11
Daryl va a muso duro contro Joe.
"Smettila! Non è la prima volta che ci provi con lei!" lo prende per il colletto nonostante sia di poco più basso, leggo odio nei suoi occhi, Joe sembra completamente indifferente...
"Daryl calmati..." cerco di separarli ma lui non mi ascolta.
"Vattene... E non farti più vedere!" dice spingendolo via.
"Tanto lo sai che la lascerai... Come hai fatto con tutte le altre!" dice per poi rivolgersi a me.
"Io ci sarò sempre per te Miki..." dice sorridendo.
"Vattene!!" ripete Daryl arrabbiato.
Joe si allontana e lascia la villa.
Daryl sospira ancora incazzato e si volta verso di me, accarezza le mie guance e ritorna dolce.
"Scusami... Non dovevo lasciarti da sola..." mi stringe dolcemente cercando di non farmi male.
"Tranquillo... Non è successo nulla..." ammetto cercando di alleggerire l'atmosfera.
"Come nulla?! Ha preso le tue labbra... E lo sa che sono solo mie..." Daryl passa il pollice sulle mie labbra e poi le bacia cercando di mandare via il sapore che Joe ha lasciato nella mia bocca. Le sue labbra sono proprio perfette per le mie. Abbastanza carnose e morbide, mi attirano così tanto!
Unisce le nostre lingue e mi stringe la vita.
Adoro questo ragazzo! Più di ogni altra persona al mondo!
...
È passato qualche giorno. Oggi ho la visita ginecologica e Daryl è con me.
"Salve! Lui è Daryl, il mio compagno." dico presentando il mio ragazzo alla ginecologa.
"A che piacere! Prego Miki, accomodati nel lettino." dice, obbedisco e mi sdraio, Daryl si siede accanto a me e mi stringe la mano.
"Allora, dovresti essere entrata nel sesto mese da qualche giorno ormai." dice spargendo il gel sul mio pancione.
"Sì esatto!" annuisco e lei accende il monitor, inizia a controllarmi.
Guardo lo schermo, le mie dita sono intrecciate con quelle di Daryl che osserva molto attentamente.
"Oh! Eccoci qua!" indica una sagoma scura che si dondola lentamente.
"Questo è il vostro piccino! Volete sapere se è maschio o femmina?" ci chiede.
"No... Io vorrei saperlo al momento del parto!" dico guardando il mio piccolino.
"Sì anch'io non lo voglio sapere." dice Daryl incantato sul monitor.
"Va benissimo, il bimbo sembra in salute, dovrebbe andare tutto bene, è un po' grandicello ma può capitare, se mai partorirai a metà dell'ottavo mese." mi rassicura la dottoressa.
Continuiamo a fare la visita, il bimbo è tenerissimo, stretto in posizione fetale con le manine vicino alla bocca.
"Perfetto! Se ci sono complicanze vieni pure! Ti prenoto un'altra visita all'inizio dell'ottavo mese, così controlliamo che tutto vada bene!" dice lei, io annuisco e dopo averla salutata esco dallo studio con Daryl.
"Cavolo! Che tenero!" ammette salendo in macchina.
"Hai visto che bellino il tuo bambino?" chiedo dandogli un dolce bacio.
"Non vedo l'ora di averlo tra le braccia per coccolarlo!" ammette accarezzando il mio pancione. Sapevo che gli sarebbe piaciuta la visita. Torniamo a casa e mi sdraio sul letto.
"Sei stanca tesoro mio?" mi chiede Daryl togliendosi la camicia.
"Un po'..." ammetto chiudendo gli occhi.
"Non vuoi mangiare niente?" chiede mettendosi accanto a me.
"No, sto bene così." dico avvicinandomi a lui, non riesco a mettermi di lato a causa del pancione, quindi mi metto accanto a lui che mi stringe con un braccio portandomi sul suo petto.
Sento il suo cuore battere e mi rilasso, fino a che il bimbo non mi dà un calcetto.
"Aw!" ammetto toccando il mio pancione.
"Che succede?" chiede Daryl mettendosi in allerta.
"Mi ha dato un calcetto! Senti!" prendo la sua mano e la porto sul mio ventre facendogli sentire il suo pupo.
