For you I will ruin myself a million little times
Rose
-Daniel ti prego fammi uscire di qui, sto bene adesso, non c'è bisogno di allarmarsi- il ragazzo mi incenerisce con lo sguardo, mentre si sdraia accanto a me. -E' stato un caso isolato-
-Rimarremo una notte qui per monitorare la situazione, penso che non faccia male a nessuno-
-Ma...-
-Niente 'ma', anche perché non ho capito per quale motivo io non sia riuscito a percepire niente, neanche la botta che hai preso alla testa-
-Perché, sono caduta?- il ragazzo mi guarda, il suo volto impallidisce di colpo. –Che ho detto?-
-Non ti ricordi niente di quel che è successo?-
-No in realtà, so solo quello che Luke mi ha raccontato-
-Ed ecco perché noi rimarremo qui-
-Daniel è lo stress-
-Lo stress non ti ha mai ridotta così-
-E' stato un accumulo-
-Non fare i capricci-
-Non hai avvertito mia madre, vero?- scuote la testa. –E hai impedito anche agli altri di farlo?-
-Sì. In compenso Daisy sta controllando dei libri con Luke per vedere se trovano qualcosa-
-Quindi stiamo ufficialmente vagliando le cause soprannaturali-
-Sono riuscito a leggere nella tua mente e non ho sentito mentre stavi male, pensavo che la situazione fosse chiara-
-Ellen sarà stata più che contenta di questa notizia-
-Tu ed Ellen dovreste seriamente prendere in considerazione l'idea di un cessate il fuoco, siete ossessionate l'una dall'altra-
-Che cosa ti ha detto?- mi incenerisce con lo sguardo, incrociando le braccia. –Oh ti prego, se fosse successo l'opposto, mi avresti torturato per sapere che cosa ci siamo detti io ed Albus-
-Perché proprio Albus?-
-Perché non c'è stato nessun altro prima di lui, e non c'è stato nessun altro mentre ci eravamo lasciati-
-Questi sono dettagli-
-Comunque non te lo sto chiedendo per gelosia, ero semplicemente curiosa-
-E anche un po' gelosa-
-Ti piacerebbe, ammettilo-
-E' un dato di fatto che tu sia gelosa, non sarebbe la prima volta-
-Sono in un letto d'ospedale perché ho avuto un malore, non essere insensibile-
-Oh certo, rigira la frittata a tuo piacimento-
-Ho imparato dal migliore- gli mostro il terzo dito. Daniel ridacchia, passandomi un braccio intorno alle spalle. –Sei perfido-
-E' Ellen, sai su cosa batte sempre. Le ho detto che avremmo potuto essere amici, se avesse smesso di prendersela con te-
-Non accadrà mai-
-Lo so- esclama, quasi compiaciuto. –Ma ho pensato che sia meglio tenerla buona piuttosto che averla a briglie sciolte contro di te-
-Ho come l'impressione che tu stia cercando di tenere buone entrambe-
-Perché hai questa considerazione di me?-
-Perché ti conosco abbastanza-
-Le ho spiegato come stavano realmente le cose, che avevo talmente paura che ti succedesse qualcosa dopo la tua morte che non volevo nemmeno sfiorarti per paura di perderti di nuovo, e che questo mi ha portato a trovare similitudini tra il rapporto che io e te avevamo all'inizio con quello che si era creato con Ellen. Spero che abbia capito questa volta-
-A me basterebbe che lei e il suo gruppetto smettano di darmi il tormento, la situazione sta sfuggendo di mano-
-Che hanno fatto?-
-Niente di cui tu debba preoccuparti, riesco a cavarmela anche da sola-
-Rosebelle...-
-Ho tutto sotto controllo. Son altre le cose di cui dobbiamo preoccuparci-
-In effetti non hai tutti i torti- fa combaciare la sua mano con la mia, sospirando. –Mi hai fatto davvero spaventare oggi-
-Non pensavo che la cosa fosse stata tanto grave, non mi ricordo niente-
-Luke mi ha detto che sei caduta per terra, hai sbattuto la testa e hai iniziato ad avere le convulsioni-
-Ed io non ho memoria di niente di ciò-
-Già nana, per questo devi rimanere qui-
-Ma non hanno trovato niente-
-Se dovessi scoprire che è colpa di qualcuno, giuro che, questa volta, faccio una strage-
-Non partire già in quarta Daniel- si volta verso di me, gli occhi si sono colorati di un viola acceso. –Ecco appunto-
-Non ho paura-
-Non si tratta di avere paura idiota, ma di cacciarsi nei guai, ed è l'ultima cosa che voglio-
-Che è quello che fai sempre tu, anche se ti imploro di rimanere fuori da certe situazioni-
