Capter 10

Avremmo bruciato per sempre
○●○●○

Sbaglio o... il signor freddezza totale mi ha appena fatto un complimento?!

"Questo è decisamente il capo perfetto per la mia ragazza. Adesso posso anche mostrarti in pubblico."

Ecco. Ha rovinato tutto.

"Vuoi vedere anche l'altro? Anche se puoi immaginatevi bene, dato che l'hai scelto tu..."

"Sì."

"Cosa?"

"Mostrami l'altro."

"O-ok." Rientro nel camerino per indossare il vestito nero.

Che tipo strano... Ma per quale motivo adesso si comporta così?

Esco con un altro respiro profondo. "Beh, che ne pensi?"

Michele spalanca la bocca è non dice nulla per un attimo. Mi squadra da capi a fondo, finché non divento rossa come un pomodoro sotto al suo sguardo penetrante.

Poi distoglie gli occhi, come se fosse imbarazzato. "Beh... normale, dai."

"Normale? Io sono incerta sul colore non so se mi sta bene." Mi volto verso lo specchio del camerino, osservando il mio riflesso.

Dallo specchio vedo Michele avvicinarsi lentamente alla mia figura. Poco dopo sento delle mani calde poggiarsi sui miei fianchi e la mia schiena si scontra contro il petto possente di Michele.

"Sei.. bellissima." Sento il fiato caldo sul collo.

Improvvisamente sento una scarica elettrica pervadermi la spina dorsale e un calore avvampare sul mio viso.

Mi mordo il labbro inferiore, cercando di mantenere la mente lucida. Quando sto fra le sue braccia mi sento, protetta.

"Ti dona moltissimo questo colore."

Espiro faticosamente, dicendo "Allora prenderò questi due." Mi stacco dalla sua pressa dirigendomi verso il camerino.

"Aspetta." Sento i suoi passi alle mie spalle sempre più vicini "Hai il colletto ripiegato."

"Volevo toglierlo prima di..." La parola mi muore sulle labbra quando mi sfiora la pelle nuda del collo e delle scapole. Mi sistema con attenzione il colletto, facendomi venire la nausea d'oca dappertutto.

"Fatto." La sua voce è tanto vicina al mio orecchio che inspiro violentemente.

"Va... Ehm, va bene adesso?"

"Sì."

"G-Grazie. Non volevo uscire con questo addosso, comunque."

"Dovresti, invece. Fa vedere a tutti come puoi essere."

"O-ok..."

Torno nel camerino a prendere l'altro capo e i miei vestiti. Uscendo da esso mi fermo a guardarmi allo specchio per l'ennesima volta.

Il mio cuore batte talmente forte.

Ma perché sono così tanto agitata?

A Michele non interessa nulla di me. Vuole solamente che gli faccia una bella figura.

Quando però ricordo la sua delicatezza nell'accomodarmi il vestito arrossisco di nuovo. Esco dal camerino con tutti e due gli abiti, consapevole si avere addosso gli occhi di Michele.

"Prendiamo questi due, dai." Dico semplicemente.

"Ottimo."

"Bene. Ne ordinerò altri dello stesso stile. Vediamo che altro ti serve..." Inizia a guardarsi intorno, in cerca di altri abiti.

"Cosa? Non bastano?" Gli chiedo con gli occhi sgranati.

Michele ignora le mie domande e recupera una serie di accessori coordinati, dalle borse ai gioielli.

Lo fisso sconvolta mentre li porge alla commessa e mi fa segno di seguirlo con gli abiti. "Ma ne sei proprio sicuro?"

"Questo volevi, no? Se questa roba ti renderà felice, il prezzo non ha importanza."

Lo guardo perplessa. "Ma mi sono sempre pagata le cose da sola. Così però mi sentirò in debito..."

Mi scocca un'occhiata sconcertata.

E mo che ho detto adesso??

"Pensavo che fossi contentissima di ricevere vestiti e gioielli di lusso gratuitamente. Di solito le donne si comportano sempre così."

Ma per chi diavolo mi ha presa!

Non sono mica una ragazza così.

Non ho intenzione di sfruttare le persone ricche, anzi preferisco comprarmi le cose con i miei di soldi.

"Sei la prima ad essere incerta su questo genere di cose."

"Non sono incerta, semplicemente non voglio sfruttarti solo perché sei ricco. E poi quando ho detto che dovevi prendermi qualcosa, mi aspettavo un paio di capi alla tua altezza."

Continuo esasperata "E non tutto il negozio."

"Sei la mia fidanzata, non ricordi? Non mi devi niente."

"E quindi? Non vuol dire che se sono la tua fidanzata, io debba chiederti di comprarmi qualsiasi cosa! E poi vorrei comunque sdebitarmi..."

"Che ne dici se preparo io la cena, invece del cuoco?" Gli chiedo, voltandomi verso di lui.

Resta senza parole, e direi che questa cosa è molto rara per un boss mafioso. Poi, con un sorriso esasperato, sospira.

"Che donna particolare che sei. Però va bene, accetto l'offerta."

♤♡◇♤♡◇♤♡◇

Nel fine settimana mi metto gli abiti nuovi, con tanto di gioielli, e lancio un'occhiata nervosa al mio riflesso.

Quanto vorrei non essere costretta ad andare al galà, ma Michele ha detto che è importante.

Sarà la nostra prima uscita ufficiale, non devo fare alcun errore.

Bussano piano alla mia porta, "avanti!"

La porta si apre ed entra Michele.

"Bene, sei pronta."

"Sono prontissima, guarda..."

"Non essere nervosa. Devi solo restare al mio fianco e prestare attenzione a quello che dici."

Si avvicina lentamente alla mia figura, sfiorandomi con le sue lunghe dita la guancia.

"E... sii molto cauta con Fabio."

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Anche se ci pioveva addosso

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