"Che carino! Ma ti fa male?" mi chiede preoccupato.
"Macché! È dolcissimo!" esclamo sorridendo, sentire un'altra creatura dentro di sé è una cosa fantastica. Ci addormentiamo poco dopo, con entrambi le mani sul mio pancione.
...
Oggi sono a lavoro, Matt non mi perde di vista un attimo.
"Stai bene vero?" mi chiede mentre andiamo in sala relax.
"Sì Matt! Non fare il Daryl della situazione!" dico ridacchiando. Mi prendo un thè e lui un caffè, ci sediamo a un tavolino e sospiro sentendo il piccolo dare calci.
"Amore... Lascia riposare mamma..." dico accarezzando il mio pancione.
"Aw! Ti dà i calcetti?" chiede Matt guardandomi intenerito.
"Sì, tuo nipote è già agitato dentro la mia pancia! Immagina cosa sarà quando uscirà!" ridacchio, lui sorride.
"È un Ortega comunque! Deve fare valere il suo nome!" scoppio a ridere e lui fa lo stesso. Poi improvvisamente vedo qualcuno che non vorrei vedere. Cassidy Sparke. La responsabile delle risorse umane!
Mi individua e viene subito da me.
"Signorina Shine! Perché è in pausa?" mi chiede, scusa c'è anche Matt comunque!
"Scusi signorina Sparke. Avevo bisogno di un thè per migliorare le mie capacità professionali..." ammetto alzando un sopracciglio.
"Dai Cassy... Non vedi che è in dolce attesa!" dice Matt provocandola, lei spalanca gli occhi e controlla il mio ventre.
"Solo una stupida come lei poteva farsi mettere incinta! Immagino poi questo gran fenomeno!" dice allundendo al fatto che il mio ragazzo non sia niente di che.
"Veramente il padre è mio fratello... Gemello!" dice Matt con fare altezzoso.
"Cosa?! Gemello?" chiede lei stupita.
"Esatto... Sto con il fratello di Matt! Quindi immagini che grande fenomeno!" dico alzandomi, Matt fa lo stesso.
"Adesso se non le dispiace torniamo a lavoro!" dico dandole le spalle, Matt mi prende a braccetto e mi accarezza il ventre.
Torno alla mia scrivania.
"Assurda!" mi lamento iniziando a lavorare.
"È gelosa! In fondo si sa quanto io e Daryl siamo fighi!" dice Matt ridendo.
"E già! Troppo belli!" ammetto sorridendo. Matt e Daryl sono davvero stupendi, ovviamente Daryl è più bello!
Però sono stata davvero fortunata, un ragazzo bello come Matt ha un gemello omozigote altrettanto figo! È davvero un colpo di fortuna!!!
Durante il pomeriggio Gabriel mi chiama nel suo ufficio.
"Prego Miki siediti!" dice facendomi accomodare.
"Dimmi pure..." lo invito a parlare.
"Allora, sei entrata nel sesto mese vero? Quando entrerai all'ottavo potrai non venire più per la maternità. Ti daremo sei mesi dopo la nascita, poi se ci sono complicanze facci sapere e vedremo di aumentare il periodo." dice leggendo un foglio.
"Oh... Grazie!" dico sorridendo e accarezzando il mio pancione.
"Sono un tuo diritto! Spero che vada tutto bene!" dice studiandomi con i suoi occhi blu.
"Grazie davvero!" lo saluto e esco, mi dispiace di avere solo sei mesi, vorrei stare con il mio bimbo tutta la mia vita!
Ritorno in ufficio e finisco una pratica insieme a Matt.
All'uscita vedo Paul, lo saluto insieme a Matt e poi torno a casa con lui.
"Daryl aveva da fare?" chiedo allacciando la cintura.
"Sì, un problema... Non potrei parlartene..." dice imbarazzato.
"Oh dai Paul! Sei la mia guardia del corpo! Dimmi dov'è il mio ragazzo..." lo supplico.
"Okay... Ma io non ti ho detto nulla. César ha mandato uno dei suoi sta mattina a casa dicendogli di pagare il debito... Ma Daryl si rifiuta, anzi pensa che loro debbano soldi a lui. Quindi... Penso si dovessero incontrare." mi spiega mentre guida.