-Questa volta non ho fatto proprio niente-
-Lo so lo so- socchiude le palpebre, prendendo un respiro profondo. Quando le riapre, gli occhi sono tornati azzurri. –Sai che non farei niente per mettere nuovamente in bilico la nostra relazione, vero?-
-Onestamente Ellen, in questo momento storico, è l'ultimo dei miei pensieri-
-E le scritte sui bagni?-
-Ho parlato col rettore, facendo nomi e cognomi. Le farà cancellare e prenderà dei provvedimenti. Credo che verranno sospese-
-Le spie non vengono viste mai di buon occhio-
-Non abbiamo più quindici anni Daniel- esclamo. –E non accetterò di essere calunniata di nuovo come quando eravamo al liceo. Senza contare che è davvero triste che la cosa sia partita da tre ragazze, la nostra società è davvero caduta in basso-
-Dico solo che dovrai essere pronta ad eventuali conseguenze-
-Vedi perché le donne non denunciano mai niente? Perché ci vengono dette sempre cose del genere-
-Rose io sono dalla tua parte, lo sono sempre, ma non voglio...- sospira, passandosi una mano tra i capelli biondi. –Non voglio rivivere di nuovo il terzo anno di liceo al terzo anno di college-
-Non ho alcuna intenzione di tentare di nuovo il suicidio, puoi tornare a respirare-
-Non è solo questo Greyson. Non voglio nemmeno che tu sia male, o che la tua autostima ne risenta-
-La mia autostima, in questo momento, sta risentendo di quel che è successo oggi in aula. Se l'immagine che mi avete descritto è fedele almeno la metà all'originale, le persone inizieranno a trattarmi in modo diverso, e non è quello che voglio. Già i ragazzi non mi rispettano come loro rappresentante-
-Devo intervenire?-
-No Daniel, non voglio che tu mi difenda sempre- sbotto. –Non dovrebbe nemmeno essere necessario-
-Calmati, il dottore ha detto che non devi agitarti- sospiro, chiudendo per un attimo gli occhi. -Non riesco a capire questa tua ossessione sulla considerazione che la gente ha di te-
-Non puoi capire, tu sei stato idolatrato sin dal giorno in cui sei nato-
-Sai meglio di me che non è così, il Consiglio...-
-Il Consiglio, alla fine, ti ha premiato Daniel! E al liceo eri il più popolare, il più bello, eri il re della scuola, e quando siamo venuti qui ad Harvard la situazione non è cambiata. Senza contare che sei un ragazzo, quindi ti è andata più che bene. Tu non hai idea di quel che voglio dire doversi sempre preoccupare che la gente ti veda in un determinato modo invece che in un altro-
-Perché te la stai prendendo con me? Non capisco-
-Non lo so nemmeno io se è per questo- mormoro. –Non capisco cosa mi stia succedendo e questo mi dà fastidio-
-Hai paura che io capti i tuoi pensieri-
-Hai letto di nuovo nella mia mente?- annuisce. Piagnucolo, e mi lascio ricadere con la testa sulle sue gambe. –Che sta succedendo Daniel?-
-Non lo so Rose, ma ti assicuro che lo scoprirò, fidati di me-
-Lo faccio sempre. Fidarmi intendo, mi fido di te ciecamente-
🤍🤍🤍🤍🤍
Apro gli occhi di scatto. Non riesco a capire dove mi trovi, probabilmente a causa soprattutto del buio che mi circonda.
Inizio istintivamente a camminare e, mano a mano che il luogo viene rischiarato dalla fioca luce della luna, riconosco casa di Daniel.
-Come mi sono arrivata qui?- mormoro. La testa mi fa particolarmente male, mentre cerco di capire cosa diamine stia succedendo.
Noto una luce accesa provenire dallo studio di Derek, così decido di raggiungerlo. Magari lui saprà darmi qualche spiegazione, e mi aiuterà a ritornare a New York.
-Derek non ti spaventare. Daniel sta bene, non so come sia finita qui- l'uomo continua a stare col capo chino sul foglio, passandosi una mano tra i capelli che, miracolosamente, sono ancora biondi. –Dovrei essere all'ospedale, non so se tuo figlio ti ha raccontato, ma...- ancora nessuna risposta. –Ti ho fatto qualcosa per caso?- allungo una mano verso di lui e provo a toccarlo, ma questa passa attraverso il suo braccio. –O mio dio, sono morta nel sonno?!- indietreggio. Come è potuta succedere una cosa del genere? I dottori non avevano trovato niente...
