Capitolo 41

<<Aspettami>>

Sotto il cielo grigio che ricopriva la città quel giorno, i mercanti ripulivano la piazza dai rimasugli lasciati dai visitatori che avevano partecipato alla settimana di Aralder: i più poveri cercavano a terra qualcosa da sgranocchiare o da portare ai propri figli, accontentandosi anche di tozzi di pane scuro e pregno d'acqua, mentre i più ricchi e furbi rubavano dalle bancarelle di chi, distratto, aveva deciso di lasciare le proprie merci per rifugiarsi nel caldo tepore di una taverna.

Tra le viette strette e polverose di Icy Oak, si incamminavano due ragazzi avvolti da pesanti mantelli scuri.
La ragazza, con un cappotto nero merlato e i capelli sciolti che le ricadevano ai lati del volto pallido, camminava spedita in direzione di un vialetto acciottolato e cercava inutilmente di nascondere un sorriso.
Il ragazzo, qualche metro più indietro, camminava a grandi falcate per raggiungerla, le guance erano arrossate per il freddo e i capelli chiarissimi erano arruffati come le piume di un uccellino.

<<Alexis, aspetta>> con un ultimo passo, il ragazzo raggiunse la strega e le lanciò uno sguardo divertito.
Dopo il loro allenamento di quella mattina, qualcosa era cambiato: avevano ripreso a parlare e scherzare, Alexis non gli rivolgeva più finti sorrisi e Jake non si sentiva oppresso da quella strana sensazione che gli attanagliava il petto ogni volta che la vedeva.
Il mago aveva capito che Alexis teneva a lui, ma si era reso conto che non avrebbe potuto vincere contro Klaus, che non avrebbe potuto cancellare ciò che la ragazza provava per il giovane guerriero e che, forse, sarebbe stato meglio fare un passo indietro; Jake era sollevato del fatto che Alexis fosse a conoscenza dei suoi sentimenti e, adesso, lei sapeva che, se ne avesse avuto bisogno, lui sarebbe stato al suo fianco.
Per sempre.

<<Sei proprio lento, non mi stupisce che ti abbia battuto così facilmente, prima>> Alexis sorrise ricordando il momento in cui la sua spada aveva fatto volare quella di Jake, per poi bloccarsi a qualche millimetro di distanza dalla sua pelle chiara.
<<Non sono abituato a combattere con le armi, io uso la magia>> rispose lui suscitando una smorfia da parte di Alexis.
Ecco come stavano le cose: lui era un mago, cresciuto ed educato per diventare il mago più forte al mondo, un ragazzino che si esercitava con le armi, di nascosto, per sfogare la rabbia causatagli dal padre; lei, invece, era una strega, cresciuta ed educata per diventare una forte e abile guerriera, un'amante dei combattimenti che aveva dovuto imparare a gestire il potere che portava dentro e che la faceva essere più forte di qualunque altro mago.
Ecco cos'erano loro due: il Sole e la Luna, gli opposti, l'uno la luce dell'altra e, come Alexis sapeva bene, il Sole non era certo lei, ma era quel ragazzo dallo sguardo infuocato che le aveva trasmesso ogni sua conoscenza facendole domare quella parte di sé che credeva di non poter controllare.
Era lui che l'aveva fatta brillare.

<<Siamo arrivati, ora io vado>> Jake sorrise nel pronunciare quelle parole.
Finalmente, dopo tempo, la ragazza gli aveva permesso di accompagnarla da Balder proprio come facevano i primi giorni del suo arrivo ad Icy Oak e proprio come doveva essere.
<<Grazie, Jake>>
<<E di cosa? Devo andare a ritirare delle cose in paese, sarei passato da qui in ogni caso>> rispose poi ad Alexis portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio e facendola agitare: forse non era stata un'ottima decisione, pensò Jake allontanando di scatto la mano e sorridendole rassicurante.
<<Allora... quando ho finito ti mando un messaggio volante>> propose la ragazza facendo un passo verso la porta della casetta di Balder e sorridendo nervosa.
<<Sai come fare?>> domandò lui sorpreso.
<<Mi sono ripresa il libro, ricordi?>> Alexis gli mostrò un sorriso furbo per poi voltargli le spalle e bussare.
Quando la porta si aprì, Jake si era già allontanato, ma riuscì a vedere il saluto di Balder e lo sguardo sorridente di Alexis; da quel momento, si convinse che quella era la scelta giusta: avrebbe protetto la strega, sempre e ad ogni costo, e avrebbe cercato quel sorriso ogni giorno, anche se significava lasciarla essere felice con qualcun altro.