"Non sarà andato da solo spero!!" mi preoccupo.
"No! Sono andati tutti con lui, adesso rimarrò io con te e a casa ci aspetta Steven." dice rassicurandomi. Sospiro, questa situazione non mi piace per niente!!
Arriviamo alla villa e entriamo subito dentro.
Vedo Steven nel divano e lo saluto.
"Okay ragazzi! Volete qualcosa da bere?" chiedo andando verso la cucina.
"No grazie Miki!" mi rispondo sorridendo. Annuisco e vado a prendere un bicchiere d'acqua per me poi torno da loro in salotto.
Mi siedo fra di loro.
"Da quanto siete con Daryl?" chiedo incuriosita.
"Io da circa tre anni." risponde Paul.
"Io un annetto e mezzo!" dice Steven.
"Cavolo! E vi piace?" chiedo finendo il mio bicchiere d'acqua.
"Sì! Daryl paga molto bene, anche se i suoi compiti sono precisi e si aspetta il meglio." dice Steven prendendo il suo telefono.
"Daryl sarà il mio capo ma è come un figlio per me!" ammette Paul.
"Faccio tutto quello che vuole, per proteggerlo, proteggere chi ama..." continua.
"È molto nobile questo Paul!" dico sorridendo e stringendogli la mano.
Anche un omone come lui prova dei sentimenti!
"Quanti anni avete?" chiedo.
"Io ventinove!" risponde Steven.
"Quarantasette." dice Paul. Ci sta che veda Daryl come un figlio.
"E quanti siete in tutto che lavorate per Daryl?" chiedo sistemandomi più comodamente.
"In tutto venticinque. I più fidati sono gli undici che hai conosciuto quel giorno in giardino, poi ce ne sono altri, ad esempio James, tu lo conosci vero?" chiede Paul.
"Sì! James lo conosco bene." ammetto sorridendo.
"Beh lui si occupa soprattutto delle corse di macchine." dice Steven.
"Io invece sono il leader della squadra." dice Paul.
"Invece io sono l'esperto informatico! A proposito, potresti darmi il tuo telefono? Daryl vorrebbe che riuscissi sempre a rintracciarti!" chiede Steven, io glielo porgo e lui lo maneggia per qualche minuto fino a che non me lo restituisce.
Verso le otto, Daryl entra a casa con altre ventitré persone!
"Ciao tesoro!" mi alzo e saluto Daryl che cambia espressione, prima sembrava un po' scocciato ma ora è felice. Mi dà un bacino.
"Micetta mia! Senti... Ora dovrei parlare con i ragazzi... Potresti andare in camera?" mi chiede accarezzandomi la guancia. Io annuisco.
"Certo! Quando hai finito raggiungimi!" dico. Mentre si sposta intravedo James e lo saluto con la mano per poi salire in camera.
Ovviamente ho origliato!!
"Abbiamo un problema..." sento la voce di Daryl.
"Dicci..." lo incoraggia Paul.
"César vuole i suoi soldi... Ma io non glieli darò... Ovviamente ci ha minacciati! Ma non me ne frega niente! Voglio solo che proteggiate Miki! Quindi da adesso in poi voglio che siate in due con lei! Sempre." continua il mio ragazzo.
"Ottimo!" sento molti acconsentire.
"Vorrei che rimaste a turno alla villa, è un problema?" chiede Daryl.
"No no! Faremo dei turni in modo che Miki non sia mai sola! Tranquillo!" dice un ragazzo che non conosco.
"Perfetto ragazzi... Conosciamo il nemico... Cerchiamo di non farci fottere!" dice Daryl.
Dopo un po' tutti se ne vanno e sento Daryl salire le scale, mi butto sul letto e prendo il telefono fingendo di chattare.
Lui entra in camera e sospira.
"Avanti... Quanto hai sentito?" chiede alzando il sopracciglio e iniziando a spogliarsi.
"Niente... Di che parli?" cerco di giustificarmi, lui si sdraia accanto a me.
"Lo so che stavi origliando..." mi bacia la punta del naso.
"Okay... Ho sentito tutto!" ammetto arrossendo.