-Chi c'è?- Derek, ad un tratto, si alza. Dispiega immediatamente le ali, guardandosi intorno.
-Sono io, è me che stai percependo- mi supera, dirigendosi verso la porta.
Nell'oscurità due fari rossi iniziano a brillare e, subito dopo, l'uomo cade a terra, inerme.
-Dereeeek- urlo. Provo ad avvicinarmi a lui ma, proprio quando sono sul punto di toccarlo, mi ritrovo distesa sul letto, ad osservare il soffitto bianco dell'ospedale. Era un sogno, un sogno per niente piacevole.
Giro il capo, Daniel sta dormendo accanto a me, la sua mano stringe la mia e l'altro braccio penzola oltre il volto. Sospiro, sto lasciando che troppe persone entrino nella mia testa.
-Daniel, Daniel svegliati- scuoto leggermente il ragazzo che mugola un paio di volte, prima di aprire gli occhi.
-Che c'è Rose, ti senti male?-
-E' successa una cosa strana prima-
-Okay okay mi sveglio- si mette seduto e si stropiccia gli occhi. –Ehi, sembri parecchio spaventata-
-Mi sono ritrovata a casa tua prima-
-Come prego?-
-Mi sono ritrovata a casa tua. Derek era nello studio, non poteva vedermi ma, ad un tratto, ha sentito qualcosa e si è alzato, aveva persino le ali dispiegate. Ho visto due occhi rossi nell'oscurità e lui è caduto per terra e...- mi accorgo di star parlando alla velocità della luce, perciò prendo un respiro profondo e ricomincio. –So che ti sembra una follia, ma credo che dovresti controllare. In Harry Potter e l'Ordine della Fenice, è così che Harry ha fatto trovare il signor Weasley dopo l'attacco nella stanza delle profezie-
-Rosebelle stai...stai semplicemente zitta- si stropiccia gli occhi, sospirando. –Passo prima da casa per svegliare Daisy e farla venire qui e poi vado da Derek-
-Non è necessario...-
-E' necessario, visto ciò che mi hai appena raccontato. Sei stata compromessa, devi essere sorvegliata a vista- si alza, si stiracchia e, senza aggiungere altro, si teletrasporta via.
Sono stata compromessa e non so nemmeno io come.
-Daniel sembrava parecchio arrabbiato, non credi?- mi volto. Mike è appoggiato al muro, con le braccia conserte. –Contenta di vedermi principessa?-
-Come...che ci fai qui?-
-In realtà non sono proprio qui qui, sai com'è, sono ancora nel Limbo, visto che tuo nonno mi ha fatto fuori un bel po' di anni fa-
-Non farlo entrare non farlo entrare non farlo entrare- chiudo le palpebre. Devo ricordare quel che mi ha detto mio padre, non devo permettergli di vagare nella mia testa come meglio vuole.
-L'ho già fatto Rose, è inutile, anche se ammetto che ci sarebbero un altro posticino a cui mi piacerebbe avere accesso- spalanco le palpebre, gli oggetti della camera si dirigono velocemente verso di lui, ma non lo colpiscono, si limitano a passargli attraverso. –Non sono corporeo, lo hai dimenticato?-
-Nessuno mi parla in questo modo-
-Ma tu non puoi comunque farmi niente- fluttua verso di me, sorridendo. –Mentre io posso toccarti- sfiora con l'indice la mia fronte ed io cado per terra, incapace di muovermi. –Buonanotte mio dolce fiorellino, sogni d'oro- il buio mi avvolge come una cappa, ed io il mio corpo si contorce su se stesso.
Quando riapro gli occhi, sia Daisy che Diana mi stanno guardando. Quest'ultima, a quel punto, scappa via, e poco dopo, è Daniel quello che entra nel mio raggio d'azione.
