34- Amnesia
Angolo Autrice
Buon settembre! E buon 19 anni dopo!
Comunque, questo è tipo il mio capitolo preferito, lo amo troppo, è assolutamente skijsfriebsie.
...
Cosa ci fate ancora qui? Andate a leggere, forza!
Lily corre veloce, attraversando i corrridoi in fretta e scontrandosi con alcuni studenti che si godevano il loro pomeriggio domenicale lontani da studio e preoccupazioni, anche se come al solito il lunedì sarebbe ricominciato tutto.
Arriva all'infermeria con il fiatone, ma qui la sua corsa termina perché viene fermata dall'infermiera.
-Cosa ci fai qui? Sei una Grifondoro, immagino che tu sia venuta a trovare il signor Potter- la apostrofa con aria minacciosa
-SI, già, io sono... una sua amica. Black mi ha detto che si era svegliato- risponde Lily, che spera di convincerla a farla entrare.
-Beh, si è svegliato, già, ma ha fatto una bella caduta, perciò adesso ha bisogno di riposare. Torna domattina prima delle lezioni, o a pranzo, e se starà meglio è probabile che ti farò entrare- spiega la signora, sbarrandole l'ingresso con il suo corpo.
"Se starà meglio? Quindi sta male?" pensa la ragazza, preoccupata.
-La prego, signora, io... ho bisogno di vederlo. Solo dieci minuti, la prego, poi me ne vado. Promesso- la supplica Lily.
-Oh, ma chi abbiamo qua? Una dolce Grifondoro innamorata?- chiede l'infermiera, e lei sobbalza chiedendosi se i suoi sentimenti per James siano davvero così palesi. In fin dei conti, lei se n'era resa conto solo adesso.
-Va bene, puoi entrare. Ma dieci minuti, e non un secondo di più. O non potrai più vedere Potter fino a quando non sarà uscito di qui- cede infine la signora, con un mezzo sorriso.
-Oh, grazie, grazie mille!- esclama la rossa, precipitandosi dentro.
L'Infermeria è praticamente deserta, e quasi tutti i letti sono vuoti, quindi Lily non ci mette molto a individuare quello di James. Appena lo vede il suo cuore fa una capriola, è seduto sul letto con la schiena appoggiata al muro, i capelli spettinati come sempre, ma non sembra presentare fasciature o altri segni che evidenziano la sua caduta.
-Ciao- dice semplicemente lui -ho sentito la tua voce da fuori. Hai una bella voce-
"Hai una bella voce? Come se non l'avesse mai sentita..." pensa tra se e se la ragazza, perplessa.
-Potter! Sarei venuta prima ma mi ero addormentata, poi Black mi ha svegliata e sono subito venuta da te! Per Merlino, mi hai fatto preoccupare tantissimo! Come stai?- chiede seria.
Lui la guarda con un' espressione confusa.
-Black? Si, dev'essere uno di quei 3 che sono venuti a trovarmi prima. E' quello biondo? No, aspetta, quello si chiamava Romolus o qualcosa del genere...-mormora poi, riflettendo.
-Romolus? Davvero? Che pessima battuta, Potter, puoi davvero fare di meglio- esclama Lily, sbuffando -e comunque non è il momento di scherzare. Tu come stai?-
-Io bene, grazie, non capisco perché siate tutti così preoccupati. Tu?- ribatte il ragazzo -a proposito, come ti chiami? Sai, sarebbe più facile parlarti, se conoscessi il tuo nome, visto che tu sai il mio. O almeno penso sia il mio nome. Probabilmente ho più nomi, si, dev'essere così, dal momento che quella persona qui mi chiama "James" ma quei tre che sono venuti qui mi chiamavano "Promps" o qualcosa del genere, mentre tu mi chiami "Potter"-
Lily lo guarda a occhi spalancati, con un sospetto che si insinua nella sua mente al quale però lei si rifiuta di credere.
