un aria vigorosa e con l'aggiunta di una giacca blu anche un tocco di eleganza, aveva un aura di sicurezza e sensualità.
Rimasi qualche minuto a fissarlo in silenzio, il mio cuore prese a martellare ma allo stesso tempo fu invaso da una da un'armoniosa calma, avrei scattato una foto per poi usarla come sfondo del telefono se solo avessi potuto, in quel modo avrei potuto rivedere tale bellezza ogni volta che avrei voluto , non che non fosse sempre bello, per me lo era in ogni momento, e non che avessi mai dimenticato questa visione ormai ben impressa nella mente. Poi alzò lo sguardo, i suoi occhi puntati nei miei, poi il suo sorriso, persi un battito.
-Buongiorno TaeTae, ti va del caffè? Ho appena finito di prepararlo-
-B...buongiorno hyung- balbettai a causa della gola secca, respira Tae, respira – si mi piacerebbe grazie- continuai. Si mosse leggermente, afferrò la caffettiera versandone il contenuto in una tazza per poi porgermela, le nostre dita si sfiorarono, provocandomi un brivido, portandomi a cercare i suoi occhi che trovai facilmente. Rimanemmo così, in silenzio, gli occhi dell'uno in quelli dell'altro per una manciata di minuti prima di essere interrotti dall'uragano Jungkookie, piombato nella stanza sprizzando allegria da tutti i pori, come sempre. Distolsi lo sguardo cercando di nascondere il lieve rossore che mi aveva evidenziato le guance. Dopo pochi minuti eravamo tutti in auto pronti a raggiungere il luogo del nostro primo impegno. Arrivati agli studi ci dirigemmo verso il nostro camerino, io e Kookie fummo i primi ad essere pronti così, in attesa degli altri, cominciammo a giocare e fare gli idioti come sempre. Notai che il legame fra me e il makne, forse anche grazie alla chiacchierata del giorno prima, era diventato più forte, c'era più intesa. Mi mise un braccio intorno alle spalle e mi tirò giù, accovacciandosi.
-Allora, riguardo alla cosa di cui abbiamo parlato, come procede hyung?- disse con toso bassò.
-Sto pensando ad un modo per farmi avanti, ma nessuna idea fin ora nessuna mi sembra buona. Di te invece che mi dici?- risposi.
-Hyung, ti dico solo che se continui così io a breve avrò un ragazzo, se tutto va come ho programmato, mentre tu avrai un divano accompagnato da film romantici e fazzolettini- disse ridendo di gusto, facendo ridere anche me, ma una parola mi si illuminò d'avanti "ragazzo" , non avevo sentito male vero?
-Un ragazzo? Non mi avevi detto fossi innamorato di un ragazzo Kookie-
-Oh, davvero? Pensavo di avertelo detto. Poco male ora lo sai- rispose il ragazzo portandosi la mano alla nuca in segno di imbarazzo. Continuò a fissarmi, aspettando la mia reazione, potevo vedere la sua tensione, lo capivo, il mio cuore si sentì d'un tratto più leggero.
-Tranquillo, non ti giudicherò, solo l'ultima persona che può farlo, dato che...beh...anch'io sono innamorato di un ragazzo- vidi il ragazzo fissarmi sgranando gli occhi per poi saltarmi al collo ed io ricambiai l'abbraccio entrambi avevamo trovato una persona con cui parlare senza rischiare di essere giudicati.
-Chi è? Lo conosco?- dicemmo entrambi per poi scoppiare a ridere.
-Si lo conosci hyung, lo consoci molto bene. Fa...fa parte del nostro gruppo- disse il più piccolo. Un peso mi si piazzò sul petto, cercai di tranquillizzarmi, non poteva essere lui giusto?-È un mio hyung- Continuò , calmo Tae calmo, escluso te e lui ci sono altri 5 membri, non può essere la stessa persona, pensai cercando di alleggerire il macigno che vedevo levitarmi sulla testa. –Si tratta di...ecco...- avanti, ti prego, non dire quel nome- Ecco...sono innamorato di...J...- J?? Oh avanti diamoci una mossa, qualcuno qui sta perdendo i suoi anni di vita, se continua così morirò prima di sapere il nome, e sappi caro il mio makne che se ciò accade non dormirai mai più una sola notte in vita tua, perché il mio fantasma ti perseguiterà, quindi sbrigati a dire quel nome, anzi, non dire quel nome, dinne un altro.
