26- New year and Muggle film

I giorni dopo Natale passano in fretta, senza scuola, ne compiti, ne impegni.

E presto, come ogni anno, arriva il 31 dicembre. L'ultimo giorno dell'anno. È un giorno un po' triste per tutti, si ricordano tutte le cose successe in quel periodo di tempo di 365 giorni, e la nostalgia entra nei cuori di tutti.

Verso il pomeriggio però, le persone si rianimano: è il momento di preparare la festa d'addio del vecchio anno, e il benvenuto per il nuovo.

I Malandrini avevano senza sosta cercato di convincere i signori Potter a lasciarli andate in una discoteca babbana li vicina, ma senza successo.

-No, è troppo pericoloso- aveva detto la madre di James -siete troppo irresponsabili!-

-Non è vero!- aveva ribattuto James -cioè, si, okay, ma c'è Remus con noi! Lui è Mr. Responsabilità in persona! Tipregotipregotipregooo mammina!-

La signora Potter aveva sorriso dolcemente.

-Mi dispiace, James, rimane un no. Chissà cosa succederebbe se voi cominciaste a usare la magia tra i babbani- decretò. Poi, allo sguardo implorarte di James, annunciò -e comunque, a parte Sirius, voi siete ancora minorenni nel mondo babbano. L'anno prossimo potrete fare quello che volete-

E così adesso i Malandrini erano in giardino, nonostante il freddo, a lanciare fuochi d'artificio artificiali creati da loro nel pomeriggio stesso, e ad aspettare il 1978.

-Mancano due minuti- annuncia Sirius guardando l'orologio.

-Beh, mi mancherà quest'anno- sussurra James.

-Vi rendete conto che mancano pochi mesi e avremo finito Hogwarts per sempre? Quest'anno dovremo pensare a un lavoro. A cosa vogliamo fare...- dice Remus triste.

-Dai, smettete di fare i lagnoni!- esclama Sirius -tutti gli anni sono uguali agli altri. Un minuto!-

Subito parte il conto alla seconda.

Sirius prepara i bicchieri, Peter prende lo spumante.

-Cinque... quattro... tre... due... uno... BUON 1978 MONDO!- grida James al cielo, poi fa partire dei botti e delle scintille con la bacchetta.

Il tappo della bottiglia salta via, e dopo aver riempito i bicchieri, i ragazzi brindano.

Poi, per non congelarsi di fuori e non diventare statue di ghiaccio, ritornano dentro al caldo e si buttano sul divano, a brindare ancora.

-Allora, propositi per l'anno nuovo?- chiede Remus, nel silenzio generale

-Senz'altro essere promesso ai M.A.G.O. e uscire da Hogwarts- risponde Sirius, pensandoci.

-Prendere una sufficienza in Pozioni, non sarebbe male- mormora Peter

-Già, per niente- gli da ragione James -ma desidero con tutto il mio cuore vincere la Coppa di Quiddich. È l'ultimo anno che sarò capitano!-

-A me piacerebbe... capire cosa voglio fare finita la scuola- sussurra invece Remus -sarebbe bello entrare nell'ordine della Fenice e essere un Auror-

-Ci avevo pensato anche io, sai? Voglio seguire l'impronta di mio padre- risponde James

-Già, anche io. Penso che sia il lavoro adatto a me- aggiunge Sirius

-Anche... anche io- balbetta Peter, più per essere come il gruppo che per altro. Non era mai stato molto coraggioso, e l'idea di combattere Voldemort non gli fa molto piacere.

-Beh, vorrà dire che diventeremo tutti Auror insieme! Non vedo l'ora! Saremo ricordati su tutti i libri di scuola, come "I Malandrini, gli Auror più bravi e divertenti di tutto il mondo"- esclama James felice

-E più fighi- aggiunge Sirius

-Per non dimenticare intelligenti- dice Remus.

Tutti sorridono.

-Sai, Remus, io ti vedo bene come insegnante- dice poi Sirius

-Insegnante?- esclama Remus stupito -non ci ho mai pensato. E cosa potrei insegnare secondo te?-

-Mah, di sicuro non Pozioni. Forse Incantesimi o Divinazione. Ti vedo bene anche a Difesa Contro le Arti Oscure- risponde l'altro.

-Già, sono d'accordo. Dopotutto, se sei riuscito a far studiare qualcosa a noi, puoi riuscirci con tutti- aggiunge James sorridendo.

Per un po' i quattro ragazzi parlano dei lavori che potrebbero fare in futuro. A Sirius piacerebbe "guidare le moto" e Peter si vede bene come cuoco, anche se secondo Remus "finirebbe per mangiare tutto lui quello che cucina".

Verso le tre, i Malandrini sono ancora lì a parlare. A un certo punto, silenzio. Nessuno sa più cosa dire.

