3- A disastrous patrol
-REMUUUUUS!-
È una tranquilla sera autunnale, grazie alle giornate ancora lunghe i bellissimi colori del tramonto illuminano il cielo sopra Hogwarts, proiettando una calda luce che entra dolcemente dalle finestre del castello.
L'aria è ancora mite, mentre le prime foglie cominciano a cadere riempiendo il giardino intorno alla scuola di calde tonalità.
Insomma, questa serata sembra in apparenza essere come tutte le altre, ma non è così. Perché tra un quarto d'ora avrà inizio la prima ronda Potter-Evans.
Il diretto interessato alza gli occhi dal libro che stava leggendo, seduto comodamente sul suo letto, infastidito dall'urlo del suo compagno di stanza.
-Si, James?-
Il ragazzo in questione è in piedi, con le mani tra i capelli e un espressione di terrore sul volto, mentre fissa tutti i vestiti sparsi sul suo letto.
-Non so come vestirmi! Aiutami, ti prego!- esclama, quasi come se fosse un implorazione.
Remus sbuffa, scocciato.
-James, stai calmo, okay? È solo una ronda, non un appuntamento romantico. E poi non sono certo io quello esperto in fatto di vestiti, dovresti chiedere a Sirius!-
-Già, se lui non fosse chissà dove con qualche ragazza a fare chissà cosa...- mormora James, scocciato -e poi, sei tu quello amico di Lily. Lo so che non è un appuntamento, ma è un'occasione per dimostrarle che non sono poi così male!-
"Il fatto che Ramoso non abbia detto -sono fantastico, incredibile, il miglior ragazzo che ti potesse capitare- è già un enorme passo avanti" pensa Remus sorridendo.
-Mettiti la Divisa di Grifondoro con la spilla da Caposcuola, di solito è così che si va alle ronde. James, a Lily non importerà assolutamente di come ti vesti. Ma così sembrerai abbastanza responsabile, e saremo un passo avanti con l'M.R.- dice il ragazzo, per poi tornare a rivolgere lo sguardo sul libro.
Il ragazzo con gli occhiali resta ancora un po' a fissare i suoi vestiti, indeciso, poi prende la divisa e va in bagno.
Dopo pochi minuti esce con la divisa perfettamente in ordine, la spilla di Caposcuola luccicante sul suo petto, e uno smagliante sorriso sul volto. Unica cosa fuori posto, i capelli perennemente sparati in aria, ma si sa, senza quelli non sarebbe più James.
-Allora, come mi devo comportare?- chiede poi al suo amico, il quale alza gli occhi al cielo, interrotto un ennesima volta dal suo libro.
-Sii te stess... no, okay, pessima idea- dice Remus, riflettendo -Sii gentile, educato, non parlare di te stesso, non parlare delle tue qualità, non parlare di Quidditch, non parlare della tua bravura a Quidditch o in qualunque altra parte, non vantarti, non parlare della tua bellezza-
-E allora di cosa dovrei parlare?- esclama James interdetto.
-Magari potresti... stare in silenzio? A Lily non darà fastidio non sentire la tua voce, sai- propone il ragazzo.
-Molto utile, Lunastorta, davvero. Ho bisogno di Sirius!- grida James disperato.
-Ascolta, Ramoso, se proprio vuoi parlare, chiedile della scuola. E non fare quella faccia schifata, è un argomento interessante! Oppure chiedile come sta, sii interessato a lei, okay? E adesso va, o Lily si arrabbierà perché sei in ritardo!- dice Remus spingendo il ragazzo fuori dal dormitorio e ricominciando a leggere.
---
-No, non ce la posso fare a sopportarlo per più di due ore! Per un' intera serata! Vi prego, ditemi che sto sognando e che è solo un sogno, non posso davvero dover fare la ronda con Potter!- esclama Lily, disperata, mentre aspetta il ragazzo in Sala Comune.
-Mi dispiace ma si, devi- mormora Alice
-Pensa positivo, un sacco di ragazze vorrebbero essere al suo posto e poter passare tutta una sera con lui- cerca di consolarla Mary, invano.
-Beh, non mi interessa. Io non vorrei passare neanche un secondo con lui!- grida la rossa.
-Uh, guarda, sta arrivando. Beh, ti lasciamo alla sua piacevole compagnia. A dopo, Lils!- le sue amiche la salutano e salgono di sopra, nel loro dormitorio, mentre il moro percorre tutta la Sala Comune arrivando fino a lei.
-Hey, dolcezza!-
-Potter, sei in ritardo di due minuti- sbuffa Lily guardando l'orologio -e non provare a chiamarmi così o ti schianto! Adesso muoviti, andiamo!-
James cammina di fianco alla ragazza mentre escono dalla loro Sala Comune e si inoltrano nei corridoi del castello.
I loro passi rimbombano per le immense stanze, mentre controllano che tutti gli studenti siano nelle loro Sale Comuni. James sta in silenzio, anche se nella sua mente avviene un conflitto interiore.
"Non voglio stare zitto. Questo silenzio è snervante. Ma non voglio nemmeno disturbarla. Cosa mi aveva detto Remus? Giusto, sii interessato a lei"
-Come va, Evans?- chiede poi, dopo interminabili minuti.
-Potrebbe andare meglio se fosse Remus il Caposcuola e io non dovessi sopportare la tua presenza- risponde lei, acida.