"Immaginavo... Comunque non devi preoccuparti... Sei al sicuro con me..." dice mettendomi sul suo petto e accarezzandomi la schiena.
Non ho mai dubitato di Daryl... So che mi proteggerebbe sempre.
Dopo alcune settimane tutto sembra andare bene, il bimbo cresce, i ragazzi sono sempre con me per proteggermi... L'unica pecca è Daryl che è molto in ansia per me.
Oggi devo fare la mia ultima visita ginecologica e Daryl verrà con me.
Appena mi sdraio sul lettino sento che il piccolo mi dà un calcetto!
La dottoressa capisce e sorride dolcemente.
Mette il gel e inizia a controllare. Vedo nel monitor che il mio bimbo è davvero grande! Ormai è quasi arrivato il momento di partorire!
"Che bello!" ammette Daryl guardando il piccolo.
"Già tesoro..." gli stringo la mano e lui sorride.
"Io direi di programmare il parto fra due settimane, il bimbo sembra abbastanza formato e dovrebbe uscire a momenti!" dice sorridendo.
Cavolo che ansia!!! Sto davvero per partorire?
Salutiamo la dottoressa e usciamo dallo studio.
"Cavolo Daryl! Stiamo per diventare genitori!!" dico salendo in macchina.
"Già micetta!!" dice dandomi un dolce bacio.
Torniamo a casa e mi butto sul divano, oggi dovrei vedermi con Carmen. Quindi mi sono organizzata per andare allo Starlite con lei, Paul e Steven. Daryl sarebbe voluto venire, ma è impegnato con una cosa che non ho capito!
Non voglio stressarlo quindi sto zitta. Indosso un abito abbastanza comodo e delle scarpe con un tacco basso.
"Allora io vado!" dico salutando Daryl con un bacio.
"Certo! Divertiti!" mi saluta Daryl. Esco dalla porta e trovo Paul e Steven ad aspettarmi.
"Ciao ragazzi!" li saluto.
"Ciao bellezza!" mi saluta Paul abbracciandomi, mentre Steven fa un cenno del capo.
Arriviamo allo Starlite verso le nove, Carmen è già dentro ad aspettarmi...
Entro e trovo Carmen seduta da sola a un tavolino, la raggiungiamo.
"Ciao tesoro!" la saluto dandole un bacio sulla guancia.
"Ciao amore!" mi saluta e mi dice di sedermi accanto a lei.
Per lasciarci un po' di privacy Paul e Steven si siedono nel tavolo accanto ma comunque non mi perdono d'occhio!
Carmen ordina un mojito, mentre io prendo un cocktail analcolico a base di frutta.
Quando il cameriere se ne va, Carmen mi accarezza la pancia.
"Allora? Quando nasce il mio nipotino?" chiede sorridendo.
"Tra due settimane circa..." rispondo sospirando.
"Ansia?" mi chiede preoccupata.
"Non per il parto... Più che altro per tutto il resto..." mi mordo il labbro.
"Beh è giustificabile..." dice appoggiando una mano sulla mia spalla per confortarmi.
"Ho paura che prendano il bambino..." ammetto abbassando lo sguardo.
"Daryl non lo permetterebbe mai! Devi fidarti di lui! Poi hai Paul, Steven, Matt e anche James! Devi stare tranquilla!" capisco che stia cercando di tranquillizzarmi, ma il mio sesto senso mi dice che la cosa finirà male...
Arrivano i nostri ordini e decidiamo di brindare.
"Al tuo bambino!" dice Carmen facendo incontrare i nostri bicchieri e facendoli tintinnare. Sorrido e inizio a bere il mio cocktail, non è per niente male, anche se purtroppo sa di ananas e a me da un po' fastidio.
Carmen gusta il suo mojito e gioca con la fetta di lime.
"Allora come va per il lavoro?" chiedo posando il bicchiere.
"Beh! Mi hanno accettata in quell'agenzia! Fortunatamente non pretendevano che avessi la laurea! Quindi dalla settimana prossima sarò una loro impiegata!" dice sorridendo, la abbraccio felice.
"Visto! Lo sapevo che ci saresti riuscita!" lei ricambia. Sono felice che sia riuscita a ottenere questo lavoro!