-Penso... penso di dovervi confessare una cosa- sussurra poi una voce nel quasi buio.

È James.

-Dicci tutto, Prongs- risponde Remus

Il ragazzo sospira.

-Ecco vedete io... avete presente che... che per me la Evans è sempre stata una specie di sfida, no? Dovevo conquistarla perché lei era l'unica ragazza che non cadeva ai miei piedi. Una delle poche, almeno- dice.

Anche se è buio può percepire i suoi amici che annuiscono

-Beh, non penso che sia più solo quello. Io penso, ecco... penso di essermi innamorato di Lily- conclude James.

Nessuno parla. Si sentono solo i respiri. Poi Remus rompe questo silenzio.

-Sono fiero di te, Prongs- dice

-Cosa?- chiede James perplesso.

-Stai davvero cambiando, e crescendo. Ti sei reso conto di essere innamorato!- esclama lui quasi commosso.

-James, è uno scherzo?- chiede invece Sirius.

Lui scuote la testa. Sirius tace.

-Beh, okay. Okay. Allora cosa aspetti, perchè sei ancora qui?- esclama poi dopo parecchi minuti.

-In che senso?- chiede James

-Vai, prendi un foglio e scrivile una lettera. Invitala qua domani, o un giorno di queste vacanze!- spiega Sirius, sorridendo.

James lo guarda a bocca aperta.

-Pensavo... pensavo che avresti preso male la notizia- ammette

-Beh, io continuo a non credere nell'amore. A pensare che sia una cosa piuttosto inutile e stupida. Che non serva a niente, se non a rovinare le persone. Ma sei mio fratello, se tu sei innamorato... e poi perché proprio della Evans, di una meno sclerotica no eh, stavo dicendo, io mantengo il mio punto di vista sull'amore, ma tu sei mio fratello, e se sei innamorato okay, io ti aiuterò a conquistarla- spiega Sirius

-Grazie, Padfoot- sussurra James commosso.

-E adesso cosa ci fai, qui? Vai subito a scriverle!- ordina l'amico.

-Ma sono le quattro di notte!- borbotta James. Poi, davanti all'occhiata eloquente di Sirius, esce dalla stanza e va di sopra a prendere penna e pergamena.

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Il 3 gennaio, verso le tre, Lily Evans, dopo essersi preparata, vestita e aver salutato i suoi genitori, si smaterializza per poi ricomparire davanti a una modesta casa bianca, con un giardino in stile babbano ben curato, e una targa che reca la scritta "casa Potter".

Lily fa un sospiro, poi suona il campanello.

Subito una signora di circa 50 anni, con qualche capello bianco e un abito da casa le apre la porta.

-Oh, buongiorno, ragazza. Tu devi essere un amica di James, giusto? Io sono la madre, Euphemia Potter- dice questa, con gentilezza

-Salve, signora Potter, io sono Lily Evans- risponde lei un po' imbarazzata

-Ma tu sei la Evans, la ragazza con i capelli rossi di cui ci parla tanto James, da quasi sette anni! È un piacere conoscerti, finalmente. E chiamami solo Euphemia, per favore- esclama la madre.

-Hmm... okay, Euphemia. Dov' è James?- chiede Lily

-Di sopra, adesso te lo chiamo-

Pochi secondi dopo il ragazzo scende di sotto, con i capelli spettinati come sempre.

-Che piacere vederti, Evans! Non avevi risposto alla mia lettera!- mormora lui incredulo.

-Lo so, ero stata un po' indecisa. Ho deciso di venire all'ultimo momento- spiega Lily.

James continua a guardarla incantato.

-Dove sono gli altri?- chiede poi

-Eccoci. Lo so che sentivi la mia mancanza, Evans- dice Sirius materializzandosi con Peter e Remus alle spalle di James -comunque sei venuta davvero, wow! Un punto in più per l'M.S. direi, mi sa che sto vincendo, caro Moony!-

-Ciao Remus!- esclama la ragazza senza degnare di uno sguardo gli altri, ma fissando Sirius con aria interrogativa -e comunque non parlavo di voi. Parlavo delle altre persone-

-Quali altre persone?- chiede Remus con aria interrogativa.

James arrossisce.

-James mi aveva scritto nella lettera "mi farebbe molto piacere se venissi a casa mia il 3 gennaio, ci saranno anche le tue amiche e altri Grifondoro. È solo un modo per passare un pomeriggio tra amici, ti aspetto" Perciò, dove sono gli altri?- chiede Lily incrociando le braccia sul petto.

I Malandrini guardano divertiti James.

-Vedi, Evans... mia cara Evans.. diciamo che io ho... ecco... dimenticato di invitare gli altri- dice questo.

