Gomitoli di lana
Un attimo d'incredula esitazione, quindi l'elfo protese la mano tremante verso quel piccolo tesoro, gli occhi enormi lucidi per la commozione.
Quattro galeoni.
Li passò uno per uno tra le lunghe dita con timore reverenziale, ancora restio a credere di aver finalmente ottenuto quella piccola, grande conquista.
Il suo primo stipendio.
Anche se non si era mai concesso di pensarci, in cuor suo sapeva già come spenderlo.
§
"Dobby vorrebbe dei bei gomitoli di lana e anche i ferri per fare la maglia, Signore, per favore!"
"Quanti gomitoli?"
"Tutti quelli che può dare a Dobby per quattro galeoni, grazie, Signore."
***
"Buon Natale, Signore! Dobby le ha fatto un regalo, professore, l'ha fatto con le sue stesse mani!" disse l'elfo con entusiasmo. Mentre porgeva al Preside il pacchetto, però, fu preso da un momento di preoccupazione. "Io spera che le piace, Signore. Spera che è un regalo adatto a un professore importante come lei."
Silente lo guardò sorridente attraverso i suoi occhiali a mezzaluna.
"Oh, i regali adatti sono sempre terribilmente noiosi ed estremamente sopravvalutati, mio caro Dobby" gli confidò con un occhiolino prima di scartare il regalo.
L'elfo lo fissò col fiato sospeso e rimase incredulo vedendo il Preside commuoversi.
***
Albus scartò il regalo e gli occhi gli si fecero lucidi, quando vide il contenuto del pacchetto.
Uno dei calzini aveva fenici scarlatte su sfondo oro, l'altro – viola – era decorato con il blasone di Hogwarts.
"Grazie, Dobby" mormorò. "Non avresti potuto farmi regalo più gradito."
§
"Io? Mi vedo con in mano un paio di grossi calzini di lana.
È passato un altro Natale, e nessuno mi ha regalato un solo paio di calzini.
Chissà perché a me regalano soltanto libri."
A Harry non raccontò mai che quei calzini furono l'ultimo regalo di sua sorella Ariana
prima che tutto cambiasse.
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