Half Moonshine, Full Eclipse

Blitz aveva deciso che essere incinto faceva schifo.

Gli faceva male la schiena, gli facevano male i piedi, i suoi vestiti non gli entravano più ed era costantemente stanco ma la nausea mattutina non era più così regolare come prima, quello era un bonus - doveva celebrare le piccole vittorie.

Il bambino aveva deciso di volersi muovere solo di notte, non c'era da stupirsi visto il demone gufo che era il suo altro padre, all'inizio era grandioso ma ora lui voleva una notte di sonno e non addormentarsi alla sua scrivania e poi c'erano le fitte alla schiena.
Si sentiva un po' stordito ultimamente e aveva il fiato corto più spesso, magari non era nulla, la sua prossima visita sarà tra qualche giorno, comunque l'avrebbe saputo al controllo.

Loona era fantastica: passava più tempo appiccicata a lui - più per gli standard di Loona comunque - si assicurava che mangiasse abbastanza e i cibi appropriati, si assicurava prendesse le sue vitamine prenatali e aveva iniziato a chiamarlo "papà" sempre più spesso (Blitz mentirebbe se negava gli veniva quasi da piangere ogni volta Loona lo chiamava papà, fottuti ormoni).

Millie si comportava con lui come sempre, solo si assicurava fosse al sicuro in ogni missione (quelle a cui partecipava, ormai stavano diventando sempre di meno) e passava più tempo con lui sia al lavoro che fuori. Lo aiutò un sacco nelle scorse settimane con i sintomi della gravidanza ed era emozionatissima, ogni qualvolta sentiva il bambino muoversi, squittiva e Blitz avrebbe mentito se diceva non era bello avere qualcuno così felice per il bambino che aspettava.

Moxxie d'altro canto era una piaga. Da quando aveva scoperto che Blitz era incinto, ne faceva un grosso problema ogni volta avevano un incarico, costringendolo a restare indietro o mettendolo da parte coprendolo come checchino. Quando erano in missione o avevano un incontro con un cliente sproloquiava sui pericoli e i rischi delle gravidanze imp (in particolare le gravidanze interspecie, era sconosciuto chi era l'altro padre ma era abbastanza ovvio chi fosse) per non parlare faceva un milione di domande al giorno:
Blitz ha preso le sue vitamine prenatali? Non ha già preso un caffè freddo oggi? Ha mangiato?

Dopo una settimana era esausto, era bello ci tenessero ma a volte tutto quello che voleva era chiudersi nel suo ufficio bevendo caffè freddo, mangiando qualcosa di dolce, ascoltando musica e magari lasciarsi andare ad una crisi di pianto o dormire e basta. È incinto dopotutto così aveva una scusa per farlo.

Fu per via di due domande che Blitz fu istigato verso quel desiderio insieme all'essere più lunatico ed irascibile del solito.

Lo chiesero solo una volta: Il padre lo sa e quando glielo avrebbe detto?
Era una regola non detta di non fare a Blitz quelle domande, ma tutti alla I.M.P, anche la sua preziosa Loonie, lanciavano dei continui suggerimenti che Stolas dovrebbe saperlo.
'Col cazzo che Stolas lo saprà.'

Li aveva minacciati più di una volta che se qualcuno provava a dire qualcosa al principe... Moxxie non sarà l'impiegato del mese, Loonie sarà messa in punizione e Millie non potrà più sentire come si muoveva il bambino o essere la prima (al di là di lui e Loonie) a tenerlo in braccio.