-Grazie, ti voglio bene anche io!- esclama James. Poi un sospetto si insinua nella sua mente -tu... a te non piace Remmie, vero?-
-Cosa?- chiede Lily sorpresa -perchè questa domanda, Potter?-
-State sempre insieme, e hai detto che preferiresti essere in sua compagnia- spiega James -e sei una delle poche persone a conscenza del suo Piccolo Problema Peloso-
-Se anche mi piacesse non sono affari tuoi. E comunque preferirei la compagnia di chiunque che non sia tu. A parte quella di Black- dice la rossa, sbuffando.
-Quindi odi di più Sirius che me?- esclama James, con un pizzico di speranza negli occhi.
-Voi siete uguali, vi odio allo stesso modo. Il mio desiderio più grande è che scompariate tutti e due dalla faccia della terra-
La ragazza per un attimo si pente di aver detto quelle parole forse un po'troppo dure, ma poi vede il sorriso sul volto del ragazzo e capisce che a lui non importa niente.
-Sei sempre molto gentile, Evans- mormora lui ridacchiando.
I due ragazzi continuano a parlare e a bisticciare sull'odio e sull' amore reciproco, non accorgendosi dei passi che si stanno avvicinando a loro.
Quando all'improvviso si trovano davanti i Capiscuola di Serpeverde, con la spilla ben visibile sulle loro divise argentate, sussultano leggermente e James porta la mano vicino alla bacchetta.
-Uh, ma guarda chi si vede. Evans con... Potter. Mi sorprendo davvero che tu sia diventato Caposcuola, chiunque l'abbia scelto aveva bevuto qualcosa- dice il primo con un ghigno.
-Mulciber. Mocciosus. Che piacere vedervi- dice il ragazzo, con un aria ostile.
Lily sta per gridare "Non chiamarlo Mocciosus!", ma si ferma.
Il suo ex migliore amico non aveva bisogno dell'aiuto di una sanguemarcio, no?
-Il piacere non è altrettanto ricambiato- risponde Piton -ciao Lily. Non posso credere che tu stessi addirittura parlando con Potter-
-E da quando ho bisogno della tua autorizzazione per parlare con qualcuno?- dice la ragazza in tono duro
-Non stavo dicendo questo. Ma non pensavo fossi caduta così in basso da trascorrere le tue serate con lui- ribatte Piton
-È un Caposcuola, Severus. Sai, i Capiscuola devono fare le ronde insiem... aspetta, mi sto davvero giustificando con te per le persone che frequento? Tu non sei più niente nella mia vita, è stata una tua scelta e la accetto. Per quello che ti riguarda io potrei benissimo anche uscire con Potter. Non sono affari tuoi, non più- dice Lily gelida, gli occhi due cristalli di ghiaccio.
-Uscire con... con Potter?- Il Serpeverde impallidisce -spero davvero che tu stia scherzando-
-E anche se così non fosse? Qualche problema? A te cosa dovrebbe importare di chi frequenta una sanguemarcio?- esclama la ragazza.
James, sempre con la mano alla bacchetta, la guarda immobile mentre parla con Piton. Non interviene, perchè si accorge che lei se la sa cavare benissimo da sola e non ha bisogno del suo aiuto.
In quel momento, l'unica cosa che riesce a pensare è che è bellissima, con quell'espressione arrabbiata per una volta non rivolta a lui.
-Infatti, hai ragione, cosa mi dovrebbe importare?- le grida Severus mentre cerca di recuperare la sua dignità anche agli occhi dell'altro Serpeverde -andiamocene, Mulciber. Ho passato già troppo tempo vicino a una sanguemarcio, oggi-
Il ragazzo quasi sputa le ultime parole, poi si gira e insieme al compagno va nella direzione opposta dei due ragazzi, mentre il suo mantello fruscia nell'aria.
-Finiamo la ronda, forza- mormora Lily, tristemente.
-Stai bene? Dalla tua faccia non si direbbe- risponde James
-Certo che sto bene- mente la rossa, con gli occhi lucidi.
-Senti, manca mezz'ora alla fine del nostro turno. Se vuoi puoi tornare in Sala Comune, e la ronda la finisco io. Non è un problema, Evans. E non lo dirò a nessuno, tranquilla- propone il ragazzo, sorridendo.
"Potter che si dimostra addirittura... sensibile? Dove sta la fregatura?" pensa Lily sorpresa
Ma il suo orgoglio Grifondoro le impedisce di accettare la proposta del ragazzo.
-È la tua prima ronda, se ti lasciassi solo combineresti qualche guaio, e poi la responsabilità ricadrebbe su di me- sbuffa.
Così i due Grifondoro continuano la ronda in silenzio, camminando vicini, e perlustrano tutto il castello.
Quando ritornano davanti al quadro della Signora Grassa, Lily mormora la parola d'ordine e una volta entrata corre subito di sopra, senza nemmeno salutare James.
Il ragazzo sospira e si siede per un attimo davanti al caminetto, a contemplare le meravigliose acrobazie del fuoco. Fuoco che ha lo stesso colore dei capelli di Lily.
Angolo Autrice
E così, Lily ha reincontrato Severus, James l'ha lasciata da sola a vedersela con il suo ex migliore amico, ed è rimasto a fissarla in silenzio. Non è esattamente una ronda che si definirebbe fantastica, ma è pur sempre solo la prima.
E niente, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e grazie davvero tanto per tutti i commenti dei capitoli precedenti, mi diverto troppo a leggerli.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top