Forever and always
-Non guardarla così Liam, o rischia di farti cadere di nuovo- Kate rimprovera suo figlio come se avesse ancora due anni, mentre io roteo gli occhi al cielo.
-Ci riesco anche senza se è per questo, non è un problema-
-Non ci provare-
-Lo scorso anno è successo per un motivo, non è che mi metto a scagliare incantesimi contro le persone solo perché sono annoiata-
-Quello è Albus- borbotta Daniel. –E sua madre che, non appena mi ha incrociato al supermercato, ha fatto cadere tutti gli scaffali che avevo intorno-
-Adesso sappiamo da chi ha preso-
-Rancorosi entrambi, non sanno riconoscere quando sono stati loro a fare il danno-
-E comunque mi hai fatto cadere soltanto per avevo le difese abbassate-
-Non essere stupido- lo interrompe nonno Richard. –Lei è l'essere più forte che sia nato dopo la caduta di Morsein, non avresti potuto fare niente-
-Non ci riesco io, figurati tu- guardo Daniel, che ridacchia sotto i baffi e fa per prendere un bicchiere di vino.
-Non puoi ancora bere- poggio la mano sul suo braccio, facendo una lieve pressione.
-Mi hanno dimesso dall'ospedale-
-Oggi Manson- sbuffa, roteando gli occhi al cielo. –Non costringermi ad usare la magia contro di te-
-Quella cosa che hai fatto con me al matrimonio di Eric...sai di avermi evitato un infarto?-
-Lo sospettavo, lei si agita troppo-
-Beh sai com'è, lo hai fatto dimettere-
-Non adesso Kate- alza una mano verso la donna, continuando a guardare me. –Quante cose puoi fare?-
-Non lo so in realtà, ce ne sono sempre di nuove-
-Affascinante- mormora lui. –Bisognerebbe osservati da vicino-
-Non se ne parla minimamente- esclama, a quel punto, Daniel. –Non la userete come cavia da laboratorio-
-Non intendevo questo, tuttavia ritengo che sia importante sapere per quale motivo solo lei è così-
-Perché sua madre è un angelo e suo padre è un mago, fine della storia-
-Non è così che funziona-
-Anche io divento più forte se è per questo-
-Daniel- sibilo. Non avevamo detto niente, lo sapeva soltanto Derek, perché sta vuotando il sacco proprio adesso?
-Ho scelto la caduta un anno fa, eppure continuo ad avere le mie ali e continuo ad essere forte. Ho più poteri, e nessuno sa per quale motivo. Di certo non me li ha dati il Consiglio come ha fatto con Celeste-
-Perché sto venendo a sapere di questa cosa soltanto adesso? L'ultima volta che è successo, si trattava di Lucius Morsein-
-Non la ritenevo importante, semplice- Daniel scrolla le spalle. Perché ha parlato? Il Consiglio ha smesso da poco di stargli col fiato sul collo.
-Che generi di poteri hai ricevuto? E quanto sei più forte rispetto a prima?-
-Io e Sabrina aspettiamo un bambino- esordisce, a quel punto, Eric. La ragazza, dal canto suo diventa rossa come un pomodoro.
-Ma non era proprio questo il modo in cui speravo che venisse fuori- mormora lei.
-E' fantastico!- esclamo. Un altro Manson a piede libero, non credo che il mondo sia pronto per un simile evento.
-Il primo angelo a metà della famiglia- dice Richard. –Non pensavo che sarebbe mai successo-
-Io ero metà vampiro- Daniel ridacchia, si sta proprio divertendo un mondo oggi. –Ah già vero, è per questo che sono stato ostracizzato, me l'ero quasi dimenticato-
-Almeno tu sostienimi per l'amor di dio-
-Te l'avevo detto che non era una buona idea- Sabrina poggia le mani sul volto, scuotendo energicamente il capo. –Non è mai una buona idea con loro-
-Come darle torto- mormora.
