And I will try to fix you


-Non dovevi venire- Derek mi guarda e incrocia le braccia al petto. –Dico sul serio, sto bene-
-È appena successo un evento parecchio traumatico per te, non so se te ne rendi conto-
-Sto bene, perché mi state tutti addosso?-
-Perché tua madre si è appena sacrificata per il tuo fratellastro e tu non sembri essere totalmente scosso da questa cosa-
-E perché dovrei esserlo scusami? Se ne è andata via e, da quando è tornata, non ha portato altro che guai-
-Okay, hai ragione, ma era pur sempre tua madre-
-Lo è stata di più Isebelle in questi anni che lei-
-Su questo non c'è ombra di dubbio però, biologicamente, lo era- scrollo le spalle. –Ho solo paura che tu possa avere qualche colpo di testa dei tuoi-
-Darò sicuramente la caccia a Mike, ma perché so che potrebbe far del male a Rose-
-Dov'è a proposito?-
-Si è dovuta trattenere un po' più del previsto in facoltà, tra poco dovrebbe essere qui-
-Invece la ragazza che ti ha accompagnato...-
-E' Ellen-
-Una di quelli che ho condannato-
-Che ti ha raccontato Albus?-
-Niente, perché?- mi limito a scuotere la testa. –Che stai combinando Daniel?-
-Papà, te lo dico col cuore, resta fuori dalla mia vita sentimentale, okay?-
-Ah quindi...-
-Invece di fissarti su queste cavolate, sappiamo per certo se Mike è riuscito a riottener forma corporea?-
-No, sfortunatamente nessuno lo ha percepito, né lo hanno avvistato. E' come se avessimo a che fare con un fantasma-
-Azzeccata come scelta del termine- mormoro. –Come mai hai avvertito prima Luke e poi Albus e mai Rose? Di solito è a lei che ti rivolgi in questi casi-
-Perché, per quanto sia affezionato a quella ragazza, non posso ignorare il legame che ha con Mike. E' riuscito ad entrare nella sua mente e a manipolarla, quindi meno la teniamo al corrente della situazione meglio è-
-Stiamo parlando di Rose, è un segugio. E poi non mi va di mentirle, tutte le volte che l'ho fatto in passato mi si è ritorto contro-
-Non vedo altra soluzione Daniel. Non sappiamo quanto controllo lui abbia...-
-Rose non lo ha più sognato da mesi, si sta davvero impegnando-
-Non è comunque sicuro- roteo gli occhi al cielo. Questa situazione non mi piace per niente, nasconderle le cose non mi piace per niente. –Sai che le voglio bene come una figlia, ma è meglio così per ora-
-Ci deve pur essere un'altra soluzione-
-Io ero comunque venuto qui per aiutarti ad elaborare il lutto-
-Non c'è nessun lutto da parte mia-
-Daniel-
-'Era pur sempre mia madre' lo so lo so-
-Smettila di fare il presuntuoso-
-Papà sono io, mi conosci da una vita, sai benissimo come sono fatto-
-Eppure sei cresciuto parecchio negli anni-
-Ancora non abbastanza-
-Daniel-
-Devo pur dirle qualcosa, le ho promesso che non le avrei mai più nascosto niente-
-E se Mike dovesse controllarla?- gonfio le guance. Purtroppo ha ragione, la sua mente è stata violata più di una volta nei mesi passati e, per quel che ne sappiamo, lui potrebbe ancora esercitare lo stesso potere su di lei.
