I'm Ok, but not Fine at all
"Mi stai prendeno per il culo? Tu sei cosa?"
"Incinto Loonie, sono fottutamente incinto." Blitz non guardava Loona e continuava a preparare la cena, qualcosa di semplice: super noodles e Pringles. 'Dovrei mangiare un po' più sano? Uh, inizierò da domani'.
"Be' questo spiega un sacco di cose, cazzo!" Loona sbuffò ed era difficile dire se era più ironico o uno più di scherno. A quel commento Blitz girò la testa per fissare Loona, gli tornò per un attimo l'emicrania.
"Questo spiega cosa?"
"Be' per cominciare il tuo odore. Ed è stato negli ultimi mesi. Eri sempre molto irritabile ed emotivo e non la smettevi di vomitare per settimane. Inoltre stai mangiando roba fuori dal mondo, voglio dire hai letteralmente mischiato salsa di cioccolato e burro di arachidi nei tuoi noodles!" urlò per enfatizzare cosa stava dicendo. "E stai diventando grasso, più grasso di Moxxie."
"Non sono più grasso di Moxxie e i noodles con salsa di cioccolato e burro di arachidi sono buonissimi!" Si voltò per finire i noodles e diede i per- nulla- insapori e noiosi noodles a sua figlia. "Aspetta, se hai notato tutto questo perché non hai detto nulla?" si stravaccò accanto a lei sul divano.
"L'ho- l'ho fatto per settimane. Ti ho in pratica supplicato per settimane. Non sei così bravo a nasconderlo come pensi." Loona alzò gli occhi al cielo appena Blitz sbuffò, lei si ammutolì.
'Se papà lo tiene mi vorrà ancora?'
"... È frustrante perché finirò per diventare, cazzo, più grasso di Moxxie, se questo sia possibile e poi LUI mi prenderà in giro. Ma sarà il tuo compito come migliore sorella maggiore dell'inferno proteggere me e il tuo piccolo... umm... qualsiasi cacchio sia cosa sta crescendo dentro di me, da lui. Hai capito Loonie?"
"Sì, sì. Come ti pare..." era facile essere d'accordo con lu- "migliore sorella maggiore?... Non stai per... rimpiazzarmi?" 'Cazzo,perché l'ho detto ad alta voce? I suoi merdosi ormoni è meglio non mi contagino'.
Blitz le si gettò addosso con tutto il suo peso e quasi fece cadere i noodles dalle mani di Loona ma con successo riuscì a frenare la scia pericolosa dei suoi pensieri. Sollevò piano a mano smuovendole i capelli.
"Oh Loonie, no, mai. Non verrai mai rimpiazzata. Mi hai sentito? Mai. Tu sarai sempre la mia bambina, lo capisci?" concuse con voce tremula, lacrime iniziavano a colargli dall'angolo degli occhi, Blitz abbracciò Loona come se entrambe le loro vite dipendessero da questo. A Loona ci volle qualche secondo per elaborare cosa suo padre le aveva detto e titubante ricambiò l'abbracciò, tra le lacrime le sussurrò: "Me lo prometti?"
"Lo prometto."
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Sedeva da solo in salotto, mangiava cereali e guardava una telenovela. Un normale venerdì sera per Stolas.
Octavia era da sua madre per il weekend e i servi si erano da tempo ritirati per la notte.
Era piuttosto deprimente. Almeno per lui. Guardava distratto la TV pensando a cosa aveva visto prima quel giorno. Asmodeus e Fizzarolli. Aveva passato l'intera giornata ad aiutare il Peccato della Lussuria a salvare il suo partner, solo perché se lo ritrovarono tornare all'ultimo minuto. Fu dolce vedere i due riunirsi ed abbracciarsi, ma non poteva frenare l'amaro sentimento di gelida invidia che scorreva nel suo corpo e si diffondeva nella vene perché era cosa voleva con il suo amato Blitzy.
Perché non poteva avere ciò? Non meritava la felicità? Non aveva già sofferto in un matrimonio senza amore e abusivo per anni, quindi perché non poteva avere la relazione che voleva? Non era giusto.
Lui amava Blitz, lo amava così tanto.
Ma non sapeva se a Blitz lui gli piaceva o almeno lo tollerava. Ma doveva vederlo, anche se solo una volta al mese, questo è perché aveva iniziato il patto della Luna Piena. Il suo Grimorio per una notte insieme ogni luna piena. Ma non è più abbastanza. Stolas voleva di più. Voleva svegliarsi ogni giorno con accanto il suo imp nel suo letto, non solo quando Blitz decideva di restare per tutta la notte (che non era così frequente). Voleva sposarlo, unire le loro famiglie e magari anche allargarla ma quello era solo un sogno. Una stupida fantasia egoista.
Invece Stolas al momento era avvolto nella sua vestaglia di seta, mangiando cereali e guardando Hell-a-novela. Di sicuro non immaginandosi che i due personaggi sullo schermo che si sposavano erano lui e Blitz.
Perdendosi nelle sue fantasie, ancora una volta, di come il matrimonio tra lui e Blitz sarebbe stato (avrebbe voluto fosse un piccolo evento privato, non lo stupido matrimonio in grande che aveva avuto con Stella) e immaginado come sarebbe stato Blitz sia in abito da sposa che in un completo, si perse la fine dell'episodio, loro probabilmente erano partiti per la loro luna di miele come tutte le coppie innamorate fanno, in pratica tutti attorno a lui stavano vivendo il suo sogno.
