Go ahead and light me up
-Quindi fatemi capire: vi hanno rilasciato per poter proteggere Rose- Daisy continua a passare lo sguardo da Audrey ad Albus in continuazione, senza mai fermarsi.
-Non che ce ne fosse bisogno-
-Rose ha ragione, potevo fare benissimo da solo-
-Non era quello che intendevo- Daniel mi incenerisce con lo sguardo. Non abbiamo più parlato della discussione che abbiamo avuto al suo compleanno, troppo impegnato a studiare ogni mio singolo movimento, anche se ammetto che, questa volta, è stato più discreto.
-Ti posso assicurare che non mi fa piacere che, pure questa volta, sia stata tu il motore di tutto-
-Farei volentieri a cambio Audrey, te lo assicuro-
-Beh più siamo meglio è no?- esclama Albus. –Possiamo fare dei turni-
-Non è necessario fare i turni, mi occupo io di Rose-
-Nessuno si deve occupare di Rose!- sbotto. –Posso cavarmela benissimo anche da sola, e lo sapete, tutti voi lo sapete-
-Tutti noi sappiamo l'effetto che Mike ha su di te, è un po' come la kryptonite, ti rende debole-
-Diana ma che cavolo...-
-Oh ti prego Daniel sta' zitto, sei soltanto geloso-
-Devo andare a lezione- dico, a quel punto. –Sono davvero contenta che voi due siate tornati, ci siete mancati tanto, ma Albus, ricordati che sei in libertà vigilata, un solo errore e ritorni al Centro, senza contare che verranno a controllarti ogni giorno-
-Non ti preoccupare capo, ormai sono totalmente pulito-
-Bene a questo punto io andrei-
-Dov'è Luke?- mi chiede Daniel.
-Ha dormito dalla sua ragazza, te lo ha persino detto- scrolla le spalle e, a quel punto ci teletrasportiamo ad Harvard. A quest'ora non c'è nessuno in biblioteca, e noi possiamo comparire e scomparire in tutta tranquillità. –Non avrei voluto dirlo davanti a Daisy-
-Daisy ha perso qualsiasi rivendicazione nei confronti di Luke molto tempo fa-
-Daniel- il ragazzo inizia a camminare, ed io lo seguo, cercando di tenere il suo passo.
-Cosa? E' stata una stronza, e se non fosse la tua migliore amica, lo penseresti anche tu-
-Guarda che l'ho detto anche io che si è comportata male, quindi non darmi colpe che non ho-
-Lo so, però, se si trattasse di un'altra persona, avresti detto che è quel che si merita-
-Mi spieghi per quale motivo sei tanto acido con me? E' ancora per quel che è successo dopo il tuo compleanno?-
-Quel che è successo dopo il mio compleanno è stato totalmente spazzato via da quel che ha fatto Mike e da quel che potrebbe fare, te lo posso assicurare-
-E allora qual è il problema?-
-Non mi sembra una buona idea quella di lasciare andare Albus, tutto qui-
-Sarà sotto controllo-
-Se, ricordati di chi stiamo parlando-
-Andrà tutto bene-
-Mi dà fastidio non sapere dove sia o cosa stia architettando, quel pezzo di merda è imprevedibile-
-In teoria sappiamo che cosa vorrebbe fare-
-Rosebelle- esclama, guardandomi di traverso. –Giuro che ti detesto quando fai così-
-Sto cercando di sdrammatizzare-
-Ti prego Greyson, sono già sull'orlo del precipizio- si stropiccia le palpebre. Tendo la mano verso la sua, intrecciando le sue dita con le mie. –Non riesco più a dormire la notte-
-Me ne sono accorta-
-Ho semplicemente paura che, se dovessi distrarmi anche solo per un attimo, potrebbe succederti qualcosa. E non cominciare con lo stesso discorso che puoi difenderti da sola, perché sai che, con Mike, non è così, e questo mi preoccupa ancora di più-
-Amore così finirai per impazzire- si ferma e si volta verso di me. –Se non ti riposi, non potrai difendermi al meglio, dovresti pensare questo-
-E' un circolo vizioso-
-Non devi fare tutto da solo-
-E' fuori discussione che io chieda aiuto ad Albus-
-Non l'ho nominato-
-Non gli permetterò di tornare ad essere l'eroe della situazione-