Era anche uscito con Fizzarolli la settimana scorsa, fu bello, un tentativo di ricucire la loro amicizia. Al momento andava benissimo ed erano sul punto di essere di nuovo amici anche se non avrebbero mai potuto tornare ad essere come prima ma era pur sempre un bene e molto più di quanto avrebbe potuto chiedere.
Al loro ultimo incontro il giorno prima Fizzarolli gli aveva chiesto del bambino, gli piaceva parlarne senza in qualche modo menzionare l'altro padre.
Fizzarolli gli aveva anche chiesto di essere chiamato Zio Fizzy quando sarà nato il bambino, sentì gli aveva dato il due di picche e fu deluso quando Blitz gli disse aveva già scelto Moxxie e Millie come Padrini Infernali.
Doveva ancora immaginare come chiederglielo. Doveva essere in GRANDE.

Così, gravidanza a parte le cose andavano alla grande. Se ignorava una certa presenza mancante.

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È la luna piena. Stanotte. E Stolas non l'ha cancellata. Infatti si è assicurato che Blitz venisse assolutamente a trovarlo stanotte.
All'imp girava la testa e si sentiva nauseato per tutto il giorno.

'Fantastico'.

Il lavoro oggi è stato lento come lo è stato nell'ultima settimana (buon per Blitz comunque, grazie Moxxie), ma era finito in fretta allo stesso tempo, ed ora Blitz si preparava ad incontrare Stolas – il padre di suo figlio, che non sapeva della sua esistenza- per la luna piena.

Dopo aver cancellato le ultime due sessioni della luna piena aveva scoperto che si annoiava senza il suo "Piccolo giocattolo Imp" e voleva lo scopasse duro nel suo letto.

Il che mandava a puttane il piano di Blitz. Stolas non sapeva del bambino.

Guardandosi allo specchio mentre si preparava gli veniva voglia di piangere.
Uno: le sue occhiaie erano più profonde di quanto non lo erano mai state prima.Due: sembrava più pallido del normale e Stolas avrebbe notato che qualcosa non andava. E tre, il motivo più ovvio, il suo pancione più grande di quanto doveva essere in quel periodo. Sì, ora era di tre mesi, la metà nelle gravidanze imp, ma era enorme e sembrava più di quattro mesi che di tre. Forse era perché il bambino era mezzo sangue blu. Avrebbe dovuto chiederlo alla sua prossima visita.

Come avesse avvertito i lamenti di Blitz, il bambino gli diede un calcio fortissimo in pancia, quanto sperava tornasse a dormire per il tempo che starà a palazzo.

L'enorme pancione sottolineava anche quanto peso avesse perso, mentre lo rimetteva lo dava al  piccolo demone nella sua pancia ma lui era un ingordo piccolo stronzetto e lo assorbiva, così ci metterà un po' più tempo di quanto sperava per riprenderlo. Speriamo Stolas non lo noti.
'Chi prendo in giro? Stolas lo noterà di certo.'

Così Blitz decise di proseguire col piano originale e dire a Stolas che aveva il meteorismo ma un altro problema è che a causa della crescita improvvisa del bambino nelle ultime settimane o giù di lì la sua pancia era gonfia il doppio della sua taglia e nessuno dei suoi vestiti sexy per scopare Stolas gli entravano. Diavolo, lui non entrava più in nessuno dei suoi pantaloni (tranne per i pantaloni di tuta e un paio di leggings) e molte delle sue maglie tiravano sulla pancia ora.
E lui sapeva che non poteva tirarsi indietro visto che Stolas aveva detto era molto importante si incontrassero stanotte. Forse aveva un nuovo kink e moriva dalla voglia di provarlo.

Così dopo aver tranquillizzato il bambino che si agitava nella pancia, Blitz indossò una felpa oversize rosa con stampato un cavallo, la sua preferita nonché la sua felpa portafortuna, che in qualche modo nascondeva il pancione e un paio di leggings aderenti, si diede un'ultima occhiata allo specchio per assicurarsi non si vedesse nulla, prese il libro e si incamminò per andare a palazzo. Non prima di aver fatto un respiro profondo e aver bevuto dell'acqua in un tentativo di calmare la pesante emicrania e la leggera vertigine che sentiva.
'Non si torna indietro' .

