Fede mal riposta P2

Dalla porta entrò la dottoressa di ieri che con voce molto decisa ma compassionevole disse -Mi dispiace rovinare il momento. Dico davvero. Ma i cinque minuti che ci eravamo accordati sono finiti. Potete sempre ritornare oggi nell'orario delle visite.-

Michele abbasso lo sguardo e si incupì. Diede un bacio sulla guancia dal papà, lo salutò e poi cominciò a camminare il più lentamente possibile verso la porta. Solo quando la nonna lo prese per mano cominciò a camminare normalmente.

Quando uscirono dalla stanza il don proferì parola -Hai proprio una bella famiglia. Eh?-

Aquelio non riuscì a rispondere poiché la dottoressa richiamò subito l'attenzione di Aquelio.

-Signore mi dispiace essere brusca ma vorrei sistemarla il più in fretta possibile.-

Aquelio sospirò e annuì. Allora la dottoressa gli pose una sedia a rotelle e si mise in posa per aiutarlo a sistemarsi.

Quando vide che Aquelio si alzò senza il ben che minimo sforzo rimase a bocca aperta. Aquelio, non comprendendo la situazione, provò a parlagli -Tutto bene dottoressa? Ho fatto qualcosa di sbagliato?-

Alche la dottoressa rispose balbettando -Co...come fai? A...a muoverti...COSI'?-

-Perché? Cosa c'è di sbagliato?- chiede Aquelio cominciando a preoccuparsi non poco.

-E' che dovresti avere male, fatica a stare eretto ma sembra che tu sia apposto.-

-AH!- sussultò Aquelio -Quiiindiii mi dimettete?- Chiese speranzoso

La dottoressa ancora leggermente stupita rispose -No... ehm cioè si ma dopo un check in completo con risultati...standard.-

-Ok allora andiamo?- chiese Aquelio

-Sì. Andiamo.-

La dottoresse diede delle ciabatte ad Aquelio ed insieme si recarono a fare i vari test.

Dalla mattina fino al tardo pomeriggio fecero i più disparati test ed esami tutti con esito che rientrava in tutti gli standard.

Alla fine, verso le 6:42 del pomeriggio, Aquelio chiese alla dottoressa

-Quindi? Che si fa ora?-

La dottoressa che sembrava assorta nei suoi pensieri scosse leggermente la testa e rispose

-Bhe! vedendo le cose come stanno, penso che lei possa andare via anche domani mattina, o al massimo dopo domani.-

-Allora...grazie. A domani.-

La dottoressa scosse la testa e girò i tacchi verso l'ala della reception. Aquelio tornò nella sua stanza dove vide il suo amico prete che leggeva con attenzione il giornale.

-Ciao don. Quali sono le sfighe del giorno?- riferendosi alle notizie del giornale

-Sembra che alcuni capi di vari culti stiano sparendo.- gli rispose il compagno di stanza.

-E quanti ne sono spariti?- chiese Aquelio con poco interesse

-Sessantotto.-

L'interesse di Aquelio venne pizzicato -Che culti sono? Cristiani? Musulmani?-

-No. Questi "culti" sembrano fatti per prendere per il culo la gente.-

Aquelio penso molto intensamente "Senti chi parla" ma non proferì parola

Ad esempio qua dicono che l'ultimo capo rapito è del culto pastafari...anesta.-

-E che cazzo è scusa?-

-A quanto pare questi sembrano cristiani ma per loro Dio ha la forma di un pittato di spaghetti.-

A quel punto Aquelio non poté far meno di dire -E i celiaci come fanno?- per poi scoppiare a ridere da solo con il don che lo guadò attonito chiedendosi dove o cosa aveva sbagliato nella sua vita.

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