Alcool e mistakes


Baekhyun, Jongdae, Kyungsoo e Sehun erano nei camerini. Un altro dei loro concerti era finito e si stavano godendo la calma. Si erano già cambiati, ma dovevano comunque aspettare che gli altri uscissero della doccia per tornare tutti insieme. Erano tutti abbandonati sui divanetti, stanchi ma felici. O almeno, Jongdae, Baekhyun e Sehun lo erano, Kyungsoo al contrario era serio e scuro in volto. Ognuno di loro sapeva che quando Kyungsoo sembrava incazzato ciò voleva dire dover fare attenzione alle loro parole. Kyungsoo però in quel momento non sembrava, era incazzato. Era chiaro da come il suo sguardo era fisso in un punto preciso, le sopracciglia tirate e le mani unite sotto al mento. Ciò significava solo una cosa, il ragazzo stava escogitando qualcosa e qualsiasi cosa loro avessero fatto li avrebbe messi in pericolo. 

<<Ma che è successo?>> domandò Jongdae cercando di non farsi sentire da nessun altro che Baekhyun e Sehun.


<<Ha litigato con Jongin>> rispose Baekhyun sospirando.


Jongdae si portò una mano alla testa esasperato. Kyungsoo incazzato era pericoloso, ma kyungsoo incazzato con Jongin era una vera e propria tragedia, non solo per loro come coppia ma anche per la sanità mentale di ognuno di loro. L'ultima volta che I due avevano litigato kyungsoo aveva cacciato il ragazzo dalla camera che condividevano, costringendolo a vagare nelle stanze degli altri che, per una settimana, lo ospitarono a turno, rinunciando alla loro intimità. Jongin aveva pensato di dormire sul divano, e lo fece la prima sera, ma considerando che kyungsoo era sempre il primo a svegliarsi i due avevano ricominciato a litigare nonostante fosse l'alba, svegliando non solo loro, ma anche il manager costringendoli ad abbandonare i loro letti caldi per separare quelle due, a detta loro "teste di cazzo" prima che si ammazzassero a vicenda. Alla fine tutti vietarono a Jongin di dormire sul divano, anche il manager che la inserì come regola del dormitorio. 


<<Che ha fatto questa volta?>> sbuffò Jongdae, preparandosi, o almeno provandoci.


<<È uscito con Taemin ieri sera, mentre Kyungsoo era ad una riunione di lavoro. Era notte fonda quando è tornato, ubriaco marcio, svegliando kyungsoo che dormiva già>> spiegò Baekhyun arreso.


<<Ma come, non lo hai sentito?>> domandò Sehun.


<<No ho dormito da Minseok>> disse velocemente Jongdae <<Che ha fatto?>>


<<Oltre a buttare giù qualsiasi cosa gli sia passata davanti, sbattere contro ogni porta e far urlare Kyungsoo a pieni polmoni a notte fonda?>> disse ironico Baekhyun <<Il coglione>>


In quel momento I ragazzi uscirono dal bagno con ancora i loro accappatoi addosso. Stavano bellamente chiacchierando fra loro e quando Kyungsoo notò il sorriso spensierato di Jongin sentì la vena alla sua tempia pulsare. Il suo ragazzo non se ne rese conto, ma Sehun, Jongdae e Baekhyun lo notarono eccome.


<<Veloce vestiti e usciamo da questo posto prima che esploda>> disse Jongdae avvicinandosi a Minseok. Il ragazzo lo guardò con un sopracciglio inarcato, non riuscendo a capire di cosa parlasse.


<<Qualcosa non va?>> domandò.


<<Sì, Kyungsoo e Jongin hanno litigato stanotte, e Kyungsoo sembra essere prossimo all'esplosione>>


<<Ok, dammi due minuti e andiamo via>>


Stessa cosa fece Baekhyun con Chanyeol. Si avvicinò al suo ragazzo e lo pregò di vestirsi il più velocemente possibile. Inizialmente non capì perché sembrasse così preoccupato, ma qualcosa il suo ragazzo gli fece cenno verso Kyungsoo e vide il suo viso capì. Subito comincio a vestirsi il più velocemente possibile, deciso a recuperare Baekhyun e rifugiarsi in una cantina anti bomba.

 Junmyeon si guardò intorno e quando notò l'agitazione dei suoi membri lanciò uno sguardo verso Kyungsoo. Il suo sguardo era ancora più serio e incazzato di quello che aveva quando era entrato in doccia. Le cose non si stavano mettendo bene. Si vestì, afferrò Sehun, poiché il minore sembrava intenzionato a restare a vedere la scena, e se lo trascinò dietro quasi fosse una borsa.

