27- Study and motorbike
Le vacanze di Natale passano in fretta, e controvoglia tutti gli studenti di Hogwarts si ritrovano a dover far le valigie e a salire sul treno che li porterà al castello.
Una volta arrivati, per gli studenti del settimo anno che devono affrontare i M.A.G.O, comincia la parte più difficile dell'anno, piena di compiti, studio e interrogazioni. Ma soprattutto ansia.
Ed è per questo che quando, un freddo pomeriggio di gennaio, Sirius entra correndo in Sala Comunque per comunicare un'incredibile notizia ai suoi amici, li trova tutti immersi nel libri. Anche James. E cosa ancora più assurda, sta studiando con la Evans.
-Ragazzi!- grida avvicinandosi a loro -non sapete cos'è successo! Prongs, ti devo dire un'importantissima novità! Io ho...-
-Sto studiando, Padfoot, nel caso non te ne fossi accordo- risponde questo interrompendolo, e fissando la rossa con un sorriso.
-HO COMPRATO UNA MOTO! UNA MOTO BABBANA! È BELLISSIMA!- esclama felice -NON PUOI CAPIRE, HA IL SELLINO IN PELLE, È TUTTA NERA E...-
James alza lo sguardo su di lui, poi lo riabbassa sui libri.
-Non mi interessa, Sirius. Sto studiando- dice con voce meccanica, quasi da robot.
-Questo lo vedo. Ma la domanda è, perchè?- chiede Sirius perplesso.
-Come perché, Black? Domani c'è il compito di Incantesimi più importante della nostra vita, influisce sui M.A.G.O. ed è riassuntivo di due anni!- risponde Lily agitata, al posto di James.
Quest'ultimo annuisce convinto.
-Dovresti studiare anche tu- gli dice poi
-Cosa? Io? Studiare? Spero che tu stia scherzando, Prongs! Non ho mai toccato un libro nella mia vita e non ho intenzione di cominciare adesso!- esclama scocciato -e tanto domani saprò tutto. Come sempre. Anche il professor di Incantesimi è attratto dal mio fascino, come tutti del resto-
La ragazza lo guarda male e poi scuote la testa.
Sirius capisce che contro la Evans non avrebbe potuto avere nessuna chance, così si dirige dall'altra sua unica possibilità.
-Remus!- esclama piazzandosi davanti all'amico con un libro aperto sulle gambe.
Questo alza gli occhi al cielo.
-Si, Sirius?- mormora
-Hmm... perchè James sta studiando con la Evans?- chiede lui.
Questa volta Remus sorride.
-James era disperato, insomma sai com'è no? Lui si ritrova sempre a studiare all'ultimo momento, perchè aveva 100 pagine da memorizzare in tipo, un pomeriggio, e così ha chiesto aiuto a Lily, che non stava studiando perché ha già ripassato tutto durante le vacanze. Così finalmente James si è messo a studiare- spiega felice.
Sirius lo guarda strano, poi scuote la testa.
-Comunque, Moony... HO PRESO UNA MOTO BABBANA!- grida a voce altissima.
-Hai... hai fatto cosa?- mormora l'amico.
-COMPRATO UNA MOTO. BABBANA. NERA. È BELLISSIMA!- grida ancora
-E adesso dov'è?- chiede Remus preoccupato.
-Nel giardino di Hogwarts- Sirius scrolla le spalle come se fosse scontato.
-Ti rendi conto in che guaio finiresti, se qualcuno la trovasse? E poi, dove l'hai comprata? Come hai fatto a trasportarla fin qua?- l'amico lo riempie di domande.
-Sono Sirius Black- risponde questo semplicemente -comunque, vuoi venire a fare un giro con me sulla moto?-
Remus lo guarda cercando di capire se la sua proposta è seria o meno.
-Hmm... no...- mormora poi in risposta -non sai nemmeno guidarla!-
-IO SONO SIRIUS, SO FARE TUTTO!- esclama Sirius fingendosi offeso -e poi, mi conosci da 6 anni e ancora non ti fidi di me? Dopo tutto questo tempo?-
-È proprio per questo che non mi fido. Perché ti conosco anche troppo ormai- spiega Remus sorridendo malinconico.
-Moony, mi hai offeso pesantemente. Tutti voi mi avete offeso pesantemente. Io vi ritenenevo miei amici. Basta, davvero, io adesso me ne vado!- grida Sirius fingendosi molto più arrabbiato di quanto sia in realtà.
Poi sbuffa ed esce, sorpassando il ritratto della Signora Grassa.
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Anche nella Sala Comune della Torre di Corvonero tutti gli studenti sono impegnati a studiare, o a leggere.