-Daniel-
-O di far passare me per lo stronzo della situazione-
-Sai che non capiterà mai- gonfia le guance, roteando gli occhi. –Amore mio non capiterà mai, non siamo al liceo, non...è tutto diverso adesso-
-Non mi chiami mai 'amore mio'-
-Beh non capita spesso che tu abbia questo faccino da cane bastonato-
-Quindi ti faccio pena, fantastico-
-Oh andiamo, stavo cercando di tirarti su di morale, sono due settimane che sei sul chi va là-
-Oggi pomeriggio andrò da Celeste, forse lui ha una pista-
-Daniel-
-Devo andare a lezione adesso- prendo il mio volto tra le mani e mi stampa un bacio sulle labbra. –Tieni gli occhi aperti mi raccomando-
-Non credo mi accadrà niente nelle prossime quattro ore in cui stiamo lontani-
-Okay okay-
-Tu, invece, cerca di non farti uccidere da Ellen-
-Già...ricordati che ti amo-
-Ti amo anche io- mi fa l'occhiolino e si dirige verso la sua classe. Le iridi, tuttavia, continuano ad essere viola.
-Siete davvero rivoltanti alle volte- borbotta Luke, appena comparso alle mie spalle.
-Disse quello che sta notte non ha dormito a casa-
-E che c'entra? Mica abbiamo parlato dei nostri sentimenti o quant'altro, è stato pure e semplice sesso-
-Ma non è la tua ragazza?- mi volto verso di lui, che si limita a scrollare le spalle. –Oh dio mio-
-Lo è, stiamo insieme, mi piace, ma ancora non sono innamorato, è una cosa graduale. Tu eri già innamorata di Daniel quando vi siete messi insieme?-
-Sì-
-Perché l'ho chiesto, era naturale che fosse così-
-Dimentichi che io e lui ci conoscevamo da tre anni prima che accadesse-
-Non sono in vena di un recap su tutta la meravigliosa storia d'amore tra te e Daniel-
-Ma com'è che siete tutti di cattivo umore oggi?-
-Com'è che non lo sei tu, che stai rischiando la vita-
-Non è la prima volta che succede, ormai ci ho fatto il callo-
-Davvero, mi chiedo come tu faccia a rimanere tanto calma-
-Hai dimenticato che sono già morta?- mi incammino verso l'aula, col ragazzo che mi segue a passo svelto. –Daniel ti ha chiesto di controllarmi, non è così?-
-E di seguirti anche in bagno se è per questo-
-Avevo proprio questo sentore- sussurro. –Non è necessario che tu lo faccia comunque, non gli dirò niente- -Negativo, non volto le spalle a Daniel, lui mi è stato vicino quando nessuno lo ha fatto-
-Io ti sono stato vicino-
-Non è questo il punto Rose. Anche io sono preoccupato per te, e per Daniel quindi, se questo lo aiuterà a stare più tranquillo, sarò più che lieto di aiutarlo-
-Perfetto, non mi bastava avere un fidanzato iperprotettivo, ora ti ci metti anche tu-
-Devi capirlo, quante volte ti ha vista morire in questi anni?-
-E quante volte, invece, l'ho scampata? Se sono ancora qui c'è un motivo-
-Sei davvero presuntuosa alle volte-
-Sono solo realista, non mi risulta di aver detto niente di sbagliato-
-Ci rinuncio, davvero, ci rinuncio- alzo le mani ed entro in classe. Speravo che, almeno a lezione, avrei avuto un po' di calma invece, a quanto pare, Daniel è riuscito a contagiare anche Luke. –Spero almeno che gli altri rimangano normali-
-Mi spieghi per quale motivo ti dà tanto fastidio?-
-Perché non mi piace essere trattata come una damigella in pericolo...non lo sono o, quantomeno, non lo sono più-
-Sì okay va bene, ma siamo comunque i tuoi amici, non puoi prendertela con noi per questo, come non puoi prendertela con Daniel. Hai dimenticato quanto fossi preoccupata quando facevi tutti quei sogni su di lui? Sei persino andata da sua madre alle sue spalle-
-E per questo mi sentirò per sempre in colpa, ma dimentichi che, nei miei sogni, vedevo sempre Daniel morire-