-C'è un modo per poter escludere del tutto questa opzione?-
-Sì, ma potrebbe essere doloroso, senza contare che i poteri di Rose potrebbero respingere questo tentativo come già hanno fatto in passato- mi mordo l'interno guancia. Odio quando mi trovo in questa situazioni, odio quando non c'è una vera e propria alternativa. –E la scelta, purtroppo, non spetta nemmeno a te-
-Come se non sapessi già la risposta- mi passo una mano tra i capelli biondi. –Tra l'altro sono sicuro che abbia perfettamente capito che non l'hai chiamata per questo-
-Adesso non esagerare-
-Rosebelle Everly Greyson ha la capacità di fiutare la bugia di un Manson ad un chilometro di distanza, fidati, te lo dico per esperienza-
-Lo stiamo facendo anche per lei-
-Lo so, ma ti posso assicurare che non lo capirebbe, anzi, potrebbe prendersela a morte-
-Detta così sembra un po' immatura come cosa-
-Parliamone con lei e vediamo che decide. E' l'unica soluzione che mi viene in mente-
-Va bene Daniel, per me non ci sono problemi- mi limito ad annuire. –Voglio che tu sappia che, comunque, non ho niente contro Rose, assolutamente, anzi, sono preoccupato per tutta questa storia di Mike-
-Lo so lo so- faccio un cenno con le mani. –E proprio per questo dovresti capire che io non posso nasconderle proprio niente, non sono in grado di farlo-
-Quindi le racconterai anche di Ellen?-
-Non c'è niente da raccontare. Ma comunque sì, lei potrebbe anche dirglielo per farci litigare, ed è l'ultima cosa che voglio. D'altronde non stavamo facendo niente di male, perciò-
-Ne sei sicuro?-
-Che ti ha raccontato Albus?-
Rose
-Non sei obbligata a farlo- Daniel è appoggiato allo stipite della porta, con le braccia incrociate. –Dico sul serio, ti racconterei tutto comunque-
-Lo so ma, in questo modo, oltre a far stare tranquillo Derek, proverò sollievo anche io. Avere una sorta di legame con Mike non è proprio l'aspirazione più alta della mia vita- il ragazzo, a quel punto, mi raggiunge, e si accomoda accanto a me. –Che c'è? Ti vedo nervoso-
-Mio padre ha detto che può essere pericoloso-
-Ho più paura di sapere che Mike può entrarmi in testa se devo essere sincera- assottiglia le labbra, muovendo ritmicamente la testa. –Che succede Daniel?-
-Devo dirti una cosa-
-So tutto di Ellen, non preoccuparti- sbatte un paio di volte le palpebre, stupito.
-Albus-
-No, Melody. Era dietro uno degli scaffali e ha visto tutta la scena, salvo poi perdere l'equilibrio per colpa di alcuni libri che le sono caduti addosso. Ha affermato che, quando si è rialzata, c'era anche il tuo migliore amico in biblioteca-
-Aveva detto che non c'era nessuno-
-Digli di controllare dietro gli scaffali la prossima volta-
-Pensi che ci abbia visto?-
-Non lo so, non mi ha detto niente- scrollo le spalle. –Ti terrò aggiornato-
-Per quel che riguarda Ellen...-
-Rilassati, non sono arrabbiata-
-N-non lo sei?- riduce le palpebre a due fessure. –Non che io avessi intenzione di fari arrabbiare ovviamente ma...-
-Rilassati Daniel, dico sul serio. Ho capito quel che stavi cercando di fare, non devi spiegarti in alcun modo-
-Ero convinto che ti saresti arrabbiata, o che Albus ti avesse detto tutto comunque-
-Dovresti avere più fiducia nel genere umano, potrebbe sorprenderti-
-Sei sicura di stare bene?-
-Sì tu?- scuote la testa. Credo stia andando totalmente in tilt ma, con quello che gli è successo, mi stupirei del contrario. –Scusa, ho fatto una domanda stupida-
-Smettetela di chiedermi di Cassie, vi assicuro che sto bene-
-Era pur sempre tua madre-
-Se avessi bevuto uno shot ogni volta che qualcuno, oggi, mi ha detto una cosa del genere, probabilmente, a quest'ora, sarei ubriaco, ed io difficilmente mi ubriaco-
-Non credo di averti mai visto così infatti-
-Ho una buona resistenza. Tu, invece...-
-Non cercare di cambiare discorso Daniel- si lascia ricadere con la schiena sul mio letto, sospirando. –Vorrei che mi dicessi come ti senti-
-Sto bene Greyson, te lo assicuro-
-Va bene, andiamo a fare questa cosa- gli tendo le mani, lui le afferra e si rialza. –Sperando che, finalmente, il legame si sia spezzato-