- J....J...Jimin hyung-
-Si!- esclamai, serrando i pugni, non era la stessa persona. Ma...–Che? Ehhh? Jimin?- risposi quasi urlando, attirando l'attenzione degli altri membri , costringendo il ragazzo a tapparmi la bocca con le proprie mani.
-Shhh hyung ti prego, non fare l'idiota. O almeno non farlo più del solito- mi ammonì il più piccolo guadagnandosi un occhiataccia. Però aveva ragione, ma la sorpresa fu veramente grande – Chi è invece la tua persona?- continuò facendomi gli occhi dolci per paura che gli negassi la risposta. Sospirai.
-Lui- dissi , indicando Hobi hyung che saltellava per tutto il camerino con un telo di colore rosso, legato al collo a imitare un mantello, mentre urlava "Yaaah guardatemi, sono Superman, sto volando". E la tranquillità andò a farsi benedire quando Jimin si unì a lui impersonando il cattivo indossando una maschera ,trovata chissà dove, quel ragazzo era veramente capace di trovare qualsiasi cosa. Entrambi cominciarono a simulare una lotta, alzando le voci e correndo avanti e indietro come dei pazzi, mettendo a soqquadro l'intera stanza, avrebbero messo sottosopra che noi se solo avessero potuto.
-Fatela finita idioti, sto cercando di riposare - urlò Suga hyung puntandoli con sguardo omicida..
-Non dovresti far qualcosa per quei due? – Jin hyung si rivolse a Rapmonster , braccia incrociate sul petto, puntellando un piede sul pavimento. Sembrava una mamma pronta a minacciare il papà perché permetteva ai figli di fare tutto quel putiferio. Praticamente impersonavano loro stessi, perché per noi erano proprio come mamma e papà.
-Cosa dovrei fare secondo te? Non posso mica legarli- disse allargando le braccia, prima di essere colpito da un cuscino lanciato da Suga hyng verso Hobi hyung e Jimin nel tentativo di farli tacere. L'espressione quasi rassegnata di Rapmon ci provocò una sonora risata.
-Forse dovresti prenderla in considerazione come idea- gli rispose Jin ridendo fino alle lacrime, dandogli delle piccole pacche in segno di incoraggiamento .Fu una delle scene più comiche, viste nel nostro camerino, beh una delle tante.
-Beh allora buona fortuna Hyung- disse il più piccolo ridendo posandomi una mano sulla spalla
-Non sei messo meglio di me sai, anche la tua "metà" è protagonista della scena- risposi sogghignando.
***
Quella sera tutti decisero di uscire. Kookie e Jimin andarono al cinema, il piccolo mi aveva confessato l'intenzione di sfruttare quell'uscita per dichiararsi ed io incrociavo le dita per lui. Anche Rapmon e Jin hyung uscirono, tentavano di tener nascosta la loro relazione, ma ne eravamo a conoscenza tutti, e aspettavamo il momento in cui si sarebbero confidati spontaneamente. Suga hyung invece era rinchiuso nel suo studio in agenzia a comporre da ore ormai, aveva avvisato che anche quella sera sarebbe tornato tardi. Così mi ritrovai da solo con Hoseok hyung, più teso di una corda di violino, non sapevo come comportarmi, avevo paura che potesse leggermi dentro scoprendo così i miei sentimenti, volevo riuscire a dirglieli a voce, e non rischiare di travisarli in una delle mie solite figuracce.