-E tu sei morta sul serio invece, per mano di Morsein e degli Psuché, quindi- gonfio le guance. Sto cercando in tutti i modi qualche argomento a mio favore, ma non ne trovo nessuno. –Mettiti l'anima in pace, non ne esci-
-Me ne sono resa conto-
-Ascolta, so che ti dà fastidio essere controllato a vista e lo posso capire, sul serio, ma è per il tuo bene. E ti assicuro che neanche a Daniel piace questa situazione, ha paura di infrangere la promessa che ti ha fatto quando eravate a Parigi ma, allo stesso tempo, ha paura che ti succeda qualcosa. Ti sei mai fermata anche solo per cinque minuti a chiederti come possa sentirsi lui?-
-Non abbiamo parlato molto ultimamente a dir la verità-
-So anche questo-
-E allora perché lo hai detto?-
-Per farti sentire in colpa, semplice-
-Oh grazie, dico sul serio, era proprio quello di cui avevo bisogno per migliorare il mio umore-
-Se volevi qualcuno che ti consolasse dovevi parlare con Daisy, non con me-
-Ti assicuro che anche lei è dura con la sottoscritta, ti sei dimenticato dello scorso anno?-
-Lo scorso anno ha trattato male tutti, quindi non conta-
-E questo chi lo dice?-
-Io, mi pare ovvio-
-Tu e Daniel siete troppo di parte-
-Oh certo, perché invece tu riesci a rimanere neutrale-
-Mi spiegate per quale motivo oggi ce l'avete tutti con me? Davvero non riesco a capirlo-
🤍🤍🤍
-Cosa è successo?- Ellen spunta improvvisamente da dietro uno degli scafali della biblioteca, facendo cadere tutti i miei libri per terra. –Ti ho spaventato?-
-No, mi hai urtata, il che è diverso- borbotto. Mi guardo intorno e, notando che nessuno ci sta guardando, faccio un cenno col capo, ed i libri salgono immediatamente nelle mie mani.
-Allora, che cosa sta succedendo?-
-Devi essere un po' più specifica, perché io non ho idea di cosa tu stia parlando-
-Daniel. E' distante, scostante, freddo, non sta attento a lezione...pensa che ha persino preso un voto basso in un test- assottiglio le labbra. Immaginavo che sarebbe andata a finire così, sta sprecando troppo tempo e venirmi dietro. –Quindi deduco che abbiate, nuovamente, qualcosa in ballo, e visto anche ciò che è successo al suo compleanno...-
-Si è trattato di Albus. Si è arrabbiato perché Daniel non lo ha aiutato ad uscire l'undici gennaio, così ha fatto tutto da solo e si è vendicato, fine della storia. Abbiamo dovuto cercalo per un paio di giorni, per questo il test non è andato nel migliore dei modi, ma sono sicura che recupererà in men che non si dica-
-E tu speri che io mi beva questa storia? Oh ti prego Rose, sono più intelligente di quel che credi-
-Non l'ho mai messo in dubbio-
-E allora capirai da sola che non ci credo-
-Albus è tornato a casa, puoi passare da noi se vuoi-
-Non ci credo-
-Problemi tuoi- mi stringo nelle spalle e faccio per superarla, ma lei poggia un braccio sullo scaffale. –Ti avverto che è una brutta giornata ed io non ho alcuna intenzione di litigare-
-Oh sì ti prego, fa' la cattiva con me, così mostrerò a Daniel...-
-Smettila con questo Daniel!- sbotto. –Sei ossessionata da lui, dico sul serio, questa storia sta iniziando a sfociare nel ridicolo!-
-Tu sei soltanto invidiosa perché sai che, tra noi due, c'è qualcosa-
-Ciao Ellen- roteo gli occhi, mi abbasso e cerco di passare sotto il suo braccio, ma lei mi tira un colpo, che fa cadere i libri e fa perdere a me l'equilibrio. –Non ci posso credere, è come essere di nuovo al liceo, e di nuovo per colpa di Daniel, è una maledizione-
-Che sta succedendo qui?- il diretto interessato ci raggiunge, sposta bruscamente Ellen e aiuta me. –Stai bene?-
-Sì non preoccuparti, volevo semplicemente evitare di fare una scenata o di usare i miei poteri-
-Mi ha ricordato...-
-Anche a me- ci guardiamo negli occhi senza dire niente, entrambi abbiamo avuto lo stesso pensiero.