Due ragazze in particolare, una bionda e una mora, stanno su un divanetto con un grande tomo di Erbologia aperto, cercando di imparare qualcosa.
A un certo punto una loro compagna rientra nella Sala Comune tutte agitata, gridando parole incomprensibili, tra le quali si distinguono a tratti "Sirius Black" e "porta".
Viola si mette subito in ascolto: che fosse forse successo qualcosa a Sirius?
-Ragazze!- esclama poi quella Corvonero, quando riesce a riprendersi -c'è Sirius Black! Sirius Black è fuori dalla nostra porta, e sta tentando senza successo di risolvere l'indovinello per entrare-
Tutte le altre cominciano a parlottare tra loro.
-Per forza che non ci riesce, è stupido!- commenta l'amica di Viola, di fianco a lei.
-Sirius non è stupido!- risponde la bionda indignata -è solo... non è intelligente ai nostri livelli.. diversamente intelligente, ecco.-
A quel punto la ragazza che lo aveva visto riprende a parlare.
-E non è finita qua! Mi ha chiesto di Viola! Mi ha chiesto se glie la chiamo, perchè deve dirle una cosa importante-
Tutti gli occhi dei Corvonero presenti in quel momento si girano verso di lei, e Viola arrossisce. Odia essere al centro dell'attenzione. E poi, cosa voleva Sirius da lei? Non poteva mandarle un gufo?
-Beh, io devo studiare. Non ho tempo adesso- mormora.
-Sirius ha minacciato di rimanere a dormire davanti alla nostra porta se non andrai da lui- aggiunge la ragazza.
L'amica guarda Viola con aria interrogativa.
-Devo andare. Ci vediamo dopo- le sussurra la bionda, prima di uscire di fuori.
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-Viola- esclama Sirius appena la vede -avevo paura non saresti venuta. Quella tua amica stava per svenire quando mi ha visto-
La ragazza ride.
-Si, lei è Jessica. E non è propriamente mia amica- spiega divertita -comunque, sono qui solo perché non volevo farti dormire qua fuori-
Sirius le sorride, e si incanta a guardarla.
-Allora, si può sapere l'importantissimo motivo per cui non avresti potuto ne mandarmi un gufo ne aspettare domattina per vedermi?- chiede lei.
-È una sorpresa. Forza, seguimi!- esclama il ragazzo prendendola per il braccio.
Viola si chiede se seguirlo sia la cosa giusta da fare. Dovrebbe studiare. È tardi ormai, e fa freddo. Lei non ha nemmeno preso il giubbotto. Poi si da una risposta e corre al fianco di Sirius.
-Bene- le dice lui dopo che hanno percorso tanti corridoi, e sono attivati in un posto deserto nel giardino della scuola -ci siamo quasi. Adesso chiusi gli occhi, perfavore-
Lei fa come ha detto il ragazzo, se non altro perché le ha chiesto "per favore". È risaputo, al castello, che Sirius Black non è mai molto gentile.
Lui la conduce dolcemente per mano per altri pochi passi, poi si ferma.
-Bene, adesso puoi aprire gli occhi. Ma questo deve rimanere un segreto, lo sappiamo solo io e te, e i miei amici- dice.
Viola si guarda intorno, e subito i suoi occhi si poggiano sull'oggetto davanti a lei.
-Ma... ma è... UNA MOTO! UNA HARLEY- DAVINSON BABBANA! È BELLISSIMA- esclama poi stupida, saltellando intorno alla moto.
-Allora, che ne pensi? Sapevo ti sarebbe piaciuta!- commenta Sirius sorridendo.
Lei lo guarda senza credere ai suoi occhi.
-Stai scherzando, vero? Io amo le moto. E questa è semplicemente stupenda. Come hai fatto a portarla qui? No giusto, meglio non chiedertelo, tanto non me lo diresti. Più che altro, sai guidarla?- esclama poi, continuando a guardare ammirata la moto.
-Tu sai guidarla?- chiede Sirius in risposta.
-Cosa?- esclama lei, senza capire.
-È... ehm... questo il problema. Non so guidarla molto bene. Cioè, più o meno, no? Insomma, tu vivi tra i babbani. Speravo ne capissi qualcosa- spiega il ragazzo.
Viola lo guarda, poi sorride. Sirius Black le stava veramente chiedendo aiuto su come guidare una moto?
-Beh- risponde -qualcosa ne so, si. Ho un cinquantino a casa. Molto più piccolo. Ma dovrei poterti aiutare-
Sirius la guarda riconoscente.
