4- You exist!
-Allora, Ramoso, com'è andata ieri sera? Alla fine non ci hai raccontato niente!-
I quattro ragazzi stanno raccogliendo i loro appunti e riponendo i libri nello zaino, pronti a lasciare la classe di Incantesimi, l'ultima lezione della giornata, e passare tranquillamente il pomeriggio nel loro angolo preferito della Sala Comune.
-È... semplicemente andata- risponde James scuotendo la testa.
-Hai seguito i miei consigli?- gli chiede Remus, mentre seguito dagli altri esce dalla classe.
-Certo. Ma non è stato quello il problema. E poi lei mi odia anche se provo a essere gentile- il ragazzo sbuffa e si passa una mano tra i capelli -stava andando anche abbastanza bene, in realtà. Insomma, stavamo parlando. Ma poi è arrivato Mocciosus-
-Gli hai tirato un pugno? L'hai appeso al soffitto?- esclama Sirius con gli occhi che brillano.
-Per Merlino, James, non voglio nemmeno sentire cos'hai combinato...- mormora Remus
-Io non ho fatto niente!- il biondo sospira di sollievo -loro hanno cominciato a parlare, a litigare piuttosto, e Piton alla fine ha detto che non voleva stare nella stessa stanza di una sanguemarcio-
-E tu non l'hai difesa? Non hai iniziato a duellare con Mocciosus?- esclama Sirius sorpreso.
-No... io... pensavo che lei si sarebbe arrabbiata con me! E poi non sapevo cosa fare... ero già abbastanza incasinato anche prima che arrivasse quell'idiota unto a complicare le cose!- dice James
-Tutto questo, caro Ramoso, è successo perché hai usato l'M.R.
Se tu avessi dato ascolto al mio metodo avresti difeso la Evans, e lei ti avrebbe visto come il suo eroe!- spiega Sirius, come se fosse ovvio.
-Felpato, io conosco Lily e se James avesse seguito il tuo metodo la ragazza si sarebbe arrabbiata, lei sa difendersi da sola, o almeno così è convinta- ribatte Remus, alzando gli occhi al cielo.
Nel frattempo i Malandrini arrivano nella Sala Comune, dicono la parola d'ordine alla Signora Grassa e si accomodano sui divanetti rossi
-Ogni ragazza vorrebbe essere difesa!- esclama Sirius -e anche quella pazza della Evans. Se lui continua a seguire i tuoi sciocchi consigli non riuscirà mai a conquistarla!-
-Non è vero, forse questo varrebbe per qualunque ragazza, ma non per lei. E i miei consigli non sono sciocchi, è l'M.S. quello che non porterà a niente- dice Remus
-Vi rendete conto che io sono qui di fianco a voi?- sbuffa James infastidito -è insopportabile quando cominciate a parlare come se io non esistessi-
I due si zittiscono all'istante.
-Bene. Adesso, Remus, devo accertarmi di una cosa: a te non piace per niente per niente per niente la Evans, vero?- chiede il ragazzo con gli occhiali.
-Cosa? No, Ramoso, che stai dicendo?- esclama Remus sorpreso.
-Niente, è che lei ha detto che preferirebbe mille volte che fossi ancora tu il Caposcuola, e quando le ho chiesto se... se a lei tu piacevi mi ha risposto "e se anche fosse?"- spiega James
-Uh, guarda guarda, un piccolo esemplare di Jaime geloso!- mormora Sirius divertito
-James, tranquillo, io e lei siamo solo molto amici, soprattutto dal sesto anno dopo il litigio con Piton- anche Remus non può non nascondere il suo divertimento nel vedere il ragazzo geloso -abbiamo un bel rapporto e ci raccontiamo tutto, ma è finita li-
Il moro sospira, visibilmente sollevato. Poi nei suoi occhi appare un luccichio malandrino.
-Mi stai dicendo che se io, grazie alla Pozione Polisucco, mi trasformassi in te, mettiamo... per un giorno, Lily mi parlerebbe! E mi racconterebbe anche cose private!- esclama James, euforico.
-Questo è fuori discussione! Uno, non ho idea delle figure imbarazzanti che tu potresti farmi fare, due le uniche persone abbastanza brave da produrre una Polisucco sono la stessa Lily o Piton, tre ci vogliono mesi per prepararla- spiega Remus scuotendo la testa
-Lunastorta, dovresti pensare in modo più malandrino!- interviene Sirius -potremmo rubare la Pozione dalle scorte del Luma. Quest'idea non è affatto male-
-Invece è un idea terribile! Cosa pensi che succederà quando Lily lo scoprirà?- borbotta Rem.
-E perché dovrebbe mai scoprirlo!- ribatte Sirius con il suo solito sorriso di quando sta pensando a un piano geniale.
-Remmie, Sir, state di nuovo parlando come se io non esistessi!- questa volta i due non sembrano nemmeno sentire le parole del ragazzo, presi come sono dalla discussione.
-Okay, basta, mi sono stancato di voi! Vado a fare un giro!- grida James, uscendo dal ritratto.
Cammina per un po' lungo i corridoi, senza sapere bene cosa fare, quando pensa che potrebbe prendere una scopa e allenarsi a Quiddich.
