Capitolo 12

Giubilea lasciò dormire un po' Elettra e andò a parlare con Giocasta:< Senti, abbiamo ucciso Esmeralda, ma... se ciò che c'era scritto su quel diario era vero... Dovremmo disperarci per aver eliminato  l'assassina di Teodora oppure esserne fiere?> < Francamente, ormai non mi importa di conoscere l'identità dell'omicida. Teodora è morta, ed è quello che volevamo, anche se sarebbe stato meglio se l'avessimo uccisa noi. Non torturarti per questa faccenda. Abbiamo cose più importanti a cui badare adesso.> Con queste parole Giocasta si congedò. Giubilea era davvero provata da questa situazione difficile, e cercò di riposare per riacquistare le forze. Più tardi, Cassiopea lasciò sua figlia a fare la guardia, e si recò alle Cascate del Dolore. Qui parlò con Andromeda:< Ascoltami, demone. Devo chiederti alcune cose. Prima di tutto, Esmeralda era l'assassina di Teodora?> < La risposta è sì.> < Bene. È da un paio di giorni che percepisco una potente energia, di gran lunga superiore alla mia o alla tua... Di cosa si tratta?> < Anche se te lo dicessi, cambierebbe qualcosa?> < Tu rispondi alla mia domanda. Del resto mi occupo io.> Andromeda, con aria saccente, rispose:< Ambra Scarlatta, la dea di tutte le galassie, sta arrivando. È una creatura proveniente dai cieli, ma non è al servizio di nessuno... Questo perché è colei che ha creato e distrutto ogni cosa.> < Ne ho già sentito parlare. Mi sembra di aver letto qualcosa su di lei in qualche libro sui mondi. Se è davvero così potente, presumo che abbia un piano. Per caso tu ne sei al corrente ?> Andromeda se ne andò ridendo, convinta che le speranze fossero ben poche, se non quasi inesistenti. Malgrado i suoi poteri fossero pressoché infiniti, Cassiopea aveva paura che nessuno sarebbe riuscito a fronteggiare questa nuova e potente minaccia. Le altre streghe la raggiunsero e si recarono nuovamente da Diana, la spacciatrice di droga magica, che si unì volentieri alla combriccola. Se volevano vincere, avevano bisogno di tutto l'aiuto possibile. Reclutarono altre streghe che non sapevano neanche che fossero sopravvissute all'attacco della Fratellanza della Pace: si unirono alla causa Perla, cugina di Giubilea; Desdemona, sorella di Cassiopea, potente quanto lei; e Rebecca, la meno forte ma decisamente la più furba e intelligente di tutte. Insieme, ricostituirono la Confraternita delle Streghe e cominciarono a prepararsi per la venuta di Ambra Scarlatta.

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