–Stai bene?-
-Sì figurati, non...- mi porge le mani e ci rialziamo. –Sono davvero stanca di essere presa di mira per colpa tua Manson, neanche fossi Harry Styles-
-Hai perfettamente ragione- avvolge le braccia intorno alla mia schiena, sospirando. Poggia il mento sulla mia testa, mentre io cerco di non far cadere tutti i libri che ho in mano. –Ellen devi stare lontano da Rose-
-Daniel...-
-Sono stanco di sentirti blaterare di un 'noi' che esiste solo nella tua testa. Non mi sei mai piaciuta e non so più in che lingua dirtelo, quindi cerca di darti una calmata, prima che io decida di richiedere un ordine restrittivo, e non sto più scherzando-
-Daniel non è necessario-
-Da che parte stai Greyson?-
-Sempre dalla tua, per questo devo dirti quando stai sbagliando- alzo il capo verso di lui. –Ascolta, Luke mi sta aspettando in sala studio, vieni anche tu?-
-Sì, anche perché ci sono un paio di cose di cui vorrei parlarti-
-E' proprio questo che intendevo! Che cosa state combinando? I tuoi occhi sono stati viola tutto il giorno-
-Niente di cui tu debba preoccuparti- il ragazzo afferra la mia mano ed i miei libri. –Ci vediamo a lezione, ma abbi la cortezza di non sederti più vicino a me- sorride brevemente e mi trascina via.
-Io non la sopporto, e questo è risaputo, ma non credi di aver esagerato un pochino con la storia dell'ordine restrittivo?-
-No, sono stanco del modo in cui ti trattano, la devono finire-
-E hai perfettamente ragione ma...-
-Tu non riesci ad essere crudele con nessuno, te ne sei mai accorta?-
-Sì in realtà, è questo ad essere stato all'origine di tutti i miei danni, lo hai dimenticato?-
-No, proprio per questo...- molla la presa dalla mia mano e si blocca. –Mi dispiace, non volevo essere soffocante-
-Non ti preoccupare, hai visto che mi dava fastidio e sei intervenuto, non c'è niente di male-
-Il colpo te l'ha tirato in testa per caso? Perché dalla mia prospettiva non si vedeva bene-
-No non ti preoccupare, so semplicemente riconoscere quando hai ragione-
-Ah ah-
-Sempre quel tono stupito-
-Beh sai com'è, sono sette anni che mi fai lezioni di vita-
-E' la base del nostro rapporto-
-Sei fortunata che io ti ami-
-Puoi dire lo stesso- solo a quel punto le sue iridi tornano normali. –Oh finalmente, erano giorni che i tuoi occhi erano viola-
-Ho avuto un po' di pensieri per la testa-
-Lo so, e mi dispiace, so di essere io la causa di tutto il tuo stress, per questo ti prometto che starò buona e non farò niente che possa mettermi in pericolo-
-Okay adesso sono fermamente convinto che tu abbia sbattuto la testa-
-Guarda che sono in grado di cambiare idea, sono una persona intelligente-
-Ma anche molto testarda-
-Sono una persona intelligente e testarda che, però, ti ama molto, e che non vuole vederti così preoccupato per lei- il ragazzo sospira, passandosi una mano tra i capelli biondi. –E' vero che hai preso un voto basso ad un test?-
-Ellen dio mio...e comunque sì, ma non è niente di che, non influirà sul voto finale per la materia-
-Perché non me lo hai detto?-
-Perché sapevo che mi avresti fatto la paternale e avresti borbottato qualcosa del tipo che ti sai difendere da sola e che non hai bisogno di me-