Jongin, non si era accorto di nulla, troppo occupato a cercare il suo cambio nel borsone. Cambio che sembrava essere sparito. Continuava a chiedersi dove fosse finito, ma i suoi pensieri si interruppero nell'esatto momento in cui una voce si propagò nella stanza.

<<Kai>>


La voce di Kyungsoo era seria, fredda, autoritaria,in più lo aveva chiamato con il suo stage name. Jongin aveva classificato la rabbia di Kyungsoo in tre livelli ben precisi, in base a come lo chiamava. 

Jongin, voleva dire che gli stava dando un avvertimento.

Kim Jongin, significava che era nei guai Seri, ma aveva ancora una possibilità di rimediare.

Kai, aveva solo un significato. Era totalmente e dannatamente fottuto e che Kyungsoo avrebbe potuto tagliargli le palle e utilizzarle come addobbo natalizio fiero del suo lavoro.


Jongin senti un brivido percorrergli la schiena, e insinuarsi nei meandri più oscuri del suo corpo. Il suo ragazzo era incazzato nero, e lui aveva bisogno di rimediare alla grandissima cazzata che aveva fatto. Sapeva di aver sbagliato e per quello non aveva osato pronunciare parola, o addirittura guardare Kyungsoo sperando che potesse calmarsi, anche se solo un po'. Sapeva che Kyungsoo non amasse che lui uscisse con Taemin, ma per amor di Jongin lo lasciava andare, di tanto in tanto, ma se all'uscita si aggiungeva alcol e lui che rientrava in modo tale da non ricordare quasi il suo nome allora la sua morte era vicina. 

<<Kyungsoo>> cominciò Jongin lentamente <<Davvero mi dispiace, non volevo...>> il cervello non sembrava volerlo aiutare a creare un discorso sensato, ma sapeva che kyungsoo non avrebbe detto nient'altro prima di ricevere delle spiegazioni da parte sua, questo perché la notte prima le uniche cose che gli aveva urlato contro erano insulti, e lui come un deficiente rideva, rideva perché ubriaco, rideva perché quel briciolo di lucidità che gli era rimasto sapeva che dal quel momento in più sarebbe stato fottuto quindi si dava dell'idiota da solo.

<<Non volevo bere, almeno non così tanto>> riprese <<Stavamo semplicemente bevendo delle bibite analcoliche, poi Taemin mi ha sfidato per vedere chi reggesse di più l'alcool e...>>

Jongin si fermò, l'espressione di Kyungsoo non sembrava migliorare, al contrario sembrava sempre più incline all'omicidio.<<Non è successo niente>> si precipitò di specificare Jongin.


<<Sai perché sono incazzato?>> domandò kyungsoo, con un tono che Jongin trovò inquietante.

<<Perché sono uscito con a Taemin e sono tornato ubriaco>> disse velocemente Jongin.

Kyungsoo lo guardò, la vena alla tempia pulsò.


<<Riprova>> disse, compiendo un passo verso di lui.


Jongin si prese qualche secondo, per riflesso fece un passo indietro.


<<Perché... Perché...Perché ti ho svegliato>> riprovò.


Kyungsoo fece un altro passo in avanti, allungò la mano verso il ragazzo e lo afferrò per l'asciugamano che aveva attorno al collo costringendolo ad abbassarsi alla sua altezza. 

<<Ultima possibilità... Kai>>

Jongin aveva finito le opzioni. Più cercava di ricordare più la sua mente doleva e incasinava i pochi ricordi che aveva della notte precedente. Kyungsoo alla fine si arrese, Jongin non ci sarebbe mai arrivato. 

<<Non sono incazzato perché sei tornato ubriaco, non sono incazzato perché sei uscito con Taemin, non sono incazzato perché sei tornato ubriaco>> sbottò Kyungsoo urlando <<Sono incazzato perché quando sei caduto come un coglione su di me ti è scivolato il cellulare dalla tasca, e c'era un messaggio di quel tuo caro amichetto che dice "Grazie per prima, non vedo l'ora di "giocare" con te ancora, ti amo">>

Passarono pochi secondi, poi Kyungsoo urlò ancora.

 <<Se mi hai tradito abbi le palle di ammetterlo razza di coglione>>

Jongin lo guardò, sgranò gli occhi e in silenzio. Kyungsoo respirava affannosamente, la presa su di lui era sempre più forte e sembrava sempre più incazzato e agitato. Jongin prese i polsi i polso di Kyungsoo e lo costrinse a lasciare la presa, poi si voltò. 

<<Non hai nemmeno le palle di ammetterlo?>> sbuffò Kyungsoo. Un po' di rabbia era andata, e in lui si stava facendo strada la paura di perderlo. Era vero, Jongin era un coglione puro, lo faceva incazzare, ma era la persona che amava.

