~Anna~
"lo scopo di questa cosa quale sarebbe?" dico ridendo.
"per introdurre il prossimo argomento" rispondi.
"che sarebbe?" domando guardandolo
"mi pare ovvio, è l'ora della scrittura" risponde lui.
ridacchio e annuisco "mh mh, va bene"
quindi...
nome: lampadina
verbo: impastare
aggettivo: elaborato
C'era una volta una bimba di nome Anna
Il padre di Anna era un cuoco provetto, sempre indaffarato in cucina o impegnato a lavorare nel ristorante che lui stesso dirigeva. Anna non lo vedeva mai, solo le domeniche e i lunedì mattina (che Anna era a scuola) il padre non lavorava, per il resto non si vedevano.
Per il suo decimo compleanno il padre di Anna le regalò un elaborato libro di ricette, lei entusiasta quella stessa sera si mise ad impastare sul suo tavolino, con una piccola lampadina ad illuminare il suo lavoro. Una volta infornata la torta, Anna cercò qualcuno a cui mostrarla, ma suo padre era a lavoro e la madre si era addormentata sfinita sulla poltrona in salotto, i fratelli già a dormire da un pezzo
Quindi anna si sedette nella sua sediolina ed aspettò il padre, che una volta tornato, la trovò seduta, con la testa ciondolante in avanti e gli occhi chiusi, la lampadina ancora accesa.
La prese in braccio e la portò a letto, poi si sedette sul divano e mangiò la torta che Anna aveva cucinato.
Una volta sveglia, trovò un bigliettino dove il padre si complimentava con lei, così tutti i sabati Anna cucinava per il padre, che, tornato da lavoro la metteva a letto e si gustava quello che la figlia aveva preparato.
nota autrice: Anna vi saluta 😉
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