-Ed è vero, com'è anche vero che Mike riesce a manipolarmi e a farmi vedere quel che vuole, e che tu hai tutti i motivi per volermi difendere- sbatte un paio di volte le palpebre. –Vuoi piantarla di fare così?-
-Così come?-
-Come se fossi costantemente stupito da quello che dico-
-Ma è così, visto che, fino ad un'ora fa, non facevi altro che borbottare-
-Ci ho riflettuto, non pensavo che fosse un crimine-
-Affatto affatto- alza le mani in segno di resa. –Mi sto davvero impegnando per evitare di soffocarti, non voglio perderti, so che questa è l'ultima possibilità che abbiamo-
-Ce la stiamo cavando benissimo non ti preoccupare-
-Ho solo paura lo sai-
-Non mi accadrà niente-
-Come fai ad esserne tanto sicura?-
-Sesto senso- assottiglia le labbra. La verità è che, se fossi al suo posto, nemmeno io sarei tanto tranquilla. –Però devi promettermi una cosa-
-Prima dimmi di che si tratta e poi ti darò una risposta-
-Promettimi che non rischierai di farti uccidere per difendermi, devi rimanere intatto- gonfia le guance, guardando altrove. –Daniel-
-Sai che è impossibile, ci succede sempre qualcosa-
-Lo scorso anno ne siamo usciti indenni. Mike ti vuole morto ed io...-
-Okay okay okay, adesso prendi un respiro profondo- si avvicina e poggia le mani sulle mie braccia, chinando leggermente il capo. –Non posso prometterti che non mi accadrà niente, però posso prometterti che farò di tutto per rimanere il tuo bellissimo ragazzo-
-Dio mio, sei un tale pallone gonfiato- ride, e mi abbraccia. –Sono seria però-
-Anche io Greyson. Io non voglio che ti accada niente e tu non vuoi che mi accada niente, è un po' un casino-
-Come sempre dopotutto-
-Chissà come deve essere avere dei periodi facili-
-Ah boh, non ne ho la più pallida idea-
-Avete finito voi due?- ci stacchiamo, Luke è dietro di noi. –Dovrete imparare a parlare a voce più bassa, ho sentito ogni cosa anche con la porta chiusa-
-Non dovresti essere di buon umore visto che ieri hai fatto sesso?-
-E' la stessa cosa che gli ho detto io prima-
-Davvero?-
-Siete incredibili- borbotta. –Alle volte è come se avessi a che fare con due Rose, o con due Daniel, dipende dalle giornate-
-Vuoi parlarne?-
-Di che Daniel?-
-Di quel che ti è accaduto-
-Non mi è accaduto proprio niente. Non sono come te, Lucy non fa il mio buono e il mio cattivo tempo, fortunatamente per me- Daniel lo guarda, incrociando le braccia al petto. –Scusa, mi è uscita male-
-Già, abbastanza-
-Ooookay ragazzi, cerchiamo di mantenere la calma-
-Andiamo a studiare, è meglio- il biondo mi supera, diretto verso l'aula studio in questione. –E' quella di sempre no?-
-Sì- esclama Luke. –Credo di avere un pochino esagerato-
-Già, sei avvero di pessimo umore oggi-
-Non eri tu quella arrabbiata col mondo?-
-No, sono abbastanza in pace con me stessa in questo momento a dir la verità, sono particolarmente...zen, ecco-
-Ah ah-
-Andiamo da Daniel, prima che spacchi qualcosa strada facendo- raggiungiamo il ragazzo che, come volevasi dimostrare, ci aspetta fuori dall'aula, con le braccia incrociate al petto.
