Away from you pt. 2
Erano passati diversi mesi, quasi un anno, da quando Yunho era andato via. Inizialmente per loro fu veramente difficile abituarsi al silenzio portato dal ragazzo, ma il fatto di poterlo sentire abbastanza li aiutò a sopportare quella situazione. L'aver risolto quel particolare non fu però molto d'aiuto perché ben presto arrivò un altro problema.
Mingi.
Il ragazzo passò le prime settimane dopo la partenza di Yunho chiuso nella sua camera. Le uniche volte in cui Seonghwa e Hongjoong lo videro fu quando il ragazzo uscì per recuperare qualcosa da mangiare, per poi tornare nella sua camera. Con fatica i due riuscirono a convincerlo a lasciare il suo rifugio e passare del tempo con loro, ma anche in quei momenti in ragazzo non sembrò altro che un guscio vuoto. Il moro lo sentì anche sentito piangere durante la notte. Quel comportamento li fece sperare che il rosso avesse compreso i sentimenti del ragazzo, e che magari avesse cominciato a rendersi conto che anche lui provasse lo stesso, cosa di cui era convinto Seonghwa. Un mese dopo Hongjoong durante una conversazione spiegò al suo ragazzo che, secondo il suo parere, avrebbero potuto dirgli dove si trovasse Yunho. Il più basso vedeva quella come una soluzione per far smettere i loro amici di soffrire. Seonghwa ci pensò un po', e giunse alla conclusione che il ragazzo potesse aver ragione.
Poi però, successe qualcosa.
Seonghwa e Hongjoong rientrarono nel loro appartamento, dopo aver deciso di dire a Mingi la verità su Yunho, ma non si sarebbero mai aspettati di trovarsi davanti ad una scena come quella. Quando si avvicinarono alla stanza del più alto per controllare se fosse in casa sentirono degli strani rumori, e dei gemiti. Fra questi riuscirono a riconoscere Mingi, ma non era solo. Lo sguardo di Seonghwa mutò fra vari sentimenti, rabbia, delusione, disgusto, e senza dire nulla puntò i piedi sul pavimento e si allontanò. Hongjoong al contrario rimase per qualche secondo a fissare quella porta chiusa, non riuscendo a credere alle proprie orecchie. Sentì di colpo il sangue ribollire, alzò la mano e cominciò a sbattere ripetutamente i pugni contro la superficie in legno.
<<Mingi>> urlò furioso.
Sembrò che i due avessero deciso di ignorarlo, ma lui doveva buttar fuori la sua rabbia.
<<Grandissima testa di cazzo apri questa dannata porta prima che decida di buttarla giù>> ringhiò continuando a picchiare sulla superficie della porta.
La sua reazione sembrò sorprendere anche il suo ragazzo, che si avvicinò nuovamente a lui, restando comunque lontano dalla porta per non sentire quei versi. Ci vollero alcuni secondi, ma la porta finalmente si aprì e la testa di Mingi fece capolino.
<<Che vuoi>> si lamentò questo, scocciato.
Hongjoong lasciò vagare il suo sguardo su quel pezzo di pelle scoperta che l'altro gli permise di vedere, e sentì la sua rabbia esplodere ancora una volta.
<<Avevamo davvero pensato di dirti dove si trova...ma a quanto pare a te non importa>> disse, poi sospirò <<Sai una cosa? Tu non lo meriti>> concluse, prima di afferrare la maniglia della porta e chiuderla lui stesso.
Le cose andarono avanti un bel po'. Quasi ogni sera il ragazzo era chiuso nella sua stanza, e da questa uscivano solo gemiti o parole smorzate. Non servì a nulla dire a Mingi di non portare il suo nuovo "amichetto" a casa, perchè il rosso sembrò ignorare ogni loro parola.
Non solo Seonghwa fu costretto a sopportare quei rumori, e la vista di quel ragazzo che secondo lui non valesse nemmeno un quarto di quanto valesse Yunho, ma le cose peggiorarono ancora.