-Beh non lo hai più sognato, perciò...-
-Meglio esserne totalmente sicuri, fidati. E' una serpe in seno, lo hai visto anche tu- avvolge le braccia intorno al mio corpo e mi stringe a sé. –Andrà tutto ben non ti preoccupare. Daisy sta già cercando di rintracciarlo, se è tornato alla sua forma corporea, allora lo ritroveranno tempo zero-
-Lo spero, lo spero vivamente- mi stringe più forte. –Non posso perderti-
-Quanto la fai tragica- alzo lo sguardo verso di lui. –Non mi è ancora successo niente-
-Devo ricordarti tutte le volte in cui ti sei sentita male gli scorsi mesi?-
-Ma adesso sto bene, io sono forte, lo sai anche tu-
-Non con lui, è come se fosse la tua kryptonite-
-Oh andiamo, smettetela di ripeterlo- roteo gli occhi al cielo. –Posso batterlo-
-Ci credo Rose, te lo giuro, ma è meglio essere sicuri che lui non tenga più il pugno chiuso intorno a te-
-Va bene- mormoro. –Tutto pur di farti stare più tranquillo amore-
-Ma prima hai detto-
-Lo so- gli accarezzo il volto. –Però, almeno, promettimi che riuscirai a dormire questa sera-
-Non è una cosa che dipende da me-
-Invece sì, basta che stacchi il cervello-
-Perché, tu lo fai?-
-La notte, per dormire, obbligo me stessa a metterlo in stand-by-
-Finalmente mi hai svelato il tuo segreto-
-E che gran segreto- esclamo, ridacchiando. –Comunque sul serio, non devi preoccuparti, non ce l'ho con te-
-L'ultima cosa che voglio è scuotere il meraviglioso equilibrio che abbiamo trovato, o rischiare di lasciarci definitivamente-
-Rilassati Daniel, dico sul serio. Se fossi stata arrabbiata, te lo avrei detto, mi conosci-
-Ho solo paura- storce il naso. –Però non mi sentivo di lasciare Ellen in quelle condizioni, credo fosse sul punto di piangere-
-Daniel non mi devi spiegare niente, sul serio, non sono arrabbiata con te-
-Sei sicura che Melody ti abbia raccontato tutto?-
-Mi ha raccontato di come hai allungato la tua mano sulla sua, rilassati- mi stringo nelle spalle. –Non mi importa, sul serio-
-Sai che ti amo, vero?-
-Sì che lo so, e sono sicura dei tuoi sentimenti. Perché vuoi per forza che litighiamo?-
-Ti assicuro che non è questo-
-Ti amo anche io comunque- le sue labbra si curvano, i suoi occhi tornano del loro colore normale. –Non ti preoccupare per noi due va bene? Siamo indistruttibili-
-Okay- si passa per l'ennesima volta le mani tra i capelli. –Su, andiamo a fare questa cosa-
-Cerca di non svenire però-
-Farò del mio meglio...tu preoccupati soltanto di tenermi la mano-
-Non c'è problema- usciamo dalla stanza. Derek è in salone insieme ad Albus e Luke, parlottando vivacemente. –Sono pronta-
-Benissimo. Prima di iniziare, però, ci tengo a dire che io ho totale fiducia in te, e che questa è soltanto una precauzione-
-Due Manson che si scusano e giustificano con me nel giro di dieci minuti, deve essere la mia giornata buona-
-Adesso ti spiegherò quello che andrò a fare: ti farò poggiare le mani su di una sfera di cristallo e scaglierò un incantesimo. Se c'è un legame con Mike, dovrebbe comparire una sorta di filo dorato tutto intorno a te. Il problema è che, in questo modo, potremmo correre il rischio di avvertirlo per così dire, se il legame dovesse sussistere, o provocarti dei danni, quindi la decisione spetta a te-
-Posso sopportare la qualsiasi, non preoccupatevi- Daniel non sembra molto convinto di ciò che ho appena detto, limitandosi a sospirare. –Starò bene-
-Noi, in qualsiasi caso, saremo pronti ad intervenire- esclama Albus.
-Lo so- annuisco. Derek fa comparire la suddetta sfera e me la porge. E' fredda come il ghiaccio, e non è trasparente come me la immaginavo, bensì opaca. –Chissà se riesco a vederci dentro il gramo-
-Il che?-
-E' un riferimento ad Harry Potter e il prigioniero di Azkaban Al- risponde Daniel. –Leggi i libri per l'amor di dio, o quantomeno guarda i film-
-Hai un problema con me per caso?-
-No e tu?-
-Non cominciate- li riprende Derek. –C'è bisogno di un'atmosfera calma e serena-
-Un'atmosfera che non si trova qui- mormoro.