Jongin lo ignorò, riprendendo a rovistare nel suo borsone senza degnarlo di una risposta. Kyungsoo cominciò a sentire il cuore rompersi in mille pezzi, ma interpretò la reazione del minore come una conferma di ciò che aveva letto, e da allora immaginato. Si voltò, deciso a lasciare quel camerino. Voleva allontanarsi da Jongin, voleva piangere, urlare, ma non voleva farlo davanti a lui. Non voleva lasciargli la soddisfazione di vederlo distrutto per colpa sua. Lo sapeva, avrebbe sofferto, probabilmente sarebbe stato costretto a ricostruirsi pezzo dopo pezzo, ma sarebbe andato avanti.

<<D'accordo>> disse, dando le spalle a Jongin <<Fa quello che ti pare con la tua troia d'ora in poi. Davanti alle telecamere saremo amici come sempre, ma oltre a quello, fai in modo di dimenticare la mia esistenza>>

Aveva appena mosso la gamba per compiere un passo quando si sentì afferrato per il polso.


<<Prima di saltare alle conclusione affrettate leggi questo>> disse Jongin, passandogli il cellulare.

<<Non voglio leggere ciò che tu e il tuo scopamico vi scrivete>> sbottò Kyungsoo.

Kyungsoo sembrava sempre più indeciso su che sentimento provare, Jongin al contrario sembrava esasperato. 

<<Leggi>> ordinò in modo perentorio.

<<D'accordo>> sbottò kyungsoo <<Ma dopo un calcio nelle palle non te lo leva nessuno>>

Kyungsoo quasi gli lanciò il cellulare contro quando lesse lo stesso messaggio della notte prima, ma si costrinse ad andare avanti. Taemin aveva mandato un altro messaggio quella mattina.

"Il messaggio era per Minho non per te, non leggerlo, è roba privata..."

Vi era anche la risposta di Jongin subito dopo.

 "Non scrivere messaggi quando sei ubriaco fradicio coglione, se lo avesse letto Kyungsoo saresti già morto, e te lo saresti meritato"

E ancora un altro di Taemin.

"Fai in modo che non lo legga, il tuo ragazzo è spaventoso"

In tutto quello però fu la risposta di Jongin a calmare definitivamente Kyungsoo.


"Non dire che il mio ragazzo è spaventoso. Lui è la persona più buona del mondo, ma solo pochi possono vederlo, e questo per me vale di più. È la persona più perfetta e premurosa che io conosca, è il mio passato, il mio presente e sarà il mio futuro. Lo amo, quindi non lo offendere o a tagliarti le palle sarò io"


Kyungsoo lasciò cadere la mano che reggeva il cellulare lungo il corpo e alzò il viso verso un Jongin che attendeva sorridente.


<<Lo capisci che io amo solo te? Non amerò, e non vorrò mai nessuno che non sia tu>>


<<Io...>> cominciò kyungsoo, mentre delle lente lacrime scivolava o sul suo viso lentamente <<Perdonami Jongin. Tu sei così bello, perfetto. Sei così dolce, buono e gentile, ed io... Io sono così insicuro. Sono così insicuro di me stesso che mi ritrovo a dubitare di te>> si scusò, abbassando il viso verso il basso.

<<Kyungsoo>> lo chiamò Jongin alzandogli il viso per schioccargli un bacio sulle labbra. Bacio leggero come una carezza ma caldo come il fuoco <<Puoi dubitare di me quanto vuoi, troverò sempre il modo di dimostrarti quanto ti amo. Puoi dubitare di te quanto vuoi, troverò il modo che farti capire quanto vali. Puoi dubitare di noi, ma io avrò sempre un modo per farti capire che l'unico modo per noi di esistere e vivere è essere insieme>>

Nuovamente si chinò per baciarlo. Fu Kyungsoo, sorprendendolo, ad approfondire di più il bacio. I loro sapori si scambiarono, rendendo quel contatto salato per via delle lacrime di Kyungsoo che continuavano a scorrere nonostante Jongin le asciugasse di tanto in tanto con i pollici o con le labbra.  

Quando si staccarono i due si sorrisero dolcemente.

<<Però, potevi evitare di lanciarmi il telecomando il faccia, ho dovuto usare il correttore per nascondere il livido in faccia >> si lamentò Jongin.

<<Scusami>>> sbuffò un sorriso Kyungsoo <<Ma se torniamo a casa mi farò perdonare>> disse, sfoderando quello splendido sorriso che rendeva Jongin fiero. Fiero e orgoglioso poiché era riservato solo a lui.

<<Se solo trovassi i miei vestiti>> sbuffò Jongin correndo per il camerino.

<<Sono nella stanza degli oggetti di scena>> disse Kyungsoo <<Ero incazzato e dovevo vendicarmi>> scrollò le spalle ancora quando Jongin lo guardò esasperato.




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