Lily's Writing: Storia di una Corvodoro
Vi avevo detto che avrei pubblicato qualche OS, giusto? Bene, oggi iniziamo con una storia, una storia che non è una fan fiction, ma è la mia storia, di come ho conosciuto il mondo di Harry Potter e che cosa questo mondo mi ha insegnato.
Siete curiosi? Si inizia :3
Partiamo da un po' di tempo fa, e torniamo al 2001, anno dell'uscita del primo film e anche della mia nascita. Sia mia madre che mio padre si erano appassionati alla saga, con la conseguenza che, all'età di cinque anni, mi sono ritrovata in casa i primi quattro film.
Ricordo che già da piccolina ero rimasta incantata davanti al fascino di Alan Rickman nei panni di Piton, divenuto quindi il mio personaggio preferito, e rimasto tale.
Adoravo l'atmosfera magica che si creava ogni volta che appariva il logo della Warner Bros, che ormai associo sempre e solo a quei film.
Ma torniamo alla mia narrazione: avendo visto i primi quattro film, essendomi innamorata della saga (ma soprattutto della Camera dei Segreti) e volendo sapere come proseguisse la storia, chiesi ai miei genitori di farmi vedere l'Ordine della Fenice. Loro però me lo negarono, affermando che fossi troppo piccola per vedere quel film.
Il mio interesse per Harry Potter andò perciò scemando: continuavo a guardare i film, ma senza quell'entusiasmo che avevo avuto all'inizio. Non pensavo di leggere i libri, ammetto che quell'idea non mi era passata per la mente, forse perché ne avevo altri da leggere, forse perché il fantasy non mi attirava molto. E quindi sì, diventai una babbana *sigh*.
Passarono i mesi e gli anni, e finalmente giungiamo al mio arrivo al liceo classico, nel settembre del 2015.
Nella mia classe ci sono due fangirl assolutamente Potterhead, che diventarono subito le mie migliori amiche. Grazie a loro mi riavvicinai nuovamente al mondo magico, senza che però avessi la voglia di leggere i libri.
Un giorno di maggio, mentre stavo guardando video su YouTube, capitai per caso su un video che mostrava gli attori dei film di Harry Potter prima e dopo aver girato tutte le pellicole, e questo stimolò la mia curiosità. Presi perciò una decisione drastica: avrei letto tutti i libri di Harry Potter. Dovete sapere che, amando i libri storici, stavo leggendo in quel periodo un romanzo avventuroso su un ragazzo protestante nella Francia del Cinquecento, che mi era sembrato interessante ma si era dimostrato terribilmente deludente (e se pensate che ho dei gusti strani avete ragione). Comunque, la sera stessa cominciai a cercare per casa La Pietra Filosofale, sapevo di avere qualche libro della saga in una libreria, ma trovai soltanto il quarto e il quinto. Uff.
Finalmente arrivai alla fine del noiosissimo romanzo di storia e mi fiondai in biblioteca per prendere il primo libro Harry Potter. Lo lessi tutto in una sola settimana, un tempo record se consideriamo che, essendo vicina la fine della scuola, ero tartassata tra versioni di latino e verifiche di matematica. E così mi innamorai di questa meravigliosa saga. La lessi per tutta l'estate, e divenni una fan sfegatata. Potevate vedermi in costume da bagno a bordo piscina che, invece di entrare in acqua, leggevo capitoli su capitoli, ansiosa di sapere cosa sarebbe successo dopo.
In pratica, sono passata da essere una babbana che scambiava i Doni della Morte per un simbolo massonico (ahimè, l'ho fatto pure io) ad essere la perfetta copia di Bellatrix nei suoi periodi omicidi quando incontro dei babbani ignoranti.
Credo che questo sia stato uno dei più bei cambiamenti avvenuti nella mia vita (per quanti cambiamenti possano avvenire in quindici anni).
Leggere ogni libro della saga o guardare uno dei film è sempre qualcosa di speciale. La Rowling ha il magico potere di catapultarci in un altro mondo, di trasportarci in un'atmosfera che sembra del tutto reale, nel quale ogni minimo dettaglio è curato alla perfezione.
Basta solo aprire un libro per trovarsi in un'altra dimensione, e devo ammettere che grazie a questa saga ho iniziato ad amare ancora di più la lettura, che già amavo prima. Solo pochi autori riescono a fare tutto ciò, e questa è la prova della grandezza della Rowling.
Ogni parola, ogni gesto, ogni scena è totalmente coinvolgente, non importa se parla del personaggio peggiore o migliore, del più odioso o del più amato, riesce sempre a farti immedesimare e riflettere. Tornare a leggere i libri o guardare i film è come tornare a casa: un luogo famigliare, accogliente, mai scontato, assolutamente necessario, quasi indispensabile.
Il genere fantasy rende poi il tutto ancora più particolare e affascinante. Spesso ho sentito varie persone che si dicono colte parlare di questi libri, che trattano di argomenti fantastici, come se fossero degli stupidi racconti scritti male. E ciò che più mi infastidisce, oltre al fatto che probabilmente giudicano senza aver conosciuto, è il fatto che non pensino a quanto Harry Potter possa insegnare.
Grazie ad HP ho capito che non ci si può mai arrendere, mai, che anche il traguardo più ostico si può raggiungere se conosciamo le nostre intenzioni e siamo determinati a realizzarle. D'altronde la Pietra Filosofale non è stata rifiutata da ben dodici case editrici? Vorrei vedere la loro faccia ora.
Con i libri ho poi imparato il significato dell'amore, indispensabile per vivere davvero, ossigeno per una esistenza vissuta al meglio, base di ogni rapporto. Amore che può portare alla serenità, alla gratitudine eterna, al coraggio, al sacrificio.
E come dimenticarsi l'amicizia, senza la quale molti degli ostacoli non sarebbero stati superati, senza la quale tutti possono fallire miseramente.
Così non si può nemmeno dimenticare il coraggio, tante volte menzionato fra le pagine dei libri, uno strumento con il quale bisogna affrontare a testa alta tutto, ed in particolare quello che ci impaurisce.
E così, grazie ai libri siamo cresciuti e diventati più forti.
Ma forse, l'insegnamento più importante è quello che non si può mai davvero giudicare senza conoscere, e in tale modo non si può nemmeno discernere con precisione il bene dal male, perché entrambi presenti in noi, perché entrambi non possono esistere senza il loro opposto. E soprattutto, tutti hanno diritto ad una seconda possibilità. Ma forse mi sto dilungando troppo.
Non credo che nessuno riuscirà mai a elencare tutto ciò che abbiamo imparato da HP, e forse non ce n'è nemmeno bisogno, perché noi conosciamo già la risposta.
E con queste parole vi lascio, sperando di non avervi annoiato, e augurandomi che siate riusciti anche voi a ritrovarvi in ciò che ho scritto. E ricordate, come ci ha già mostrato la nostra cara Rowling, che la felicità si può trovare anche nei momenti più bui, se solo ci si ricorda di accendere la luce.
-Lily
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