17- The greatest battle of snowballs of history

Titolo un po'lungo, non trovate?

Il tempo a Hogwarts scorre veloce,
novembre sembra passare in un battito di ciglia, e con questo anche il compleanno di Sirius e la luna piena.

L'aria diventa fredda, gli studenti cominciano a tirare fuori dai bauli i maglioni pesanti di lana tanto amati da Remus, e si comincia a passare sempre più tempo davanti al camino per scaldarsi.

Con l'arrivo di dicembre, giunge al castello un'amica di tutti gli studenti: la neve. Durante la notte di uno dei primi giorni del mese cade copiosa, ricoprendo gli alberi e i sentieri del parco, e ghiacciando il lago.

La mattina, quando i ragazzi si svegliano, trovano una bianca distesa ad augurargli il buongiorno.

-Sveglia, sveglia, svegliatevi! Remus, Sirius, Peter, svegliatevi! C'è la neve fuori, C'È LA NEVE!-

Remus continua a dormire, pensando che sia uno stupido scherzo di James. Ma poi realizza che l'amico non si sveglia mai la mattina, e che ogni volta qualcuno deve convincerlo ad alzarsi o tirarlo giù dal letto a forza. Compito che la maggior parte delle volte tocca a Remus.

Perciò è veramente strano che James sia in piedi a gridare a quest'ora della mattina, non lo farebbe mai nemmeno per uno scherzo. A meno che non ci sia appunto la neve. Con quella soffice poltiglia bianca la sua parte da bambino troppo cresciuto non riesce a contenersi.

Dopo aver constatato ciò, Remus apre un occhio, poi l'altro, e poi accertatosi con un occhiata fuori dalla finestra dell'effettiva presenza della neve, abbandona le sue calde coperte.

-Remmie! Hai visto? C'è la neve! LA NEVE! Aiutami a svegliare gli altri! Sirius, Peter, svegliatevi immediatamente! É un ordine!- grida il ragazzo saltellando per la stanza.

Poi comincia a scuotere gli altri ragazzi ancora addormentati mentre il biondo lo guarda divertito.

-E si può sapere chi sei tu per dare ordini?- sbadiglia Sirius, aprendo un occhi

-Il capo dei Malandrini, mi sembra ovvio- risponde James

-E si può sapere secondo quale criterio saresti tu il capo?- ribatte Sirius, alzando un sopracciglio.

-Beh... io.... ho... avuto l'idea per la mappa. Trovato il nome per il gruppo. E altre cose- balbetta James

-Altre cose tipo? E ti ricordo che la mappa l'abbiamo poi disegnata insieme. E anche il nome è stato scelto insieme- Sirius alza gli occhi al cielo.

Anche Remus alza gli occhi al cielo, esasperato dalla discussione.

-Smettetela, dai, e godiamoci la neve. Tanto grazie a James ormai siamo tutti svegli- mormora

-Errato, Moony, non siamo tutti svegli- sorride James, prima di gettarsi sul letto di Peter cominciando a scuotere il povero ragazzo.

Lui mormora un paio di lamenti, ancora nel mondo dei sogni, poi apre gli occhi.

-Ma si può sapere che ore sono?- balbetta Peter, una volta costretto ad alzarsi.

-Le sette! Le lezioni iniziano alle otto, abbiamo un ora per fare una battaglia di palle di neve!- grida James, entusiasta.

-Prongs, fermati subito- lo interrompe però Sirius -da quello che ho capito, il tuo programma implica di saltare la colazione. Ma questo non è assolutamente possibile, io. Ho. Bisogno. Di. Mangiare-

James sbuffa, mentre Remus ridacchia.

-Okay, allora facciamo una breve sosta in Sala Grande e poi ci buttiamo nella neve- annuncia poi.

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I Malandrini erano noti, tra le altre cose, per passare molto, molto, tempo in Sala Grande.

Scendevano nella Sala verso le 7 e mezza, a volte anche più tardi, per poi passarci quasi mezz'ora, divorando in questa una quantità industriale di cibo.

Perciò, quando questa mattina scendono velocemente, prendono velocemente pochi pezzi di torta e scappano via veloci, tutti i tavoli delle varie Case capiscono che è una mattina davvero speciale.

-Davvero strano, non pensate?- sussurra Lily alle sue amiche osservando la veloce corsa dei Malandrini.

-Da quando ti interessa quello che fa Potter?- ribatte Alice con un sorrisetto

-Dicevo solo per dire...- sbuffa Lily scocciata.

Nel frattempo i ragazzi corrono veloci per i corridoi verso il cortile esterno.

Appena arrivati, James si tuffa subito nella neve, con le braccia spalancate, per formare la sua sagoma, e Sirius non perde l'occasione per prendere un po' di neve da terra e tirargliela addosso.

-Una battaglia di palle di neve, non era questo che volevi, Prongs? Beh, io direi che è ufficialmente cominciata- annuncia poi ridendo.