*****

<<Alexis, dobbiamo andare in un posto>>

La giovane strega guardò stranita Balder che, con la fronte corrucciata, poggiò la gabbietta vuota di Gregory sul tavolo per poi sedervisi di fronte.
Le mani rugose dell'uomo si protesero verso un grosso libro ingiallito, sfogliarono le pagine sottili e poi si fermarono di scatto; Alexis vide Balder percorrere i contorni sottili di un disegno per poi poggiare il volume aperto accanto alla gabbietta di ferro.

<<Ricordi la poesia sul tuo braccialetto e i simboli per l'incantesimo?>> continuò lui improvvisamente serio.
<<Certo>>
<<Se vuoi eseguire quell'incantesimo, lo devi fare con la Luna piena, sostituire i simboli a quelli di Primrose che ti verranno dati da Bradley e Lars, chiaro?>>
Alexis si limitò ad annuire. Sapeva che quella era l'unica soluzione ed era pronta a qualsiasi cosa e, anche se era terribilmente nervosa all'idea di un possibile fallimento, aveva anche escogitato un piano nel piano, che non avrebbe rivelato a Balder fino alla fine e che poteva aumentare le sue possibilità di vittoria.
Era pronta.

<<Dobbiamo cercare i simboli, o meglio, dobbiamo andare a prenderli>> 
<<E come? C'è un esercito là fuori che ha seguito me e Jake per tutto il tragitto... come pensi che potrei andare a Dark Cave o a Primrose?>> gli chiese lei cercando di nascondere il brivido che le aveva percorso la schiena nel pronunciare il nome del suo amato villaggio.
<<Oh, Alexis... anni di saggezza, ecco come: ho pensato a questo momento per tutta la mia vita e, ora, possiamo mettere in atto il mio piano>> rispose il vecchio mago con un sorriso diabolico che fece preoccupare Alexis.
<<Va bene>> disse lei incerta sistemandosi meglio sulla sedia e chinandosi verso di lui <<Dimmi>>
<<Ho inviato Gregory a Dark Cave, ieri, ed è arrivato; appena tu mi darai il via libera, userò un incantesimo che ci sostituirà a lui facendoci comparire esattamente al suo posto mentre il mio fidato amico sarà riportato ad Icy Oak... nessuno si accorgerà di niente e nessuno ci vedrà andare via>>
<<E se qualcuno venisse a casa tua?>> domandò nervosa.
<<Ho già fatto un contro incantesimo che ci riporterà immediatamente qua... Gregory sorveglierà la zona e, se qualcuno dovesse avvicinarsi a casa mia, noi e lui saremmo nuovamente scambiati>> concluse il mago compiaciuto versandosi una tazza di tè senza mai staccare gli occhi dalla faccia sorpresa e sorridente di Alexis.
Poi, con lo stesso sguardo fiero, fece scorrere i polpastrelli sulle sottili sbarre di metallo della gabbietta e pronunciò una qualche lode silenziosa rivolta al suo pennuto amico.

<<Cosa stiamo aspettando?>> chiese allora Alexis balzando in piedi.
<<Che tu mi dica che sei disposta a rischiare>>
<<Non ho fatto altro da quando sono qua>>

Balder scoppiò in una risata che fu però coperta dal potente schiocco delle sue dita che suonò come amplificato; una sottile polvere chiara cominciò a volteggiare all'interno della gabbietta con movimenti sinuosi che sembravano seguire il ritmo dell'incantesimo pronunciato da Balder.
<<Redi fidelis amicus...>> la polvere nella gabbietta prese le sembianze di un piccolo uccellino dorato e, proprio nel momento in cui comparve la sagoma di Gregory, Alexis sentì le sue gambe tremare e non vide più nulla.

*****

<<Alexis, apri gli occhi>> Balder osservò preoccupato il corpo della ragazza che se ne stava immobile a terra: poteva capitare, a chi non aveva mai viaggiato in modo simile, di svenire, ma quello che il vecchio mago non sapeva era che Alexis non era svenuta.

La ragazza aveva sentito le parole del nonno, ma non voleva aprire gli occhi, le sembrava di essere in paradiso.
Sentiva il vento, un forte vento, che scivolava lungo il suo corpo come un ruscello che scorre a valle, sentiva la roccia fredda e incrostata e... umida... sì, umida al contatto con le sue mani; e poi sentiva un profumo, un odore mai sentito prima: era freddo, salato, sapeva di umido e libertà... 
Alexis spalancò gli occhi, sempre ignorando il povero Balder, e percorse quella strada ruvida fino alla fine, fino a quando si accorse che non era una strada, fino a quando, guardando in basso, vide l'infinito.

