25.

"Ti stai divertendo?"

Due mesi prima
<<Il suo nome è Faith Foster>> disse Kunikida,con in mano alcune scartoffie,alzando lo sguardo e osservando la ragazza seduta sul divanetto dove accoglievano i clienti. Sembrava piuttosto nervosa e con una mano si attorcigliava una ciocca di capelli mantenendo lo sguardo basso.
<<Bene,signorina Foster>> esordì Chuuya,sedendosi difronte a lei,ma fu interrotto dalla giovane.
<<Solo Faith,chiamatemi Faith>> accennò un sorriso.
Kunikida,che stava continuando a leggere quello che sembrava un documento proprio riguardo la loro cliente,sussultò.
<<Tu sei "quella" ragazza..>>

Ma la diretta interessata storse il naso,come a non voler ricordare qualcosa.
<<Di cosa parli,Kunikida-san?>> chiese Atsushi,tentando di sbirciare sul foglio,ma il biondo lo alzò in alto.

Il rosso sospirò,osservando Faith.
<<Qual è il problema?>> domandò infine <<Perchè ti sei rivolta a noi?>>
La ragazza dai lunghi capelli castani sospirò.
<<Qualcuno sta cercando di uccidermi per impedirmi di ricordare>> asserì.
<<Intendi,impedirti di ricordare l'assassino del defunto Presidente?>> aggiunse ancora Kunikida,e sul volto di Faith comparse un mezzo sorriso nostalgico.

<<Faith Foster è nel Programma Protezione Testimoni da quando aveva due anni>> spiegò il biondo ai membri dell'Agenzia che lo ascoltavano curiosi <<è nata a Londra,ma lei e i suoi genitori vennero qui in vacanza con sue fratello maggiore,Isaac,proprio quando il precedente Governatore di Yokohama fu assassinato. Loro si trovavano lì il giorno in cui una bomba fu posta nel bar che era solito frequentare e Faith è l'unica di loro che è sopravvissuta>>

Atsushi assunse un'espressione triste e prese le mani della ragazza,come per dimostrarle la sua comprensione; lei apprezzò il gesto ma tirò indietro le mani.
<<Ieri,nel negozio di fiori dove lavoro,ho trovato un finto ordigno esplosivo,ed ho la sensazione che fosse una sorta di avvertimento. Ultimamente,spesso credo anche che qualcuno mi stia seguendo>>

<<E dimmi>> Chuuya prese una sigaretta dal pacchetto che aveva in tasca,mentre Kunikida gli ricordava che era vietato fumare lì dentro senza essere ascoltato <<ti ricordi il volto dell'assassino del presidente?>>
Faith scosse la testa.
<<Molti medici hanno provato a farmi ricordare,ma nessuno c'è mai riuscito..>>

La tigre mannara si alzò,mettendo le mani sui fianchi.
<<Ti aiuteremo,Faith! Finchè sarai sotto la nostra protezione non ti accadrà niente>>
Lei sembrò essere rincuorata.
<<Vi ringrazio di cuore>>
Gli altri annuirono,manifestando il loro supporto per la ragazza,ma lei rispondeva cordialmente senza distogliere lo sguardo da Chuuya. Quel ragazzo aveva qualcosa di particolare che la attirava,teneva gli occhi bassi mentre fumava la sua sigaretta e non si accorgeva delle attenzioni che gli venivano rivolte,sembrava avere la testa da tutt'altra parte quando nessuno gli parlava.

<<Nakahara>> esordì Kunikida <<accompagna Faith all'appartamento di Kyōka,vivrà con lei>>
Chuuya si alzò,buttando fuori il fumo della sigaretta.
<<E va bene,ma non darmi ordini,biondino>>

Un paio di minuti dopo,i due camminavano in strada verso il vicino appartamento della ragazzina dai capelli blu. Faith continuava ad osservare il suo accompagnatore e si disse che aveva qualcosa di particolarmente affascinante. Sembrava un leone ferito che continua a camminare a testa alta. Sorrise,pensando a questo e l'altro se ne accorse.
<<Perchè diamine ridi?>> buttò la sigaretta a terra,guardandola interrogativo.
<<Nulla,nulla>> ma il sorriso sulle sue labbra tradiva i suoi pensieri.

Fine flashback

<<Meow>>
Un miagolio molto vicino al suo orecchio svegliò il ragazzo dai capelli rossi,che aprendo gli occhi mise a fuoco l'immagine di un gatto marroncino,con un'espressione a dir poco contrariata,sempre che si possa dire che i gatti abbiano un'espressione.
<<Dazai..>> sussurrò,tentando di accarezzarlo,ma il gattino soffiò e saltò via,rifugiandosi dietro Odasaku.
<<Sei davvero antipatico,sai?!>> sbottò,levandosi le coperte di dosso all'improvviso.