-Che c'è? Ho detto qualcosa di male?- chiede James, vedendo la sua espressione.
-Tu... tu... tu...- Lily non riesce nemmeno più a respirare -tu non sai chi sono? Non ti ricordi di me?-
Lui la guarda sbattendo ripetutamente gli occhi.
-No, perché, insomma, dovrei? Non penso di averti mai visto. Sei la mia fidanzata, per caso?- chiede poi
-No... io... sono una tua amica... più o meno...- mormora Lily con la voce rotta. Sta per mettersi a piangere, qui, davanti a questo ragazzo che non sa più nemmeno chi è lei, non si ricorda più niente di tutto ciò che hanno passato assieme -Potter, oddio, io... tu... non è possibile, avevi vinto quella cazzo di dannatissima partita, eri felice... è questo il prezzo da pagare per quest'attimo di felicità? E' l'amnesia? E' il fatto di non ricordarti più dei tuoi amici, di non ricordarti più di me? Dopo tutto ciò che abbiamo passato, dopo tutto questo? Dopo che finalmente eravamo diventati amici, dopo che io mi ero resa conto di...-
"Di essermi innamorata di te", sta per dire. Ma all'ultimo momento si blocca, perché vede il ragazzo sorridere divertito.
-Per caso trovi questo divertente?- chiede lei indignata -ti fa ridere non ricordarti più niente? Non sapere più com'eri, chi eri? Non sapere più chi sono io? Non sapere più...-
Ma viene interrotta da James.
-So benissimo chi sono, Lily. Sono James Potter, capitano della squadra di Quiddich, che ha appena vinto una stupenda partita e potrebbe vincere il campionato, un Grifondoro che odia i libri e si ritrova sempre a studiare all'ultimo minuto, che ha degli amici stupendi, componente del gruppo più figo della scuola, chiamato "I Malandrini" e fissato con una ragazza dai capelli rossi. E tu sei la Evans, altrimenti chiamata da Sirius "la rossa perennemente ciclata", andiamo non mi guardare così, questo forse non dovevo dirlo, una ragazza molto intelligente con degli stupendi occhi verdi, alla quale da parecchi anni va dietro un certo ragazzo con i capelli neri e gli occhiali, non so se lo conosci- dice lui.
Lily continua a guardarlo a bocca aperta, indecisa se abbracciarlo o incazzarsi a morte con lui.
Davanti alla sua espressione, James non può far altro che scoppiare a ridere.
-Idiota! Idiota, sei un grandissimo idiota!- grida la ragazza, decidendo per l'incazzata -pensavo ti avesse colpito l'amnesia, cazzo, pensavo non ti ricordassi niente, di me, di te, di tutto ciò che abbiamo passato quest'anno. Mi hai fatto spaventare a morte, come se il fatto di essere caduto dalla scopa ed essere finito in infermeria non bastasse. Dio, ti vorrei strangolare con queste mani, se non fosse che poi non sopporterei di vedere il tuo corpo morto e di essere accusata del tuo omicidio-
James la guarda e non riesce a nascondere un sorriso. é felice, si, perché non pensava che a lei importasse così tanto di lui, e di loro.
-Scusami, Lily, mi dispiace un casino, giuro...- comincia il ragazzo, cercando di assumere la faccia più dispiaciuta possibile e di rimanere serio. Ma fallisce miserabilmente -andiamo, hahahahaha, è stato troppo divertente, avresti dovuto vedere la tua faccia. Trovo che sia davvero un peccato che questo scherzo mi sia venuto in mente solo quando ho sentito la tua voce fuori dalla porta, chissà la faccia dei Malandrini quando avrebbero capito che mi ero dimenticato tutto di loro-
Ma Lily lo guarda per niente divertita.
-TU NON CAPISCI! SMETTI DI RIDERE; SMETTILA! È STATA UNA COSA TERRIBILE, MI SONO SENTITA MALISSIMO, GIURO AVREI POTUTO VOMITARE! NON è PER NIENTE DIVERTENTE- grida, e sente le lacrime riempirle gli occhi.