-Derek...Derek sta...?-
-Sta bene. C'era un demone fuori casa nostra, sono arrivato in tempo solo grazie a te-
-E' venuto Mike e...-
-Gli ho raccontato tutto, non ti preoccupare- esclama Daisy. –Ero fuori dalla porta, mi impediva di parlare o di muovermi, ma ho visto ogni cosa-
-Non so come abbia fatto Daniel, mi dispiace, non riesco...-
-E' tutto okay, è tutto okay- mormora. –Non è colpa tua te lo assicuro-
-La mia mente...-
-La tua mente funziona ancora benissimo, te lo posso assicurare-
-Daniel vuoi...-
-Potete tornare a casa Daisy, non ti preoccupare, ci penso io a lei-
-Va bene. E visto che mi avete fatto passare il sonno, vado a prendere una tazza di tè con Celeste, prima troviamo una soluzione meglio è-
-Chiedigli se si può uccidere di nuovo un fantasma. Se risponde di sì, corro immediatamente nel Limbo ad eliminare quel figlio di puttana di Mike, fosse l'ultima cosa che faccio in vita mia-
-Devo ripotare parola per parola?-
-Parola per parola-
-Ti terrò aggiornato-
-Grazie- le due si teletrasportano, ed io e Daniel rimaniamo da soli.
-Ha proprio sentito ogni parola-
-Ogni singola parola. C'è voluto davvero tanto per impedirmi di andare a cercarlo-
-Non fare cazzate Manson- si sdraia accanto a me, prendendomi tra le braccia. –Dico sul serio. Mike adora ucciderti davanti ai miei occhi, ed io non voglio che accada sul serio-
-Derek ti ringrazia, anche se ha detto che dobbiamo scoprire al più presto cosa stia succedendo. Secondo lui è dipeso tutto dall'ansia per le mie condizioni, quella ha permesso a Mike di entrare nella tua testa e di indebolirla ogni giorno sempre di più-
-E se lo avessi fatto tornare? Una volta ci sono riuscita, ho paura che succeda di nuovo-
-Rose, all'epoca non sapevi come controllare i tuoi poteri, adesso, invece, è diverso. Sei molto più forte e lo sai-
-Mi ha fatto stare male di nuovo-
-Lo so. Te l'ho detto, quel figlio di puttana è fortunato. Se fosse stato ancora vivo, o comunque in un posto facilmente raggiungibile, avrebbe fatto una brutta fine-
-Non fare cazzate ti prego. So che saresti capace di scendere fino al Limbo ma ti assicuro che non sarebbe una buona idea, per niente-
-Ne sei sicura?-
-Sì- alzo la testa, i nostri nasi si sfiorano. –Sta cercando di distruggermi dall'interno-
-E tu non permetterglielo. Rosebelle, ti ho visto fare cose strepitose in questi anni: hai arrostito un branco di Psuché, hai assorbito le fiamme di un incendio, spostato la qualsiasi con la forza del pensiero, sei tornata indietro dal regno dei morti, hai volato...e puoi benissimo impedire che quello stronzo entri nella tua testa-
-Quando avevamo sedici anni mi hai detto che ero diventata il tuo punto debole e che tutti se ne stavano accorgendo, e questo ti spaventava. Adesso sono io che mi trovo in questa situazione, non perché i miei sentimenti fossero meno forti prima, semplicemente perché non pensavo che avrebbero mai potuto farti del male, tu, che sei il più forte di tutti. Ma ora è tutto diverso ed io...ed io non so come fare- mi passa le mani tra i capelli, sospirando. –Come fai a gestire tutto questo?-
-Hai dimenticato che, spesso e volentieri, ti soffoco?-
-Sì ma non hai mai permesso a nessuno di entrarti in testa, sei sempre stato abbastanza lucido quando si parlava di proteggermi-
-Ho mandato Seth all'ospedale-
-Beh non ti sei mai comunque trovato nella mia situazione- appoggio il capo sul suo petto. Le braccia di Daniel mi circondano, e le sue labbra si posano sulla mia fronte.