-Oh tesoro ma che dici! Non vedo l'ora di vedere il mio nuovo nipotino!- Marianne sorride. E' da quando la conosco che mi domando come una donna tanto dolce abbia potuto sposare un uomo come Richard. –Sapete già il sesso?- la ragazza, però, scoppia a piangere, non riesce proprio a fermarsi.
-Che cosa succede adesso?-
-Vuoi smetterla di rivolgerti a lei così papà?-
-Non le ho detto niente!-
-Ragazzi in camera, su-
-Abbiamo vent'anni, te ne rendi conto vecchio mio?-
-Fa' come ti ho detto Daniel, e porta Rose con te- i due si guardano, Derek si limita ad annuire.
-I gemelli sono contemplati in tutto ciò?-
-Sì-
-Sappi che vorrò delle spiegazioni dopo- Daniel poggia una mano sul mio braccio e, poco dopo, mi ritrovo nella sua stanza.
-Perché glielo hai detto? E' un anno che manteniamo il segreto-
-Per spostare l'attenzione da te su di me. Non voglio che ti usino come cavia da laboratorio, mio nonno aveva bisogno di qualcun altro su cui fissarsi per il momento- si stringe nelle spalle. Si è sacrificato per me, per evitare che mi succedesse qualcosa. –Adesso non guardarmi come se fossi un cucciolo che hai trovato al canile-
-Ti sto guardando come guarderei la persona che amo, e infatti le vostre identità coincidono-
-Quando dico che, per te, prenderei una pallottola in petto, non scherzo, lo farei sul serio-
-L'ultima volta un angelo caduto ha avuto simili poteri, si trattava di Morsein, ti metteranno alla gogna-
-Confido in Derek. Il nostro rapporto è migliorato, penso che farà di tutto per difendere il suo unico figlio-
-Non dovevi farlo Daniel-
-Libero arbitrio Rosebelle, ricordi?-
-Se avessi saputo che mi si sarebbe rivolto contro, non te ne avrei mai parlato-
-Questo perché eri abituata al Daniel che non ti ascoltava mai-
-E a quello che non apriva un libro e che campava di rendita, della mia rendita-
-Vero anche questo-
-Tu!- Liam e Sam entrato in camera sbattendo violentemente la porta. –Mi hai fatto fare la figura dell'idiota lo scorso anno-
-E sono pronta a fartela fare di nuovo, se non abbassi quel dito e non ti allontani- il ragazzo allarga le narici, quasi fosse un toro pronto a scagliarsi contro il torero.
-Sei ancora troppo vicino- gli intima Daniel. –Io ci vado meno leggero di lei, ricordatelo-
-Voglio la rivincita-
-Non capisco-
-Voglio una sfida in pieno stile, per dimostrare chi tra i due è il migliore-
-Mi stai lanciando un guanto di sfida per poter rimediare al tuo orgoglio ferito? Siamo nel milleottocento per caso?-
-Quindi hai paura-
-Non ho paura Liam, semplicemente so che, dopo che ti avrò fatto il culo, andrai a lamentarti da tua madre, che se la prenderà con me, ed è una scocciatura bella e buona, visto che starò in giro ancora per un po'-
-Quello stupido anello- bofonchia.
–Non sarai mai parte di questa famiglia. Hai visto come trattano Sabrina no?- esclama Sam. Credo che sia la prima volta che lo sento parlare da quando lo conosco.
