In Doctor's Office, I Didin't Tell You I Was Scared
Alla fine lottare contro i dottori e le infermiere era inutile, soprattutto con due paia di occhi rossi che brillavano fissi su di lui. Il proprietario di suddetti occhi aveva provato a intervenire ma fu presto fermato dalle infermiere. Ora Stolas stringeva i braccioli della sedia dove sedeva.
Un dottore gli aveva spiegato che avevano bisogno di controllarlo prima, per assicurarsi stesse bene o altro. Se Blitz fosse sincero si era perso nei propri pensieri durante tutta la spiegazione, ma sembrava che almeno Stolas stesse prestando attenzione.
Satana, Stolas. Guardando nella sua direzione Blitz incontrò gli occhi del demone, che piegava le sue sopracciglia in un cipiglio e si girò verso l’infermiera in un modo troppo veloce per i gusti di Blitz. Iniziarono a parlare di nuovo ma tutto quello che Blitz poteva sentire fu un leggero ronzio che risuonava nelle orecchie. Quasi non se ne accorse quando iniziarono a fare tutti quei controlli su di lui.
Frequenza cardiaca? Un po’ alta, ma nella norma. Temperatura? Alta per molti demoni, normale per un imp incinto. Pressione sanguigna? Ancora un po’ troppo alta per un ipertensione gravidica, niente di cui preoccuparsi ma qualcosa da tenere d’occhio. Vista? Reagisce nella norma, o qualsiasi cosa significhi. Per dirla in breve, fisicamente e medicalmente Blitz stava bene, infatti era sano. Blitz avrebbe potuto dirglielo in faccia.
L'attenzione di Blitz si riattivò del tutto quando sentì il suono di un macchinario che veniva spinta nella sua stanza. Lo stesso macchinario che la Dottoressa Corson aveva usato alla sua prima visita. Stavano per controllare il suo bambino. Bene. Satana, sperava stesse bene.
Senza avvertire, il dottore, senza troppe cerimonie, sollevò la camicia da notte da ospedale di Blitz e spruzzò del gel freddo sulla sua pancia gonfia, portando Blitz a contorcersi.
“He-hey!” ma i suoi lamenti non vennero notati dal dottore o furono ignorati, ma non da Stolas che si era avvicinato ed ora sedeva vicino a Blitz.
Il dottore poi accese l’ecografo e posò la bacchetta sulla sua pancia e la mosse in giro, mormorava qualcosa su baby a o cosa voleva dire? Forse è un codice per il suo sesso?
“Ah ecco qua vostra altezza.” disse dopo un pò il dottore, ancora una volta ignorando Blitz. Nonostante fosse lui quello incinto.
Blitz era troppo stanco per discutere col dottore.
Ma lì sul monitor c’era un fagiolino più formato. Il fagiolino ora aveva piccole braccia e lunghe gambe da uccello, che si contorcevano e muovevano. Aveva piccoli monconi da cui si formeranno i corni una volta nato e una coda da imp.
Era perfetto. E Blitz assolutamente non stava piangendo.
Vicino a lui Blitz sentì Stolas cacciare un forte sussulto mentre cercava la sua mano. Inconsciamente la prese e la strinse. il loro bambino. “Non è un uovo.” fu tutto quello che il principe disse.
“No… non lo è.”
Il dottore poi mosse la bacchetta un po’ più in alto. “E… qui c’è baby b.”
Un altro fagiolino apparve sul monitor. Questo era simile al primo, forse leggermente più piccolo, con gli stessi monconi di corni ma con gambe più da imp con degli zoccoli per piedi (chiaro era quello che scalciava a Blitz di notte) e una coda senza una picca alla fine, come il fratello.
Il secondo era perfetto come il primo. Aspetta…
“Ce ne sono due!!” Blitz gridò di botto, uno sguardo di pura sorpresa in viso. Si girò verso Stolas, che guardava con uno sguardo ancora più tenero.
“Sì, sembra che sia così.”
“Ma… ma non c’era la prima volta!”
Il dottore finalmente guardò a Blitz. “A volte il gemello minore può nascondersi dietro il gemello maggiore. Non è raro.”
Lacrime caddero dagli occhi di Blitz appena vide Stolas. “Sono un gemello.”
Gemelli. Sono gemelli. Come lui e Barb- No non può pensare a lei. Oggi- o almeno questo momento- deve essere felice.
Il dottore riportò la sua attenzione all' ecografo, premette e due beeps ritmati riempirono la stanza. “E questo è il loro battito cardiaco, piuttosto forte considerando sei in ospedale.”
Dopo un breve passaggio il dottore stampò due serie di immagini per Blitz e Stolas e chiamò un’infermiera per farle portare via l’ecografo.
“Allora, sembra non ci siano danni all’imp o ai feti, vostra altezza.” Il dottore si fermò dando a Blitz un’occhiata disgustata, facendolo sentire a disagio. “Devo assumere che abbiate generato con quest’imp i vostri figli.” Stolas annuì, non notando la malizia nella voce del dottore e il suo sguardo passò a Blitz, che stava pizzicando la sua flebo con un’espressione illeggibile in viso.
“Sì, sono i miei figli.”
“Be’ questo spiega perché l’imp è svenuto. Avendoli generati voi, sangue goetia e magia è più potente del sangue di un imp, questi feti in qualche modo hanno qualche forma di magia. I feti stavano proteggendo la loro incubatrice. Farlo svenire era il loro modo di farlo. Penso che l’imp fosse in una situazione di forte stress, cosa è risultato in loro di causargli lo svenimento, così non stavano più in una situazione stressante. Sono sicuro che siete ben consapevole che non è sicuro per un imp incinto essere sotto stress, è un male per i feti, così con le loro piccole coscienze hanno fatto cosa pensavano fosse il meglio.” Il Dottore qualsiasi fosse il suo nome spiegava, più a Stolas che a Blitz.
