38- The best joke ever

É venerdì, un perfetto venerdì di marzo, in apparenza un comune venerdì di marzo. Ma non lo è. E no, non perché gli esami si avvicinano, e nemmeno perché tra solo 2 giorni gli studenti del settimo anno del castello potranno tornare a Hogsmead, no, per nessuno di questi motivi.

Non è un qualunque venerdì di marzo perché è il Venerdì, il giorno che verrà sempre ricordato nella storia, quello in cui i Malandrini faranno il loro ultimo scherzo.

-Vi devo ripetere il piano o lo sapete?- chiede Remus, agitato.

In risposta, gli altri tre alzano gli occhi al cielo, in una sua accurata imitazione.

-Moony, lo sappiamo! Tranquillizzati, per favore, o mi trasmetti la tua ansia. Ci avrai fatto questa domanda almeno... cinque volte, questa mattina!- sbuffa Sirius, esasperato.

-Anche di più- mormora Peter.

-Bene, allora... facciamo che ve lo ripeto un'altra volta, nel caso qualcosa vi fosse sfuggito- Remus ignora le proteste dei suoi amici e rispiega tutto da capo -io e Padfoot andremo nei sotterranei, mentre tu, Prongs e... hey, Prongs, ci sei?-

James sbatte un attimo le palpebre, confuso, osservando il suo amico. Ha una faccia come se non dormisse da settimane, e in mano l'ennesima tazza di caffè.

-Si, si... mi puoi rispiegare un'altra volta perché cazzo ci siamo dovuti svegliare alle cinque?- mormora, cercando di non far chiudere i suoi occhi.

Mentre tutti gli altri erano svegli e energici da almeno mezz'ora, mentre discutevano nella Sala Comune deserta gli ultimi dettagli del piano, James stava letteralmente dormendo in piedi. Lui proprio non ce la fa a svegliarsi presto, è contro la sua natura.

-Te l'ho detto, dobbiamo fare tutto prima dell'inizio delle lezioni, o se no, vedendo la nostra assenza, capiranno sicuramente che siamo stati noi. E vogliamo evitare una punizione, giusto?- spiega Remus con aria da professore.

Cosa vi avevo detto? Tra i quattro, è Remus quello da temere di più, perché è l'unico capace di usare il cervello in modo utile.

James mormora qualcosa di incomprensibile, e annuisce poco convinto.

-Tu vuoi evitare che Lily scopra che hai fatto uno scherzo e si arrabbi con te, giusto?- chiede di nuovo il biondo.

Questa volta James annuisce più convinto, trangugia tutto il caffè rimasto e si mette ad ascoltare con attenzione.

-Stavo dicendo, tu, Prongs, e tu, Wormtail, prenderete il mantello dell'invisibilità e, nascosti bene sotto quello, entrerete nella loro Sala Comune mentre tutti staranno facendo colazione. A questo punto, senza essere visti, mi raccomando...- continua a spiegare il Malandrino, esponendo il piano

-Faremo casino- conclude James, sorridendo.

Sirius lo guarda con aria soddisfatta e gli batte un pugno sulla spalla.

-Tutto chiaro?- chiede Remus per l'ennesima volta.

Gli altri annuiscono, esasperati.

-Bene allora, James hai il mantello?- il ragazzo interpellato annuisce -io e Sirius invece prendiamo la Mappa, e ognuno di voi ha uno specchietto in modo che tutti possiamo essere in comunicazione. Direi quindi, che a questo punto siamo pronti, sempre che non abbiate domande- conclude il biondo.

-Io ho una domanda- interviene Peter

Sirius e James lo guardano come se volessero fucilarlo.

-No, Wormtail, perché? Dimmi, perché l'hai fatto? Adesso Moony si metterà a spiegare per un'altra oretta buona!- esclama il primo, con disperazione.

-E così io mi sarò svegliato presto per niente!- sbuffa il secondo.

-Pet, non li ascoltare e fai la tua domanda- lo esorta Remus, infastidito dalla scarsa considerazione di lui che hanno i suoi amici.

-Io... beh, ecco, mi chiedevo... non dovremmo essere ricordati come della specie di eroi? Quelli che fanno scherzi divertenti? Questo piano sembra... un po' troppo cattivo- mormora il ragazzo, impaurito dal fatto che gli altri possano ridere di lui.

L'obbiettivo del piano, alla fine, è molto semplice: colpire i Serpeverde.

Remus e Sirius infatti hanno il compito di andare nel bagno delle femmine dei Sotterranei, quello adiacente all'aula di Pozioni, e intasarlo, facendo saltare le tubature. Così, quando una folla di ragazzine serpeverdi urlanti, dopo la loro prima ora con Lumacorno, andrà in bagno in gruppo per aggiustarsi il rossetto e spettegolare, si ritroverà totalmente bagnata da capo a piedi.