-Non mi interessa, l'unica cosa di cui mi importa è stare con Daniel senza che nessuno ci rompa le scatole-
-Cosa abbastanza difficile- dice il diretto interessato. –Visto che nessuno si fa i fatti propri-
-Credete ancora che questa storia finirà bene? Voi due non potete stare insieme, stanno soltanto aspettando che vi lasciate-
-Liam sappi che io non mi faccio problemi a suonartele, non mi interessa se poi vai a piangere da Kate-
-Non è te che voglio, ma la tua ragazza, quindi spostati-
-Devi passare sul mio corpo-
-Lo farò con molto piacere-
-Toh guarda siamo tornati nel milleottocento- roteo gli occhi. E' possibile che finisca sempre così con loro due? –Smettetela, non costringetemi a bloccare entrambi-
-Prima devi prenderci- roteo gli occhi e, ad uno ad uno, i tre rimangono con le braccia incollate ai fianchi. –Tu sei la progenie di Satana, ne sono sempre più sicuro-
-Quanto sei tragico Liam, non vi ho fatto niente-
-Liberaci, o te giuro che te la faremo pagare- grugnisce Sam.
-Minacciate ancora una volta la mia ragazza e vedrete quello che succede-
-Vi libererò non appena usciremo dal diciannovesimo secolo, dite che ci riusciamo entro oggi?-
-Lasciali andare Rose, o avrai grane con mia zia, te lo dico per esperienza-
-Uff, non posso nemmeno più divertirmi- pochi secondi dopo i ragazzi ritornano di nuovo in possesso dei loro arti, tirando un sospiro di sollievo.
-Non è normale quello che fa! Non muove neanche un muscolo!-
-Benvenuto nel mio mondo, è un bel po' di tempo che riesce a farlo-
-Come sopravvivi tu è un mistero-
-In realtà me lo sono chiesto un paio di volte- guardo Daniel che, a quel punto, scoppia a ridere. –Abbiamo tutti un po' paura di farti arrabbiare, devi ammetterlo-
-Lo sto scoprendo solo adesso, fortuna che viviamo tutti nella stessa casa-
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-Oh signore, state cercando di farmi morire per caso?- compariamo alle spalle di Derek che, non appena ci vede, si porta una mano al petto. –Non fatelo mai più-
-Vuoi spiegarmi per quale motivo ci hai fatto salire in camera? Non abbiamo più quindici anni-
-Come se, a quell'età, vi faceste i fatti vostri- borbotta. –Dio mio, credo di star avendo un infarto-
-Nah stai benissimo, piuttosto, rispondi alla mia domanda-
-Il tatto Daniel-
-Ripeti sempre che non so cosa sia Rose-
-Sapevo che Richard avrebbe fatto qualche allusione a tutta la situazione con Cassie, volevo semplicemente evitare che tu sentissi-
-Tutto qui?-
-Ti stupisce?-
-Noi Manson non siamo conosciuti per avere il cuore tenero-
-Per niente- dico io. –Volevi evitare che facesse ulteriori domande sulla condizione di Daniel, non è così?-
-Hai mai pensato di studiare criminologia? Credo che faccia a posta per te-
-Vi conosco tropo bene, semplice- scrollo le spalle. Più che altro ho pensato a ciò perché è quello che avrei fatto io.
-Perché glielo hai detto? Eravamo d'accordo di non raccontarlo a nessuno-
-Perché si stava concentrando troppo su Rose e sui suoi poteri, dovevo fare qualcosa-
-Sapete che si possono salvare gli altri senza sacrificare costantemente se stessi? E' un concetto che, a voi due, non entra proprio in testa-
-Beh zio Eric ci ha aiutato abbastanza, la notizia della...-
-Non sono volate parole molto carine. A quanto pare io e lui siamo la rovina della famiglia Manson visto...visto e considerato chi abbiamo scelto di sposare, non è molto contento di avere un nephelim in famiglia-
-Ah quindi pure razzista, chissà perché non mi stupisco- Daniel soffoca una risata. Ogni giorno che passa sto diventando sempre più come lui, è una cosa che mi fa paura. –Scusate, non so cosa mi stia prendendo-
-Siete davvero fatti l'uno per l'altra voi due, mi chiedo come non ve ne siate accorti per anni- Daniel mi guarda sottecchi, passandomi un braccio intorno alle spalle. –Cercate di rimanere fuori dal radar però, va bene? Il cambio di guarda al Consiglio non sta avvenendo facilmente come ci aspettavamo, quindi cercate di non dare nell'occhio-
-Siamo stati abbastanza calmi negli ultimi mesi- se si esclude Rebecca ed i suoi tentativi di farmi impazzire.