-TaeTae ti va di vedere un film?- sobbalzai alla sua voce, cadendo in tutta la mia lunghezza sul pavimento e lanciando per aria la piccola ciotola piena di patatine che avevo fra le mani, facendole arrivare anche fra i suoi capelli, bella mossa Tae, sei un genio. Si un film, era una buona idea, magari sarei riuscito a concentrarmi su altro. Si ripulì e lo vidi armeggiare con diversi DVD prima di sceglierne uno e inserirlo nel lettore, ci sedemmo comodamente sul divano e schiacciò play. Ironia, scelse un film romantico, sembrava quasi un film basato su di me. Il protagonista era segretamente innamorato di una persona, ma non trovava il coraggio di farsi avanti, così rimanevano in bilico nell'amicizia, mentre lei veniva corteggiata da altri ragazzi e lui rischiava di perderla per sempre. Fu come riceve un secchio d'acqua fredda, dovevo riuscire a superare la mia timidezza e dare voce ai miei sentimenti, oppure lo avrei perso, avevo paura di un rifiuto, ma l'idea di vederlo per mano, abbracciato con un'altra persona, il suo sorriso rivolto a qualcuno che non ero io, e guardarlo da lontano mentre ama qualcun altro faceva molto più male.
-Non voglio che finisca così- lo sentì dire nonostante l'uso di un volume quasi paragonabile ad un respiro, non pensavo fosse il tipo che commentasse i film come se i protagonisti potessero sentirlo, questo mi fece sorridere.
-È solo un film hyung, probabilmente alla fine riusciranno a mettersi insieme in qualche modo- dissi sorridendo. Mi fissava in silenzio, avevo per caso detto qualcosa di sbagliato? Cominciai a pesare le parole appena pronunciate cercando di capire il motivo del suo comportamento. Un sospiro lasciò le sue labbra, chiuse per un momento gli occhi e posò i gomiti sulle ginocchia.
-Non parlavo del film Tae- mi voltai a guardarlo con aria interrogativa – parlo di me stesso, della mia vita e dei sentimenti che provo. Tempo fa c'è stato un evento che mi ha fatto cambiare, mi sono posto delle domande, e la risposta è solo una, un nome. Credo di essere innamorato- sentì un rumore, come un qualcosa che veniva rotto, ero l'unico a poter sentire quel suono, perché era il suono del mio cuore che andava in mille pezzi. Lo fissai in silenzio. – Da molto tempo penso a questa persona. All'inizio pensavo di esserci affezionato come amico, mi sentivo bene in sua compagnia, ridevamo e scherzavamo insieme, tutto ciò mi rendeva felice, poi però mi sono reso conto che tutto questo non mi bastava più. Volevo averla sempre più vicino, vederla comportarsi affettuosamente e ridere con qualcun altro mi crea una fitta alla stomaco. Quando non c'è un senso di vuoto mi soffoca. Mi sono scoperto a cercarla spesso, a cercare i suoi occhi, il suo calore. Se questo non è amore non saprei cos'altro possa essere. E se è veramente così non voglio rischiare di perdere quella persona perché non ho avuto il coraggio di dirle ciò che provo- concluse. Non un singolo muscolo di me si mosse, mi resi conto di aver dimenticato addirittura respirare. È finita, ora o mai più, non voglio aver rimpianti pensai, presi una grande boccata d'aria.
-Hyung, non posso far finta di nulla, non più. Posso capire ciò che provi perché sono le stesse cose che provo io. Non so perché tu mi abbia detto tutto questo, forse per sfogarti con un amico o per ricevere una pacca sulla spalla e sentirti incoraggiato nel fare un passo verso questo sentimento, ma io non posso farlo- sentivo le lacrime solcarmi il viso –Mi dispiace, ma non posso, non posso quando io muoio per i miei sentimenti verso di te, che mi soffocano giorno dopo giorno, e non parlo d'amicizia. Parlo di quel sentimento che riesce a scaldarti anche nel posto più freddo del mondo, quel sentimento che ti fa svegliare con il sorriso la mattina sapendo che potrai vedere la persona che ami, quel sentimento che mi fa battere il cuore a solo vederti, al solo sentire la tua voce o il tuo profumo. Non posso incoraggiarti nei tuoi sentimenti hyung, non quando io sono follemente innamorato di te. E so che questa è l'ultima cosa che ti aspettavi di sentire da parte mia, magari l'idea di darà la nausea perché sono un ragazzo, e magari d'oggi in poi il nostro rapporto cambierà, ma preferisco averti detto tutto ora e accettare un rifiuto piuttosto che avere rimpianti per non averlo fatto- le parole mi uscirono una dopo l'altra, come fossero attirate all'esterno come calamite, mi sentivo più leggero, finalmente avevo rivelato la verità. Feci per alzarmi e andar via quando lo senti alzarsi e bloccarmi afferrandomi il polso, mi voltai quasi esasperato.