-Ah si? Vuoi la guerra, Sirius? E che guerra sia, ma ti avviso che sono spietato!- grida James alzandosi e cominciando a colpire Sirius.

Presto si ritrovano tutti pieni di neve sui vestiti e anche, cosa che provocò molti sbuffi e lamenti da parte di Sirius, anche tra i capelli.

I due Grifondoro, grazie alla loro "infallibile" mira, avevano finito per colpire Remus e Peter che li osservavano un po' distanti e che, per vendicarsi, si erano gettati nella mischia, così tutti i Malandrini si erano ritrovati a combattere uno contro l'altro.

Poi i quattro cominciano a lanciare palle di neve alla gente che passa per andare alle lezioni, la quale poi si arrabbia e finisce per ricambiare il colpo, così i ragazzi creano "l'alleanza del Malandrino contro le palle di neve", che consiste nel colpire solo gli altri e non colpirsi a vicenda.

Sempre più gente si unisce a loro, e i quattro finiscono per creare la più grande battaglia di palle di neve che Hogwarts abbia mai visto.

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-Ma dove sono tutti? Possibile che per i corridoi non ci sia nessuno? Sono ancora addormentati? Eppure le lezioni cominciano tra un quarto d'ora!-

Lily, incredula, si guarda intorno, stupita di non vedere nessuno studente per il castello.

-Mah, effettivamente è strano, prima a colazione c'era un sacco di gente- le risponde Mary -forse li hanno rapiti i Mangiamorte arrivati al castello e noi siamo le un...-

Ma la mora non fa in tempo a proporre la sua tesi abbastanza drammatica che un ragazzo sta correndo verso di loro gridando il nome di Alice.

-Frank! Si può sapere cosa c'è?- dice la sottoscritta preoccupata.

-Ragazze! Vi ho cercato per tutto il castello! Alice, mi chiedi anche cosa c'è? La più grande battaglia di palle di neve della storia, ecco cosa. E voi ve la state perdendo! Forza, venite!- risponde il ragazzo, riprendendo a correre nella direzione opposta.

Alice grida di aspettarla e si mette a correre, così alle altre due non rimane altra scelta che seguirli.

Percorrono molti corridoi e presto raggiungono il portone che da sul giardino del castello. Subito oltrepassato, si trovano davanti uno spettacolo incredibile: un centinaio, forse più di ragazzi sono in mezzo a un incredibile quantità di neve che vola ovunque.

Frank e Alice si gettano subito tra di loro, e Mary guarda l'amica.

-Forza Lily, che aspettiamo?- chiede poi.

-Se tu vuoi gettarti nella mischia fai pure, io resto qui per adesso. Ho un' altra idea- risponde la rossa con un sorriso che non predice niente di buono.

-Hmm.... okay...- mormora Mary prima di correre tra gli altri.

Lily si guarda intorno, cercando una persona, che trova proprio in mezzo al campo.

Prende un po' di neve da terra e la comprime fino a darle una forma sferica. Poi mira e lancia, ma questa cade parecchi metri più in là del suo obbiettivo.

Allora prende un'altra manciata di neve, pronuncia un incantesimo, e questa volta la palla colpisce con forza Potter.
Lily sorride.

Il ragazzo era già impegnato in un combattimento contro un Tassorosso davvero competitivo, quando una palla di neve lo colpisce nella schiena.

Si gira già pensando agli insulti da lanciare a quella persona sconosciuta, ma quando vede il sorriso soddisfatto di Lily sorride a sua volta.

-Evans! Mi hai sfidato? Beh, adesso ne pagherai le conseguenze!- grida ridendo, ma non fa in tempo a dire ciò che già un'altra palla proveniente dalle mani della ragazza lo manca per poco.

-Sempre se riesci a colpirmi!- grida in risposta la rossa, sempre sorridendo.

Tra i due inizia una battaglia che coinvolge solo loro due, come se il mondo esterno e i ragazzi intorno a loro fossero spariti in un istante.

James ha una mira migliore, ma Lily usa la magia praticando incantesimi di lancio e rafforzativi sulla neve, perciò é come se fossero pari, e dopo poco si trovano completamente ricoperti di neve e con le mani ghiacciate, visto che nessuno ha i guanti, ma continuano la loro personale battaglia e non si accorgono che il tempo passa.

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-Quindi per praticare l'incantesimo Evanescente bisogna avere molta abilità e serve per far sparire gli oggetti-

Mente tutti giocano nella neve, all'interno del castello c'è ancora qualcuno che non si è accorto di niente.

In particolare due Corvonero del settimo anno stanno camminando per i corridoi, per andare verso le lezioni.

A un certo punto devono attraversare il cortile per raggiungere l'aula di Incantesimi, dove sarà la loro prima lezione della mattinata.

