And I hate my reflections for years and years


Rose
-Credete che abbiamo fatto la cosa giusta?- domanda Chris. Io mi limito ad abbassare lo guardo, continuando a spostare il cibo nel piatto. –Tra l'altro non mi piace l'idea di sapere anche Audrey lì dentro-
-Era l'unica soluzione. Poteva fare del male a qualcuno, e non parlo soltanto di Rose, è riuscito a far volare dall'altra parte della stanza mio padre, Derek Manson, non so se lo hai presente- Daniel è tornato parecchio di cattivo umore da New Orleans, lui e Diana ci hanno raccontato quel che è successo, sia io che Chris e Luke siamo rimasti senza parole. –Per quel che riguarda Audrey, ha scelto di sua spontanea volontà, nessuno l'ha costretta, anzi, tutto il contrario- mi volto verso il ragazzo che sta al mio fianco. Le sue iridi sono di un viola acceso, non sono ancora tornate normali, per questo mi chiedo se non sia accaduto altro mentre erano lì, lo vedo fin troppo nervoso. –A proposito, c'è qualcun altro in questo gruppo che sente il bisogno impellente di dire qualcosa che si è tenuto dentro per tanto tempo? Tipo qualche cotta segreta?-
-Non guardare me, io sono venuto qui solo per cenare, senza contare che tutti i sapete di me e di Daisy, quindi-
-Ed io ho passato abbastanza tempo con voi da sapere che è meglio trovarsi qualcuno che sia totalmente al di fuori di questo manicomio-
-Chris, c'è poco da scherzare in questo momento-
-Mi spieghi perché sei tanto nervoso?-
-Qualcuno ha avvertito Daisy in tutto questo?- chiedo, alzando finalmente lo sguardo dal piatto. Faccio fatica a stare in mezzo agli altri questa sera, probabilmente non sono guarita totalmente dalle ferite che mi ha inferto Albus.
-Le ho mandato un messaggio ma non mi ha risposto, quindi ho fatto il mio lavoro- si mette in piedi, prende il piatto, lo posa sul lavello e se ne va, probabilmente diretto verso camera sua.
-Che gli prende?- domando, a quel punto, a Diana. La ragazza scuote la testa, ed io sospiro.
-Non lo so, fintantoché eravamo a New Orleans era tranquillo, è cambiato di colpo-
-Va bene, vi aiuto a sparecchiare e poi lo raggiungo-
-Vai pure, ci pensiamo noi qui. Un Daniel nervoso è più preoccupante di qualche stoviglia sporca- esclama Chris. –Anche perché non so ancora come questa casa riesca a stare in piedi dopo tutto quello che ha passato-
-Grazie ragazzi- non me lo faccio ripetere due volte, e salgo immediatamente in camera di Daniel. –Possiamo saltare la parte in cui cerco di farti ridere, tu mi rispondi con un'alzata di spalle e, a quel punto, ti chiedo cosa ci sia che non va? Perché hai gli occhi viola sin da quando sei tornato- il ragazzo esce dal bagno, si appoggia allo stipite e incrocia le braccia al petto.