Abbassò la testa e vide la punta dei suoi stivali immersa in una piccola pozzanghera, ma non di pioggia... 
Uno spruzzo di acqua fredda salì dalle rocce più in basso e schizzò la ragazza facendola indietreggiare sorpresa e bagnata; poi, con un sorriso incredulo sul viso, la ragazza si avvicinò di nuovo al bordo di quella strada scoscesa e spalancò le braccia.
Si trovava sull'orlo frastagliato di una scogliera: attorno a lei, le rocce erano corrose dall'acqua salata, erano scure, fredde e bagnate; una distesa immensa di grigio e nero coperta da un cielo color indaco che si tuffava a capofitto nell'oceano.
Un' immensa distesa di acqua che Alexis non sarebbe stata in grado di descrivere, un intreccio di blu scuro, nero, azzurro e schiuma bianca, che ondeggiava e formava alte onde che si abbattevano con forza sulle scogliere, esplodendo in una miriade di spruzzi per poi ritirarsi e ripetere quel gesto, ancora e ancora... 
Ogni goccia di acqua veniva trasportata dal forte vento e rimaneva attaccata alla pelle rendendola appiccicosa e ricoprendola di minuscole goccioline bianche.

E quell'aria che soffiava impetuosa travolgeva Alexis e le dava l'impressione di volare; si insinuava nelle maniche del vestito facendole venire la pelle d'oca e faceva impazzire i suoi capelli rossi che si gonfiavano e si arricciavano coprendole il viso.
Era uno spettacolo incredibile: una piccola e insignificante macchiolina rossa in un mare di blu e grigio.
Una piccola e insignificante macchiolina rossa che, se avesse voluto, avrebbe potuto piegare quello spettacolo al suo volere.

<<Sapevo che ti sarebbe piaciuto>> Balder si avvicinò alla ragazza restando però qualche passo più indietro dal bordo della scogliera, le altezze gli avevano sempre dato qualche problema.
<<E' incredibile... mi avevi detto che... ma... è la cosa più bella che abbia mai visto>> Alexis abbassò le braccia e respirò profondamente, riempiendosi di quel profumo di salsedine che la fece sorridere ammaliata.
<<Questa è Dark Cave?>> chiese poi scrutando le alte onde scure.
<<In parte, gli abitanti di questo villaggio vivono nelle grotte che si sono create con le mareggiate... lo stesso palazzo della regina è scavato in una grotta>>
<<La regina?>> domandò Alexis voltando le spalle a quello spettacolo incredibile e osservando curiosa Balder.
<<La regina Isa, era una mia alleata quando governavo Gold Feather>> 
<<Ma non è possibile, è stato molti anni fa, tu sei sopravvissuto grazie all'incantesimo di Icy Oak, ma lei...>> le parole di Alexis fecero sorridere Balder.
<<Isa è protetta da un potente incantesimo perchè è la protettrice della pietra: può essere uccisa, ma non può invecchiare>>
<<E' incredibile>> sussurrò Alexis tornando a guardare oltre la scogliera.
<<Andiamo a prendere ciò che ti spetta?>> 
<<Andiamo>> rispose la ragazza chiudendo gli occhi e assaporando ogni singola sensazione che quel luogo le dava.

*****

<<Quella è la regina?>> sussurrò la strega al vecchio mago.
I due si trovavano nella parte centrale del palazzo di Dark Cave: ogni singolo elemento, dal trono alle colonne, era scavato nella dura roccia della grotta scura; sulle pareti rilucevano i riflessi che venivano dal mare e dalla luce esterna che penetrava da strette e alte aperture nella pietra.
Al centro della sala, seduta su di un seggio finemente lavorato, intenta a parlare con alcuni soldati, c'era una giovane donna dai capelli verdi e dalla pelle olivastra; i suoi occhi erano scuri, ma luminosi e saettavano da un lato all'altro della grotta come a voler controllare ogni singolo dettaglio.

<<Esatto, Isa viene da molto lontano e il suo fascino incanta sempre i visitatori>> le rispose Balder sorridendo.
<<E incanta anche i soldati, come facciamo ora?>> domandò la ragazza aggrappandosi al macigno dietro al quale erano nascosti.
<<Tu resta qui, andrò io per primo, Isa mi conosce e sarà clemente>> detto questo, l'uomo si alzò e lentamente uscì dal suo nascondiglio proseguendo verso il centro della grotta.