Finalmente James capisce che la situazione è disperata, e che è stato davvero stupido.
-Scusami, Lily, scusami tanto. Davvero, io non avevo idea che... mi perdoni?- sussurra, senza sorridere. La ragazza annuisce piano -siediti qui, dai- le dice poi facendole un po' di spazio sul letto.
-Potter... davvero, a parte tutto, stai bene?- chiede lei, poi, tornando a preoccuparsi.
-Si, si, tranquilla, io non mi sono fatto niente. Niente di niente, nemmeno sbucciato un ginocchio. Glie l'ho detto all'infermiera, ma lei insiste a farmi rimanere qua. È una noia assurda, spero di andarmene presto- risponde lui, sbuffando.
-Ma... una domanda, come hai fatto a cadere da quella scopa? Insomma, il vento non c'era, non mi sembra che qualcuno ti abbia spinto, e, andiamo, tu non cadi mai, dev'essere successo qualcosa, no? Vorrei solo capire- chiede Lily, perplessa.
James sbianca in volto e comincia a provare un grande interesse per le punte dei suoi piedi.
-Non... so...- balbetta solo.
-Non sono stupida. E tu non sei bravo a mentire. Mi stai nascondendo qualcosa?- sbuffa Lily, infastidita dalla situazione.
-No- grida subito James. Poi capisce che non può nascondersi da lei -se te lo dico tu non mi parlerai mai più, Evans, ed è l'ultima cosa che voglio-
Lei sospira.
-Non ti posso assicurare che ti parlerl ancora dopo che mi avrai detto questa cosa, perché non posso sapere di cosa si tratta, ma posso assicurarti che sicuramente non ti parlerò più finchè non me l'avrai detta, quindi... a te la scelta- conclude poi. È sorpresa, insomma, cosa nasconde il ragazzo di così terribile?
James sospira, cercando di prendere coraggio. Non sarebbe mai voluto arrivare a questo punto, avrebbe dovuto trovare una scusa convincente.
-Vedi, io... io sono caduto apposta. Naturalmente sono caduto in modo da non farmi male, l'unica cosa che volevo era un braccio rotto dopo aver appena vinto una partita importante- comincia lui.
-Per Godric, Potter, se sei caduto da solo sei ancora più stupido di quanto pensassi. E perché mai avresti dovuto fare una cosa simile?- esclama Lily, sbarrando gli occhi.
-Aspetta, Evans, prima di fare domande fammi finire. Avevo appena vinto la partita, avevo tutti gli sguardi su di me, il tuo sguardo su di me, tu che non eri nemmeno mai venuta a una mia partita, e mi stavi guardando mentre tutti intorno a me gridavano il mio nome, IL MIO NOME, e in quel momento mi sono trovato a desiderare con tutto il mio cuore che anche tu, per una volta, per una fottutissima volta, anche tu dicessi "James" invece del solito "Potter". Avrei dato qualunque cosa per sentirti pronunciare il mio nome. E così è stato. Ti ho sentito, mentre cadevo verso il vuoto. Hai gridato "James"-
Lei lo guarda paralizzata dalla rabbia e dallo stupore.
-Quindi tu sei caduto solo perché in questo modo io avrei detto il tuo stupido e idiota nome, vero? Solo perché io rivolgessi la mia attenzione su di te! Non te ne frega un cazzo ei sentimenti degli altri, di far soffrire i tuoi amici, le persone che ti vogliono bene- "di far soffrire me" -sei solo un bastardo egoista che pensa solo a se stesso! E hai anche fatto finta di essere morto, o svenuto, li per terra, vero?-
James è costretto ad annuire.
-Io te l'avevo detto che non mi avresti voluto più parl...- cerca di giusficarsi, ma non fa in tempo a finire la frase.