-Ti prego hyung, lasciami andare- riuscì a dire a fatica fra i singhiozzi. In tutta risposta lui mi strattonò contro di se e mi abbracciò
-Mi dispiace Tae, mi dispiace non essermi accorto di ciò che provavi- disse stringendo di più le sua braccia intorno al mio corpo.
-No hyung per favore, non provare pena per me, non fai altro che farmi più male, riuscirò a superarla, domani tornerò ad essere il tuo doengsaeng, tornerò ad essere quello di sempre, però ora devi lasciarmi andare- dissi cercando di allontanarmi dal suo corpo, dal suo profumo che mi inebriava la mente, ma non riuscì a fare nulla contro la sua forza.
-Non è questo che voglio, non si può tornare come prima, non più- mi afferrò per le spalle e mi scostò leggermente dal suo petto in modo che potesse guardarmi dritto negli occhi prima di continuare a parlare – L'evento che mi ha fatto cambiare e stato il nostro bacio per Rookie king, quel lieve contatto fra le nostre labbra per me è stato piacevole, ed era una cosa che non mi aspettavo. Mi sono chiesto perché mi è piaciuto, perché riesco i riconoscere il tuo profumo fra mille altri, perché la tua voce mi dona un senso di tranquillità, perché il tuo sorriso mi fa battere così velocemente il cuore- disse prendendo la mia mano e posandosela sul cuore che batteva alla stessa velocità del mio, sentì le lacrime aumentare – Mi chiedevo cosa fosse quella sensazione che si prendeva gioco di me quando ti vedevo ridere e scherzare tranquillamente con qualcun altro, quel pugno nello stomaco quando vedevo che qualcuno ti sfiorava, tu sei l'unico che riesce a farmi star bene e allo stesso tempo rendermi così agitato. Non riuscivo a dare una risposta a tutto questo - in quel momento dovevo sembrare proprio un idiota, non sapevo cosa dire, non sapevo cosa fare, stava dicendo che era innamorato di me? Oppure le mie orecchie avevano deciso di farmi un brutto scherzo. Era possibile che io e la protagonista del film ci fossimo scambiati di posto ? Si? No? Dovevo darmi una calmata o mi sarebbe esploso il cervello, mi feci coraggio.
-Vorresti dire...cioè...stai dicendo che...sono io? Vuoi me?- dissi in un filo di voce
-Io non ti voglio e basta Tae- mi prese il mento nella mano e mi sollevò il viso – Io ti amo- e poi, le sue labbra sulle mie, sicuramente mi trovavo a 3 metri dal pavimento. Erano più morbide di quanto avessi mai potuto immaginare, dolci e delicate mi assaggiavano, e io già dipendevo da quelle labbra come fossero acqua dopo il deserto. Lo sentì indugiare, come a chiedere il permesso, che io non tardai a dare, permettendo così alla sua lingua di incontrare la mia, si assaporavano in una dolce danza. Per molto tempo mi sono chiesto quale fosse il suo sapore, ed ora avevo finalmente una risposta, fragola, probabilmente del suo burro cacao, ma da quel momento in poi ogni fragola che avessi visto mi avrebbe ricordato lui, e questo momento.