Una sera Seonghwa era al telefono con Yunho. Dopo il gesto di Mingi il ragazzo aveva smesso di nascondersi mentre parlava con l'amico, sperando che in qualche modo sentirlo parlare con Yunho avesse potuto far tornare il buon senso al rosso, ma si sbagliò.
L'amico prese a raccontare di come procedeva la sua vita in America e lui era felice di sentirlo così tranquillo. Hongjoong era al suo fianco e ascoltò in silenzio ciò che riuscì a recepire dall'apparecchio incollato all'orecchio del suo ragazzo.
<<Sai Hyung, è stato davvero difficile adattarsi. Ma tutti i ragazzi mi hanno aiutato ed ora va molto meglio. Mi sono fatto anche degli altri amici oltre a Wooyoung e San>> spiegò. La voce di Yunho era solare e cristallina, e ai due mancava così tanto.
<<Sono felice per te>> disse sincero Seonghwa <<Ma state mangiando bene? Non vorrei che- >>
<<Tranquillo>> ridacchiò Yunho <<Ce la caviamo. Lì invece come va?...Lui?>>
Proprio in quel momento Mingi rientrò in casa, con il suo solito amichetto. Gli lanciò uno sguardo e il rosso sembrò capire con chi stesse parlando.
<<Mingi?>> disse il nuovo arrivato, quando vide Mingi fissare Seonghwa e il telefono che stringeva fra le mani <<Qualcosa non va?>>
Mingi sembrò riscuotersi dai suoi pensieri quando la mano del ragazzo gli si posò sul petto, e subito portò il suo braccio intorno a lui.
<<Nulla tesoro, va tutto perfettamente>> disse, a voce fin troppo alta.
Sia Seonghwa che Hongjoong capirono l'intenzione di Mingi, e il secondo fu seriamente tentato di saltare dal suo posto e dargli un pugno in faccia, ma si trattenne per non dare spettacolo.
<<Sparite dalla mia vista>> ringhiò furioso Hongjoong <<Immediatamente>>
Il ragazzo sembrò sorprendersi da quella sfuriata, Mingi al contrario restò impassibile e lo trascinò nella sua stanza.
Per qualche secondo i due osservarono il punto in cui fino a poco tempo prima vi erano i due, poi il moro sembrò ricordarsi di Yunho.
<<Y-yunho>> balbettò, sperando che il ragazzo non avesse sentito ciò che era successo.
<<Sono qui Hyung>>
La voce di Yunho cambiò. Sembrò di colpo bassa, forzata, rotta. Il respiro affannato gli fece capire che stesse piangendo. La voce di Wooyoung, che arrivò poco dopo confermò la sua teoria.
"Cazzo Yunho che succede?"
La voce di Wooyoung era agitata, spaventata, e alla sua si unì quella di San che ripetutamente chiese al più alto di raccontargli perché stesse piangendo in quel modo.
<<T-esoro io...mi dispiace>> sospirò Seonghwa, odiando il fatto di non poter far nulla per il suo amico.
<<T-tranqui-llo>> accennò Yunho fra i singhiozzi <<P-perdonami devo andare>> aggiunse poi velocemente, attaccando la telefonata. Seonghwa si ritrovò a fissare lo schermo del suo telefono, dove era stampato ancora il nome del più alto e la durata della loro telefonata.
Quella sera stessa, non appena quel ragazzo di cui loro non si interessarono di scoprire il nome se ne andò, entrambi sbottarono in una sfuriata spaventosa nei confronti del rosso. Gli dissero che se Yunho fosse stato costretto ad andare via la colpa non era altri che sua, che speravano che Yunho avrebbe trovato qualcuno da amare ed essere felice con qualcuno che capisse il suo valore. E dopo avergli urlato contro per diversi minuti lo avevano lasciato lì, in cucina, senza permettergli di pronunciare alcuna parola.
I giorni successivi furono uguali a quelli precedenti, anche le settimane e i mesi.
Hongjoong una notte si alzò per prendere dell'acqua e incontrò Mingi rannicchiato sul divano intento a piangere. Il ragazzo era ancora furioso con il più piccolo per il suo comportamento, ma era comunque suo amico.
<<Che c'è?>> gli chiese, avvicinandosi a lui.