-Sai che Derek si è preoccupato quando ha visto me e non te? Per lui ormai siamo inscindibili-
-Mmmh più che altro, ogni volta che succedeva qualcosa, c'eravamo noi due di mezzo- mi avvicino a lui e prendo il suo viso tra le mani. –Allora? Mi vuoi raccontare quel che è successo?-
-Niente di che, su questo puoi stare tranquilla. Ho solo avuto una discussione con Audrey in cui mi è stato nuovamente rinfacciato quanto io abbia fatto schifo con te...tra l'altro ha persino detto che tu...-
-Sì immagino, è sempre la stessa storia- dico, roteando gli occhi. Il ragazzo prende le mie mani, le toglie dal suo volto e le stringe. –Ehi-
-Lo so, sono semplicemente stanco di...io non sono una cattiva persona Rose-
-Chi se ne frega di quello che pensano gli altri. Chi ti conosce bene sa che persona meravigliosa sei, e che cuore grande hai, se n'è accorto persino Luke-
-Effettivamente abbiamo legato tantissimo in questi mesi, lo considero un fratello-
-Me lo ha detto- avvolgo le braccia intorno al suo bacino, alzando leggermente il capo. –Non preoccuparti di quello che dice Audrey o Daisy o chiunque altro: per ogni persona che ti detesta o che pensa che tu sia cattivo, ce n'è un'altra che sa quanto tu sia magnifico- a quel punto sbatte un paio di volte le palpebre, e le iridi ritornano azzurre. –Oh guarda, i tuoi occhi sono tornati del mio colore preferito-
-Solo tu ci riesci comunque, se dovessi aspettare di calmarmi ogni volta...-
-E' uno dei miei tanti superpoteri-
-Posso chiederti una cosa?-
-Sì certo-
-C'è stato un momento, anche uno solo, in cui hai pensato che io fossi cattivo o cose del genere?- assottiglio le labbra, salvo poi scuotere la testa poco dopo. –Sicura?-
-Neanche quando eri uno stronzo colossale-
-Questo mi rincuora-
-La prossima volta che metti in dubbio di essere una brava persona, pensa a quante ti adorano, e non mi riferisco al tuo fan club, visto che sono innamorate soltanto del tuo faccino, ma a tutte quelle che hai aiutato negli anni-
-Oh Greyson, non so come farei se non ci fossi- mi abbraccia, prendendo un respiro profondo. Vorrei poter restare così per sempre, senza muovere più un muscolo.
-Devi parlare ad i ragazzi-
-Lo so, sto aspettando che torni anche Daisy-
-E se non dovesse farlo?- si stacca da me, prende il volto tra le sue mani e mi guarda. –Voglio dire, lei è molto contenta di stare con Seth, le ha persino regalato l'anello di sua nonna...-
-L'anello di sua...lo ha trovato in una gioielleria che vende cose vintage nel quartiere del jazz, era in sconto. Dio mio, non si può credere ad una sola parola di quel che dice-
-Come fai a saperlo?-
-Perché se n'è vantato con Luke, ti giuro che mi sono trattenuto dal tirargli un pugno in faccia e spaccargli quel nasino perfetto che si ritrova-
-Infatti mi sembra strano che tu ci sia riuscito-
-Ho pensato che, se lo avessi fatto, Daisy ti avrebbe chiamato per lamentarsi, e non volevo che ti rompesse le scatole mentre sgambettavi sui tavoli del Moulin Rouge-
-Te la sei proprio legata al dito-
-Macché, semplicemente non ti avevo mai vista così, te l'ho già detto-
-Ti prometto che darò il meglio anche qui a New York, solo non oggi, ho ancora dolori- mi allontano e mi getto sul letto. Solevo leggermente la maglietta sull'addome: non è rimasto alcun segno, ma continua comunque a farmi male.