Mi sollevò da terra facendomi intrecciare le gambe al suo bacino, e si diresse verso il suo letto dove lentamente mi fece stendere seguendomi e mantenendosi sui gomiti per non gravare su di me. Riprese a baciarmi famelico, ma a me non bastava, volevo di più, mi inarcai per andare incontro al suo corpo, ma capendo le mie intenzioni si spostò sogghignando rendendomi impossibile il contatto, se era il gioco che voleva avrei giocato. Diedi il leggero colpo al gomito su cui si poggiava, ma non pensai alle conseguenze perché scivolò colpendomi in pieno con una testata, ci massaggiammo entrambi la testa ridendo l'uno dell'altro, ok forse era meglio pensare prima di agire.
-Sei un idiota- disse con tono dolce.
-Senti chi parla- risposi fingendomi imbronciato. Ci guardammo occhi negli occhi, e tornammo a noi, sentì le sue mani sotto il maglione, che mi sfilò poco dopo, e la mia pelle bruciare sotto il suo tocco, un leggero gemito lasciò le mie labbra. Decisi d abbandonare ogni mio pudore, gli tolsi la camicia, gettandola da qualche parte sul pavimento, liberando quell'addome scultoreo che amavo tanto, delineai le linee dei suoi muscoli lentamente, alimentato dal suo respirò che diventava sempre più veloce arrivai alla sua cintura, la slacciai, sbottonai quei jeans che fasciavano quel corpo per me perfetto e presi a strofinare il suo sesso da sopra la stoffa dei boxer, gesto che fu ricompensato da un suo gemito roco che aumentò la mia voglia. Il contatto delle nostre pelli mi provocò dei brividi che partivano dalla schiena e andavano a far pulsare la mia erezione costretta nei pantaloni mai stati così stretti. Con un dito allargai l'elastico dei boxer per stuzzicare ancora di più il suo membro, che sentì fremere al contatto con la mia mano per poi diventare sempre più duro. Sentì la passione e il desiderio di Hoseok hyung aumentare attraverso il nostro bacio, che interruppe poco dopo, scendendo lungo la mascella, arrivando al collo che riempì di baci alternandoli a piccoli morsi, per poi raggiungere il mio petto a cui riservò lo stesso trattamento facendomi gemere di dolore e piacere allo stesso tempo. Si alzò da me per liberarmi da jeans e boxer con un unico movimento, cosa che fece anche per se stesso. Rimase a fissarmi, arrossì sotto il suo sguardo, mi coprì il volto come a nascondere la mia nudità.
-Non coprirti Tae, sei bellissimo così, ed io voglio guardarti- riuscì a sentire il desiderio nella sua voce roca, prese le mie mani e se le portò alle labbra con cui lasciò un tenero bacio su di esse. Fece scorrere le punte delle dita sulle mie cosce, seguite da baci all'interno, fu un attimo, sentì il mio membro avvolto fra le sue labbra, i miei gemiti davano voce al mio corpo. Lui succhiava e mi divorava in tutta la lunghezza accompagnando il tutto con la mano, staccandosi solo nel momento in cui fui più vicino all'orgasmo, lasciandomi con una sensazione di incompleto e facendomi incurvare le labbra in un piccolo broncio insoddisfatto.
-Non così piccolo- disse sorridendomi, e la temperatura del mio corpo si alzò in quel preciso momento. Avvicinò due dita alle mie labbra, facendo una leggera pressione, io capì, e le accolsi leccandole a bagnandole più che potevo, fino a quando le estrasse e le sostituì con la sua lingua, trascinandomi in un bacio capace di farmi perdere la concezione di tutto ciò che mi circondava.
-Tae guardami- cercai di puntare i miei occhi nei suoi – Sei sicuro di voler andare avanti? Se non ti senti pronto possiamo fermarci qui, non voglio costringerti, è la nostra prima volta, possiamo aspettare- continuò con voce quasi tremante. Portai la mia mano alla sua nuca per tirarlo verso di me, lasciando un umido bacio sulle sue labbra prima di rispondere.