Invece James e Peter si dirigeranno nella Sala Comune di Serpeverde, di cui dopo giorni passati a seguire ignari Serpeverde nascosti sotto il mantello dell'invisibilità, proprio ieri sono riusciti a capire la parola d'ordine. E una volta dentro... nessuno ha idea di ciò che James farà.

-Oh, grazie!- esclama Remus, alzando gli occhi al cielo -è da giorni che ve lo ripeto, che dovremmo fare qualcosa di più grandioso e lasciare fuori da questo scherzo il vostro infantile odio per i Serpeverde-

Peter sorride debolmente, felice di essere stato ascoltato.

-Ma questo è grandioso!- esclama invece James con ovvietà, mentre Sirius sbuffa.

-Infantile odio per i Serpeverde? Spero tu stia scherzando, Moony! Loro ti gridano "mostro" ogni volta che gli passi davanti! E tu lo chiami "infantile odio?"- grida.

Con queste parole la discussione è chiusa, e i quattro ragazzi (ormai sono le 6 e un po' del mattino) si dirigono fuori dalla loro Sala Comune. Percorrono un pezzo di corridoio insieme, poi si augurano buona fortuna e si dividono.

---

-Forza, dentro quell'armadio! No, scusa, Moony, ha cambiato strada, non c'è nessuno. Via libera!-

I due ragazzi stanno camminando per i corridoi deserti del Sotterraneo, Sirius con in mano la Mappa del Malandrino, mentre Remus illumina la strada con la luce della sua bacchetta.

-Giuro che se stai leggendo male la Mappa... sei sicuro di sapere dove siamo? Se incontriamo qualcuno ti uccido-

Il Grifondoro non replica alle minacce dell'amico, e continua a camminare facendogli strada.

-L'ultima scala, e poi dovremmo esserci- dice a bassa voce, dal momento che stanno passando davanti alle stanze del professore Lumacorno, e essere beccati è l'ultima cosa che desiderano.

Alla fine Sirius ha dimostrato avere ragione, dal momento che durante il tragitto non hanno incontrato nessuna anima viva. A un certo punto si blocca di scatto, davanti a quello che si rivela essere il bagno della ragazze.

-Bene...- sussurra con un ghigno malandrino, entrando -che la nostra opera cominci!-

Remus non può fare altro che seguirlo all'interno.

-Pronto?- gli chiede poi l'amico.

-Sempre-

I due Grifondoro cominciano la loro opera di devastazione e distruzione, con tutto l'impegno possibile. Remus controlla ansioso ogni due per tre la Mappa per controllare che nessuno si stia avvicinando, ma la maggior parte degli studenti sono ancora nei loro letti.

Sirius sfodera la bacchetta e comincia a lanciare rotoli di carta igienica nei water, e in poco tempo tutto il bagno è coperto di bianco. Remus invece svita i rubinetti e rompe alcune tubature.

Alla fine osservano con aria soddisfatta la loro opera.

-Manca solo l'acqua- ridacchia Sirius, mentre sempre con la bacchetta aziona lo sciacquone di tutti i gabinetti, e applica un incantesimo che li fa rimanere bloccati così, in modo che scarichino sempre acqua.

Remus fa lo stesso con i rubinetti, e in poco tempo l'acqua comincia a scorrere in grande quantità.

-Ed ora andiamo, prima di ritrovarci bagnati da capo a piedi- dice il ragazzo, cominciando ad andare verso la porta.

-Si, muoviamoci- aggiunge Sirius, che fa per seguirlo.

Mentre cammina, però, scivola su una pozza d'acqua che si è già formata per terra, e scivola battendo il sedere sul freddo marmo.

Remus scoppia a ridere.

-Fanculo, Moony, non è divertente, aiutami magari!- sbuffa il moro, ma sorride anche lui.

Il ragazzo lo raggiunge con un paio di passi e gli porge la mano, per aiutarlo a rialzarsi. Questo la afferra con forza, ma invece di tirarsi su fa cadere a terra anche il suo amico.

E così Remus si ritrova in una posizione imbarazzante, a cavalcioni sopra Sirius.

I due rimangono così per una manciata di secondi, i loro corpi praticamente attaccati, i loro visi vicini. Il battito del cuore di Remus accelera involontariamente, e arrossisce, sperando che Sirius non lo noti.

Questo si limita a ridere, mentre il biondo si tira su con una spinta, e gli porge di nuovo la mano. Finalmente sono tutti e due in piedi, ed escono velocemente dalla stanza prima che questa si allaghi.