-Mi sono semplicemente reso conto che, se avessi perso il controllo, se non fossi rimasto lucido, ti sarebbe successo qualcosa, ed io non potevo permetterlo-
-Quindi dovrei provare a fare lo stesso-
-Ragiona un attimo: non è mai successo che io fossi in grave pericolo o, quantomeno, non quanto te-
-Ma adesso Mike...-
-Mike è ancora bloccato nel Limbo, non può fare niente lì, se non disturbarti, anzi, penso che la sua comparsa sia stato semplicemente un modo per disturbare me e spingermi a raggiungerlo-
-Cosa che tu non farai-
-Ti ho già detto di no un paio volte, devo ancora ripetertelo?-
-Voglio solo esserne sicura. So quanto tu possa essere impulsivo-
-Ti prometto che non muoverò un dito, adesso sei contenta?- annuisco. –Come ti senti?-
-Prevalentemente uno schifo in realtà, e con un dolore alla base della nuca-
-Due cadute in un giorno, non sei fatta di ferro Rose-
-E se avessi qualche problema in testa?-
-Beh quella è una cosa risaputa da anni ormai- lo guardo di traverso, e lui scoppia a ridere. –Scusa, ma me l'hai servita su un piatto d'argento-
-Dio mio quanto ti odio-
-Perché non provi a riposarti un pochino?-
-Sono stata svenuta fino ad ora-
-Sì, ma è stata una giornata dura per te, hai bisogno di dormire-
-Ho paura amore, ho paura che possa ritornare Mike-
-Non ti preoccupare, ci sono io qui con te. Se dovessi iniziare a muoverti troppo nel sonno, ti sveglierò-
-Okay- dico, stropicciandomi le palpebre. –Non andare da nessuna parte però, ho bisogno di te in questo momento-
-Erano davvero tanti anni che non te lo sentivo dire-
-Avrò sempre bisogno di te, anche se non lo dimostro o affermo tutt'altro, posso farcela con le mie forze questo sì, ma avrò sempre bisogno di averti al mio fianco-
-Non vado da nessuna parte Greyson, questo posso assicurartelo-
👑👑👑
-Te l'ho detto, non c'è niente qui dentro che possa collegarmi a Mike- dopo essere stata dimessa questa mattina, io e Daniel siamo tornati a casa, dove abbiamo trovato i ragazzi insieme a Celeste, intenti a cercare una qualche sorta di oggetto che potrebbe fungere da collegamento con quell'essere.
-E' stato con voi per più di anno, ti avrà pur regalato qualcosa-
-Non c'era niente tra loro due- si affretta a rispondere Daniel. –Perché avrebbe dovuto farlo?-
-Magari per il compleanno, che ne sai-
-O mio dio- inizio ad avere brividi di freddo e, lentamente, tendo il braccio sinistro verso l'esterno. Tra la miriade di bracciali che ancora porto, ce n'è uno d'argento, con una coroncina per ciondolo. –Il regalo per il mio diciottesimo compleanno-
-Se tu riuscissi a vedere oltre la tua gelosia e la tua morbosa ossessione, non ti sfuggirebbero i particolari come questi- Celeste si avvicina a me, afferra il mio arto e sospira. –Non mi sarei mai aspettata un simile errore da te, hai messo in pericolo tutti i tuoi amici-
-Abbiamo scoperto di Mike solo lo scorso anno lo sai, e non potevo pensare...non associo in automatico, ogni mattina, i bracciali o i ciondoli alle persone che me li hanno regalati, alcuni sono anche da parte di Albus se è per questo-
-Non credo che Albus stia cercando di farvi del male-
-Su questo avrei molto da ridire- borbotta Daniel. –Ma, d'altronde, devo riuscire a vedere oltre la mia gelosia e la mia morbosa ossessione per non sfarmi sfuggire particolari come questi, dico bene?-
-Non adesso per favore- incenerisco il ragazzo con lo sguardo, che sospira. –Fa' quello che devi-
-Dovreste imparare ad essere un pochino più autonomi-
-Ho scoperto di vere dei poteri solo quattro anni fa, vado a tentativi lo sai-
-E gli altri che scusa hanno?-
-Siamo stati molto impegnati in questi anni- si giustifica Daisy. –E poi non dimentichiamoci che il mondo è salvo grazie a noi-
-Dopo che avete fatto tornare in vita Morsein e non vi siete nemmeno preoccupati di dirlo- io ed i ragazzi ci guardiamo. –Credete che nessuno sappia che gli Psuché hanno rubato il sangue di Rose e che, solo grazie a questo, siano riusciti a riportarlo in vita?-
-Beh magari se avessero scoperto chi fosse la talpa nel Consiglio per tempo...è un caso ancora irrisolto sai?-
-Sei un po' troppo saccente-
-Ho perso il conto delle volte per quanto me lo hanno ripetuto- sbotta Daniel. –E ora distruggete quel bracciale, prima che causi altri danni-
-E quello che stavo per fare-
-E allora fallo senza troppi giri di parole-
-Avete finito?- borbotta Chris. –Sembrate due bambini piccoli-
-Non sarà una cosa da poco. Sono più di tre anni che lo porta al polso, potrebbe essere difficile-
-Praticamente ha avuto un localizzatore addosso per tutto questo tempo- esclama Diana. –Fa paura-
-Credo di stare per svenire-
-Devi rimanere cosciente Rose, per il tuo bene- Celeste mi guarda, ed io sospiro. Mi chiedo chi abbia ucciso nella mia vita precedente per trovarmi sempre in situazioni del genere.