-Io non posso più aspettare hyung, ti voglio- mi prese le labbra nelle sue, mordendomi leggermente quello inferiore, nel tentativo di distrarmi mentre le sue dita disegnavano il contorno della mia entrata, ammorbidendola. Una smorfia comparse sul mio viso all'intrusione del primo dito, faceva male, ma avrei sopportato qualsiasi cosa pur di sentirmi una cosa sola con la persona che amavo, mi diede il tempo di abituarmi prima di cominciare a muovere le dita dentro e fuori, inserendone un altro e muovendole a forbice per dilatarmi, in modo da non provocarmi troppo dolore quando sarebbero state sostituite da tutt'altro. Movimento dopo movimento il piacere comincio a farsi sentire, cominciai a muovere il corpo seguendo il suo ritmo.
-V...va bene così hyung- dissi fra un respiro e un altro.
-Sei sicuro? Non voglio farti male?- disse con tono preoccupato. Il sedere che stava per essere profanato era il mio eppure quello più preoccupato era lui, comica questa. Però ammetto che vederlo così mi faceva tenerezza.
-Sono pronto, fidati di me, così come io mi fido di te, non mi farai male- dissi guardandolo negli occhi e sorridendo. Si posizionò meglio, ed entrò con un unico e lento movimento. Cavolo, faceva più che male, ma cercai di non darlo troppo a vedere. Lui rimase immobile facendomi abituare a quella presenza, una smorfia passò sul suo viso, probabilmente faceva male anche lui.
-Rilassati, mi stai stringendo troppo-
-Facile dirlo quando non sei tu a stare sotto- risposi ironico.
-Ecco perché sto sopra- rispose ridendo chinandosi a baciarmi. Quell'improvviso scambio di battute aiutò a rilassarmi. Gli diedi il consenso a muoversi, e cominciò dapprima lentamente, poi aumentando sempre di più la velocità, e il piacere prese possesso del mio corpo. Sentirlo dentro di me mi faceva sentire completo, era come tornare a casa dopo un viaggio durato quasi un eternità, anche se per noi era la prima volta. Il silenzio rotto dai nostri gemiti che riecheggiavano per la casa, fortunatamente eravamo soli. I nostri corpi che si univano perfettamente, come se esistessero proprio per tale scopo. Eravamo entrambi vicini, potevo sentire i suoi movimenti sempre più scostanti, arrivammo insieme, io suoi nostri petti e lui dentro di me. Lentamente uscì da me stendendosi al mio fianco e tirandomi a se in un abbraccio, rimasi ad ascoltare i nostri respiri regolarizzarsi pian piano, rompendo il silenzio poco dopo.
-Tutto questo non è un sogno vero?- mantenevo gli occhi chiusi, avevo paura che aprendoli tutto sarebbe finito avvolto in una nuvola di fumo come negli spettacoli di magia. Ma fui preso da un dolore atroce al braccio ricevendo un pizzicotto, strabuzzai gli occhi urlando dal dolore.
-Ahio, ma sei scemo?- gli urlai contro colpendolo sul braccio, guadagnando risate da parte del più grande, che mi blocco fra le sue braccia, puntando i suoi occhi nei miei.
-No non è un sogno- disse baciandomi la punta del naso- Tu ora sei mio, che ti sia ben chiaro, e guai a chi ti tocca- continuò.
-Sono tuo dal primo momento in cui ti ho visto- risposi donandogli un sorriso nato direttamente dal cuore. Ci rivestimmo per evitare di farci trovare in una scena a luci rosse, per poi addormentarci insieme.
***
La mattina seguente mi alzai di buon umore, come non succedeva da tanto tempo. Una veloce doccia e mi diressi in cucina, decisi di preparare il caffè, così quando Hoseok hyung si sarebbe alzato lo avrebbe trovato pronto, il tutto mentre saltellavo e canticchiavo allegramente.
-Buongiorno hyung, siamo felici questa mattina, è successo qualcosa?- mi voltai notando Kookie poggiando contro la porta, mentre mi fissava con un ghigno sul viso.
-Giorno Kookie, forse è successo qualcosa- risposi con un sorriso da ebete.
-Oh avanti hyung, raccontami- rispose il più piccolo avvicinandosi con gli occhioni dolci e tirandomi una manica del maglione.
-Ti racconterò solo se tu racconti a me come è andata l'uscita di ieri- risposi puntandolo con il dito e assottigliando gli occhi. Il ragazzo mi rivolse un grande sorriso.