Mingi alzò lo sguardo, affranto e lo puntò su di lui.
<<Mi manca>> disse solamente, fra i singhiozzi.
<<Chi? Il tuo amichetto?>> sputò fuori Hongjoong, roteando gli occhi, ma Mingi scosse la testa. Fu allora che Hongjoong ottenne la risposta a tutte le sue domande. Spesso si chiese come fosse possibile che il rosso avesse preso a comportarsi in quel modo, non era da lui. Finalmente quella notte fu tutto chiaro. Non aveva dimenticato l'assenza di Yunho, al contrario. Ne stava soffrendo forse più di loro.
<<Lo hai capito non è vero?>> disse ancora il maggiore.
Mingi lo guardò per qualche secondo, poi annuì.
<<Sono stato un'idiota>> disse prendendosi la testa fra le mani.
<<No sei stato proprio un coglione>> lo corresse Hongjoong <<Mi fa piacere che tu abbia capito il casino che hai combinato, ora rimedia>> disse semplicemente prima di lasciarlo lì.
Certo, negli ultimi tempi che aveva sentito Yunho il ragazzo sembrava star bene, ma il ragazzo non poteva comunque dimenticare quanto avesse sofferto per colpa dell'amico. Sarebbe stato troppo semplice in quel momento dirgli dove si trovasse Yunho, come contattarlo. L'avrebbe lasciato crogiolare per un po' nei suoi sensi di colpa, nel suo dolore, e se avesse reputato giusto aiutarlo lo avrebbe fatto. Le cose, da quel momento in avanti, sarebbero state tutte nelle mani di Mingi.
***
Il telefono di Seonghwa squillò, abbandonato sul tavolino. Il ragazzo lo afferrò distrattamente e senza guardare lo schermo rispose.
<<Pronto?>>
<<Hyung>> la voce uscì tranquilla dall'apparecchio <<Sto tornando a casa>>
Seonghwa riconobbe subito quella voce, e a quella parole smise di ripulire il bancone della cucina.
<<Cosa?!>> urlò, facendo si che Hongjoong che era comodamente seduto sul divano scattò spaventato <<Quando?>>
La voce dall'altro lato del telefono ridacchiò divertita da quella reazione.
<<Prenderemo un aereo questa sera, arriveremo domani nel pomeriggio>> spiegò Yunho tranquillo.
Nel frattempo Hongjoong si era avvicinato al proprio ragazzo per capire cosa stesse succedendo, e questo gli mimò con le labbra che Yunho stesse tornando a casa. Il ragazzo sorrise felice a quella notizia.
<<Prenderemo?>> disse Seonghwa, assottigliando lo sguardo all'utilizzo del verbo al plurale, e stessa cosa fece il suo ragazzo.
<<Sì, stanno tornando anche gli altri>> disse Yunho <<Vorremmo davvero rivedervi>>
<<Anche noi>> rispose sincero Seonghwa <<Facci sapere dove e quando>>
<<Lo farò>> rispose l'altro <<A domani>> aggiunse poi prima di staccare.
Seongwha e Hongjoong si guardarono per qualche secondo, in silenzio. Il biondo però non riuscì a trattenere per molto la felicità dalla notizia di poter rivedere il suo amico, perciò si lanciò sul suo ragazzo e si abbracciarono emozionati.
Proprio in quel momento, dalla porta d'ingresso, arrivò Mingi. Il rosso li guardò confuso per qualche secondo.
<<Che sta succedendo?>> chiese inarcando un sopracciglio.
I due si staccarono e lo guardarono, per poi guardarsi fra loro. Il più alto aveva smesso di vedere quel ragazzo sconosciuto già da giorno dopo la chiacchierata notturna con Hongjoong. Aveva smesso di nascondere i suoi sentimenti e aveva esplicitamente detto ai due di aver capito di provare più che semplice amicizia per Yunho. I due però non gli dissero comunque dove l'altro si trovasse, nonostante le numerose richieste del rosso.
Hongjoong fece un passo avanti, stringendo la mano di Seonghwa.
<<Yunho sta tornando>>
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