-E' stata una brutta botta, è normale- si siede di fronte a me, qualche riccio biondo ricade sulla fronte. –E tu sei umana in parte, non puoi guarire come noi-
-Mi sento uno schifo-
-Passerà, te lo assicuro. Però, se vuoi, posso venire lì accanto a te, abbracciarti e guardare Netflix fino a quando non ti addormenti-
-Non chiedo altro- si toglie le scarpe e sdraia accanto a me. Appoggio la testa sul suo petto, e lui inizia a passare le dita tra i miei capelli. –Credi che abbiamo preso la decisione giusta?-
-Ti ripeto quel che ho detto prima: ha fatto volare Derek dalla parte opposta della stanza. Derek. Mio padre, non un fringuello qualunque-
-Dopo tutto questo tempo riesce ancora a farmi sentire in colpa, e per questo lo odio-
-Non ci pensare va bene? Ricordati che lui ti ha tradito, e non una, ma svariate volte-
-Mi ricordo benissimo la sensazione che ho provato. Mi sembrava di non valere niente, di non essere abbastanza, me lo sono persino inciso sul braccio-
-Ho ancora la scena davanti agli occhi-
-E' strano che non mi sia rimasto il segno-
-Ti ho guarito io quando ti ho trovato sul tetto. A quindici anni ero parecchio forte, e poi non sopportavo più l'odore del sangue sai, per tutta la storia del vampiro-
-Pensi che avrei potuto evitarlo? Che sia stata tutta una su risposta per...-
-Per te esisteva solo Albus ai tempi, fidati- alzo lo sguardo verso di lui. E' tornato di cattivo umore o forse, più semplicemente, il viaggio nel mondo dei ricordi non è così tanto piacevole per lui. –Mi ricordo quando ho cercato di farti capire che i miei sentimenti erano cambiati, e tu mi hai mandato via malamente-
-Penso di aver scontato tanta crudeltà in abbondanza- mormoro. –Probabilmente continuerò a sentirmi a sentirmi responsabile per tutta la vita-
-Ricordati che hai provato più volte a parlare con lui, e ti ha sempre respinta. Non darti più responsabilità di quante tu già non abbia-

🍑🍑🍑

-Sono contento che tu abbia deciso di trasferirti da noi- Luke mi incenerisce con lo sguardo, mentre io e Daniel lo aiutiamo con gli scatoloni.
-Non è che tu mi abbia dato tanta altra scelta, perciò spero che tu sia pronta a darmi il numero della tua psicologa-
-Rilassati, sai che puoi contare su di noi per qualsiasi cosa- esclama il biondo, sorridendo.
-Mio dio, sono diventato il vostro terzo incomodo- lui e Daniel si guardano per un paio di minuti, senza proferire parola. –Tra l'altro non pensavo che avresti mai detto una cosa del genere-
-Sono in un periodo buono, approfittane-
-Infatti noto che sei stranamente calmo, nonostante...beh, nonostante ciò che ti tieni dentro, in tutti i sensi-
-Tu lo sapevi?- esclamo, estraendo dei libri e poggiandoli sulla scrivania. –Lui lo sapeva?-
-Ha passato tutta l'estate con me a New Orleans, a casa mia, c'era anche lui con me quella sera-
-Era davvero mio padre quello che è comparso?- Daniel mi guarda di traverso, io alzo le mani. –Ho bisogno di esserne sicura amore, non sarebbe la prima volta che un fantasma cerca di farci uno scherzetto-
-Era lui, fidati, tra l'altro ciò combacerebbe con quello che ti ha detto lo scorso anno- esclama Luke. Mi mordo il labbro, per quale motivo non riesco a fidarmi? –Perché hai tanti dubbi?-
-Perché non è mai successo che mio padre si sia rivolto a Daniel, di solito parla attraverso me-
-Rose ne so quanto te, ma non è successo niente di preoccupante, quindi-
-Potremmo provare con un'evocazione- i due mi guardano, visibilmente spaventati. –Stavo scherzando, rilassatevi-
-Io di te ho paura, perché saresti capacissima di fare una cosa del genere-
-E di non avvertirci- sottolinea Daniel. –I tuoi colpi di testa sono famosi tanto quanto i miei-
-Gne gne- gli faccio il verso, riprendendo a sistemare.