-Hai tu le chiavi?-
-Sì- Luke fa girare le chiavi lungo l'indice, per poi inserirle nella serratura. –Voilà- Daniel, a quel punto, fa scivolare lo zaino dalle spalle, iniziando a trascinarlo sul pavimento. –Non dovresti farlo, non credo che sia molto pulito-
-Fa niente, i germi non mi spaventano-
-Ooookay, come vuoi- Luke mi guarda ed io mi limito a stringermi nelle spalle. –Allora, quand'è che andrai da Celeste?-
-Dopo le lezioni-
-Perfetto, ci possiamo vedere...-
-Andrò solo- taglia corto, sedendosi. –Non ho bisogno della scorta-
-Le stesse identiche cose- borbotta Luke, prendendo posto di fronte a lui. –E comunque non volevo intendere questo, semplicemente che, magari, volevi del sostegno, visto le rivelazioni dell'ultima volta-
-Ormai penso di aver assimilato nel migliore dei modi che mia madre è una stronza colossale che ha cercato di far uccidere la mia ragazza-
-Non lo metto in dubbio, però...-
-Mettici anche che, per farlo, ha aiutato il figlio che ha avuto da colui che ha cercato di distruggere il nostro mondo e che ha ucciso Rose prima che tornasse in vita e sbam, divento il prodotto perfetto per uno psicologo-
-Proprio per questo...-
-Non ho bisogno di te Luke-
-Potresti, però, farmi finire le frasi
-E' che so già quello che stai per dire. Io avrò anche Rose che fa il mio buono e il mio cattivo tempo ma, di contro, tu sei abbastanza prevedibile-
-Ragazzi dai, non è necessario comportarvi in questo modo-
-Non posso crederci che tu ti sia arrabbiato per una cosa del genere, alle volte sei un tale immaturo-
-Smettetela, adesso- esclamo. –Vi state comportando entrambi come due bambini. Daniel è chiaro che Luke non ci racconterà niente, quindi mettiti l'anima in pace e cercate entrambi di non punzecchiarvi, okay?-
-Non volevo farti arrabbiare, dico sul serio-
-Non verrai comunque con me, su questo puoi starne certo-
-Veramente io starei più tranquilla se ti sapessi con lui-
-Rose...-
-Lo so, lo so, te la sai cavare benissimo da solo, però....-
-Ho capito ho capito, lo stesso discorso vale per me-
-Grazie- mi strizza una guancia, sorridendo.
-Se questo ti farà stare più tranquilla-
-Esattamente, e non ti preoccupare, finite le lezioni andrò all'allenamento e poi tornerò a casa-
-Ma stai bene?- esclama Luke. –Perché, fino ad un paio di ore fa, non la pensavi per niente così-
-Mi spiegate per quale motivo pensiate tutti che non possa cambiare idea?-
-Mi spiegate perché tutti e due siete nervosi?- domanda Daniel. –Se non vivessi con voi, direi che è successo qualcosa che non so. Beh con te sì in realtà, visto che hai dormito dalla tua ragazza-
-Cosa pensi di trovare da Celeste?- Luke svia il discorso, grattandosi la nuca.
-Qualche risposta tipo? Quanto peggio di così non può andare-
-Non è successo niente Daniel-
-Ancora, ma nessuno di noi sa che piani abbia, ed io non posso continuare a vivere costantemente nella paura-
-Okay okay, hai ragione- appoggio il mento sulla sua spalla, circondando il suo busto con le braccia. –Andrà tutto bene, non ti preoccupare-
-Smettila di ripeterlo, sappiamo entrambi non è così. Ci attaccherà prima o poi, ci attaccherà per far del male a te-
-E' strano, perché tutte le volte che mi è entrato in testa, non mi ha mai minacciato, ha sempre e solo minacciato te-
-E' vero, ha ragione- esclama Luke. –Eri tu quello che facevo una brutta fine-
-Ho capito, non è necessario ripeterlo- sbotta. –Questo non cambia comunque la situazione. La profezia parla chiaro, lui non sarà mai al sicuro fino a quando Rose sarà viva-
-Nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive- mormoro. –Se non fossi nata dopo, direi che Harry Potter prende ispirazione dalla mia vita-
Sbaaaam!
sono tornata. Dopo quasi tre mesi sono tornata.
Ho passato dei mesi un po' così, ho messo in discussione tutto, ho preso il covid, ho pensato di smettere di scrivere, ho pensato di mollare il dottorato...insomma ero in crisi più totale.
Nel frattempo ho compiuto gli anni, 25, pazzesco, mi sono calmata un po' e ho iniziato a vedere più chiaramente. È vero, mi pesa aver perso lettori, è vero, magari non riuscirò mai a pubblicare un libro perché non sono abbastanza brava, ma è anche vero che è quello che mi piace fare quindi, se mi rende felice, perché non continuare?
voi, invece, come state? non mi fermo a parlare e a leggervi da tanto tempo.
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