Mi giro verso Paul e Steven e vedo che stanno bevendo della birra.
"Ma lo fate apposta?! Solo perché non posso ubriacarmi?" chiedo ridendo.
"Scusaci piccola!" ride Paul gustando un sorso della sua bevanda, io gli faccio la linguaccia e poi mi giro verso Carmen.
"Con Daryl come va?" mi chiede finendo il suo drink.
"Beh... Apparte l'iperprotettività va tutto bene..." rido pensando al mio ragazzo. Capisco che sia preoccupato, ma non farmi neanche uscire da sola con la mia migliore amica!
"Senti e dopo che nascerà il bambino che farete?" chiede sorridendo maliziosamente.
"In che senso?" chiedo non capendo.
"Nel senso... Lo vorresti sposare?" chiede alzando il sopracciglio, io arrossisco come un peperone, sposare Daryl... Sarebbe il più grande sogno della mia vita.
"Beh... Ovvio che vorrei... Ma lui non me lo chiederebbe mai..." sospiro guardando in basso.
"Ah davvero?" conosco quel tono di voce, Carmen sa qualcosa che io non so.
"Cos'è quella vocetta?" chiedo accigliandomi.
"Niente... Dici che lui non te lo chiederà mai..." continua con quella voce.
"Carmen sputa il rospo..." dico avvicinandomi.
"Mh... Non posso dirti niente!" si gira con un sorrisetto terribile in faccia!
"Dimmelo!" le afferro le mani.
Lei si guarda intorno.
"Okay... Ma tu non sai niente..." dice guardandomi seriamente.
"Da poco ho sentito una telefonata tra Matt e Daryl... Parlavano di te..." sussurra in modo che possa sentire solo io.
"E...?" la invito a continuare.
"E Daryl stava chiedendo consigli a Matt su come chiedertelo!!!" dice urlando alla fine.
"Cosa??!!" spalanco gli occhi.
"Hai capito bene! Daryl vuole chiederti di sposarlo!" dice sorridendo.
Arrossisco tantissimo e distolgo lo sguardo.
Un ragazzo come Daryl? Sposarmi? Perché? Stiamo insieme da soli dieci mesi... È perché sono incinta?
Un sacco di domande mi frullano nella testa e non sento più niente.
Dovrei diventare la signora Ortega? Miki Ortega? Suona stranissimo!!
Carmen mi riporta alla realtà scuotendomi un po'.
"Ci sei? O sei morta?" chiede ridendo.
"Sono morta..." sussurro, lei sorride.
"Io sarò la damigella! Punto!" dice prendendomi per mano.
"Hey, non me lo ha ancora chiesto!" dico ridendo.
"Non mi importa tanto lo so che sceglierai me!" dice abbracciandomi, sembra felice! Ma mai quanto posso esserlo io!
Davvero il ragazzo più bello del pianeta vuole sposarmi?!
Siamo rimaste lì fino alle undici a parlare di Daryl e di questa storia del matrimonio, poi abbiamo accompagnato Carmen a casa e Paul e Steven mi hanno lasciata alla villa.
...
Vedo Daryl seduto in giardino...
Appena mi vede mi fa un dolce sorriso, ha un bicchiere in mano e mi invita ad avvicinarmi. Sono tanto felice di vederlo. Mi fa sedere sulle sue cosce e mi abbraccia.
"Ciao micetta!" mi saluta dandomi un bacio.
"Ciao tesoro mio!" ricambio il bacio e metto la lingua, il mio pancione è un po' d'impiccio e non riesco a mettermi comoda, il che fa sorridere Daryl. Si avvicina e da un bacio al mio ventre per poi accarezzarlo dolcemente.
"Com'è andata?" chiede sorridendo e baciandomi di nuovo.
"Bene..." arrossisco pensando alla rivelazione di Carmen, Daryl se ne accorge.
"Che c'è?" chiede sogghignando.
"Beh... Carmen mi ha detto una cosa..." cerco di parlare ma mi imbarazzo, il mio ragazzo mi stringe di più a sé e inizia ad accarezzare la mia schiena.
"E cosa sarebbe?" mi chiede baciandomi il collo.