-Missione compiuta- dice poi Sirius soddisfatto.

---

James e Peter invece aspettano parecchi minuti nascosti sotto il mantello dell'invisibilità, ad aspettare che tutti gli abitanti di quella Sala Comune nei sotterranei, precisamente sotto il Lago Nero, si sveglino e vadano in Sala Grande per fare colazione.

-Okay, possiamo andare- dice il primo a un certo punto, sperando che siano davvero usciti tutti. Sarebbe davvero utile la Mappa, in questo momento. Potrebbe sempre appellarla, si, ma questa potrebbe tradirlo mentre vola nelle sue mani. E poi, magari serve ai suoi amici.

-ambitiosi ut nemo (*)- pronuncia James, sperando che non abbiano cambiato la parola d'ordine proprio oggi.

Per loro fortuna non è così.

Entrano indisturbati nella Sala Comune dei Serpeverde, e, solo dopo aver controllato che non ci sia nessuno nei paraggi, escono dal mantello dell'invisibilità.

-Continuo a ripetere che secondo me questo piano è troppo cattivo...- mormora Peter.

-Sta zitto, e non fare il codardo. E' tutto perfetto- lo zittisce James. O almeno ci prova.

-E se arriva qualcuno? Se qualcuno mi vede? Cosa faccio, Prongs? Saremo spacciati! Non voglio passare la mia vita in punizione- mormora ancora, spaventato.

-Se arriva qualcuno lo schianti prima ancora che faccia in tempo a dire "A". E poi non c'è motivo di aver paura, non stiamo facendo niente, stiamo solo infrangendo un paio, anzi diciamo una decina, di regole della scuola- dice il moro in tono perentorio, che questa volta non ammette repliche.

I due si mettono un po' a gironzolare in giro, esplorando l'ambiente. Distruggono un po' di vasi, libri, e poltrone che trovano nella Sala Comune, poi Peter resta di sotto a fare il palo mentre James, prendendo coraggio, sale le scale che portano al dormitorio.

Gira un po' di camere dei ragazzi, facendo casino con la bacchetta, finchè passando di dormitorio in dormitorio si trova di fianco a un letto con dei gigli sul comodino.

Apre un libro a caso, sul quale trova la scritta "Il Principe Mezzosangue". E mentre sfoglia quello che capisce essere un libro di Pozioni pieno di scritte, cade qualcosa dalle pagine. Una fotografia babbana.

James si china a raccoglierla e vede con stupore che ritrae una bambina con i capelli rossi su un'altalena, in un parco. Con orrore capisce che quella è Lily, la sua Lily, la sua praticamente fidanzata. E con ancora più orrore capisce di essere finito nel dormitorio di Severus Piton.

-Adesso ti faccio vedere io, Mocciosus...- dice poi con un ghigno malandrino.

Sfodera la bacchetta e comincia a frugare nel suo baule, non trovando niente di ineressante, solo vestiti malmessi, qualche libro e poco altro.

Così si limita a fare casino e a strappare le pagine dai libri.

Poi, quando ha finito, con le mani riduce in mille pezzi la foto di Lily e sparge i coriandoli sul suo letto.

James osserva soddisfatto il suo lavoro, poi scende di sotto dove trova Peter ad aspettarlo.

Si nascondono sotto il mantello ed escono dalla Sala Comune, diventando visibili solo nei pressi della Sala Grande.

Ma ormai è troppo tardi per fare colazione, e così con tranquillità si dirigono a lezione, nell'aula di Difesa Contro le Arti Oscure.

Qui fuori trovano Sirius e Remus ad aspettarli.

-Tutto bene?- chiede James.

Sirius gli sorride in risposta.

-Tutto bene- dice poi.

I quattro entrano in classe e si siedono nei loro soliti banchi.

-E adesso... cosa facciamo?- chiede Peter perplesso.

James sorride malandrino, poi scuote la testa.

-Aspettiamo-

Angolo Autrice
Non ho voglia di correggere il capitolo, scusatemi se ci sono errori.

Anzi, amatemi, perchè sto aggiornando da Valencia, mentre aspetto di cenare al ristorante. E domani mi toccherà anche scrivere un capitolo sull' aereo.

Cosa pensate che succederà adesso? Io li vedo moooolto male i Malandrini, voi no?

Comunque, rendiamoci conto che questa storia sarebbe dovuta finire prima dell' inizio della scuola. See, come no, sarebbe dovuta finire. Secondo i miei calcoli. A quanto pare molto sbagliati (se non vado allo scientifico un motivo c'è)

E niente, buon inizio scuola!


Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top