-Piuttosto, hai avvertito Daisy che mi sono trasferito qui, vero?- sento gli occhi di Luke osservare ogni mio movimento, potrei tranquillamente prendere fuoco da un momento all'altro. –Rosebelle-
-Penso che sia meglio metterla davanti a fatto compiuto-
-Mi avevi assicurato che...-
-Lo so lo so ma, se ti avessi detto la verità, non avresti mai accettato di venire a vivere qui, è stata una bugia a fin di bene, una little white lies-
-E' inutile, ha sempre l'argomentazione volta, quasi quasi rimpiango il periodo in cui non riusciva a dire due parole senza balbettare-
-Ah ah ah, quanto siete simpatici- borbotto. –Mi sto sganasciando dalle risate-
-Senti so che va contro tutto quello in cui credi e bla bla bla, ma potresti fare una magia e fare in modo che le cose di Luke si sistemino da sole? Sto morendo di fame-
-Perché non lo fai tu? Sei o non sei l'angelo più potente della nostra generazione?-
-Ovviamente, ma sei tu quella che controlla tutto con la forza del pensiero, e che fa fare agli oggetti gli stessi numeri di Fantasia-
-Voi generazione di oggi, siete dei pigroni- sciocco le dita e, immediatamente, gli scatolini e le valigie si aprono, ed i vestiti iniziano a svolazzare per la stanza. –Siete contenti adesso?-
-Moltissimo a dir la verità, così adesso possiamo andare a mangiare, ho proprio voglia di un bell'hamburger- Luke si massaggia lo stomaco, sorridendo. Si sta riprendendo lentamente, ogni giorno sembra andare meglio, anche se non ha più scagliato un incantesimo.
-Forse preferivo quando vuoi vi odiavate-
-Non mi dire che sei gelosa. Il cuore di Daniel è abbastanza grande per entrambi- io ed il diretto interessato ci guardiamo. Lui sorride, e mi sfiora il volto. –Se continuate a farvi gli occhi dolci, però, giuro che rimango a casa-
-Adesso non essere tu quello geloso, c'è abbastanza Daniel Manson per tutti-
-Non lo hai detto davvero-
-Purtroppo sì, e non sono stato molto contento di averlo sentito- Luke mette su un'espressione disgustata, scuotendo il capo. –Dio Manson, devi davvero sentirtela parecchio per poter dire una cosa del genere-
-Sono solo onesto. Sono bellissimo, intelligente, forte...perché negarlo?-
-Okay ho sentito abbastanza, andiamo-
-Dovete smetterla di trattarmi male, ho anche io dei sentimenti- borbotta lui, mentre scendiamo le scale. –Avrei dovuto lamentarmi del fatto che sono brutto e che nessuno mi guarda?-
-E' una frecciatina nei miei confronti per caso?-
-Perché, ti sei sentita colpita?- gli mostro il terzo dito, e lui ridacchia.
-Non cominciate, fate i bravi bambini-
-Non ti preoccupare, non stiamo litigando, è semplice routine-
-E poi avete cominciato voi due, io ho solo esposto un pensiero condiviso dalla maggior parte della popolazione, specialmente da quella femminile-
-Spero che non si riformi il tuo fan club quest'anno, o il tuo ego crescerà a dismisura-
-Così tanto che potrebbe gonfiarsi come zia Marge nel terzo libro di Harry Potter- io e Luke ci guardiamo e ridiamo. Daniel, invece, ci supera, scendendo in garage. –Già me lo immagino volare per tutta New York-
-Guarda che quello succede solo nel film-
-Vabbè dettagli-
-Mio dio, siete due nerd- borbotta, mentre saliamo in macchina. –Mi chiedo come non sia ancora impazzito-
-Perché tu adori passare del tempo con noi, semplice-
-Perché Rose porta un diamante al dito che è grande quasi quanto un mio occhio-
-Oh andiamo, esagerate sempre quando parlate dell'anello-
-Macché, penso che si possa vedere anche dallo spazio-
-Qualsiasi cosa io faccia, sarà sempre sulla bocca di tutti, questa è arte- mette in modo e usciamo, dirigendosi verso il centro. –Hanno aperto un posto dedicato unicamente alla carne, potremmo andare lì-