Stolas fissava il dottore, sbalordito.
“Ve lo assicuro, nessun danno capiterà all’imp durante la gravidanza. I feti lo proteggeranno.”
“Lui.”
“Cosa?”
“Il suo nome è Blitz e appprezzerei se vi riferesse a lui. E parlasse a lui come stesse nella stanza con noi.” Stolas gridò drighignando il becco. Questo sconvolse il dottore, così come Blitz.
Lui si girò verso l’imp. “Le chiedo scusa, Blitz.”
“Uh huh. Umm allora i bambini stanno bene?” Blitz disse quasi in uno stato di trance, ancora scioccato da come Stolas ha preso le sue difese.
“Sì.” Vedi non era così difficile da fare. I dottori e il loro bisogno di fare mansplain… doctorsplian? e rendere tutto più complicato.
“Ed hanno la magia… ma starò bene?”
Il dottore, chiaramente già stanco di essere educato con un imp sbuffò e rispose “Sì, tutti e tre. Nonostante mi piacerebbe segnarla in regolare check up bimestrali, non sono mai stati registrati casi di un goetia e un imp che si riproducono.” Era ancora più eccitato alla fine, e lo stava dicendo più a Stolas che a Blitz, che annuì d’accordo di registrare Blitz a quelle visite. E conoscendo il principe si assicurerà che Blitz andasse a tutti.
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“Non mi piace come il dottore ha parlato di te.” Stolas dichiarò appena furono da soli.
“Ne sono abituato, da tutta la mia vita.” rimase tranquillo per un po’, ma Blitz non poteva fare a meno di essete agitato, i bambini non lo aiutavano muovendosi e scalciondogli nelle budella. Sapeva era il momento e non sapeva come affrontarlo, e questa volta non poteva scappare o gridare per uscirsene via.
“Quando avevi intenzione dirmelo?” Stolas chiese con calma, non guardando Blitz.
“Be’ l’ho scoperto solo adesso che sono gemelli.” Blitz si sforzò di ridere, cercando di sembrare meno serio e teso di come fosse.
“No.” Stolas disse severo, perse la sua maschera e cacció un respiro profondo. “Quando mi avresti detto che sei incinto… che sei incinto dei miei figli?”
Il silenzio tra i due era assordante.
“Be’?” Blitz poteva mentire e dire a Stolas che non sapeva se fosse suo.
“Io- Io non lo so.” Blitz fissò le sedie bianche dell’ospedale.
“Tu non lo sai.”
Più il silenzio aumentava più gli occhi di Blitz iniziavano a inumidirsi. ‘ Maledetti ormoni.’
“Non sapevo come avresti reagito… Avevo paura lo scorprissi… Credo avessi paura di dirtelo.”
Stolas perse del tutto la sua maschera e i suoi occhi iniziarono a diventare lucidi di lacrime. “Ma perchè?”
”PERCHÈ TU MI VEDI COME NIENT’ALTRO CHE UN GIOCATTOLO!” Blitz cacciò un respiro tremulo. “Tu hai giocato coi miei sentimenti,un momento dici che mi vuoi e quello dopo mi getti via. Ti comporti come te ne importasse di me e poi cancelli i nostri incontri per mesi. È così frustrante!”
”Non pensavo tu avessi una così bassa considerazione di me.” Blitz si girò verso Stolas e vide l’espressione da cuore spezzato del principe, lacrime colavano dalla sua faccia appena si alzò, pronto ad andarsene.
”Non è così!” Blitz urlò nel panico, riuscì a smuovere Stolas, che si bloccò. “Non ho una bassa stima di te.”
”Allora perché non volevi lo sapessi. Perché avevi così paura?” il principe ancora non si voltò verso Blitz.
”Perché questa non è la mia prima gravidanza!”
”Cosa?”
”La prima volta non finì bene, mi disse che era un abominio e mi ha lasciato… mi ha lasciato da solo e ho avuto un aborto spontaneo non poco tempo dopo. Io… Io non volevo perderti… Stols.” Blitz piangeva a dirotto.
“Me ne importa di te… e ho una grande stima di te… Io… perché li avrei tenuti se non ti considerassi così importante! L’unico motivo per cui li ho tenuti era perché erano tuoi!” Prima che Blitz potesse dire un’altra parola uscisse da lui venne piano steso nel letto di ospedale in un abbraccio da un principe gufo in lacrime.
NOTE DI TRADUTTRICE
Il titolo del capitolo è: "In Doctor's Office, I Didin't Tell You I Was Scared" da "Soon You'll Get Better" da Lover.
È mai possibile mentre si parlano mi viene in mente il discorso di addio tra Blitz e Stolas in "The Full Moon"? 🌒
Penso alle parole del principe gufone nella versione doppiata in italiana e nonostante tutto non so come adattarlo.
Non importa, qua ha fatto male ma si sono chiariti ed ora attendiamo con pazienza il prossimo capitolo.
Dedico questo capitolo a chi aspetta il continuo di una storia nonostante i segnali la diano come incompiuta; a coloro che hanno venduto il loro cuore alla Stolitz e a chi si crogiola senza vergogna nel kink più fluff e sexy che ci sia: l'mpreg e a ogni delulu dico grazie.
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