<<Regina Isa>> le sue parole rimbombarono in quell'antro attirando l'attenzione dei presenti.
I soldati impugnarono velocemente lunghe spade d'argento e lo circondarono, mentre la regina rimase a guardare stupita quell'uomo che non vedeva da secoli.
<<Sei proprio tu? Balder... >>
<<Sono io, non volevo tenderti un agguato, mi dispiace>>
<<Abbassate le armi!>> ordinò la donna prima di incamminarsi a passo lento verso il suo vecchio amico.
Alexis rimase stupita dal suo incedere aggraziato e dalla lunga veste del colore dell'oceano che la donna indossava; ma a colpirla più di ogni altra cosa furono i numerosi gioielli di cui era ornata e che sembravano fatti con conchiglie affusolate di ogni colore e tintinnavano in una dolce melodia che ricordava lo sciabordio delle onde quando travolgevano piccoli sassi facendoli rotolare.

<<Come sei arrivato qua? Credevo che fossi ad Icy Oak>>
<<Isa, vengo proprio da Icy Oak, sono qui per chiederti un favore>> pronunciate queste parole, tutte le spade si sollevarono nuovamente verso Balder e la donna si allontanò velocemente.
<<Non faccio favori a chi viene da quel posto, dovresti saperlo>> le sue parole erano diventate improvvisamente taglienti e sembravano sibilare.
<<Per favore, è importante... sai bene che non te lo chiederei se non lo fosse >>

<<Ordelia, raggiungici!>> ignorando le parole dell'uomo, la regina si avvicinò ad un corridoio dal quale, subito, arrivò una giovane ragazza dell'età di Alexis.
<<Lei è la mia strega migliore, non mi farebbe piacere usarla contro un mio vecchio amico, soprattutto per rimandarlo in quel posto orribile da cui arriva>>
Quando sentì la donna pronunciare queste parole, Alexis scattò sull'attenti e si preparò ad intervenire.
<<Isa, ascolta ciò che ho da dirti e poi potrai decidere>> ribatté il mago deciso.
<<Mi dispiace, Balder, ma non c'è niente che possa convincermi... >> con uno sguardo d'intesa, la donna si rivolse a Ordelia che, annuendo, cominciò a sussurrare le parole di un incantesimo.
Qualche secondo prima che le mani della ragazza si tendessero verso Balder, Alexis corse al centro della grotta raggiungendolo e gli si parò davanti bloccando la ragazza con un contro incantesimo; per qualche secondo, due luci, una dorata e una blu, continuarono a sfregare l'una sull'altra, poi, quella blu si arrese e Ordelia  indietreggiò.
Il caos però, non fece che aumentare.

<<Che cosa hai fatto!>> gridò Isa a Balder proprio nel momento in cui altri soldati circondarono i due maghi.
<<Isa, lasciami spiegare>>
<<Hai portato qui la prescelta! Ci vuoi condannare?>>
<<Voi siete alleati di Gold Feather!>> le urlò Alexis arrabbiata lasciando Balder a bocca aperta. <<Avete il dovere di aiutare i prescelti>>

Le parole della ragazza non fecero altro che suscitare una risata da parte della regina che, avvicinandosi di un passo ai due, scosse la testa.
<<Dark Cave si è tirata fuori dagli stupidi giochetti di Primrose e Gold Feather, se voi volete lottare con Icy Oak fatelo pure, ma lasciateci in pace>>
<<E allora voi dateci la pietra!>> le rispose Alexis lanciando uno sguardo di sfida ai soldati che si erano avvicinati di un passo con le lame sempre tese.
<<Scordatelo! Se dovessi fallire e Bradley trovasse la pietra, saprebbe che Dark Cave vi ha aiutati e verrebbe a cercarmi... sono una regina e in quanto tale ho dei doveri: non metterò il destino del mio popolo in mano ad una ragazzina>>

Vedendo che Alexis stava per esplodere e temendo le conseguenze, Balder le poggiò una mano sulla spalla e le sorrise prima di rivolgersi alla regina.
<<Isa, Alexis è molto potente, persino più di Freesia... >> la regina spalancò gli occhi sorpresa, ma non cedette <<ha affrontato molti problemi e ha visto crollare ogni speranza, ma adesso sa come vincere e le serve solo il tuo aiuto>>
<<Balder, sai che ti aiuterei, l'ho sempre fatto e, per quanto la conosco, ovvero per niente, la ragazza mi piace e mi piace il modo in cui ti ha difeso pur sapendo che anche tu sei un mago... >> la donna rivolse un sorriso compiaciuto alla ragazza e tornò poi a rivolgersi a Balder <<ma è un rischio troppo grande, niente mi assicura che lei non fallirà>>
<<Te lo assicuro io>> rispose Alexis decisa.
<<E come?>>
<<Se io perdo, la mia famiglia muore>>
<<Non basta la motivazione per vincere una battaglia: Balder era molto motivato e lo erano anche Moriel e Anne, ma non ha funzionato>> Isa poggiò la mano sul braccio di un soldato e gli fece abbassare la spada, subito, anche gli altri fecero lo stesso.