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La luna piena brillava di un intenso rosso attraverso la vetrata della camera di Stolas dove lui sedeva aspettando Blitz. Verrà. Ma è la prima luna piena da quando non si visti in tre mesi e forse la loro ultima, nonostante si augurava di no. Stolas sperava che il Cristallo Asmodeo poteva liberarli dal loro accordo così potevano iniziare una relazione autentica. L'attesa si faceva sempre più insopportabile, Stolas non poteva frenare il palpitare del proprio cuore alla speranza che Blitz accetterà il suo dono di buon grado e poi potranno essere qualcosa di più. Non ce la faceva più, agitato muoveva le mani mentre aspettava fissando il balcone nell' attesa dell'arrivo del suo imp.

Ecco perché fu così sorpreso quando uno dei suoi servitori entrò nella sua camera con Blitz al seguito che stringeva il suo libro, nascondendosi appena dietro al servo, che si guardava in giro nervoso. Il servo fece un rapido inchino e lasciò la stanza, permettendogli di osservare meglio l'imp.

Non si tornava indietro ora.

Blitz aveva anche cambiato outfit, Stolas lo notò, con cosa sembrava essere un paio di leggings e una felpa oversize rosa con stampato un cavallo. Non i suoi soliti vestiti, ma anche così era affascinante come sempre, Stolas sentì il cuore stringersi piano al pensiero di quella che poteva essere l'ultima volta in cui vedeva Blitz o che Blitz entrava nella sua camera da letto. Oh, come sperava non lo fosse. Come sperava stanotte andrà tutto bene.

Stolas si sedette dalla propria posizione sul letto per salutare l'imp, evitando di incrociare lo sguardo con lui, "Ciao Blitz", quasi non si accorse del modo in cui Blitz trasalì quando disse il suo nome.

"Hey, Stolas." prese una piccola pausa e cacciò un sospiro prima di continuare, "Allora, cosa vuoi fare stanotte?"

"Stavo pensando che potremmo solo parlare."

Blitz sollevò appena le sopracciglia, posando il suo grimorio sul letto. "Di cosa?"

"Riguardo... riguardo il patto."

"Cosa c'è da parlarne? Io ti scopo bene e duro una volta al mese in cambio del tuo libro così posso continuare a far funzionare il mio business. Come tu hai detto: un favore per un favore."

Le parole 'scopata transazionale' non erano state dette ma restavano nell'aria.

"Questa cosa transazionale che abbiamo non è giusto, non lo è mai stata. E rimpiango di aver preso parte a questo..."

Le parole 'non è giusto' e 'rimpiango' echeggiarono nella testa di Blitz facendogli spezzare il cuore.

'Lo rimpiange... è vero che mi odia.'

"... Mi vergogno del mio comportamento e non avrei mai dovuto fare questo a te..."

'È ovvio, ovvio che si vergogna di te. Tu sei un imp, lui è un principe... immagina cosa proverà se scoprisse della creatura che cresce nel tuo grembo. Cosa farà a lui, a te.' 
Blitz aveva quasi smesso di ascoltare Stolas, ora ascoltava le voci nella sua testa che aumentavano di volume. Combatteva contro ogni istinto che gli urlava di scappare, lasciarlo o almeno tenersi la pancia in qualche modo per proteggerlo.

"... lto di passare del tempo con me. Ecco perché sto per rompere il nostro patto. Non ti verrà più richiesto nè sarai costretto a vedermi ogni luna piena. Così io mi terrò il Grimorio e mi assicurerò che il tuo business non ne soffrirà avrai ancora un modo per viaggiare nel mondo umano così ti faccio dono di questo." A Blitz gli veniva da vomitare ascoltando quanto felice e speranzosa era la voce di Stolas. Era felice di liberarsi di lui.