-Io volevo il sushi-
-Tu mangi troppo sushi, tra poco ti spunteranno le pinne e le branche e inizierai a boccheggiare-
-Ah ah ah, spiritoso- mi guarda e ride. –Mi mancherebbe soltanto questo potere-
-Dio me ne scansi, sono ancora sotto shock per averti visto fluttuare in aria a marzo, è un'immagine che sto cercando di cancellare dalla mia mente-
-Tu cerchi di cancellare dalla tua mente un bel po' di immagini che mi riguardano-
-Non è colpa mia se, ogni volta che ti succede qualcosa, ci vado di mezzo io-
-Magari perché sei il mio fidanzato?-
-Anche prima succedeva se è per questo-
-Ragazzi- ci riprende Luke. –Non mi piace vedervi battibeccare, mi viene l'ansia. Se vi doveste lasciare anche voi due, giuro che smetterei di credere nell'amore seduta stante-
-Lukey rilassati, io e Rose abbiamo sempre fatto così, non devi preoccuparti-
-Non voglio che ci sia un'altra rottura quest'anno, anche perché credo che riuscireste a superarne un'altra-
-Infatti non ci sarà- affermo. –Anche perché ne sono consapevole anche io-
-C'è fin troppa negatività in questa macchina, giuro che sono tentato di farvi scendere-
-Oh finiscila- allungo una mano verso di lui e gli scompiglio i capelli, salvo poi farla scendere fino al suo viso. –Lo sai che ti amo?-
-Ti amo anch'io-
-Sicuramente non più di me-
-Oh davvero? Ricordati che io, a sedici anni, mi sono tatuato una rosa per te, nonostante stessi con un'altra ragazza-
-Ed io ti ho comunque perdonato dopo la Miller, Skyler e tutte le bugie che mi hai detto negli anni-
-Io ho scelto la caduta, e questo non lo puoi battere-
-Ho dato fuoco agli Psuché per salvarti-
-Ho ucciso Morsein-
-Morsein si è fatto uccidere, non lo dimenticare, per far tornare Mike in vita- il suo volto cambia immediatamente espressione. Da quando ha saputo di essere il suo fratellastro, si spaventa ogni volta che viene nominato, ed io vorrei soltanto riuscire a consolarlo. –Voi non avete niente in comune Daniel, siete agli antipodi-
-Non è vero-
-Sì invece-
-L'ultimo angelo caduto che ha ricevuto dei poteri inspiegabile è stato Morsein. Morsein è stato il primo fidanzato di mia madre, ci ha fatto persino un figlio e, dopo che è morto, ha usato non so che cosa per farsi fecondare da lui anche se era solo un mucchietto di cenere e, adesso, i resti di quel gemello sono nel mio petto, e la cosa mi fa parecchio schifo-
-Cerca di non pensarci, okay? Tra qualche mese te ne libererai per sempre-
-Alla fine non hai mai avuto istinti omicidi verso gli altri, escluso Morsein s'intende. Se avere il feto dentro avesse davvero determinato qualcosa del tuo essere, a quest'ora, ti avrebbe impedito di uccidere suo padre, non pensi?-
-Luke ha ragione-
-E i miei scatti di rabbia?-
-Hai un carattere di merda, te l'ho sempre detto- mi guarda per una frazione di secondo, incenerendomi. –Amore mio, io ti amo con tutta me stessa, ma non sei mai stato la persona più calma del mondo-
-Ho fatto progressi negli ultimi anni-
-Piccoli passi-
-E dammela una soddisfazione di tanto in tanto- lo guardo e rido, mentre lui mette su il muso. Non ha nemmeno idea di quanto lo ami.

💕💕💕

-Siete due animali- esclamo, osservando Luke e Daniel divorare i loro panini con avidità. –Sul serio, sembra che non mangiate da circa un anno-
-Rose, sai che non è carino parlare con la bocca piena?-
-Ma io non sto mangiando-
-Dovresti farlo-
-E' un modo carino per dirmi che devo stare in silenzio?-
-Sì- esclamano entrambi. Roteo gli occhi, addentando il panino. La verità è che non ho più fame, ma non voglio che Daniel mi faccia la solita ramanzina.