Con questo in mente, Stolas si diresse verso la sua camera da letto vuota per la notte.
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Guardarsi allo specchio, ora che sapeva cosa non andava in lui, era qualcosa di strano.
Blitz posò una mano sul piccolo ma definito pancione teso e caldo il che era rilassante in un modo particolare. Un piccolo sorriso sbucò sulle sue labbra
'Sto per avere un altro figlio. Satana sto per avere un altro figlio.' Una risatina scappò dalle labbra di Blitz appena abbassò la maglietta e lasciò il bagno per ritirarsi sul divano.
Mettendosi comodo, non poteva fermare la mente dal pensare al bambino che cresceva dentro di lui, costringendolo a strisciare sulla schiena per riportare la propria attenzione al pancione e iniziare ad accarezzarlo dolcemente.
"Mi hai già creato un sacco di problemi, e ho saputo di te solo oggi..." sussurrava, si fermò per un secondo come se avesse realizzato qualcosa. "...Huh, mi domando a chi assomiglierai. Voglio dire: sei metà me, metà Stolas. Non penso uno come te sia mai esistito prima, mi chiedo cosa Stolas penserà di te."
"Aspetta. Cosa cazzo ho appena detto StoLAS !?!" 'Merda.'
Dopo tutto quello che era accaduto oggi quel dettaglio molto importante gli era sfuggito di mente. Non aveva parlato a Stolas decentemente da un mese, da quando sua figlia Octavia era scappata sulla Terra trovandosi a Los Angels, e, a parte quello, c'erano stati pochi messaggi e anche qualche telefonata dopo il casino che c'era stato da Ozzies. I contatti erano diventati sempre più di meno tra loro da quando Striker aveva rapito e torturato Stolas, e non era stato capace di salvarlo inviando gli M&M al posto suo.
Stolas gli aveva chiesto di venirlo a trovarlo in ospedale e lui ci aveva provato. L'aveva fatto davvero. C'erano molti - secondo Blitz comunque - validi motivi perché non l'aveva fatto.
Uno: c'era troppa sicurezza a fargli la guardia, che tremasse l'inferno era un fottuto Principe dell'Inferno!
Secondo: i cacchio di paparazzi erano dappertutto così lui non poteva nemmeno scalare il muro per entrare nella sua stanza e POI la misteriosa ( non più misteriosa ) malattia che lo aveva afflitto e -affliggeva-tuttora.
Quando i paparazzi si furono dileguati e la sicurezza si era un po' allentata era di continuo esausto o vomitava o se era fortunato, entrambi. E quando fu dimesso ed era tornato a casa, allora gli inviò un semplice: ' scus x nnesse vinuto, sn felice tu stai bane :)' al quale Stolas reagì con un cuore. Semplice. Ma non così per Stolas.
Lo aveva ferito più di quando volesse ammettere quando l'aveva visto per la prima volta.E quella fu l'ultima volta che avevano chattato, poi ci fu silenzio assoluto per gli ultimi giorni. Cosa strana per Stolas.
Anche dopo da Ozzie's Stolas ancora gli inviava dei messaggi ma ultimamente non andava oltre a un semplice: 'Ciao Blitzy <3' .
Gli sembrava che Stolas quasi lo odiasse - 'Oh Satana.'
Stolas lo odiava- lo odia.
Blitz si strinse la pancia protettivamente. Non aveva ricevuto messaggi né telefonate da Stolas da tempo e lui aveva cancellato i loro ultimi due incontri . Se Stolas lo odiava, cosa penserà del piccolo? Blitz iniziò ad andare nel panico, gli si mozzò il respiro e le lacrime gli sgrogavano dagli occhi.
'E se- e se vuole me ne sbarazzi o lo farà da solo perché mi rifiuto?'
Era un Ars Goetia, il principe degli Ars Goetia dopotutto e non gliene fregava un cazzo di demoni di classe inferiore come lui. Il petto di Blitz si strinse in una morsa, gli sembrava di soffocare. La sola ragione per cui Stolas lo sopportava era perché il suo ' Piccolo giocattolo imp' lo scopava bene, un bambino non era contemplato.
Il loro accordo era semplice: lui aveva bisogno del libro e Stolas voleva gli sfondasse il culo. Un bambino, tanto meno dei sentimenti non ne avevano mai fatto parte.
'Cazzo'. È fregato.
Ma... se Stolas non lo saprà? Stolas aveva cancellato due incontri della luna piena, così è probabile ne cancellerà un altro e se non lo farà alla prossima luna piena si mostrerà e potrà dirgli che ha il meteorismo o è il suo periodo del mese o che ha avuto un lauto pasto. Le prossima due volte potrà mettere un 'malattia' e per la prossima luna piena il bambino dovrebbe essere già nato (se è fortunato, se non un altro malattia). Poi se Stolas voleva continuare dopo che tutto sarà tornato alla normalità, bè la loro normalità, non avrà mai bisogno di sapere del bambino.
Faceva male ed era difficile ma doveva mantenere la sua esistenza lontana dal principe gufo, per tenere lui e il bambino al sicuro. Stolas non poteva saperlo. Blitz aveva deciso.
Con questo pensiero, Blitz si rannicchiò su sè stesso, avvolse la sua coda attorno alla pancia e scoppiò in lacrime cadendo in un sonno senza riposo.
NOTE DI TRADUTTRICE
Il titolo è una strofa della canzone "All too Well" dall'album "RED" di Tylor Swift.
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