Stolas raggiunse la libreria alle sue spalle e prese una scatola, la aprì davanti a Blitz così che potesse vedere che dentro c'era un Cristallo di Asmodeous arancio ma tutto quello che Blitz sentiva era un crescente ronzio nelle orecchie. Stolas si stava liberando di lui e si assicurava che stesse lontano. Aveva finito con Blitz, non lo voleva più a casa sua. Era merce usata. Aveva avuto il suo divertimento ed ora buttava via il suo piccolo giocattolo sessuale. Blitz non sapeva cosa voleva fare se vomitare o svenire (e sperare fosse un incubo).

'Satana, sapevo che Stolas mi odiava ma fà male sapere sia tutto vero e Stolas fà di tutto per confermarlo.'

Il silenzio era quasi assordante, Stolas prese un sospiro tremulo e finalmente guardò Blitz negli occhi. O almeno ci provò. Lo sguardo di Blitz fissava a terra, accigliandosi irato. Dopo pochi istanti Blitz alzò lo sguardo, fissandolo con occhi lucidi di rabbia e tristezza.

"Cazzo pensate di poter far questo ogni volta!"

Le vertigini di prima erano tornate, ancora più forti, questa volta più forti di prima e si presentavano sotto forma di leggeri crampi alla pancia. Non va bene.

"Pensate di poter giocare coi nostri sentimenti perché siamo più piccoli e irrilevanti!" lampi di luce bianca dardeggiavano davanti agli occhi di Blitz, le lacrime gli colavano lungo le guance. Stolas lo stava buttando via, lo aveva usato e per l'amor del cielo INGRAVIDATO (non che lo sapesse) ed ora aveva finito con lui. Blitz perse il modo in cui l'espressione di Stolas si rattristò e delle lacrime iniziarono a formarsi nei suoi occhi. Blitz fece un piccolo passo verso il demone gufo, barcollava più che altro, le mani gli tremavano leggermente mentre le stringeva al petto.

"Non ero abbastanza? Non ero abbastanza bravo? Ho fatto tutto quello che mi hai chiesto, non ho mai detto di no e pensavo ti piacesse!". Gli sembrava la stanza girasse. Rabbia, disperazione e vertigini presero il controllo di Blitz. Al bambino non piaceva il cambio di emozioni così iniziò ad agitarsi, portando una sgradevole sensazione di nausea improvvisa.
Blitz la ignorò e fece un passo infermo verso il principe.

"Blitz no! Questo- questo non è cosa intendo!"

Il peso nella pancia di Blitz si mosse, di nuovo, inconsapevole dell'angoscia che aveva appena causato.
"Allora cos'è?" Blitz fece un altro passo traballante, questo ancora più notevole del precedente.

"Mi hai usato come un giocattolo ed ora ti sei stancato di me, mi butti via perché non soddisfo più i tuoi standard? O è perché rimpiangi di essere stato con un imp e ti vergogni di essere stato scoperto! Così ora..." Un po' del rancore si spense quando Blitz fece un respiro tremulo e affaticato, lacrime iniziarono a formarsi nei suoi occhi "... hai trovato un modo di liberarti del problema... liberarti di me... noi."

L'ultimo pezzo era quasi in-udibile, la vista di Blitz iniziava a diventare tutta bianca e sentiva la sua coscienza piano piano svanire ma nella sua furia e nuda e puro dolore non avvertiva la coscienza lo stesse abbandonando rapidamente.

"No! Blitz, ti prego se solo mi ascoltassi non sto per sbarazzarmi di te, maledizione! IO TI AMO! Voglio che io e te siamo qualcosa di più- aspetta... hai appena detto noi, cosa significa?"

"Stolas..." fu tutto ciò che Blitz riuscì a dire prima di perdere la battaglia con la sua coscienza e cadere in avanti, preso al volo dal demone uccello che lo aveva subito notato ed aveva agito giusto in tempo.
La sua disperazione e l'incomprensione divennero presto preoccupazione.