-Cioè, fammi capire, mi hai ingannata? Mi hai scritto che ci sarebbero state le altre persone solo per convincermi a venire qui?- grida lei arrabbiata.

-Hmm... non saresti mai venuta, altrimenti...- si giustifica il ragazzo.

Lei lo guarda con un'espressione che non minaccia niente di buono.

-MI HAI DAVVERO DELUSO, POTTER! IO ME NE VADO!- grida poi uscendo dalla porta.

James cerca di trattererla e la afferra per un polso.

-Dai, Lily, scusami. Hai ragione, mi sono comportato male. Ma in fondo volevo solo passare un po' di tempo con te, come amici! Ti prego, resta!- esclama, bloccandola.

Lei cerca di divincolarsi.

-Ormai sei qui! Perché tornare a casa?- grida ancora James.

Lei sbuffa, poi volta leggermente la testa e i suoi occhi incontrano quelli imlpranti del ragazzo.

Desidera davvero che lei rimanga.

-Okay, Potter- cede alla fine -ma sappi che oggi è la prima e l'ultima volta che sto a casa tua-

Un sorriso smagliante si allarga sul viso di James.

-Ti prometto che non te ne pentirai! Allora, Evans, cosa vuoi fare? Possiamo andare a fare un giro per il paese babbano, oppure andare al parco, ma si gela di freddo, quindi potremmo rimanere a casa. Ci dev'essere della torta da qualche parte. Se Sirius non se l'è mangiata tutta-

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-Oh mio Dio, quel film è stato davvero bellissimo! Sono morto di paura, lo giuro! E poi quella bambina terribilmente inquietante, con il coltello pieno di sangue e la bocca cucita!- esclama James, una volta uscito dall'imponente edificio alle sue spalle.

Lily ride, sorseggiando la sua Coca Cola e mangiucchiando i pochi pop corn rimasti.

-Non era così spaventoso, dai. Mi aspettavo di peggio- dice

-Ma... se è stato terrificante! Poi nella prima scena stavo morendo di paura perché pensavo che le persone mi venissero addosso!- ribatte lui.

-Non eri mai andato a un cinema babbano, mi stai dicendo? Allora si, capisco che possa essere stato un po' spaventoso- dice la ragazza.

James alza le spalle.

-Ho detto che è stato un po' spaventoso? Ma no, sicuramente avrai capito male! In realtà mi sono divertito moltissimo!- esclama poi.

Lily non dice niente, ma sorride.

-Questa è la tua città?- chiede dopo un po' il ragazzo, guardandosi attorno.

Lei annuisce. Visto che non sapevano cosa fare a casa Potter, e che James cercava un modo per liberarsi dell'ingombrante presenza degli amici, aveva pensato di portarlo al cinema e si erano smaterializzati vicino a casa sua.

-Niente male. Beh, visto che ci siamo potremmo andare a fare un salto a casa tua, visto che tu hai visto la mia- propone James, ammiccando.

-No, no, non se ne parla!- esclama Lily precipitosamente, preoccupata per quello che avrebbe detto sua sorella se le avesse presentato James, o meglio per quello che avrebbe potuto dire il ragazzo se avesse conosciuto sua sorella.

Lui sbuffa, prendendo ciò come un' offesa.

-Beh, Potter, non è per te, davvero, è che... è che, vedi...- mormora lei, cercando una scusa, un mio per rimediare -è che è davvero tardi!- esclama alla fine -cioè lo so, sono solo le 6, ma è buio e devo aiutare mia mamma a... a preparare la cena, visto che... si è fatta male a una mano! Si, esatto! E per ciò non può cucinare!-

James la guarda con aria interrogativa, ma non dice niente, e se pensa che siano tutte scuse di certo non lo da a vedere.

-Devi proprio scappare, allora. È davvero un peccato, mi sono divertito molto- dice -grazie per avermi portato in un cinema babbano, e per non essere andata via-

Lily lo guarda negli occhi, sorridendo impercettibilmente.

"Per Merlino, dovrei baciarla. Si, sarebbe davvero un momento perfetto per un bacio" pensa James, ma rimane immobile terrorizzato dal fatto che lei possa respingerlo.

-Grazie a te, Potter. Ci vediamo a scuola- risponde la rossa, per poi girarsi e cominciare ad avviarsi verso casa.

James rimane ad osservarla finché non scompare dalla sua vista.

"Dovrei inseguirla, cazzo. E poi baciarla" pensa, ma poi non fa niente di tutto questo.

Si limita a smaterializzarsi davanti all' ingresso di casa sua, mentre ripensa a quel pomeriggio stupendo che rimarrà per sempre impresso nella sua memoria.

Angolo Autrice
Volevo aggiornare prima ma ho finito internet... comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto.

E non per mettervi ansia, ma sono gli ultimi tempi felici e tranquilli per i ragazzi.

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