Era una mattinata tranquilla,un tiepido sole invernale illuminava la strada e il solito baccano mattutino tipico di una Yokohama piena di lavoratori quella mattina non era presente,nemmeno lui quel giorno non doveva lavorare.
Si girò e notò che dall'altra parte del letto matrimoniale,ancora disfatto,non c'era nessuno.
<<Faith?>> chiamò Chuuya,allarmandosi leggermente e girando lo sguardo a destra e a sinistra,scrutando la stanza d'hotel.
Dove poteva essere? Cosa le era successo?
<<Chuu~,dammi un attimo!>> una voce femminile proveniente dal bagno fece calmare i battiti accelerati del cuore del rosso.
<<Se vuoi alzarti prima almeno avvertimi,diamine.. Mi ucciderai così>> sospirò.

La ragazza uscì dal bagno pochi minuti dopo,vestita con una gonna e delle calze coprenti nere e un maglione grigio. Sorrideva,dondolando da un piede all'altro,abitudine che aveva anche lei,Chuuya notò che i suoi capelli si erano fatti ancora più lunghi.
<<Usciamo! È una bella giornata,non trovi?>> indicò il sole fuori dalla portafinestra,camminando nella stanza.
Il ragazzo seduto sul letto si grattò la nuca.
<<Si,ma vorrei riposarmi se non ti dispiace. Domani devo tornare al lavoro e abbiamo un sacco di cose da fare..>>
Mentiva. Al lavoro non ci pensava minimamente,ma aveva intenzione di uscire a cercare quel bastardo del suo ex partner. Non riusciva a smettere di pensare alla sera prima,al modo in cui aveva trattato Dazai e a cosa poteva aver provato. Certo,era ancora un po' arrabbiato con lui,ma aveva realizzato poco a poco che era vivo,che il suo più grande desiderio si era avverato e che lui stava sprecando questo miracolo.
Non poteva mentire a sè stesso,non poteva dimenticare come il suo cuore aveva preso a battere alla velocità di un treno a quel "Ti amo ancora". Diamine,come poteva Dazai Osamu fargli ancora quell'effetto?

Certo,amava Faith,o almeno era convinto di questo,per questo avrebbe cercato l'ex partner solo per fare pace e sarebbero rimasti dei semplici amici. Soltanto amici.
Una mano davanti al suo viso lo risvegliò da questi pensieri.
<<Chuu,ci sei?>> Faith si era seduta accanto a lui,sventolandogli le dita davanti agli occhi.
Il ragazzo scosse la testa,come per liberarsi di un parassita nel suo cervello e rispose.
<<Uhm,scusami. Dicevi?>>
<<Perfavore,usciamo insieme.. È tanto che non ci riusciamo a causa del lavoro>> gli occhioni verdi della giovane brillavano,a pochi centimetri dal viso del rosso e lei si avvicinò sempre di più,fino a posare le sue labbra su quelle del ragazzo.
In quel momento,Chuuya provò agitazione; durante quel bacio non provò niente,nessuna parvenza di amore come quello dei loro primi baci o delle scariche di vita e pura passione come quando baciava...
<<Va bene>> si alzò,in fretta,tossicchiando <<vado a prepararmi ed usciamo>> si arrese.

Mezz'ora dopo passeggiavano per Yokohama,mano nella mano.
Non faceva molto freddo,ma soffiava un venticello fastidioso,che muoveva le cime degli alberi e i giornali caduti sulla strada. Si trovavano sulla strada principale,dove c'erano i negozi più visitati della città. Era fine novembre e nelle vetrine iniziavano a comparire oggetti inerenti al Natale,alberi,ghirlande,regali.. Era un'atmosfera sempre nostalgica.
Chuuya si sentiva orribile,guardando il sorriso della sua ragazza che tentava di trascinarlo ovunque sperando di farlo divertire,con il sorriso sulle labbra.
Dopo un po' di cammino,lo portò in un piccolo cafè vicino ad un parco,con un'insegna rosa e molti dolci colorati esposti in vetrina.
Si sedettero ai tavolini esterni,in legno,molto graziosi con un centrotavola floreale e ordinarono un caffè e dei dolcetti.

<<Ti stai divertendo?>> chiese Faith osservando il suo ragazzo e mangiando un biscotto rosa a forma di cuore.
<<Mh hm>> fu l'unica cosa che fu capace di dire l'altro,con la bocca piena e lei scoppiò a ridere,pulendogli delle briciole di biscotto all'angolo della bocca.

Fin quando Chuuya quasi non si strozzò con un boccone di ciambella per quello che vide. Esattamente dal lato opposto della strada un ragazzo alto,troppo alto,ricoperto di bende e dai capelli castani stava mostrando una sua foto ad una commessa di un negozio,che scuoteva la testa come a scusarsi. Probabilmente lo stava cercando anche lui.

"Ti prego,non guardare da questa parte,Dazai... Non ora,ti supplico.." pensava,trattenendo il respiro.
Ma come se avesse sentito questi pensieri,il moro si girò e sgranò gli occhi vedendo il suo ex partner.
Chuuya potè vedere benissimo i suoi occhi illuminarsi e un mezzo sorriso spuntare sul suo volto,dopo averlo riconosciuto.
E vide benissimo quella luce spegnersi,come al rallentatore,quando inaspettatamente la ragazza di fronte a lui si sporse e gli lasciò un bacio a fior di labbra.

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