"Di qualcosa che dovevi dirmi..." dico arrossendo. Lui smette subito di baciarmi e si fa più imbarazzato.
"Emh... Forse... Forse è giunto il momento." ammette, controlla nelle tasche della sua giacca e ne tira fuori una scatoletta. Spalanco gli occhi, ma proprio in quell'istante una macchina sportiva gialla sfreccia davanti al cancello di Daryl, lui se ne accorge immediatamente e mi fa scendere dalle sue cosce.
"Miki... Entra in casa... E rimanici qualunque cosa succeda!" dice a denti stretti.
"Hey ma che-" mi interrompe.
"Vai! E non fare storie!!!" percepisco la sua agitazione, non dev'essere nulla di buono. Mi avvio verso l'ingresso ma non entro, mi nascondo dietro un grande pilastro e sto in silenzio, vedo Daryl finire il suo drink e poi poggiare il bicchiere.
Subito dopo, dal cancello sbucano cinque ragazzi, sembrano tutti di origine messicana e anche dal loro accento lo si deduce.
"Ortega! Devo proprio venire a casa tua per farmi pagare!" dice quello che sembrerebbe il capo.
"Sei venuto per niente César... Sei tu che mi devi soldi!" dice Daryl avvicinandosi al gruppo.
"Ahah! Non farmi ridere! Sappiamo benissimo chi ha fatto fallire l'affare più importante della mia vita!" César fa un cenno ai suoi uomini che afferrano Daryl e lo fanno inginocchiare.
"Ho una sola pallottola Ortega e non vorrei sprecarla su di te..." dice tirando fuori una pistola.
"Senti César sei tu a dovermi pagare! Io non ti darò niente!" dice Daryl gemendo.
"No! Sei tu che devi pagare e adesso pagherai con la tua vita!" gli punta la pistola alla tempia. In quel momento il mio bimbo scalcia.
Cosa si è disposti a fare per amore? Si può morire per amore? Si può abbandonare la propria vita per salvare quella di qualcuno che ami?
Quel giorno ho capito di sì.
Tocco il mio ventre e una lacrima solca il mio viso.
Con uno scatto rapido mi metto davanti a Daryl un secondo prima che lo sparino, per proteggerlo.
La pallottola mi colpisce al ventre.
Spalanco gli occhi e il mio cuore salta un battito.
Vedo lo sguardo di César sconvolto, probabilmente aveva davvero un solo colpo e lo ha usato su di me.
Altre lacrime solcano il mio viso e cado a terra.
Sento il legame che si era formato quella notte nel mio letto, quando io e Daryl avevamo fatto pace, distruggersi e mi sento improvvisamente vuota.
La mia visuale è sul cielo stellato, sento i ragazzi parlare ma non capisco cosa dicono, è tutto ovattato.
Se ne vanno via velocemente e incontro lo sguardo di Daryl.
"No! Miki! Cazzo!" dice disperandosi, a fatica porto una mano sul ventre e poi la guardo, sono piena di sangue.
Il mio viso viene bagnato dalle lacrime di Daryl, il ragazzo che amo di più al mondo. Quello per cui ho sacrificato la mia vita e la vita di mio figlio.
Il ragazzo che avrei voluto come marito. Con cui avrei voluto passare il resto della mia vita.
Sento freddo, sto congelando...
Daryl dice qualcosa ma non riesco a capirlo.
Sono attimi infiniti quelli in cui lascio la mia vita terrena.
Non sento più l'erba sopra la quale sono coricata, non sento più le grida del mio ragazzo disperato, non sento più l'odore o il sapore del sangue nella mia bocca, non vedo più niente...
Chiudo gli occhi e un'ultima lacrima segna il mio viso.
So che Daryl mi sta scuotendo, ma non riesco a reagire, immagino la disperazione di questo bravo ragazzo... Questo ragazzo che mi ha insegnato a vivere! Che mi ha dimostrato cosa significa amare e essere amati! Questo ragazzo che mi ha insegnato a perdonare...
Con un ultimo sforzo riesco a pronunciare tre parole che spiegano precisamente la motivazione del mio sacrificio.
"Ti amo... Daryl..."
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