-Cercate di esserlo ancora di più, dovete essere degli angioletti nel vero senso della parola-
-Faremo del nostro meglio-
-A questo punto io tornerei a casa-
-Pensavo dormissi qui- esclama Daniel, corrugando la fronte.
-Ho promesso ad Isebelle che non sarei sparita come al solito, mi è sembrata parecchio scocciata questa volta, perciò-
-Ti accompagno-
-Mi teletrasporto-
-No!- si affretta a rispondere Derek, con un po' troppa enfasi. Sono sempre più convinta che ci stia nascondendo qualcosa. –Hai più di una macchina, usale di tanto in tanto-
-Papà si può sapere che ti prende?-
-Perché voi due siete sospettosi di natura?- io e Daniel ci guardiamo, e ci stringiamo nelle spalle. –Non è tutto il mondo trama contro di voi-
-Quasi- esclamiamo contemporaneamente. –Non abbiamo avuto molte esperienze positive-
-Daniel, sono stanca- tiro la manica del maglione del ragazzo con le dita, proprio come farebbe una bambina piccola. –Ti dispiace se rimandiamo a domani?-
-No figurati, adesso ti riaccompagno-
-Grazie...buonanotte Derek-
-Buonanotte Rose...Daniel, conti di ritornare o...?-
-Non lo so papà, vediamo come si mette la situazione-
-E come si dovrebbe mettere?- dico, cercando di non ridere. Il volto del ragazzo, a quel punto, diventa rosso come un pomodoro.
-Sei consapevole del fatto che io ti odi profondamente-
-Abbastanza- scendiamo in garage. La temperatura è scesa radicalmente, fa fin troppo freddo per essere a New Orleans. –A parte gli scherzi, se vuoi rimanere a dormire per me non ci sono problemi-
-No grazie, preferisco il mio letto-
-Ooooh andiamo, non far il permaloso-
-Non sto facendo assolutamente niente- bofonchia, mentre saliamo in macchina.
-Ti prego, dimmi che non sei ancora convinto che io non ti voglia-
-Ne sono sicuro invece-
-O mio dio Daniel- ridacchio, strofinando i palmi delle mani tra di loro. –Sei un idiota te lo giuro-
-Rosebelle io...-
-Ti amo allo stesso modo, non ti preoccupare, devi rilassarti-
-Se lo dici tu-
-Sì infatti- gonfia le guance, sbuffando. –Ti ho semplicemente detto di partire in primavera, ti rendi conto che è stato questo a mandarti in tilt?-
-Penso che sarebbe successa la stessa cosa anche a te-
-Non ne sono sicura-
-Devo ricordarti quando hai sentito il profumo di Rebecca su uno dei miei maglioni?-
-Vuoi davvero paragonare le due cose?-
-E' per farti capire il concetto-
-E' davvero necessario fare un discorso del genere?-
-Che cosa ti ha stancata tanto oggi?-
-Cece- esclamo, senza pensarci due volte. –E' stato peggio che correre una maratona-
-Dici che la trovo alzata? E' da tanto che non ci vediamo-
-Spero di no, l'ultima cosa che voglio è assistere ad una vostra litigata-
-Oh andiamo, è stato un Ringraziamento fin troppo tranquillo-
-E ti lamenti? L'ultima volta il mio giardino è stato invaso da Morsein e dagli Psuché, onestamente mi va più che bene annoiarmi, punto ad avere una vita lunga e noiosa con te-
-Grazie per avermi incluso nel pacchetto Greyson-
-Sei ingiusto adesso Daniel, ricordati tutte le volte che ho litigato con Albus per te-
-Già, se non fosse stato per il sottoscritto, tu e lui stareste progettando il matrimonio-
-Non è questo quello che intendevo- scrolla le spalle, continuando a guidare. –Perché stai cercando a tutti i costi una scusa per litigare?-