-Non siete molto carini-
-Oh oh- Luke sgrana gli occhi, guardando un punto alle sue spalle. Sia io che il biondo ci giriamo, notando che Ellen e le sue amiche sono appena entrate nel ristorante. –Pare che sia arrivato il tuo fanclub-
-Sei più preoccupato tu che io-
-Infatti tu sei abbastanza calma-
-C'è un motivo in particolare per cui non dovrei esserlo?- Luke si limita a stingersi nelle spalle, ritornando a mangiare. –Io non ho nessun problema, e poi vorrei ricordarvi che frequentiamo tutti lo stesso college, meno la situazione è imbarazzante meglio è-
-Mi spavento sempre quando è così zen-
-E che cosa dovrei fare secondo te Daniel? Tirarle i capelli ogni volta entri nel tuo raggio d'azione? Noi ragazze abbiamo già abbastanza problemi, non è necessario mettersi pure l'una contro l'altra. Quello che ho fatto all'inizio dell'anno è stato soltanto perché Ellen ha superato dei limiti che non doveva oltrepassare, fine-
-Perché sei diventata tanto aggressiva nei miei confronti?- lo incenerisco con lo sguardo, e lui riprende a mangiare.
-Ciao!- squittisce, a quel punto, Ellen. –Anche voi qui-
-Ciao- rispondo io. –Sì, come vedi i due animaletti qui presenti avevano un bel po' di fame- Daniel appallottola una mollica e me la tira, beccandomi in un occhio.
-Ciao Daniel- cantilenano Jess, Maddie ed Ashley. Luke, a quel punto, cerca di soffocare una risata. –Ellen e Jess ci hanno detto che voi due vi siete fidanzati- esclama Maddie. –E' vero?-
-Quello che vale per te può non valere per loro, non ci avevi pensato, vero?- tiro un calcio a Luke, che mormora un 'auh'. –Non essere tanto violenta-
-Sì comunque- risponde l'altro ragazzo, continuando a mangiare tranquillamente. –Pensavo che l'anello fosse abbastanza visibile-
-Daniel non è necessario- lo riprendo. Non è carino nei confronti delle ragazze, nonostante sia convinta che mi odino soltanto perché sto con lui, il che non ha davvero senso.
-Ma tu sei sicuro di questa cosa? Voglio dire, se vi siete lasciati ci deve pur essere un motivo-
-Ma quindi la stupida sono io che ancora vi difendo?- esclamo. Ashley, Maddie e Jess impallidiscono, forse ho alzato un po' troppo la voce. –E' assurda come cosa. Vi rendete conto di quanti problemi abbiamo senza che ci mettiamo l'una contro l'altro? E per quale motivo poi? Per un ragazzo? Non ne vale la pena-
-Visto? Non ti apprezza- dice Ashley. Devo seriamente chiedere a Daisy se, per caso, uno dei suoi filtri d'amore è andato male, sembra essere l'unica spiegazione plausibile.
-Beh almeno non sono ossessionata da una persona che non mi ha nemmeno mai rivolto una parola o fatto intendere che potrebbe provare dell'interesse per me- tante scosse elettriche sembrano avvolgere le mie dita ed io, istintivamente, nascondo la mano, onde evitare che si formino veramente. –Non mi interessa del vostro fan club, o se sbavate dietro a Daniel, non sono il tipo che attacca una ragazza soltanto perché parla col suo fidanzato, la ritengo di una tossicità estrema, ma vi avverto, quest'anno non ho alcuna intenzione di sopportare le vostre frecciatine e i vostri commenti stile Mean Girls perché abbiamo vent'anni, ed io sono stanca di giocare. Quindi cercate di fare le persone mature almeno per una volta nella vostra vita, e rendetevi finalmente conto che non è necessario mettersi in competizione le une con le altre per essere reginette anche solo per un momento, possiamo tutte portare la corona-
-Wow, sei davvero pronta a diventare il primo presidente donna degli Stati Uniti d'America- sorrido a Luke e gli lancio una mollica, prendendolo sul naso.