-Vuoi sentirmi pronunciare il tuo cazzo di nome? JAMES, JAMES, JAMES, JAMES, JAMES, JAMES. Sei felice adesso? Hai fatto soffrire tutti per questo, no? Sai una cosa? L'hai vinta questa cazzo di scommessa sul nome, okay? Mi hai deluso molto. Dopo tutto questo tempo speravo di essere diventata quanto meno un po' più di una sfida per te, che magari provassi qualcosa, CHE TI IMPORTASSE VERAMENTE DELLA NOSTRA AMICIZIA. Dio, come sono stata stupida...- grida la ragazza, prendendosi la testa con le mani.
-Mi sono sempre ripetuta- continua poi, mentre il ragazzo la guarda immobile -in tutti questi anni, mi sono sempre ripetuta "non illuderti, Lily, non illuderti" eppure mi sono illusa già troppe volte. Mi sono illusa che mia sorella mi volesse bene, che non mi considerasse un mostro, mi sono illusa che Severus non stesse davvero diventando un Mangiamorte, e mi sono illusa che tu, James Potter, avessi dei sentimenti, che a te importasse qualcosa di me-
-Non guardarmi in quel modo, Potter, non sono un fottuto cucciolo di cane ferito!- grida poi esasperata dal fatto che lui si limitasse a fissarla senza dire niente -non ti devo fare pe...-
-SMETTILA, LILY, SMETTILA!- grida a un certo punto James, arrabbiato.
-Tu non hai idea del mare di cazzate che hai detto negli ultimi 30 secondi. Lo so, ho sbagliato, e lo so che mi merito tutta la tua ira, ma... ma tu non sei una sfida. Non più, lo sei stata, lo ammetto, anche all'inizio di quest'anno. Ma non è più così, non sei una sfida, no, ho fatto tutto questo perché ci stavo male, okay? Ci stavo male, ogni volta che parlavo con te non riuscivo a rompere quella maschera che hai sempre, era come se ogni volta che tu dicevi "Potter" percepissi dell'odio in te, del rancore, quel rancore che nonostante tutti i miei sforzi per cambiare ancora non se n'è andato del tutto-
Adesso i ruoli sono invertiti, ed è Lily a guardarlo senza dire niente, indecisa se credergli o meno.
-E mi faceva male. Mi fa male. Perché io sono cambiato quest'anno, o almeno ci ho provato, ci ho provato con tutto me stesso, ma a te non importa. Tu non te ne accorgi, mai. Ma te lo giuro, Lily, tu non sei una sfida, non sei più una sfida da tanto. Lo so che ho sbagliato, ma a me importa davvero la nostra amicizia-
Lei continua a non dire niente. James ha paura che lei se ne vada, e lo lasci li, dopo che per la prima volta era riuscito a far uscire ciò che si teneva dentro da troppo tempo ormai.
-Io sono cambiato, non sono più il ragazzo irresponsabile che ero, l'ho fatto unicamente per te- aggiunge.
Lily lo guarda in silenzio. Lo guarda negli occhi, uno sguardo profondo che vale più di mille parole.
-E perché?- dice infine.
-Perchè cosa?- chiede James. Si aspettava che gli gridasse il suo odio, o che lo baciasse, ma non che facesse una domanda.
-Perchè io ho smesso di essere una sfida? Perché sei cambiato?- chiede ancora Lily.
James sa che la risposta è li, davanti a lui, sulla punta della sua lingua. Gli basta dire quelle poche parole, ed é tutto fatto, ma nonostante ciò fa fatica a lasciarle andare. Alla fine, però, cede.
-Perchè mi sono innamorato di te-
Angolo Autrice
Sclero, Sclero, Sclero e ancora Sclero.
No okay, vi è piaciuto il capitolo? Spero tanto di si.
Finalmente avete capito perché James è caduto dalla scopa.
E niente, cosa pensate che succederà nel prossimo capitolo?
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top