-Ti posso assicurare che non sto mirando a questo-
-Faccio fatica a crederci-
-E' che sono incazzato nero per il viaggio. Hai idea di quanto sia difficile trovare un posto in quell'albergo? O di quanto sia stato costoso organizzare tutto? Rischio di perdere migliaia di dollari!-
-Non te l'ho chiesto- mormoro. –Non ti ho mai chiesto niente-
-Non era necessario Rose-
-Okay senti lascia stare, partiamo dopo Natale-
-Non devi farmi il contentino-
-E allora che vuoi che faccia?!-
-Che mi dica davvero che cosa provi per me!- sbotta. –Perché ho come l'impressione che ci sia qualcosa che non va tra di noi ultimamente-
-Le tue paranoie- esclamo, mentre lui si ferma di fronte casa mia. –Senti, è meglio che ognuna dorma a casa sua questa sera, ma non perché non ti voglio qui con me, semplicemente voglio evitare di litigare-
-Come vuoi tu Greyson-
-Buonanotte Daniel-
-Notte Rosebelle- non appena chiudo la portiera dell'auto, il ragazzo sfreccia via, senza controllare che sia entrata oppure no.
-Dio mio, perché dobbiamo essere sempre tanto tragici?- giro la chiave nella toppa e mi trascino in casa. Mia madre sta dormendo sulla poltrona, probabilmente mi stava aspettando sveglia, come se avessi ancora quindici anni.
Le tolgo gli occhiali e li riposo sul comodino, poi mi concentro e faccio librare il suo corpo. Non voglio svegliarla, ma non riuscirei a portar in camera sua in alcun modo. –Senz'altro la telecinesi è il mio potere preferito- tengo lo sguardo fisso su di lei, onde evitare che, per qualsiasi motivo, possa cadermi.
Salgo le scale lentamente ed entro fino in camera sua, dove la adagio sul letto. –Niente male per una che, fino a sedici anni, non aveva mostrato alcun potere- richiudo la porta e mi volto, sussultando subito dopo. Cece sta dietro di me, con le braccia conserte. –Hai intenzione di farmi venire un infarto per caso?-
-Sei diventata più forte-
-Ho sempre potuto muovere gli oggetti e le persone con la forza del pensiero, è uno dei primi poteri che si è sviluppato-
-Non muovi neanche un muscolo adesso, è qualcosa di fantastico- scuoto la testa. Tutto ciò a cui riesco a pensare, in questo momento, è la discussione con Daniel. –Potresti fare cose meravigliose, se solo eliminassi tutte le distrazioni nella tua vita-
-E per 'distrazioni' intendi una persona alta un metro e novantacinque, con lunghi capelli biondi e occhi azzurri-
-Non ti rendi conto che, per tutto questo tempo, quel ragazzo non ha fatto altro che tarparti le ali?-
-Oh ti prego, Daniel ha fatto tutto fuorché questo-
-Non muovi un passo senza di lui, e anche se lo fai, poi ti raggiunge in men che non si dica- se non fossi consapevole che è impossibile leggere nella mia mente, sospetterei che lo abbia appena fatto perché, in fondo, è quel che penso io da un po'. –Non hai avuto l'opportunità di crescere come persona-
-Daniel non mi soffoca- mento. –E' solo molto protettivo e, con tutto quel che mi è successo in passato, non posso biasimarlo-
-Non guardi in faccia la realtà Rose-
-E quale sarebbe la realtà?-
-Che non riesci a lasciarlo dopo tutto quello che ha sacrificato per te. Dopo i doni celestiali e dopo la caduta-
-Non è assolutamente vero. Io lo amo, per questo continuo a stare con lui-