<<Io non sbaglierò, Icy Oak verrà punita per ciò che ha fatto... sono la prescelta più forte che ci sia stata e Balder sarà sempre al mio fianco, Bradley non può sconfiggerci>>
<<E che mi dite del ragazzo, Jake? E' un mago molto potente>> la regina guardò ad occhi socchiusi i due avventurieri, sembrava disposta a considerare la loro proposta.
<<Lui è... dalla nostra parte>> rispose Alexis sospirando.
Jake non sapeva niente di quel piano e non doveva assolutamente venirne a conoscenza, ma di certo non sarebbe stato un problema.

<<Ordelia, vai>> ordinò la regina prima di avvicinarsi ad Alexis che, finalmente, non era più circondata dalle guardie di Isa.
<<Sento il potere che ti scorre nelle vene e riesco a percepire la tua forza e la tua bontà... hai un grande cuore>> la sua mano sfiorò delicatamente i capelli rossi della ragazza per poi allontanarsi di scatto come se si fosse scottata.
<<Sono certa che puoi fare grandi cose e io ti aiuterò, te lo devo... ve lo devo, Dark Cave ha un'alleanza che non può essere trascurata e Gold Feather è un popolo nobile, sono sicura che anche voi lo siate, ma prima voglio una garanzia>>
<<Sentiamo>> la incitò Alexis senza mai distogliere lo sguardo da quegli occhi scuri come la pece.
<<Prima di fare l'incantesimo, ne lancerai uno di protezione per il mio popolo, così che se tu dovessi fallire->>
<<Non fallirò>> la interruppe Alexis.
<<Così che se tu dovessi fallire...>> continuò la donna ignorandola << noi saremo al sicuro... io ho deciso di custodire la pietra, non di dichiarare a morte il mio popolo>>
<<Ma eri a conoscenza delle conseguenze della tua scelta>> le disse Balder avvicinandosi.
<<Erano tempi diversi, Bradley non si fermerà e io non posso rischiare>>

<<Va bene, lo farò>> dichiarò Alexis tendendo la mano verso la donna.
<<Perfetto>> sorrise Isa stringendole la mano <<Ordelia, vieni pure>>

La ragazza che, qualche minuto prima, era tornata con un fagotto in mano, si avvicinò ad Alexis e le porse una roccia ruvida e scura.
Alexis la osservò dubbiosa, accorgendosi che quella pietra era totalmente diversa da come Balder l'aveva descritta, ma poi, all'improvviso, questa si illuminò, divenne incandescente nelle mani di Alexis, che per poco non la fece cadere, e si trasformò in una pietra ovoidale, liscia come il marmo e rossa come il fuoco, rossa come i capelli di Alexis, proprio come diceva la poesia: "Hai il fuoco nei capelli"

<<E' bellissima>> sussurrò la ragazza, poi, non riuscì a cogliere la risposta della regina perchè, improvvisamente, si sentì mancare e fu avvolta dal buio.

*****

<<Maledizione! Alexis svegliati>> Balder fece sedere la ragazza su una sedia e le fece aria con le mani, lo sguardo fisso sulla porta che era scossa da un incessante bussare.
La ragazza aprì gli occhi, leggermente confusa, e quando mise a fuoco ciò che la circondava si accorse di essere tornata a casa di Balder.

<<Balder! Ci siete?>> la voce di Jake fu accompagnata da un forte battere alla porta.
<<Metti la pietra in quel mobile, veloce>> disse Balder ad Alexis indicando una credenza malmessa e alzando le spalle quando lei lo guardò dubbiosa.
<<Dopo la nascondo, ma ora dobbiamo muoverci>> Balder corse ad aprire la porta e Alexis fece sparire velocemente la pietra dietro le antine scure.

<<Cosa stavate facendo?>> chiese Jake confuso quando Balder gli aprì la porta rosso in viso e con un sorriso nervoso.
<<Studiavamo>> disse Alexis lanciando uno sguardo divertito al nonno e sorridendo al ragazzo.

Ce l'avevano fatta: il primo simbolo era loro!

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