È perso tra i suoi pensieri riguardo le nuove finte che avrebbe potuto provare che quasi non si accorge della figura familiare seduta sui gradini in fondo a un vuoto corridoio in un angolo sperduto del castello.
Quando vede un paio di capelli rossi, di quel rosso inconfondibile, si blocca. Cosa ci faceva la ragazza li? Avrebbe dovuto essere con le sue amiche, o a studiare.
-Ciao, Evans- la saluta.
Lei si volta immediatamente, infastidita dal trovarsi davanti la persona che non avrebbe mai voluto incontrare quel giorno.
-Potter. Che non piacere vederti. Adesso sparisci- mormora la ragazza facendogli segno di andarsene con la mano.
-Hey, potresti essere un po' più gentile! Ti ho semplicemente salutato! Comunque, Lillina cara, che ci fai qui?- chiede James passandosi una mano tra i capelli
-Ti ho già detto di non chiamarmi così, se non vuoi che una fattura esca dalla mia bacchetta. E comunque non sono affari tuoi- dice Lily in tono duro.
-Ma... stavi piangendo?- esclama James accorgendosi solo in quel momento degli occhi rossi di lei.
-No! Assolutamente no!- mormora la rossa, asciugandosi velocemente gli occhi -adesso che ti sei fatto un po' di fatti miei puoi farmi il piacere di sparire?-
-Ma si può sapere perché sei così scorbutica con me? L'amore della tua vita? Stavo solo cercando di essere gentile...- sbuffa James scuotendo la testa
-Beh, non ho bisogno della tua gentilezza, Potter. Se sono venuta qua è perché voglio stare da sola, non pensi?- ribatte Lily, sempre più scocciata.
-Perchè vuoi stare da sola? Perché sei triste?- chiede James
-Quale parte della frase "Non sono affari tuoi" non capisci, Potter? Lo so che sei stupido, ma non pensavo fino a questo livello- mormora la ragazza, alzando gli occhi al cielo.
-Grazie mille per i complimenti, Evans- borbotta James -volevo solo sapere se c'è qualcosa che non va...-
-Se c'è qualcosa che non va? Perché, c'è qualcosa che va nella mia vita? C'è fottutamente qualcosa che va? Ma non ho bisogno della tua compassione, Potter- grida Lily, arrabbiata contro nessuno in particolare.
-Certo che c'è qualcosa che va! Tu sei una studentessa meravigliosa, hai i voti migliori del castello, i professori ti adorano... e hai un ragazzo fantastico e speciale come me che ti ama e che non aspetta altro che tu decida di uscire con lui! Cosa puoi desiderare di meglio?- esclama James sorridendo
-Che tu te ne andassi, per esempio. Se tu adesso sparissi miglioreresti moltissimo la mia giornata, e te ne sarei riconoscente- sbuffa Lily.
Ma James fa finta di non averla sentita.
-È per quello che ti ha detto ieri sera Moccios... hmm, Piton? Non è per quello, vero Lily? Perché in questo caso beh, non ti deve importare di quello che pensa. Tu sei fantastica, Lily, e...- incomincia a dire il ragazzo, ma lei lo interrompe
-Non voglio i tuoi complimenti, ne la tua gentilezza, Potter. Perché non lo capisci?- la rossa sta gridando, disperata -e non sei nessuno per dirmi cosa è importante e cosa no! Lasciami in pace, dannazione! Mettiti in testa una buona volta che non riuscirai a conquistarmi mai, e lascia stare. Faresti un favore a tutti e due! Ti odio, Potter, TI ODIO! Sai solo peggiorare le cose! Il giorno in cui finirò Hogwarts sarò maledettamente triste, ma una parte di me gioirà perché non ti dovrò vedere mai più!-
Tra i due cala un imbarazzante silenzio, e Lily è felice di aver lasciato il ragazzo senza parole, per una volta.
-Perchè mi dici tutto questo, Evans? Io mi sto sforzando di cambiare, di essere gentile, per avere almeno una possibilità, ma tu nemmeno te ne accorgi- balbetta James, triste -che cosa ti ho fatto di male?-
-Esisti-
Una sola parola, più terribile di un enorme macigno.
Lily vede lo stupore sul volto del ragazzo, che lascia poi spazio alla tristezza.
Lei non può davvero pensare di averlo ferito. James Charlus Potter. Ferito. Dalle sue parole. Non riesce a crederci.
Lui si alza, e corre via senza dire niente. Per un attimo Lily è tentata di gridare: "scusami io, non intendevo...".
Ma poi rimane in silenzio. È proprio quello che intendeva, e una parte di lei è fiera di averlo detto. Solo, non si aspettava che lui ci rimanesse male, e questo la lascia spiazzata.
"Andiamo, non smetteva di tormentarmi. Se l'è meritato" continua a ripetersi, non riuscendo però a convincersi del tutto.
Angolo Autrice
Non dovrei aggiornare in questo momento. Anzi, dovrei essere a dormire visto che per domattina ho la sveglia alle 5. Ma una certa personcina mi ha convinto ad aggiornare, visto che "da qualche parte del mondo è lyne boh niente, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, anche se così le cose sono ancora più incasinate. Ma senza qualche difficoltà da superare la jily non avrebbe senso.
Okay e niente, al prossimo aggiornamento!
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