-Oh tesoro mio- la donna poggia le mani sulle mie spalle, sospirando. –Capisco che tu faccia fatica a dirgli addio, dico sul serio. E' la prima persona che ti ha fatto battere il cuore, quella con cui hai condiviso tanto...ma non si sposa il primo amore Rosebelle-
-Non è Daniel infatti. E' stato Albus. Albus è stata la prima persona che mi ha fatto sentire bene con me stessa, mi ha fatto sentire importante quando pensavo di essere invisibile...e poi ha spazzato via tutto-
-So della situazione del giovane StCloud e lasciatelo dire, hai davvero un pessimo gusto in fatto di ragazzi-
-Nessuno è perfetto nonna-
-Ma loro esagerano proprio- ridacchia. Mi chiedo quale sia il senso di tutto questo discorso. –E quando ti accorgerai dove ti ha portato tutto questo sarà troppo tardi-
-L'inferno non mi fa paura-
-Non sai nemmeno che cosa l'inferno ragazzina, sei soltanto una povera illusa che credo di aver capito tutto dalla vita soltanto perché, qualche volta, ha dovuto affrontare alcune piccole difficoltà, ma ti dirò una cosa Rosebelle: la vita non è questa, non sempre puoi vincere, non hai ancora visto niente di quel che ti aspetta-
-Buonanotte- roteo gli occhi e filo dritta in camera mia. Sembra che lei e Daniel si siano messi d'accordo per farmi arrabbiare oggi.
Mi spoglio e indosso il pigiama, poi vado in bagno, mi lavo i denti e mi strucco. –E' una fortuna che la giornata sia finita, o non so cos'altro sarebbe potuto succedere- mi infilo a letto, tiro su le coperte e chiudo gli occhi. Non ho nemmeno controllato se Daniel è arrivato a casa oppure no tanto mi ha dato sui nervi.
Riesco a prendere sonno immediatamente ma, purtroppo, il mio stato di agitazione, si riflette anche sui miei sogni.
Mi ritrovo in mezzo ad un bosco, non so bene dove, ma non scorgo nient'altro intorno a me. In mezzo ad una radura, sospeso a mezz'aria, c'è Daniel. Le grandi ali sono dispiegate e il corpo è avvolto dall'edera.
Corro verso di lui. Non appena lo raggiungo, allungo una mano verso il suo corpo, ma ecco che scompare in un fascio di luce.
Rimango con le dita tese a mezz'aria, che tremano. Cosa diamine è appena successo?
-Non trovi che sia tutto molto poetico?- chiudo gli occhi e mi volto. Quando li riapro, Mike è di fronte a me, che sorride. –Voi due che vi inseguite ma che, una volta vicini, vi perdete-
-Che ci fai qui?-
-Volevo sapere come stesse la mia ragazza preferita. Insomma, non puoi negare che io sia stato l'unica persona a starti vicino quando tutti ti hanno voltato le spalle, quando anche il mio fratellino ti ha voltato le spalle-
-Non è reale, tutto questo non è reale- svegliati Rose, svegliati immediatamente.
-Ne sei sicura Rosebelle?-
-Tu sei morto, non...tu sei morto-
-Errato. Mi avete visto scomparire, non puoi averne la certezza-
-E dove ti saresti nascosto per tutto questo tempo? E, soprattutto, perché non sei intervenuto quando Daniel ha ucciso tuo padre?-
-Magari faceva tutto parte del piano, ci hai mai pensato?- è solo soggezione, pura e semplice soggezione. -Come sta il mio fratellino a proposito? E' stato operato, giusto?-
-Pensavo che ci osservassi- a quel punto scoppia a ridere, una risata sguaiata, che mi fa accapponare la pelle.