L'uomo, a quel punto, sgancia il bracciale, rigirandoselo tra le dita.
-Mi aspettavo che succedesse qualcosa onestamente-
-Cosa di preciso Christopher?-
-Non lo so, qualcosa...-
-Emana un'energia molto forte- mormora. –Voglio esaminarlo un po' prima di distruggerlo, ovviamente lo terrò io, così Mike smetterà di venire a farti visita-
-Perché proprio adesso? Che cosa è cambiato?-
-E' quello che tenterò di scoprire. Mi avete raccontato tutto, non è così?-
-A parte la storia della profezia e del mio gemello mai nato non ci sono stati altri sviluppo-
-Perfetto, vi farò sapere in questa settimana, voi cercate di rimanere fuori dai radar, soprattutto tu Rose-
-Credimi, in questo momento, non sai quanto vorrei essere normale-
-Perché essere normale quando puoi essere straordinaria?-
-Perché vivi meglio Celeste, fidati. Stai lontana dai guai, non rischi di venire uccisa praticamente una volta l'anno...-
-Non attiri fantasmi- continua Daniel. –Sai che pacchia. Non ricordo nemmeno come fosse la vita prima dei problemi-
-Rimanete lucidi, mi metterò io in contatto con voi-
-Non posso rimanere con le mani in mano nel frattempo-
-Dovrai farlo invece Daniel, e anche tu signorinella-
-Ti giuro che l'unica cosa che voglio fare è buttarmi a letto e lasciarmi morire-
-Mi sembra un'ottima idea, tranne per la parte di morire- ci rivolge un ultimo cenno del capo e svanisce.
-Adesso tu mi vuoi davvero far credere che, con la memoria che ti ritrovi, quando abbiamo scoperto di Mike, non hai pensato che, magari, fosse meglio toglierti quel bracciale che ti ha regalato?-
-Non la attaccare Chris-
-Devi smetterla di difenderla continuamente Daniel. Anche lei può sbagliare, e deve prendersi le sue responsabilità-
-Adesso stai esagerando-
-Non sei oggettivo quando si parla di lei-
-Non lo sono mai stato, te ne accorgi solo adesso dopo sei anni?-
-No, ma questa volta ha messo in pericolo tutti noi-
-Non è assolutamente vero, Mike si è scagliato soltanto contro di lei-
-Posso andare a riposarmi mentre voi continuate a litigare?- mormoro, alzando la mano come se fossi ancora a scuola.
-Tra poco ti raggiungo-
-Andiamo io e Diana con lei così, se Mike dovesse tornare, questa volta sarebbe più difficile contrastarci-
-Okay va bene, finisco questa cosa e vi raggiungo- mentre gli altri continuano a borbottare, io mi allontano da lì, diretta verso camera mia.
Tuttavia non riesco ad arrivarci, perché le mie gambe cedono sotto il mio peso, ed io mi ritrovo sul pavimento, ad osservare il soffitto del corridoio.
-Che diamine mi sta succedendo?- cerco di rialzarmi, ma non ci riesco.
-Ferma ferma ferma, ci siamo noi- Diana e Daisy mi aiutano a rimettermi in piedi, mentre la sottoscritta assomiglia ad un enorme burattino incapace di muoversi da solo. –Che le è preso?-
-Non lo so Diana, penso che sia persino in uno stato di semi incoscienza-
-Sono semplicemente caduta- mormoro. –Non avevo più le forze-
-Questa cosa sta iniziando a spaventarmi- piagnucola Diana. –Dico sul serio-
-Cerca di rimanere lucida okay? Se lei si aggrava, Daniel potrebbe anche decidere di fare una cavolata, e Chris lo seguirebbe, quindi noi due dobbiamo, in tutti i modi, cercare di non farci sopraffare dagli eventi-
Sbaaam!
non avete idea di quel che mi è capitato settimana scorsa. mi hanno mandato una mail in cui dicevano che si è liberato un posto per il dottorato (ho fatto l'esame a settembre ma non ero entrata nei primi otto) e che, adesso, è mio. sono ancora frastornata, ma non vedo l'ora di iniziare. in compenso, però, mi sono bruciata un'unghia cercando di accendere una candela.
voi invece come state? ho finito di scrivere gloomy sul mio computer e sto iniziando l'altro libro (il penultimo, sta volta sul serio) e volevo sapere che cosa ne pensaste.
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