UN NUOVO NEMICO

Da quando Rechel aveva pronunciato la nuova profezia anche Calypso aveva trovato un'arma. La aveva trovata nel magazzino, era un semplice pugnale, ma lo aveva sentito subito suo, forse perché sul manico era incisa una piccola C scritta in corsivo. Aveva chiesto come fosse arrivata lì, aveva chiesto informazioni, ma nessuno sapeva niente. Comunque la aveva scelta perché aveva sentito qualche legame, la aveva sentita subito sua. Poi Leo aveva insistito perché prendesse qualcosa con cui proteggersi e quella era perfetta.

- Ragazzi... Allora io ora vado un attimo a casa- disse ad un certo punto Hazel. - Si Hazel, ma ti prego, stai attenta e... Ricordati sempre quello che abbiamo deciso di fare.- disse Annabeth abbracciando l'amica. Detto questo Hazel si avviò verso il confine del campo, si girò, salutò i suoi amici e varcò il confine. Era spaventata, ma sapeva che se tutto fosse andato per il meglio avrebbe rivisto Frank e gli altri nel giro di mezz'ora. Li avrebbe rivisti. Ma Se tutto fosse andato per il meglio. Arrivò a casa in dieci minuti. Un po' titubante infilò la chiave nella serratura, era un po' di tempo che non entrava di nuovo in quella casa, nella sua casa. Ma poi si fece coraggio e ricordò le parole dei suoi amici. Entrò. Lentamente si avviò al piano di sopra, da quando se ne era andata era tutto rimasto uguale, niente era cambiato. Era felice che a Frank piacesse come avevano arredato la casa. Quello che non sapeva era che Frank aveva lasciato la casa così perché le ricordava lei, perché non la aveva mai dimenticata e perché la amava ancora, nonostante tutto. Poi improvvisamente Hazel si decise e lentamente si avviò verso le scale. Quando raggiunse la camera da letto, la sua camera da letto notò che tutto era buio. Ma era un buio soprannaturale, un buio spaventoso, Hazel non aveva mai avuto paura del buio, ma quel tipo di buio le metteva i brividi. Sapeva che lui era lì, sentiva la sua presenza. Poi una voce spaventosa distrusse quell'atmosfera di silenzio che si era creata all'inizio. -Hazel Levesque, mi sa che hai sbagliato a venire qua, a venire qua da sola.- Poi iniziò a ridere, una risata terribile si diffuse nella stanza. Quel suono mostruoso riecheggiò ovunque eliminando tutte la luce, eliminando tutta la speranza. Poi Hazel assunse tutto il coraggio che c'era in lei e disse - Invece credo che oggi abbi sbagliato te, ancora una volta Urano-. Poi accadde qualcosa di straordinario. Hazel sapeva che faceva perte del piano, ma non aveva previsto questa entrata in grande. Le finestre si aprirono inondando di luce la stanza e tutti i suoi amici entrarono nella camera. - Buongiorno Urano, siamo venuto a darti un caloroso benvenuto prima di dirti Addio- disse Percy sorridendo. Hazel non sapeva perché in quel momento sorridesse, forse perché tutto era andato secondo il piano che avevano elaborato accuratamente nella casa grande grazie all'aiuto di Chirone. Ma poi successe quello che non doveva succedere, la voce di Urano fece vibrare le pareti- Mi dispiace, ma siete voi che siete caduti nella mia trappola, avrei potuto uccidervi uno per uno, ma ho pensato che in questo modo ci sarebbe stato più divertimento- detto questo svanì. - Aspetta, in  quale modo...- poi Jason si fermò. Stava nascendo una strana creatura. Annabeth si paralizzò. Era un ragno, il più grosso e il più brutto che avesse mai visto. Ben presto tutti rimasero paralizzati. Urano aveva dato vita alle peggiori paure di ognuno di loro e gli eroi avevano la consapevolezza che ognuno doveva distruggere la propria. Da solo. Senza l'aiuto di nessuno.



Angolo autrice
Come vi è sembrato?
Nel prossimo capitolo vedremo i nostri eroi combattere contro le loro peggiori paure.

Per il prossimo passerà qualche giorno, sorry.

Continuate a lasciare stelle e a commentare,

Lisa

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