-Chi ti ha fatto avere quella visione nella tromba d'aria? Chi ha fatto venire in primis la tromba d'aria secondo te?- chiudo le palpebre ed inizio a scuotere la testa. Devo svegliarmi, devo svegliarmi ora. –Ricordati chi ti è rimasto accanto sempre. Dov'era Daniel quando stavi male? Dov'era Daisy?- forse dovrei iniziare a prendere la camomilla prima di dormire. –Apri gli occhi Rose, tutto questo è reale-
-Non è vero, è tutto nella mia testa-
-Devo fare male al tuo adorato perché tu mi creda?- spalanco le palpebre. Daniel è in ginocchio di fronte a me, la gola stretta tra le braccia di Mike. Mi guarda, ride e rompe il suo collo, che si spezza in due con un suono secchio. –Ops-
-DANIEEEEEEL!- urlo. Mi ritrovo nella mia stanza, in piedi di fronte al letto, completamente sudata. Inizialmente non riesco bene a capire cosa sia successo, mi guardo intorno respirando a fatica.
-Rose che succede?- cado per terra. La figura di Daniel si staglia verso il soffitto. –Rose sono io- respiro affannosamente. Il ragazzo si china verso di me, poggiandole mani sulle mie ginocchia. –Ehi calma- mi allontano da lui. Come faccio a sapere che non si tratta di un'altra allucinazione?
-Perché sei venuto qui?-
-Non riuscivo a dormire e, ad un certo punto, ho sentito una sorta di malessere, di inquietudine, così sono venuto qui senza pensarci due volte-
-Dimmi una cosa che solo Daniel saprebbe-
-Rose ma di cosa...-
-Ti spiegherò ogni cosa te lo giuro, ma tu prima rispondi- il ragazzo sospira, passandosi una mano tra i capelli biondi.
-La prima volta che mi hai detto ti amo è stata in una serata parecchio strana. Era il nostro primo anniversario e, quando siamo tornati a casa, ci siamo ritrovati Cassidy. Ero talmente arrabbiato in quel momento, e tu, invece, mi sei semplicemente venuta vicino e me l'hai sussurrato. Ogni singola fibra del mio corpo si è rilassata immediatamente, e ti ho baciato. Quello che è successo dopo...- ridacchia, le sue guance si colorano di un rosso acceso. –Ricordo che tremavo anch'io perché avevo davvero tanta paura, paura di fare qualcosa di sbagliato, di farti male...ad un certo punto eri tu che rassicuravi me, assurdo- le sue labbra si curvano. Perché ho così tanta paura di lui in questo momento? –Quando sei nervosa per qualcosa e non riesci a dormire, devo passarti le mani tra i capelli per circa un'ora prima di riuscire a farti calmare-
-Okay okay, ti credo- si rimette in piedi e mi porge le mani, aiutandomi a issarmi su.
-Cosa è successo?-
-Ho fatto un brutto sogno. Mi trovavo in un bosco, e tu eri avvolto nell'edera...-
-Mai una volta che io stia bene-
-E quando ho cercato di raggiungerti, tu sei scomparso in un fiotto di luce, ed è arrivato Mike-
-Rose...-
-E ha detto di essere stato lui a mandare la tromba d'aria...e poi ti ha spezzato il collo, e...-
-Rosebelle- afferra il mio volto, puntando i suoi occhi nei miei. –Devi calmarti-
-Io...Daniel che mi sta succedendo? E' davvero lui che sta entrando nella mia testa o sto semplicemente impazzendo-
-Non lo so amore, però devi seriamente rilassarti, stai tremando-
Sbaaam!
lo so, sono mancata per due settimane ma, come qualcuno avrà letto sul mio profilo, ho partecipato ad un contest di scrittura con una scena di lotta di broken pieces e sono stata letteralmente demolita: mi hanno detto che la mia grammatica non è buona, che faccio troppi errori, che dovrei fare più pratica...non vi nascondo che, per due o tre giorni, non ho scritto nemmeno una parola. inoltre, come al solito, abbiamo dovuto cambiare l'ennesima badante per mia nonna ed ho un ritardo del ciclo di quasi sei giorni che mi sta facendo temere di diventare la nuova maria.
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