"Blitz!" Stolas lo scosse piano cercando di svegliare l'altro demone. "Blitz, su, svegliati... ti prego." Niente. Blitz non si muoveva. Tenendo in braccio il demone incosciente Stolas potè notare che Blitz aveva perso un sacco di peso dall'ultima volta che si erano visti, e dando un occhiata più attenta all'imp tra le sue braccia si accorse che la felpa gli cadeva sulla pancia in un modo strano. Titubante, allungò una mano per sollevarla per ritrarla via subito, scioccato quando notò che al posto di addominali scolpiti (di cui il demone era così orgoglioso) v'era un chiaro ed inequivocabile pancione. Stolas guardò con attenzione l'imp e di nuovo posò una mano sul pancione e per proprio shock, e leggero terrore, sentì un calcetto.

Senza pensarci due volte aprì un portale in un pronto soccorso di Accidia e corse dentro, con il corpo incosciente di Blitz tra le sue braccia.

Senza perdere tempo, chiese che Blitz venisse visitato subito, ignorando tutti gli sguardi degli altri demoni in sala d'attesa e spiegando quanto era successo all'infermiera, che sembrava piuttosto terrorizzata e sorpresa di vedere un principe dell'inferno. Prima che se ne accorgesse Blitz gli fu strappato dalle braccia da un gruppo di dottori e infermieri che si allontanarono di fretta con il suo amato in fondo al lungo corridoio.

Essendo incapace di seguirli il principe dell'inferno guardò l'imp sparire dalla sua vista e le lacrime scesero sul suo viso, più di prima.

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La prima cosa che Blitz notò aprendo piano gli occhi era il suono di un continuo biip, poi il forte odore di disinfettante e una forte luce brillare sopra di lui. Piano piano riprese i sensi così come i ricordi. La luna piena, Stolas, il cristallo e le vertigini e ... oh no...

Senza pensarci allungò la mano sul pancione e il suo respiro si calmò appena sentì un movimento da lì dentro che reagiva al suo tocco. Grazie a Satana, lo stronzetto stava bene.
Blitz cadde di schiena sul letto, solo ora si rendeva contro di cosa lo circondava.
Era in ospedale attaccato a qualche macchinario che non aveva idea di a cosa diamine servisse. Alla sua sinistra da una finestra la luce dalle sfumature viola del mattino di Accidia filtravano attraverso le persiane. Alla sua destra, accasciato su una sedia con indosso il suo mantello come coperta c'era Stolas, bubolando nel sonno. 'Aspetta...' Alla sua destra c'era Stolas. 'Merda'.
Potè sentire il proprio cuore battere più forte , subito si rifletteva nel macchinario a cui era attaccato che iniziò ad emettere un bip più acuto, facendolo impazzire e diventare più rumoroso di prima. 'Oh Satana'. Doveva trovare un modo di scappare prima che il principe si svegli, non poteva arrampicarsi fuori dalla finestra per ovvi motivi, forse se era veloce e silenzioso abbastanza poteva sgattaiolare da Stolas e darsela a gambe fino a casa. Perso nel proprio panico e pensieri, Blitz non si accorse che l'aumento di rumore e i biip più costanti fecero in modo che il compagno di camera di Blitz iniziò a muoversi e svegliarsi.

'Merda, Stolas non può vedermi così'.

La coperta era troppo fine, mostrava chiaramente il suo pancione, lui non doveva sapere del bambino. Merda. Potrebbe già saperlo se era nella stanza e gli avevano fatto un controllo. 'Merda cazzo merda cazzo merda cazzo merda cazzo . Che cazzo dico a Stolas ? ' Senza accorgersene Blitz avvolse le braccia attorno alla pancia e piegò le gambe contro al petto cercando di proteggere il suo bambino.

Blitz si voltò ed incontrò gli occhi rossi e spalancati di Stolas. Blitz non aveva mai provato così tanta paura come in quel momento.