-Si, esatto. E dove vanno gli oggetti, una volta fatti evanescere?- chiede la ragazza mora.

Le due si voltano immediatamente, sentite delle grida. Davanti ai loro occhi, un sacco di ragazzi di tutte le Case e età stanno combattendo con la neve. La bionda scrolla le spalle e continua a ripetere all'amica.

-Beh, gli oggetti che sono stati fatti evanesc...- comincia, per poi interrompersi subito, colpita da una palla di neve.

A quella poi segue una voce divertita, molto conosciuta.

-Avevi i capelli troppo asciutti per i miei gusti, Viola-

Lei si volta, infuriata.

-Black! Si può sapere che diavolo ti passa per la testa? Anzi, sembra che tutto il castello sia impazzito stamattina. Beh, a parte me. Nel caso non te ne fossi accordo stavo studiando!- sbuffa infastidita

Sirius sorride.

-Era solo un po' di neve, non c'è bisogno di offendersi tanto, era solo un po' di neve. E comunque non siamo tutti impazziti, ci stiamo solo divertendo. Cosa che dovresti fare anche tu- dice poi

-Non ci pensare neanche, io non vengo li a... riempirmi di poltiglia bianca- risponde lei schifata.

-Dai, molla quel libro e vieni qui. Te lo chiedo io!- insiste il ragazzo.

-Assolutamente no- grida lei convinta

-Perfavore!- la prega Sirius

Lei ci pensa per un po'.
È una Corvonero, i libri per lei sono la cosa più importante, e non c'è niente che possa distoglierla da questi. Tranne forse Sirius Black.

-Okay, arrivo!- grida la ragazza, scomparendo tra la folla.

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Sono oramai passati 10 minuti buoni dall'inizio delle lezioni, ma nessuno se n'è accorto. O più probabilmente, tutti hanno fatto finta di non accorgersene.

-Si può sapere dove sono finiti gli studenti?- chiede un'esasperata McGranitt.

-Mia cara, penso di saperlo. Dia un occhiata fuori- risponde Albus sorridendo, guardando fuori dalla finestra.

La professoressa lo guarda stupita, poi segue il consiglio del preside.

-Ma Albus, stanno giocando con la neve invece di andare a lezione! E immagino che a capo di tutto ciò ci siano i Malandrini. Ormai hanno quasi 18 anni, ma si comportano ancora come bambini!- esclama.

-Lasciamoli divertire, Minerva. Sappiamo entrambi che arriveranno tempi duri e saranno proprio questi ragazzi adesso così spensierati a doverli affrontare- risponde il preside, sorridendo tristemente.

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-È stato divertente!-

Dopo un po' i ragazzi sono stati costretti a rientrare, e adesso si avviano verso le varie classi.

James è felice come pochi, anche se sta morendo di freddo e avrebbe bisogno di dei vestiti asciutti

-Lo ammetto, Potter, è stato divertente-

Lily sta camminando al suo fianco, ridendo.

-Wow, Evans, per una volta non stai giudicando ne stupido ne irresponsabile qualcosa che io abbia fatto. Anzi, è addirittura "divertente", penso che questo giorno andrà segnato sul calendario- osserva James, continuando a sorridere.

-Beh, che c'è, mi sono divertita. Non è stato male- ribatte la ragazza.

-Allora si può rifare. Ti aspetto presto per una nuova partita a palle di neve, Evans- dice James, il quale sorriso si è ormai incollato alla faccia.

-Ci sarò. Solo che adesso fa tremendamente freddo- osserva lei, tremando.

-Beh, accio giacca- mormora James. Nello stesso istante una giacca proveniente dal suo dormitorio è nelle sue mani -ecco qua, principessa-

-Avrei potuto benissimo farlo da sola, lo sai- dice Lily prendendo la giacca -e poi, come mi hai chiamata, scusa?-

-Hmm... no, in... in nessun modo. Non ho detto niente. Se hai sentito qualcosa te lo sarai immaginato- balbetta James, imbarazzato.

-Beh, grazie mille mio cavaliere. Ci vediamo a lezione- esclama la rossa ridendo, e correndo via con la giacca.

"Mio cavaliere" continua a ripetersi James nella mente, mentre la osserva andare via da lui. Beh, da idiota a mio cavaliere è senz'altro un grande passo avanti, e con questo pensiero e il sorriso ancora stampato in faccia James si dirige anche lui a lezione.

Angolo Autrice
Un po' di Siriola ci sta, dai.

Comunque mi merito dei biscotti, non pensate? Ho aggiornato dopo solo due giorni. Sarà che da quando ho ripreso a scriverla produco un capitolo al giorno, il mare e l'estate mi ispirano.

Comunque aspettate con ansia il prossimo capitolo dove succederà una cosa... beh, particolare. No, non esaltatevi, non è nessun bacio o altro della Jily. Al massimo il contrario, ahahaha.

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