-Adesso fate silenzio- l'uomo distende le braccia e socchiude le palpebre, prendendo un respiro profondo. –Revelo nexum-
-Adesso capisco per quale motivo insistessi che studiassi latino, tutte le formule magiche sono in latino!-
-E tu che pensavi fosse una lingua morta-
-Oh ti prego Albus, ti rompevi anche tu-
-State zitti- li riprende Luke. –Siete davvero due bambini-
-Revelo nexum- ripete. Abbasso lo sguardo. La sfera, a quel punto, si illumina per un attimo, salvo spegnersi poco dopo. –Revelo nexum-
-Non sta succedendo niente- le labbra di Daniel si curvano appena. –Il legame è stato spezzato-
-Revelo nexum- la terza volta, tuttavia, il ciondolo a forma di cuore si libra, inizia a tremare ed illumina l'intera stanza.
Quando la luce sparisce, noto che i quattro uomini sono stati scaraventati dalla parte opposta della stanza.
-Adesso sei convinto papà?-
-Il legame si è spezzato-
-E' vero, pensavo che distruggere il bracciale non fosse stato abbastanza-
-Ho aggiunto un'altra piuma nel ciondolo mentre Rose dormiva-
-Non me lo hai mai detto-
-Non l'ho detto a nessuno, ti prego, non ti arrabbiare- lo guardo, limitandomi a scuotere la testa.
-Bene, adesso sappiamo che la sua testa non è più compromessa, mi sento più sollevato- Derek sorride. –E a proposito di sollevare, qualcuno potrebbe aiutarmi a rimettermi in piedi? Non sono più giovane come una volta-
-Cammini per i cinquanta vecchio mio- Daniel gli porge una mano e lo aiuta a rimettersi in piedi. –Hai messo su un po' di peso-
-Grazie figliolo, hai sempre molto tatto-
-Il piacere è tutto mio- risponde, mostrando un sorriso a trentadue denti.
-Volete che faccia qualche altra cosa?- i quattro si voltano verso di me. –Sappiate che siete leggermente inquietanti comunque-
-No no Rose, è tutto a posto adesso- Derek si schiarisce la voce. –Tu ti senti bene?-
-Sì perché?- mi stringo nelle spalle. –Vi assicuro che non ho niente che non vada, dovete rilassarvi-
-Rilassarci è più facile a dirsi che a farsi. Daisy mi ha chiamato e mi ha detto che non è riuscita a rintracciare Mike, quindi o non è ancora tornato definitivamente, oppure è talmente forte da non poter essere localizzato. E se l'ultima opzione fosse quella vera, che dio ci protegga-
-Magari doveva fare qualche altra cosa per, insomma, per poter riacquistare il controllo della sua forma umana- Daniel mi guarda, non troppo convinto. –Non c'è niente nei libri?-
-Non puoi trovare tutte le risposte nei libri-
-Strano, perché credo che sia uno dei loro scopi-
-Eppure non è così Rosebelle- sbotta. –Siamo totalmente impotenti-
-Cerca di rimanere calmo- lo riprende Derek. –Sei fin troppo isterico-
-Hai un'altra soluzione?-
-Nella biblioteca del Consiglio a San Francisco c'è una sezione dedicata ai libri antichi, forse potremmo trovare qualcosa lì-
-E lo dici ora?!- urla Daniel. –Sono mesi che mi sto sbattendo la testa!-
-Non ti ho potuto dire niente perché, visto il collegamento con Rose e quant'altro, non volevo dare troppe informazioni a Mike-
-Mio dio papà- Daniel si passa le mani tra i capelli. –Quanto tempo ci hai fatto perdere-
-Hai sentito quello che ho appena detto?-
-Non è una giustificazione, ho perso ore e ore di sonno-
-Calmatevi- esclamo. Daniel e Derek rilassando le spalle. –E' tutto okay, ci teletrasporteremo a San Francisco e prenderemo quei libri-
-Hai usato il controllo dell'umore, non è così?-
-Non mi hai lasciato altra scelta. Ancora cinque minuti e la giugulare ti sarebbe esplosa-
-Non dovevi comunque farlo. Hai dimenticato quante volte ti sei arrabbiata quando ti abbiamo cancellato la memoria?-
-Non è proprio la stessa cosa- storco leggermente la bocca. –Anzi, non c'entra proprio niente-
-Ne sei sicura?-
-Sì. Voi mi cancellavate i ricordi, io ho semplicemente cercato di calmarti-
-Perché stiamo discutendo su questo?- chiede Luke. –Teletrasportiamoci a San Francisco e basta-
-Ha ragione, non ha senso continuare a parlarne- Daniel rimane in silenzio, non troppo convinto. –Proviamo ad andare lì, almeno adesso sappiamo che, forse, c'è una possibilità di riuscita-
-Non sono molto tranquillo nel teletrasportarmi mentre Mike è a piede libero-
-E che vorresti fare? Prendere un aereo?-
-Non sarebbe una cattiva idea Al-
-Andrà tutto bene- cerco di rassicurarlo. –Devi soltanto fidarti di noi. E di te stesso-
-Più facile a dirsi che a farsi-

🤍🤍🤍🤍

-Non è stato molto intelligente da parte di Derek lasciarci qui a cercare qualcosa di cui non abbiamo la più pallida idea- Daniel rotea gli occhi al cielo per le parole di Albus, ed io gli tocco leggermente il braccio, chinando la testa di lato.