-Però devi starmi a sentire. Se no me ne vado. Sarà una noiosissima lezione di motori, ma è necessario se non vuoi schiantarti contro un palo- aggiunge Viola.
Lui annuisce, non molto convinto.
-Bene, allora, questi sono i freni. Come penso tu sappia, servono per frenare, ovvero per fermare il mezzo in movimento...-
E così comincia una lezioni di guida per Sirius, che spesso si distrae anche se tenta di ascoltare, e capire qualcosa.
Alla fine sospira e si passa una mano tra i capelli.
-Vuoi venire a fare un giro con me?- propone indicando la moto.
-Cosa?- esclama Viola -non penserai davvero? Non ci sei mai salito, non hai neppure il casco, e poi non mi fido. Assolutamente no-
Sirius la guarda triste.
-Ti prego- sussurra mettendo su una faccia da cucciolo ferito.
-No!- esclama lei ancora -ho detto no, e no rimane. Non mi convincerai in nessun modo. Io con te su quel coso non ci vengo, nemmeno se fai quella faccia-
-E se ti prego in ginocchio?- propone Sirius
-Non servirebbe a niente- mormora Viola, scuotendo la testa.
-E se io non ti parlassi più? Guarda, me ne vado. Non voglio più parlare con te-
Sirius comincia ad avviarsi, lasciando li la moto.
Viola scuote ancora la testa. A volte quel ragazzo sembrava un bambino di 3 anni, o anche meno.
-No, dai, Black, non fare così. Vieni qui, forza. Salirò sulla moto con te, giuro. Non te ne andare però- lo supplica poi.
Lui si gira e torna indietro, sorride.
Poi sale sulla moto, toglie il cavalletto e la fa partire.
-Sali, forza- grida, sovrastando il motore.
-Se moriamo ti ammazzo- risponde Viola
Sirius ride. La ragazza sale e si stringe a lui.
-Tieniti forte!- grida questo, poi parte.
Inizialmente va piano, poi comincia ad accelerare. Sempre di più.
-Ma... è normale che faccia questo rumore? E che vada così veloce?- chiede Viola perplessa.
-Ecco...- grida Sirius -potrebbe essere, ma potrebbe eh, che io abbia fatto sulla moto un incantesimo per aumentare la sua potenza. Potrebbe essere-
Viola non dice niente, si limita a godersi il paesaggio. Sirius guida per circa 10 minuti, poi si ferma nello stesso posto dov'era partito.
Lui e la ragazza scendono dalla moto, poi questo pratica un incantesimo per nasconderla.
-Wow. Davvero bella moto- sussurra Viola, respirando profondamente.
-Visto? Sei ancora viva! Non c'è motivo per non fidarsi di me- esclama Sirius sorridendo.
-Si, certo, a parte il fatto che non mi hai detto di aver modificato la moto con la magia- ribatte lei scuotendo la testa.
-Ma è solo un dettaglio! Era troppo banale altrimenti- spiega il ragazzo come se fosse ovvio.
Viola lo guarda e poi sorride. Poi guarda l'orologio.
-Cavolo, è tardissimo!- esclama -cavolo, cavolo, cavolo. Beh, Sirius, grazie di tutto. È stato davvero bello fare un giro in moto con te. Adesso devo davvero andare a studiare-
Lui sbuffa.
-Anche tu con questo studio? Non capisco cosa ci troviate tutti di bello in quei libri- dice -non è più divertente stare con me?-
-Molto. Ma passare del tempo con te non mi fa prendere una E, quindi devo proprio andare- sospira Viola.
Il ragazzo si avvicina un po', e a lei comincia a battere forte il cuore.
"Se questa volta vuole baciarmi, okay. Mi lascerò baciare" pensa, sperando con una parte di se stessa che ciò succeda.
Ma Sirius scrolla le spalle e sorride, non dando segno di volersi avvicinare di più.
-Okay. Ti lascio ai tuoi libri, allora. Ci vediamo presto- le dice -ah, e Viola, grazie per esserti fidata di me-
Anche lei sorride.
-Prego. A presto. Buona notte- mormora
-Notte-
Poi Viola si fa luce con la bacchetta e nel silenzio della sera torna al dormitorio, felice per il giro in moto con Sirius, ma da una parte delusa. Perché il bacio se lo aspettava. E in fondo, ci sperava.
Angolo Autrice
Quanto è bello aggiornare al mare? Voglio che questa estate non finisca mai.
Lo so, okay, questo capitolo non è molto sulla Jily ma i prossimi lo saranno, e poi questa è una storia su James e Lily, ma anche sui Malandrini in generale.
E niente, spero il capitolo vi sia piaciuto, giuro che adesso aggiorno più spesso.
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