-Oh hyung, è andata benissimo, dopo il cinema abbiamo passeggiato e ci siamo fermati nel parco, ci siamo stesi sul prato a fissare il cielo, gli ho preso la mano e mi sono confessato- cominciò a raccontare il makne con gli occhi al cielo come se stesse rivivendo le scene del giorno prima. Mi trasmise un infinita tenerezza.
-E lui?-
-Mi ha guardato con una faccia da idiota per tipo una ventina di minuti, pensa un po' hyung, io ho dovuto far fronte a tutto il mio coraggio e lui cosa fa? Nulla mi fissava in silenzio- di colpo immaginai la scena, mi dispiaceva per Kookie ma nel frattempo non riuscì a trattenere una rigorosa risata. – dopo avergli sventolato la mano davanti per altri cinque minuti, continuando ad essere ignorato, decido di urlargli nell'orecchio, in quel momento si è risvegliato dallo stato di trance-
-E?- chiesi io divertito, incitandolo a continuare.
-E mi ha confessato di ricambiare i miei sentimenti e mi ha baciato, e siamo anche andati fino in fondo- disse piegando di lato la testa e sorridendo nascondendo l'imbarazzo, proprio come un bambino.
-Uhh, sopra o sotto- chiesi a sghignazzando e alzando il sopracciglio.
-Ovviamente sopra hyung- disse scrollando le spalle in un a risata.
-E bravo il nostro golden makne, sono contento per te- dissi scompigliandogli i capelli prima di cominciare a raccontare tutto ciò che era successo a me.
-Alla faccia dei film romantici - rispose il più piccolo ridendo – degno di un oscar- e gli lanciai contro il panno da cucina prima di scoppiare entrambi in una fragorosa risata.
-Ohi ohi, il buon umore regna sovrano questa mattina?- disse Hoseok hyung con quel sorriso che riusciva a mozzarmi il fiato ogni volta, mentre si versava una tazza di caffè.
-Buongiorno Hobi hyung- disse Kookie.
-Giorno Kookie- rispose lui sorridendo.
-Buongiorno hyung- le guance rosse al solo pensiero della notte trascorsa.
-Buongiorno Tae- mi rispose prima di posare un rumoroso bacio sulle mie labbra per poi posizionarsi dietro di me abbracciandomi in vita. Ed io mi rifugiai in quelle braccia che amavo, in quel calore che mi faceva sentire amato, ero riuscito a confessarmi, ed ero stato ricambiato, non pensavo potesse esistere felicità più grande.
-Oh hoo- esclamò il più piccolo.
-Occhio piccoletto o ti sistemo per le feste- rispose ridendo Hoseok hyung puntando il makne.
-Cosa sono tutte queste risate? Voglio ridere anch'io- disse Jimin dopo averci salutati, sedendosi sulle gambe di Kookie, baciandolo con naturalezza, per poi tornare a guardarci in attesa di una risposta.
-Oh hoo- esclamammo noi in cerca vendetta verso i due.
-Ok ok scusate- rispose il più piccolo alzando le mani. Ci guardammo attentamente tutti e quattro, e capimmo subito i legami appena sbocciati. Cominciammo a ridere di gusto prendendoci in giro a vicenda. Poi notammo Jin hyung e Rapmon in piedi sul ciglio della porta, anche loro avevano capito, e ciò forse servì ad incoraggiarli, vedemmo Rapmon afferrare la mano del compagno e entrambi ci sorrisero. Fu il loro modo di ammettere la loro relazione.
-Bene anche omma e appa si sono fatti avanti- esclamò il makne, procurando delle espressioni esasperate, ma divertite allo stesso tempo sui loro volti e facendoci ridere fino alle lacrime.
-Aishhhhh. Siete rumorosi- urlò Suga hyung avviandosi verso di noi. Ridemmo, ancora e ancora, le proteste del "nonno", che facevano ridere lui stesso, non facevano altro che alimentare l'allegria nella stanza, e nei nostri cuori.
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