-Non guardarmi così- sibila, a quel punto.
-Siamo tutti nervosi-
-Ma lui mi sta dando sui nervi-
-Pensa al motivo per cui siamo qui- il ragazzo sbuffa, passandosi una mano tra i capelli biondi.
-Che state confabulando voi due?-
-Niente- ci affrettiamo a rispondere.
-Mio dio, siete davvero sospettosi in questa famiglia-
-Non siamo una famiglia- borbotta Albus. –Siamo un'accozzaglia...-
-Non voglio sentirti, c'è già troppa negatività in giro per ora-
-Come vuoi capo. Tu, almeno, però sai o hai qualche idea su quello che dovremmo cercare?-
-Qualsiasi cosa abbia a che fare con fantasmi, ritorno dal mondo dei morti e profezie. Penso che siano le chiavi di lettura principali del nostro caso-
-Parla come mangi Rose, sembri un libro-
-Karma- esclama contento Daniel. –Hai proprio ragione, sono le piccole cose che ti rendono felice-
-Sei particolarmente insopportabile oggi- mi fa un cenno con la mano e mi supera, iniziando ad esplorare uno dei reparti della sezione antica.
-Stai andando a tentoni anche tu, non è vero?-
-Sì- Luke mi guarda, assottigliando le labbra. –Ma dovevo tenere a bada quei due in qualche modo. Si comportano come dei bambini di tanto in tanto-
-'Di tanto in tanto'?-
-Non è un segreto che Daniel non sia contento della presenza di Albus a casa-
-Daniel ha mai pensato di parlare con uno psicologo?-
-Mettiamoci a lavoro anche noi su- faccio un cenno con la testa a Luke, iniziando a guardarmi intorno. Non ho la più pallida idea di quello che dovremmo cercare o che potremmo trovare, ma dobbiamo comunque fare un tentativo.
Inizio a scorrere tra i vari libri, percorrendo il dorso con l'indice. Deve pur esserci qualcosa, deve esserci per forza.
-Alcuni di questi sono in latino, assurdo...e in greco!- esclamo sorpresa.
-Wow Greyson, sei l'unica che può emozionarsi per delle lingue morte- ignoro totalmente Daniel, mentre continuo a leggere i vari titoli. Alcuni di essi, per qualche assurdo motivo, sembrano brillare al mio passaggio. –Sto iniziando a innervosirmi-
-Calmati-
-E' l'ennesimo buco nell'acqua me lo sento-
-Manson dai, un po' di positività-
-Senti da che pulpito viene la predica! Colei che si bagna sempre prima del tempo!-
-Senti, io capisco che tu sia preoccupato e tutto quello che vuoi, ma stai diventando odioso-
-Scusami se mi preoccupo per te-
-Ti prego- esclamo, roteando gli occhi. –Non ti sto incolpando per questo, ti sto semplicemente chiedendo di non perdere il controllo, ritengo che la salute mentale di tutti sia sul filo del rasoio-
-E' il compleanno di Diana oggi- interviene Albus. –Ma pare che ce lo siamo dimenticato-
-Io, veramente, le ho fatto gli auguri- esordisco. –Siete voi che non ricordate mai niente-
-Siete davvero tutti molto dolci oggi- Luke fa cadere qualcosa, imprecando poco dopo.