-Mi sento in dovere di aggiungere una cosa- si intromette Daniel. –Ovviamente non posso che essere lusingato dalle vostre attenzioni, ma lo scorso anno sono stato fin troppo clemente nei vostri confronti. Dovete sapere che, sin da quando ho quindici anni, non sopporto chiunque cerchi di sminuire Rose o se la prenda con lei, la attacchi o, ancora, la faccia piangere. Se volete continuare ad adorarmi per qualche assurdo e infondato motivo per me non c'è alcun problema, ma che nessuno si azzardi a farla sentire a disagio, o se la vedrà con me. Capito il concetto?- le tre ragazze si guardano, completamente rosse in viso. Credo che le loro teste stiano per esplodere. –Vi auguro un buon pranzo comunque-
-Andiamo ragazze, li abbiamo disturbati anche troppo- Ellen spinge le sue amiche via, ed io prendo un sorso d'acqua, sospirando. –Ci vediamo ad Harvard allora-
-Ciao- Daniel le fa un cenno con la mano, per poi tornare a mangiare.
-E' assurdo che io abbia dovuto assistere ad una scena del genere-
-Mi dispiace Rose, in parte è colpa mia-
-Non ti preoccupare, non pensiamoci più. E comunque grazie per avermi difeso, anche se non ce n'era bisogno-
-Lo so, ma ho voluto farlo lo stesso-
-Avrei fatto a meno di tutto questo drama post adolescenziale per pranzo, ma in fondo ho accettato di uscire con voi due, quindi sapevo benissimo a cosa andavo incontro- Daniel gli mostra il terzo dito, ma lui addenta nuovamente il suo panino, contento. –Pensi che ti daranno davvero tregua?-
-Ma no figurati. Ci eviteranno per una, due settimane al massimo, poi torneranno a bisbigliare ogni volta che ci incroceremo nei corridoi-
-A meno che non trovino qualcun altro da idolatrare- Daniel si stringe nelle spalle. Pensavo che avrebbe trovato più piacere nell'essere adorato come un dio, invece sembra piuttosto calmo.
-C'è Shawn Mendes per esempio-
-Hai sempre la risposta pronta tu-
-Era quello che ti dicevo io una volta-
-Divertente come si siano invertiti i ruoli negli anni-
-Non ti preoccupare, rimarrai sempre l'angelo più ribelle della nostra generazione- allungo una mano e gli strizzo una guancia. –Nonostante l'encomio del Consiglio e bla bla bla-
-Non me lo ricordare ti prego-
-Sei la loro punta di diamante-
-Smettila- dice, ridendo. –Sai che non vado fiero di questa cosa-
-Ma Cassie sì, ricordi quanto era emozionata? Lei e Skyler stavano già organizzando il vostro matrimonio-
-Daaaai-
-Mi state escludendo dalla conversazione- si lamenta Luke. –Non è carino-
-Scusa- diciamo entrambi. –E' la forza dell'abitudine-
-Ah il guaio di uscire con le anime gemelle, hanno questa assurda connessione all'interno della quale non puoi entrare-
-Certo che, quando volete, sapete come essere melodrammatici- borbotta Daniel. –Senti quando torna la strega isterica? Prima racconto del gemello mancato e meglio è-
-Non riferirti a lei in questo modo-
-Devo ricordarti com'è che mi tratta da un anno a questa parte? Tra l'altro non mi risulta che si comporti meglio con te-
-Lo so, ma questo non significa che anche noi dobbiamo fare lo stesso-
-Tu sei fin troppo buona, ed è questo che ti ha sempre fregato-
-Comunque non lo so, ho paura che decida di trasferirsi alla Brown per stare vicino a Seth, e questo sarebbe davvero un grande errore- 

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