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Un sonoro e costante bip svegliò Stolas dal suo riposo irrequieto con gli eventi della notte prima a riempirgli la testa. La luna piena, vedere Blitz vestito in un modo diverso dal solito, la sua reazione al cristallo, lo scatto d'ira, lui, lo svenimento e la notizia... la notizia che aveva scoperto in quel modo. Scintille di rabbia iniziarono ad emergere in Stolas al pensiero che Blitz non glielo aveva detto di essere incinto, cazzo, e che aveva dovuto saperlo perché gli era svenuto davanti e aveva sentito un calcetto dal suo pancione; fu grazie a un infermiere che gli confermò i suoi sospetti erano veri quando gli chiese se sapeva o no che l'imp aspettava un bambino. Ripensandoci questo spiegava perché Blitz si comportava in modo più timido e l'improvviso sbalzo di umore ma lo feriva Blitz non glielo avesse detto, non se la sarebbe presa se non era suo e lo avrebbe aiutato e supportato al massimo delle sue possibilità, o di quanto l'imp avesse voluto farsi aiutare. Il solo modo per sapere fosse suo fu attraverso l'ecografia che l'infermiera fece quando Blitz era privo di conoscenza che mostrava i feti avevano caratteristiche da uccello, per assicurarsi non si fossero fatti male o peggio.
Perché Blitz non glielo aveva detto? Non aveva alcun senso, questo alimentava solo l'astio che Stolas provava al momento.

Il rancore presto si dissolse appena guardò Blitz, che si teneva la pancia con le ginocchia strette al petto come meglio glielo permetteva il pancione, con uno sguardo di puro terrore in viso.

Una faccia che in quel momento guardava dritto negli occhi Stolas, con un corpo dal respiro affannato e troppo rigido per essere naturale.
Era impossibile per Stolas credere chi guardava era Blitz. Osservando meglio l'imp poteva vedere quanto fragile appariva Blitz: le occhiaie sotto gli occhi,come i suoi zigomi sporgevano leggermente e come le sue braccia tremavano appena avvolte attorno al suo pancione. Sembrava un cervo-infernale davanti ai fari di un auto quando i dottori arrivarono in fretta e lo circondarono. Le sue labbra tremavano ancora appena i suoi occhi si specchiarono in quelli di Stolas e sussurrò:

"Ti prego non fargli del male" il suo respiro si fece affannato e le sue braccia si strinsero attorno al pancione.
"Ti prego non portarmelo via."

NOTE DI TRADUTTRICE 

Il titolo "Half Moonshine, Full Eclipse" è da Clara Bow da The Tortured Poems Department.

Nella scelta proprio di questa strofa per un capitolo che rivisita "The Full Moon" (btw: l'episodio più importante per la Stolitz insieme ad Apology Tour e per quanto intrattenenti e ben animati,  Viv non ha mai saputo trattare bene la tua OTP dandogli delle trame degne?)  ci trovo un collegamento con la Stolitz (TTPD è così Stolitz coded) ed il simbolismo legato alla luna e all'astronomia.

Mezzaluna: luna nuova riflesso del sole terrestre sulla superficie oscura della luna anche chiamato Luna Cinerea, in antichità si diceva:
"La luna nuova nelle braccia della vecchia."
Si rinasce cullati da cosa si vede una confortevole staticità della propria relazione. 
Eclissi Totale: la luna si interpone tra Terra e Sole. Il sole ne abbraccia la sua superfice e la luce
per un attimo sparisce. Le emozioni si intensificano e aumenta la sensibilità. Simboleggia un momento di oscurità e riflessione, l'opportunità per liberararsi da vecchi schemi da cui ci sente limitati e comportamenti nocivi.

Blitz vede Stolas come qualcuno di superiore, il suo sole a cui non dà fastidio restare invischiato nel loro legame di potere mentre Stolas vede Blitz come un suo equale, la sua luna, piccola e fragile a cui non sa come rapportarsi nonostante sia consapevole dei propri sbagli ma non ha ancora trovato il modo giusto di fare ammenda. 

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