-Cercate di non distruggere niente, mio padre ha garantito per voi-
-Mio padre lo verrà a sapere- lo scimmieggia Albus. –Sembravi uguale-
-Se non la finisci, prendo uno di questi libri e...-
-Ho trovato qualcosa!- raggiungiamo Luke. Sta tenendo in mano un logoro libro di cuoio, con vari fogli che si staccano e che cadono sul pavimento. –E' il diario di Morsein-
-Che cosa?- il ragazzo me lo porge. Sulla prima pagina, in effetti, troneggia il suo nome, scritto con una calligrafia parecchio elegante, quasi all'antica. –Come diamine è possibile?-
-Credo che sia dei primi anni, quando era ancora studente alla Stanford- Daniel lo sfiora appena e, in quel momento, cade una fotografia. Si china per raccoglierla, salvo poi mettere su un'espressione disgustata. –Oh mio dio, mi stanno bruciando gli occhi-
-Che succede?- allungo il collo. L'immagine in questione ritrae una giovane Cassie in intimo. –Oh mio dio-
-Non mi toglierò mai più questa immagine dalla testa, che bello- il ragazzo serra le palpebre.
-Adesso credo che tu ne debba parlare per forza-
-No Albus, voglio solo dimenticare ciò che ho appena visto-
-Zitti un attimo tutti e due- le pagine del diario sono pieni di schemi, di progetti, di idee... -L'essere perfetto deve avere in sé due nature- leggo ad alta voce. –Questo quadernetto qui è alla base di tutto-
-Ma che ci fa qui dentro?-
-Non ne ho idea Luke però, se lo ha nascosto, vuol dire che c'è qualcosa che non dovrebbe essere letto-
-Siamo nella biblioteca del Consiglio!-
-Appunto! L'unico posto in cui sarebbero andati a controllare-
-Guardi troppi documentari True Crime-
-E tu troppi pochi- chiudo il diario e lo rimetto in borsa. –Devi ragionare con la mente dell'assassino-
-Smettila con le cazzate Rose- Daniel mi supera, iniziando ad ispezionare altri libri. –Piuttosto controlliamo se ha nascosto qualche altra cosa-
-Sto cominciando ad odiare i libri- borbotta Albus, seguendolo a ruota libera.
Mi chiedo per quale motivo Daniel si stia ostinando a tenersi tutto dentro. So benissimo che sta male, eppure non sono riuscita a farlo parlare.
-Non lo forzare- mi riprende Luke. –Potresti ottenere l'effetto opposto-
-Non so di cosa tu stia parlando-
-So che stai morendo dalla voglia di metterti a tu per tu con Daniel per pressarlo a parlare della storia di sua madre, ma sai che potresti soltanto farlo incazzare ulteriormente-
-Daniel, per ora, si arrabbia per tutto, se è per questo-
-E' preoccupato...-
-Lo sooooo- sbotto. –E questo, ti posso assicurare, fa stare in ansia me, perché so che non è concentrato-
-Ah già vero, il circolo vizioso-
-Non stai anche tu male quando vedi Stella giù per colpa tua?-
-No, più che altro cerco di rimediare, è così che si fa-
-Già, perché io sono sempre sbagliata-
-Qual è il problema adesso?-
-Nessuno- scrollo le spalle. –Sono tranquillissima-
-Non mi sembra-
-Se dovessi toccarti, riuscirei a prendere la scossa- poggia un dito sulla mia spalla, io la scrollo e, poco dopo, lui si posta. –Mi hai veramente lanciato la scossa!-
-Ops- dico.
-Sei davvero una stronza quando vuoi-
-Ragazzi siete ancora qui?- Derek piomba nella biblioteca, iniziando a camminare velocemente.
-Sì papà- gli risponde Daniel.
-Potete raggiungermi?-
-Che è successo?- il ragazzo non ottiene risposta. Ci avviciniamo all'uomo. I folti capelli biondi sono totalmente rizzati sul capo. –Papà-
-Si tratta di tuo nonno Rose-
-Alfred?-
-E' stato trovato morto nel suo studio, si sospetta da opera di Mike-
-E' ufficialmente tornato- dice immediatamente Daniel. –Siamo in guerra- 

Sbaaam!

Dovete scusarmi. Ammetto di non aver più aggiornato con frequenza ormai, ho talmente tante cose per la testa che, alle volte, mi dimentico, senza contare che, ormai, la storia non viene più letta da nessuno quasi.

Per il resto, la mia estate non sta andando nel migliore dei modi, quindi raccontantemi un po', che state facendo?

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